Catalogna. No del Consiglio di Stato a consultazione popolare

  • 10 anni fa
Il Consiglio di Stato Spagnolo nega alla Catalogna la convocazione della consultazione alternativa al referendum sull’indipendenza, già bocciato come anticostituzionale.

Il giudizio della Commissione permanente del Consiglio di Stato dà ora il via libera al governo per impugnare, davanti alla Corte Costituzionale, quello che era stato il ‘piano B’ di Barcellona, una volta abbandonato il referendum. Sulla questione il Premier conservatore Mariano Rajoy non poteva essere più esplicito:

“È una cosa che non saprei come definire, comunque l’intenzione di celebrare qualcosa che assomigli – non so se ci sia un nome – a una pseudo-consultazione che non è stata convocata, come sapete, che non risponde alle condizioni democratiche, che non ha i requisiti democratici perchè non ha senso, non ha una legge che la inquadri né ha un organismo che possa vegliare sulla sua neutralità” ha detto.

Per l’ala più intransigente dell’indipendentismo catalano – un’urna simbolica troneggia ormai ai piedi della Sagrada Familia di Gaduì, a Barcellona – ora l’unica soluzione è procedere comunque:

“Dobbiamo disobbedire” ha detto David Fernandez della sinistra indipendentista Cup (Candidatura d’Unitat Popular). “Ora è questo il dilemma: obbedire oppure no. E se vogliamo essere rispettati come comunità, come società, non abbiamo altra scelta che andare alle urne comunque”.

Tra l’incudine della giustizia spagnola da un lato e il martello degli indipendentisti radicali dall’altro resta il Presidente della Generalitat Artur Mas. Che per ora non ha rilasciato dichiarazioni.