Cariatidi in manutenzione, restauro "aperto al pubblico"

  • 10 anni fa
Nuovo museo dell’Acropoli, Atene. Luogo che raccoglie tante testimonianze di una delle più gloriose e antiche civiltà.

Tra queste le cariatidi, colonne templari scolpite come figure femminili. Solo qui si possono ammirare ed è stato deciso che i visitatori non dovevano essere privati di questo spettacolo nemmeno durante il loro restauro. E possono anche osservarlo nei particolari, attraverso uno schermo.

Per ripulirle dalla sporcizia accumulata si utilizza il laser e il direttore del programma di restauro, Konstantinos Vassiliadis, spiega che “ogni cariatide richiede dai 6 agli 8 mesi di lavori di restauro. Dipende dalla scultura e dalle sue condizioni. L’orientamento del monumento e la forma dello strato nero sulla superficie determinano la durata del lavoro”.

Dimitrios Pandermalis, presidente del Museo dell’Acropoli, racconta che “le Cariatidi hanno subito incendi, guerre, attentati e altri disastri”. Per questo “negli anni ’70 si è deciso di trasferire le statue al vecchio museo dell’Acropoli e sono state collocate in ambienti riempiti di azoto per conservarle. Poi sono state trasferite al nuovo museo dell’Acropoli e ora i visitatori possono ammirare anche la moderna tecnologia che stiamo usando per la pulizia e la riparazione”.

Dei lavori di restauro si effettua una sorta di “diario visivo”, stampando la forma della cariatide e colorando in maniera diversa le sue varie parti.

Sulle statue già sottoposte a manutenzione, i visitatori possono osservare delle piccole aree sulle quali i restauratori non sono intervenuti. Per distinguere in maniera efficace il “prima” dal “dopo”.

A sostenere il tetto dell’erètteo sono, ora, delle riproduzioni, mentre “tutte le statue originali rimosse sono state portate qui, nel nuovo museo, inaugurato cinque anni fa. Che si trova ai piedi dell’Acropoli. Le cariatidi e le sculture del Partenone non sono, dunque, lontane dal loro habitat naturale”.

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