Assalto a Melilla. Centinaia di immigrati rassicurati da risposta soft della polizia
Da quando a Melilla, enclave spagnola in territorio marocchino, la polizia iberica non reagisce violentemente agli immigrati, masse di clandestini continuano a riversarsi contro il muro nel tentativo di mettere piede in Europa.
Anche questo venerdì almeno 800 persone, quasi tutte provenienti da paesi subsahariani, hanno cercato di scavalcare le barriere. Il 6 febbraio scorso una risposta con proiettili di gomma da parte delle forze di Madrid, aveva fatto dei morti e da allora agli agenti è stato richiesto di non fare più uso eccessivo della forza.
Una misura umanitaria che ha però rassicurato chi cerca di entrare in Europa da quella porta.
Madrid chiede aiuto a Bruxelles per fronteggiare gli arrivi, mentre il centro di accoglienza locale esplode di ospiti, tutti in cerca di una vita migliore.
Anche questo venerdì almeno 800 persone, quasi tutte provenienti da paesi subsahariani, hanno cercato di scavalcare le barriere. Il 6 febbraio scorso una risposta con proiettili di gomma da parte delle forze di Madrid, aveva fatto dei morti e da allora agli agenti è stato richiesto di non fare più uso eccessivo della forza.
Una misura umanitaria che ha però rassicurato chi cerca di entrare in Europa da quella porta.
Madrid chiede aiuto a Bruxelles per fronteggiare gli arrivi, mentre il centro di accoglienza locale esplode di ospiti, tutti in cerca di una vita migliore.
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