Campania - Il Dossier sulla sanità preparato della Cisl (15.05.12)

  • 12 anni fa
http://www.pupia.tv - Campania - Il Dossier sulla sanità preparato della Cisl. Una sanità allo sbando: punto per punto, nero su bianco, in un lungo dossier di 94 pagine preparato della Cisl Campania ecco tutte le criticità del settore. Si parte dai posti letto. Sono 2.402 i posti di emergenza tagliati, ma dei 953 posti per la riabilitazione e la lungodegenza nemmeno l'ombra. La media nazionale è di 4 posti ogni mille abitanti, in Campania sono 3,4, con punte di 1 ogni mille nelle Asl Napoli 2 e 3. Tanti i ricoveri impropri in reparti per acuti di pazienti che dovrebbero essere curati in Day Hospital, con assistenza domiciliare o in strutture di lungodegenza o riabilitazione. Il danno economico è enorme: una giornata di ricovero in acuto costa 700, una in riabilitazione circa 250, l'assistenza domiciliare circa 100 al giorno. E, secondo i conti della Cisl, sono oltre 140mila i ricoveri impropri all'anno, circa il 12 percento. E poi il problema del personale: negli ultimi 3 anni in Campania c'é stata una riduzione del 20 percento. Soltanto nella Provincia di Napoli, in quattro anni, tagli di 5mila unità. A questi bisogna aggiungere gli ulteriori 900 esodi entro giugno 2012. Le carenze sono del 25 percento, con punte del 50 percento in ospedali di frontiera come il Loreto Mare. E intanto aumentano i contratti precari. Mancano anche le attrezzature: in tutta la Napoli 1, oltre a un apparecchio al presidio intermedio di Corso Vittorio Emanuele, non risultano risonanze magnetiche in strutture pubbliche. In diversi Ospedali, per esempio nel Vecchio Pellegrini, mancano anche il filo da sutura o le lenzuola sterili per i pazienti e il toner per stampare i referti medici. Infinite le liste di attesa, da record nazionale: al Vecchio Pellegrini per un intervento ordinario l'attesa è di circa 9 mesi, con picchi di oltre 1.000 giorni per la chirurgia della mano. Al Loreto Mare si aspettano anche 8 mesi per l'asportazione di un utero fibromatoso come conseguenza del blocco dei ricoveri determinato dall'emergenza barelle. Guai anche per il 118, secondo la Cisl. Per un codice verde o bianco il paziente deve chiamare la Continuità assistenziale di zona che risponde a un numero differente da quartiere a quartiere. Dai dati Cisl emerge poi che a Napoli ci sono solo 12 ambulanze con medico, infermiere e autista in servizio h24. (15.05.12)