GALLERIA COMUNALE D'ARTE -- CAGLIARI
9 giugno - 9 luglio 1989
dal testo critico Gianni Murtas
Angelo Liberati espone per la prima volta in Sardegna nel 1968 poco più che ventenne. Presenta una pittura chiaramente ascrivibile all'interno della "nuova figurazione", rinata in Italia e in Europa dopo il terremoto informale combinando radici figurative novecentesche con le più recenti suggestioni della Pop Art americana.
Già da questo esordio la sua ricerca sembra snodarsi su due livelli intrecciati ma differenti: la narrazione attraverso le immagini e la riflessione metalinguistica sui sistemi che le producono. Il recupero figurativo di Angelo Liberati ha infatti, fin dall'inizio, un carattere eminentemente sincretistico, ricco di commistioni tecniche (inchiostri, acrilici, pastelli, e successivamente oli, riporti, collages, décollages) e di sovrapposizioni simboliche che si aggrovigliano nella definizione di nuove dimensioni semantiche.(...)
9 giugno - 9 luglio 1989
dal testo critico Gianni Murtas
Angelo Liberati espone per la prima volta in Sardegna nel 1968 poco più che ventenne. Presenta una pittura chiaramente ascrivibile all'interno della "nuova figurazione", rinata in Italia e in Europa dopo il terremoto informale combinando radici figurative novecentesche con le più recenti suggestioni della Pop Art americana.
Già da questo esordio la sua ricerca sembra snodarsi su due livelli intrecciati ma differenti: la narrazione attraverso le immagini e la riflessione metalinguistica sui sistemi che le producono. Il recupero figurativo di Angelo Liberati ha infatti, fin dall'inizio, un carattere eminentemente sincretistico, ricco di commistioni tecniche (inchiostri, acrilici, pastelli, e successivamente oli, riporti, collages, décollages) e di sovrapposizioni simboliche che si aggrovigliano nella definizione di nuove dimensioni semantiche.(...)
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Creatività