CN24 | Elezioni. Bocchigliero, lo sciopero del voto e i 74 "crumiri"

  • 13 anni fa
Lunedì 29 Marzo 2010 | In questa edizione di Report24: Elezioni. Bocchigliero, lo sciopero del voto e i 74 "crumiri" La singolare protesta dei residenti nel comune cosentino I cittadini, determinati, di Bocchigliero hanno portato a termine la loro protesta, alle 15.00 di oggi hanno votato solo 74 elettori su 2.594 aventi diritto al voto, circa il 3% del totale. Tra i votanti forze dellordine e emigrati, tornati nel loro paese dorigine giusto per esercitare il loro diritto. Bocchigliero è un paese immerso nel cuore della Sila, abitato da circa 1500 persone e dista 80 Km da Cosenza, ieri con le nostre telecamere siamo andanti nel paese silano per incontrare gli elettori, per ascoltare e capire le ragioni, i motivi, che spingono un intero paese a non votare, un segno di protesta duro e distinto. Ad accoglierci nel palazzo di città, un nutrito numero di cittadini, Giovanni Bossio, portavoce del comitato cittadino Bocchigliero sciopera ha dichiarato: la protesta è stata accolta da tutta la cittadinanza e continueremo ad andare avanti, al nuovo Presidente della Regione chiediamo una tavolo per discutere tutte le problematiche che assillano Bocchigliero, la viabilità e, soprattutto, il lavoro, lavoro, lavoro, perché un paese come Bocchigliero non può morire. Hanno le idee chiare i cittadini, conoscono le problematiche che vivono quotidianamente, sanno cosa vogliono e propongono le soluzioni: creare un gruppo di lavoro, che sfrutti i boschi attraverso le biomasse, non abbiamo bisogno di grandi opere, solo di lavoro, che è la cosa principale, a parlare Pietro Perri imprenditore e operaio che vive e lavora nel paese. La protesta è iniziata allapertura della campagna elettorale, quando, gli organizzatori del comitato hanno raccolto le schede elettorali e le hanno inviate, in segno di protesta, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale ha restituito le schede, inviandole alla Prefettura. Francesco Marra, addetto stampa del comitato, racconta: dal Presidente della Repubblica volevamo un gesto per questi paesi interni isolati da Dio e dagli uomini, volevamo un gesto di sensibilità, le schede sono tornate senza motivazione, neanche una lettera accompagnatoria, questo ci ha offeso, e lo diremo in tutte le sedi - ed aggiunge - al futuro Presidente della Calabria chiediamo la prima giunta regionale deve essere fatta a Bocchigliero perché da questo paese deve partire la rinascita delle aree interne finora abbandonate. I commercianti e gli imprenditori sono esasperati dalla crisi economica e dallassenteismo istituzionale, chiedono allunisono che Bocchigliero venga preso in considerazione concretamente, non vogliono altre promesse puntualmente disattese. Promettono gesti eclatanti perché, spiega Annunziato Marino questo è stato solo un modo civile per far capire agli organi politici che i cittadini sono esasperati, non sappiamo più come andare avanti, la nostra protesta fin ora è stata civile ma a diventare incivili non ci vuole niente e abbiamo tutti i mezzi per farlo. Intanto per domani è previsto lo sciopero dei 30 lavoratori della casa di cura S. Maria Assunta, che non ricevono stipendio da 43 mensilità; allo sciopero parteciperà tutto il paese. 

Consigliato