Lady Gaga incanta Coachella: spettacolo monumentale tra arte e...caos organizzativo

Un ritorno in grande stile. Lady Gaga si è esibita al Coachella venerdì 11 aprile, headliner del primo giorno di festival, portando in scena una performance mozzafiato che ha unito teatro, musica e arte in un turbine di emozioni visive e sonore. Al culmine dell’esibizione, durante Poker Face, Gaga ha dato vita a una coreografia ispirata a una partita a scacchi, mentre ballerini in costume si muovevano come pedine viventi in un’atmosfera tra il cyberpunk e il gotico. La folla, centinaia di migliaia di persone da ogni parte del mondo, ha assistito a uno show a dir poco visionario. Un evento che molti definiscono già come una delle migliori performance nella storia del festival, nonostante l'organizzazione dell'evento abbia lasciato alcuni fan scontenti.
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Mayhem e metamorfosi: il viaggio di Lady Gaga tra i successi e l’oscurità
Reduce dal lancio del suo ultimo album Mayhem, Lady Gaga ha proposto una performance di circa due ore, in cui ha alternato nuove tracce dance-pop a pietre miliari del proprio repertorio, come Paparazzi e Bad Romance. Emblematica l’esecuzione di Disease, in cui la popstar ha rappresentato un ciclo di morte e rinascita apparendo al fianco di uno scheletro sul palco. La cura maniacale per la messa in scena e l’impegno performativo hanno confermato ancora una volta il suo status di icona pop contemporanea. Per i fan, noti come Monsters, è stata una celebrazione del culto Gaga in tutta la sua intensità.
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Tra musica e caos: i problemi logistici del festival
Se sul palco si è sfiorata la perfezione, il contesto attorno non è stato dei più favorevoli. Il primo weekend del festival, che accoglie circa 125.000 persone al giorno nella cornice desertica di Indio, in California, è stato segnato da problemi logistici notevoli: ore di attesa per entrare, mancanza di acqua e cibo, e disagi diffusi tra il pubblico, sfiancato anche dal caldo torrido. Nonostante questo, però, l’entusiasmo non è mancato. Una performance inattesa e apprezzatissima è stata quella della rapper thailandese Lisa, delle Blackpink, che ha debuttato come solista dopo la sua interpretazione in White Lotus. Missy Elliott ha infiammato la platea con uno show psichedelico, mentre Benson Boone ha duettato con Brian May su Bohemian Rhapsody, regalando uno dei momenti più emozionanti del weekend. E con Post Malone, Charli XCX, Travis Scott e i Green Day anche gli altri giorni sono stati una vera celebrazione della musica mondiale.