https://www.pupia.tv - Bruxelles - MIGRANTI. UE: IDEA CPR IN ALBANIA COMPATIBILE CON DIRITTO EUROPEO
Bruxelles, 31 mar. - La Commissione europea "è consapevole degli ultimi sviluppi" relativi all'adozione di un decreto da parte del governo italiano di rendere il centro di Gjader, in Albania, un centro di permanenza e rimpatrio per i migranti. Il provvedimento, secondo Bruxelles, "è in linea di principio compatibile con il diritto europeo, perché nel centro si applicherebbe la legislazione italiana, e monitoriamo l'attuazione del protocollo Italia-Albania, oltre a restare in contatto", ha fatto sapere un portavoce della Commissione interpellato sul decreto legge che il governo italiano ha adottato venerdì scorso. L'iniziativa, secondo il responsabile, è "diversa dal concetto di centro per rimpatri" che la Commissione ha proposto in un nuovo regolamento europeo l'11 marzo scorso, e che prevede che in tali luoghi possa essere applicata la legislazione dello Stato terzo che lì ospita sul proprio territorio". Bruxelles, ha ricordato il funzionario, "sta lavorando alla definizione del quadro legale e dei requisiti minimi per questo tipo di soluzioni innovative", che si devono basare "su un accordo internazionale dettagliato e devono riguardare solo Paesi terzi che rispettano i diritti umani e il principio di non respingimento". L'iniziativa di Roma, non applica questo nuovo concetto introdotto in un regolamento non ancora entrato in vigore, ha spiegato il portavoce. (31.03.25)
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Bruxelles, 31 mar. - La Commissione europea "è consapevole degli ultimi sviluppi" relativi all'adozione di un decreto da parte del governo italiano di rendere il centro di Gjader, in Albania, un centro di permanenza e rimpatrio per i migranti. Il provvedimento, secondo Bruxelles, "è in linea di principio compatibile con il diritto europeo, perché nel centro si applicherebbe la legislazione italiana, e monitoriamo l'attuazione del protocollo Italia-Albania, oltre a restare in contatto", ha fatto sapere un portavoce della Commissione interpellato sul decreto legge che il governo italiano ha adottato venerdì scorso. L'iniziativa, secondo il responsabile, è "diversa dal concetto di centro per rimpatri" che la Commissione ha proposto in un nuovo regolamento europeo l'11 marzo scorso, e che prevede che in tali luoghi possa essere applicata la legislazione dello Stato terzo che lì ospita sul proprio territorio". Bruxelles, ha ricordato il funzionario, "sta lavorando alla definizione del quadro legale e dei requisiti minimi per questo tipo di soluzioni innovative", che si devono basare "su un accordo internazionale dettagliato e devono riguardare solo Paesi terzi che rispettano i diritti umani e il principio di non respingimento". L'iniziativa di Roma, non applica questo nuovo concetto introdotto in un regolamento non ancora entrato in vigore, ha spiegato il portavoce. (31.03.25)
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NovitàTrascrizione
00:00We are aware of the latest developments concerning this decree and the center in Albania.
00:05We are in touch with the Italian authorities.
00:08According to our information, Italian national law would apply for this center, as it has been the case so far on asylum.
00:15In principle, this is in line with EU law.
00:18We will continue monitoring the implementations of the protocol in its new iteration and remain in touch with the Italian authorities.
00:27In terms of innovative solutions, we have said that we are ready to explore them,
00:31always in line with obligations under EU and international law and fundamental rights.