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  • 31/03/2025
Allarme degli studenti di Medicina della Sapienza di Roma che frequentano lezioni e tirocini all'ospedale Sant'Andrea, pericoloso da raggiungere una volta lasciata l'auto nel parcheggio lontano un chilometro. ​«Quasi ogni giorno - scrivono gli studenti in una lettera-appello - andiamo all’ospedale come migliaia di altre medici e pazienti. Il parcheggio gratuito limitrofo all’ospedale si riempie velocemente la mattina e l’unica alternativa sarebbe il parcheggio a pagamento che comunque spesso è pieno. Siamo quindi praticamente costretti a parcheggiare in lontananza in un parcheggio che però si riempie anche quello entro le 10 di mattina. La distanza tra questo parcheggio e l’ingresso dell’università è di circa 1 chilometro. Da lì poi ci sono due possibilità: attendere l’autobus che però passerebbe ogni 40 minuti o farsela a piedi. E qui sorge il problema, non tanto per la distanza, ma quanto per la pericolosità del tragitto. Tra via Lydia Monti e via Longarone non c'è marciapiede e quindi siamo costretti a camminare sulla strada con il serio rischio di essere investiti. Si immagini il tragitto al ritorno d’inverno con la pioggia! È una richiesta assurda pensare di avere un marciapiede sufficientemente largo da poter camminare in sicurezza? Basterebbero anche dei pali per delimitare l’area pedonale. Se ci mettessero anche un po di lampioni poi saremmo davvero contenti tutti!«Tutto questo tratto - spiega una delle studentesse nel video che documenta il pericolo - è senza marciapiede, oggi siamo fortunati perché hanno tagliato le piante... Le macchine passano super vicino, anche i camion, per non parlare di quando passano l’ambulanza e i bus. Se facessero un marciapiede eviteremmo di rischiare di essere investiti tutte le mattine, e non vi dico quando è buio oppure quando piove».​​Il minisindaco del XV Municipio, Daniele Torquati, spiega: «Quella della viabilità dell’ospedale Sant’Andrea è una situazione che come amministrazione municipale stiamo seguendo da vicino ormai da tre anni, in piena collaborazione con la direzione dell’ospedale, la Regione Lazio, il parco di Veio e addirittura la Prefettura che ha convocato già ben due tavoli per l’Ordine e la sicurezza del territorio sul tema». «Crediamo - continua - che la difficoltà principale sia quella della carenza dei parcheggi, insufficienti a soddisfare le esigenze del personale ospedaliero, degli studenti e delle studentesse universitarie e dell’utenza che quotidianamente usufruiscono dei servizi ospedalieri. A questo proposito a febbraio scorso è stato approvato dopo 30 anni il piano di assetto del parco di Veio, con la ricezione nella sua interezza da parte della Regione Lazio di tutte le osservazioni presentate dal Municipio XV, tra cui proprio quelle relative alla realizzazione di nuovi parcheggi per l’aspedale Sant’Andrea. Ora confidiamo quindi che le tempistiche possano essere accelerate sia da parte della Regione che da parte dell’ospedale stesso».«Nel frattempo - conclude Torquati - come Municipio abbiamo intanto realizzato dei nuovi marciapiedi su via di Grottarossa, anche per impedire la sosta selvaggia delle auto lungo la strada che spesso hanno creato grosse criticità alla viabilità e soprattutto al passaggio di mezzi di soccorso e trasporto pubblico, e per consentire ai pedoni di percorrere la strada in sicurezza. Nell’attesa di un ampliamento dei parcheggi ora possibile, come Municipio metteremo in campo ulteriori iniziative già nel prossimo di manutenzione straordinaria per realizzare nuovi tratti di marciapiede».

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00:00Tutto questo tratto è senza marciapiede e adesso siamo fortunati perché qui sono state tagliate tutte le foglie, ma a volte le foglie arrivano qua e bisogna anche un po'.
00:21Il problema è che le macchine passano super vicino e sono anche camion a volte, per non dirti quando passa l'ambulanza, i bus, e ci siamo tanti, c'è tanta gente che fa questo tragetto tutti così.
00:42Ogni mattina, perché a Sant'Andrea non c'è parcheggio, ma se qua facessero un marciapiede noi non rischieremmo di essere investiti tutte le mattine e non ti dico la sera quando è buio o quando piove.

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