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TVTrascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brecchino a questa nuova puntata di Primo Piano, rubrica di Italpress,
00:15che racconta l'attualità attraverso un'intervista, un protagonista dell'attualità medesima.
00:21Molto spesso tocca la politica e direi che tocca la politica soprattutto oggi che abbiamo
00:26da trovarci di nuovo qui nella casa di Italpress a Roma, Francesco Lollobrigida, ministro dell'agricoltura,
00:41della sommarità alimentare e delle foreste, ovviamente, del governo Berlusconi.
00:45Noi sempre diciamo che semplifichiamo il ministero dell'agricoltura, in realtà è giusto dare
00:49l'edizione.
00:50Anche il titolo dà una definizione di quello che è il programma di attuazione di un processo
00:55di centralità della sovranità alimentare come elemento di libertà.
01:00Allora, io ho diviso un po' l'intervista, un po' un viaggetto, noi abbiamo solo il
01:05tempo come nostro sovrano, poi alla fine cerchiamo di fare tutto, vorrei partire dai numeri,
01:12perché i numeri ci danno una sostanza oggettiva delle questioni, ci tolgono dal dibattito
01:16sempre perennemente ideologico, non politico, ideologico, e i numeri ci dicono, e ce lo
01:21dice l'Istat, il più autorevole istituto di statistica nazionale, che l'agricoltura
01:28come settore, come filiera, come comparto, contribuisce alla ricchezza di questo paese,
01:33alla produzione di beni di questo paese, quindi per il PIL e anche per le prospettive di crescita,
01:39quindi è un settore sano.
01:41Proprio parliamo dei sondaggi, diciamo di quanto gli italiani penserebbero, almeno perché
01:45è legato a questioni antropologiche, cominciamo con i numeri, quanto incide questo mondo
01:50che lei governa come ministro?
01:52Protempore, sperando però che i risultati che stiamo raggiungendo oggi possano essere
01:57eguagliati o superati addirittura da chi verrà dopo di noi, perché noi abbiamo superato
02:02tutti i risultati di quelli che sono venuti prima di noi, in termini di dati oggettivi
02:08come lei sottolinea, ogni tanto capita di avere trasmissioni di approfondimento come la vostra
02:13che entra nella notizia e non si ferma al pregiudizio o al pettegolezzo, e questo è
02:16un ottimo elemento, partendo dai dati insta, ma non tutti nel mondo del giornalismo hanno
02:24la stessa oggettività o almeno la stessa capacità di comprendere che quando si parla
02:28di dati economici di un settore strategico come il settore primario si deve ragionare
02:33di quello che emerge anche per giudicare il lavoro che si svolge.
02:36Allora oggi l'agricoltura italiana è tornata al primo posto come valore aggiunto in Europa,
02:41non accadeva da anni, superando Francia e Germania, l'agricoltura italiana è considerata
02:46leader in tanti settori strategici, è il traino del PIL italiano, media 0,7%, agricoltura
02:54più 2%, il dato del reddito degli agricoltori cresce in termini assoluti più che in ogni
02:59altra parte d'Europa, siamo secondi al Portogallo in termini percentuali, ma è ovvio che la
03:03percentuale sul reddito degli agricoltori portoghesi è più bassa di quella degli agricoltori
03:08italiani. Alcuni settori stanno raggiungendo record mai visti come il settore del vino,
03:13che oggi è a toccare cifre mai raggiunte prima, così come l'olio, anzi è nel commissario
03:19all'agricoltura europea, raccontando le luci e le ombre dell'agricoltura in Europa ha sottolineato
03:25scende il valore dell'olio e la produzione dell'olio in tutta Europa salvo in una nazione
03:30l'Italia, che anche da questo punto di vista viene vista come un contributore attivo non
03:34più solo di soldi ma anche di idee. Di Europa poi ne parleremo tra poco, penso che sia giusto
03:41essendo questa una fonte di notizie dare anche qualche notizia di quello che sta per succedere
03:45a Roma, però c'è un sondaggio europeo che dice che il 92% degli europei, di cui parliamo
03:51tanto, noi cittadini europei dobbiamo voler riconoscerci in questa Europa, considera l'agricoltura
03:56un settore strategico e poi il 74% degli italiani, questo mi ha colpito, insomma il 74% degli
04:03italiani vedrebbe con favore i figli a lavorare nel settore, perché ho letto moderando un
04:07convegno dieci anni fa che i giovani erano scappati da questo mondo, diciamo come coda
04:12del meccanismo antropologico della fuga verso le città dopo il boom economico, invece ora
04:17si ripensa, le famiglie vedono con favore che i giovani tornino a lavorare nell'agricoltura,
04:22è un'inversione di tendenza. Ancora non compiuta del tutto, nel senso che se c'è un nuovo
04:27interesse sul settore primario, sulla centralità, sul rapporto con l'ambiente, sull'agricoltura
04:32che custode del territorio e non problema per il territorio è sicuramente un fatto
04:38molto positivo, ancora dobbiamo compiere quella che deve essere una transizione corretta che
04:42mette in condizione i ragazzi che hanno la passione per questa attività di poterla svolgere,
04:46non è tanto quanto interesse ci sia, ma quanto la società ti mette in condizione di fare
04:51quello che vuoi fare e ancora il reddito degli agricoltori lo consideriamo troppo basso mediamente
04:56in alcuni settori per diventare attrattivo, ci sono però delle esperienze molto positive
05:01che dimostrano che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta.
05:03Mi sembrava giusto anche dare questa tendenza, un fatto storico, anche frutto di un vivolo.
05:08Anche con la valorizzazione degli istituti agrari, che sono delle scuole eccezionali,
05:12io dico sempre che bisogna far comprendere spesso ai genitori che quando un figlio sceglie
05:16l'istituto agrario, ma come anche l'istituto alberghiero, il genitore deve essere contento,
05:21perché è probabilmente già di per sé un ascensore sociale, sicuramente come fonte di reddito,
05:26come possibilità occupazionale, che ormai quasi nessuna scuola dà in termini di diploma,
05:31e se poi frequentano l'università ricevono tre offerte di lavoro nell'ambito del percorso
05:35universitario ben pagate, è un risultato straordinario.
05:38Vi metto gli occhiali e leggo, dalla prima edizione del Tg che ho fatto ormai nel 1991,
05:42il mio direttore dell'epoca mi disse mi raccomando, quando ci sono i dati, le persone, le qualifiche,
05:48i nomi, i cognomi, specie straniere, mettetevi gli occhiali e leggete senza problema.
05:52Domani visita ufficiale del commissario alla pesca, il Cipriota Costas Codis, e poi Cadis,
05:58vedo che è super scritto male, dal 25 marzo la celebrazione, quindi ci siamo, dell'anniversario
06:04dei trattati di Roma, questo è importante, con il commissario dell'agricoltura Hansen,
06:07questo stavolta è giusto, all'interno di una treggione di cui vorrei che lei mi parlassi
06:11che si svolge a Roma, qui proprio a Roma, in piazza della Repubblica e si intitola agricoltura
06:16E.
06:17Cominciamo da qui e poi parliamo della pesca.
06:19Ci sono tre grandi momenti di confronto, il commissario Cadis, Cipriota, che si occupa
06:23di pesca, è quello con il quale abbiamo innestato un nuovo modo di trattare, un risultato storico,
06:29il taglio alla pesca in Italia quest'anno è stato zero rispetto a decenni in cui il
06:36decremento della possibilità di pescare ha portato alla desertificazione delle attività
06:42in alcuni porti, la pesca è tornata al centro, ci è stato riconosciuto da tutte le associazioni
06:45del mondo della pesca, perché alla pesca sono collegate tanti fenomeni, l'indotto
06:49nel turismo, l'indotto nella protezione del mare e poi ovviamente in questo incontro
06:55non solo ringrazieremo Cadis e lo faremo incontrare dal settore produttivo, lo porteremo nel porto
07:00di San Benedetto del Tronto, un porto simbolo delle marinerie italiane, dimostreremo quello
07:05che l'Italia sa fare in questo settore per continuare questo confronto in Europa e rimettere
07:10al centro la politica rispetto alle burocrazie, stessa cosa vale per lo straordinario incontro
07:15che faremo con il commissario dell'agricoltura Hansen. Nelle linee di guida di Hansen, presentata
07:20insieme al vicepresidente Fitto in un ruolo strategico di governance rispetto ai settori
07:25della pesca, dell'agricoltura ed altri interessi nazionali, si trova tanto di quello che l'Italia
07:30in questi due anni e mezzo ha sostenuto ed è riuscita a modificare quello che era un
07:35indirizzo completamente sbagliato del socialista Timmermans che aveva messo l'agricoltura in
07:39contrasto con l'ambiente. Siamo ripartiti guardando all'Europa come un luogo verso
07:46il quale i cittadini possono guardare con maggiore fiducia se l'Europa si dimostrerà
07:52l'altezza. Quale sarebbe l'altezza? Quella che era scritta nei trattati di Roma, i trattati
07:56che composero un consesso di carattere politico, la comunità economica europea, che metteva
08:03l'agricoltura al centro come sicurezza alimentare ma anche come custodia dell'ambiente e del
08:07territorio. L'Italia è stata protagonista allora, noi riportiamo l'agricoltura al centro
08:12di Roma, al centro della capitale d'Italia ma anche d'Europa, proprio perché il trattato
08:18venne sottoscritto qui. Lo facciamo con un villaggio di tre giorni che vedrà tutte le
08:24presenze più adorevoli dal punto di vista istituzionale e lo presenteremo nella conferenza
08:29stampa che faremo il 18, aprirà il dibattito sull'agricoltura e l'agricoltura non è solo
08:35produzione di cibo, l'agricoltura è produzione dell'energia più pulita senza sacrificare
08:40il suolo, utilizzando le stalle, utilizzando i fabbricati annessi ai terreni, 21.600 aziende
08:47finanziate dal nostro ministero a questo fine con una produzione di energia solare di 1.3
08:53gigawatt. L'agricoltura è solidarietà, attraverso il mondo dell'agricoltura c'è recupero dei
08:58tossicodipendenzi, delle situazioni carcerarie ma anche avvicinamento a un mondo naturale
09:02che ti riporta alla vita o ti riporta fuori dalle marginalità nelle quali ti puoi trovare
09:07in un contesto sociale. Stesso discorso sull'agricoltura che rappresenta la sicurezza, ci saranno le
09:13nostre forze dell'ordine presenti in questo villaggio, i controlli che vengono applicati
09:17al nostro mondo che rende i nostri prodotti più sicuri del pianeta. Ovvio che poi c'è
09:21anche la qualità del cibo elevata al massimo dalla nostra cucina che è un elemento di
09:26benessere. Se si mangia vengo, se mi invita vengo, a parte scherzi. Un capo che mi interessava
09:32anche perché è una notizia che diamo, mi sembra anche qui è come agenzia. Senta, quando
09:37c'è stata, non la voglio trasportare oggi, oggi ho deciso di fare un'intervista solo
09:41nel merito, mi sto tenendo lontano dal dibattito pubblico italiano come polemica, insomma si
09:46ha visto no? Faccio un percorso dritto, solo una cosa, dopo magari la cediamo più avanti.
09:51Quando però c'è stata lezione di fito su questo scritto anche come editorista politico
09:56si sta a un dibattito. Quanto le dà una mano avere un fitto che è un uomo diciamo
10:02italiano in quella posizione di vicepresidente esecutivo, lo ricordiamo della commissione
10:06europea e Giorgio Arnoli ha fatto una battaglia su questo. Si ricorda qualcuno lo voleva
10:11votare o non lo voleva votare, alcuni dicevano no ma poi delle deleghe non contano niente,
10:16cose del genere, ma la pesca, alla fine avere un alleato di quel tipo lì anche per il lavoro
10:21che fa lei è molto importante. Importante per l'Italia, non è importante per i fratelli
10:25d'Italia o solo per Giorgio Arnoli, io per questo ho scritto questo pezzo, citando
10:29una cosa che esiste, non è una balla quella famosa battuta americana, right or wrong it's
10:34our country, perché l'ho detto un marinaio statunitense alla nascita della nazione americana,
10:41sbagliato o giusto è il nostro paese, quindi c'è un ruolo per il paese, giusto?
10:46Vittorio lei ha focalizzato quale è il punto, intanto è vero che pochi giorni prima delle
10:51elezioni, della nomina del Presidente Fitto c'era il dibattito tra le forze politiche,
10:57alcune che si dimostrarono all'altezza, che dicevano noi votiamo per un italiano perché
11:01sarà più utile all'Europa e anche all'Italia per la sensibilità naturale che un commissario
11:07che ha una patria ne risente anche nella sua azione, almeno come formazione, non dico che
11:13ne è condizionato o abbia dei favoritismi perché sarebbero non previsti, dall'altra
11:20parte però c'era il mondo economico reale, proprio per indirizzare anche quelli che facevano
11:27le bizze rispetto all'ipotesi di sostenere in maniera unitaria questa posizione che è
11:31la prima volta che l'Italia incarna, perché non abbiamo mai avuto dei vicepresidenti,
11:35quindi di dire contapoco contatanto era difficile da giudicare a monte, quasi tutto il mondo
11:41economico, anzi direi tutto quello legato all'agricoltura e all'agriindustria è uscito
11:44in sostegno, da Coldiretti alla Lega Coop, dal mondo cooperativistico fino a Confagricoltura,
11:50tutte le sigle legate al mondo della produzione hanno indicato la strada alla politica anche
11:55con comunicati ufficiali e subito dopo abbiamo visto che gli effetti sono eccezionali, vi
12:00assicuro, che c'è una logica strana a Bruxelles, sia la logica del palazzo che io ho conosciuto
12:04in questi due anni, in cui il luogo dove sei collocato nel palazzo di 12 piani, all'ultimo
12:10piano c'è la commissaria a scendere, più sei in alto e più sei in grado di incidere
12:16sulle scelte di quelli che sono sotto, noi siamo passati dall'ottavo all'undicesimo piano
12:20con Fitto e si sente nel rapporto con i commissari che si affidano a quello che in qualche modo
12:26li coordina, quindi il ruolo di Raffaele è strategico e ovviamente il lavoro che stiamo
12:32facendo insieme è quello di declinare meglio quelle che sono le posizioni europee per renderli
12:37utili a tutta Europa, ma ovviamente io per quello che devo fare all'Italia.
12:41A proposito di Europa, ho messo insieme una serie di cose di valore che ci porterebbe
12:45lontano, però a me piace molto la grammatica dei valori fatta per alcuni titoli, perché
12:51tutti insieme danno subito un'idea, lei lo sta indicando con le cose che sta facendo,
12:56con le iniziative, abbiamo detto i numeri, i settori, gli esempi e poi ha una linea che
13:01è anche quella del debutto del suo governo, del suo premier, che è l'idea di ragionare
13:06con l'Europa per togliere alcuni luoghi comuni, per togliere al grindille quest'aspetto
13:11ideologico-centralistico e quindi significa semplificare, queste sono le cose che mi sono
13:16appuntato, a me piacerebbe addirittura fare un'intervista in mensillabario con le parole,
13:20semplificare, meno burocrazia, dare agli agricoltori l'idea che non solo devono avere oneri, tasse,
13:30contributi e problemi, ma poi anche stabilire delle regole per i vari partnership di scambio,
13:37quindi nel discorso import-export, quindi avere cose paritarie, regole sulla sicurezza
13:42condivisa, tutto questo significa sgrossare quel grindille fatto così ideologico e entrare
13:48in una dimensione più moderna, ma con una grammatica dei valori molto più pragmatica,
13:53molto più concreta. Nella logica l'Europa nasce non per i buoni sentimenti, diciamo
14:01con un principio condiviso che se dialoghi, se condividi hai meno motivi per fare la guerra
14:07e questa è stata la ragione perché 6 nazioni che si erano ammazzate fino a 12 anni prima
14:12decidono di sedersi a tavolino e condividere alcune strategie, anche con reciproci sospetti,
14:18erano persone davvero che avevano avuto anche familiari che avevano indossato divise diverse,
14:23tutte le criticità che portano i tragici eventi bellici, si mettono insieme per ragionare
14:28di come rendere più prospera l'Europa e più pacifica l'Europa e poi si ingrossa questo
14:33meccanismo arrivando fino a 28 poi 27 nazioni con l'uscita della Gran Bretagna. Quel progetto
14:40deve vedere semplicità nel senso che l'Europa si deve occupare, a nostro avviso, dei grandi
14:46temi sui quali è mancata la politica estera, la politica di migrazione, la difesa comune,
14:51sono temi sui quali l'Europa è stata quasi assente, ha ingrossato però in maniera elefantiaca
14:57la sua burocrazia che per sopravvivere è diventata autoreferenziale troppo spesso,
15:02distante dai problemi reali della gente, distante dalle vicende economiche, arrivando a dei
15:07paradossi come quello di mettere l'agricoltore in contrasto con la terra che è il suo luogo
15:12di lavoro, è il suo patrimonio e queste follie per fortuna con il governo italiano guidato
15:18da Giorgia Meloni sono cambiate. Oggi abbiamo un'Europa che è più attenta a guardare con
15:24un meccanismo di praticità alcune cose come il Green Deal. Chi è contrario a un patto
15:30per l'ambiente? Deve essere solo un folle. Certamente non siamo contrari noi, ma noi
15:34non siamo come Europa un'isola, come qualcuno pensava. Siamo in concorrenza, per esempio,
15:39a Est con nazioni che non rispettano i diritti dei lavoratori come lo facciamo noi, che non
15:44rispettano i diritti dell'ambiente come facciamo noi e anche a Ovest le condizioni su alcuni
15:49aspetti non sono simili alle nostre. Se noi continuiamo a imporre regole troppo rigide
15:54ai nostri imprenditori e gli altri invece le disattendono, i costi di produzione in
15:59quei luoghi sono talmente bassi che i prezzi sono più bassi dei nostri e ovviamente tu
16:05desertifichi il tuo ambiente produttivo con una visione ideologica della difesa dell'ambiente
16:11in quanto tale. Invece noi abbiamo riportato al centro chi difende l'ambiente come prima
16:16sua condizione di vita, l'agricoltore, e sostenuta una cosa logica. Si lavora per
16:22il Green Deal, si lavora per la difesa dell'ambiente, si lavora per la difesa dell'economia e dell'equilibrio
16:27sociale che ne deriva. Questa è un'Europa credibile.
16:30Parliamo del concetto di scambio con paesi anche ex europei e la domanda d'attualità
16:36che la debbo fare è sui tassi di tram. Ne leggiamo tutti i giorni, ho letto poche ore
16:41fa, ne metto a 50, poi a 25, poi a 30, però di fatto quella che sembrava una specie di
16:47spauracchio della retorica, della narrazione trampiana, sta diventando un problema economico.
16:52Allora io, prima di questo, e le chiedo il suo parere, eventuali danni che può avere
16:57anche il settore che lei qui rappresenta oggi, in positivo com'è il nostro export,
17:02parlavamo prima nell'intervista del nostro Made in Italy, ma di quel concetto che vale
17:06per tutte le nostre PMI che si chiama internazionalizzazione. E' una brutta parola, giornalisticamente
17:11me la trovo una più semplice, semplifichiamo pure le parole, che internazionalizzazione
17:15che ricorda a Tolisio il nome del figlio, Massimiliano… Allora, parliamo più lungo
17:22di un concetto che è semplice, siamo bravi noi stessi all'estero, ed è anche una
17:27questione di conti, di soldi, quindi quanto è il nostro export nella filiera alimentare
17:31e che danni possono avere. Abbiamo toccato 30 miliardi, il record da sempre e che io
17:36non considero un punto d'arrivo, ma un punto di partenza. Per aiutare i nostri imprenditori
17:40che sono eccezionali, che arrivano in ogni ambito del mondo, dal paese più piccolo
17:44al paese più grande del pianeta, dobbiamo metterli in condizione di essere garantiti
17:48nelle loro attività. Altre nazioni come la Francia che viene sempre citata come esempio
17:52l'hanno sempre fatto e ci bisogna muoversi come sistema, siamo riusciti a farlo insieme
17:56a Isha, col Presidente Zoppas, agli altri colleghi ministri, con la Presidente Meloni
18:00che apre porte in ogni parte del pianeta per il rispetto che hanno del suo modo di approcciarsi,
18:05onesto, franco, mai subalterno, ma nemmeno prepotente e prevaricatore come quello di
18:11altri leader del pianeta. Abbiamo un problema oggi che è il mercato nel senso più ampio,
18:17prima faceva riferimento ai costi di produzione che in alcune nazioni sono talmente bassi
18:21che se fai entrare le merci senza tariffe aggiuntive ti devastano il mercato, parliamo
18:27anche dell'Europa, i nostri agricoltori non reggono le produzioni cinesi per dire un esempio
18:31a caso, se non sul livello di qualità. Sul Sud America per esempio c'è il Mercosur
18:37che complessivamente è un buon affare, ma che rischia di impattare su alcuni ambiti
18:41desertificandoli, quindi tutto va fatto con moderazione. Adesso c'è la vicenda
18:45statunitense, il Presidente Trump ha preso degli impegni verso il suo popolo durante
18:49le elezioni di riequilibrare la produzione interna e l'export a livello internazionale,
18:53a nostro avviso dovrebbe farlo con una logica che abbantaggia il suo paese e io sono convinto
18:59che le tariffe, i tazzi, sui prodotti italiani indeboliscano quello che lui vuole fare, perché
19:05quello che noi facciamo...
19:07Nel confronto con il congresso americano, Democratici e Repubblicani dicevano che se
19:19prodotti premium noi non li sappiamo produrre e li producono altri e alziamo i prezzi del
19:26loro ingresso, il nostro potere d'acquisto diminuisce e quindi è un fenomeno inflattivo
19:31invece che deflattivo, quindi è un controsenso dal punto di vista del rafforzamento dell'economia
19:35statunitense, auspichiamo che ci sia da questo punto di vista un approfondimento, la politica
19:41sui tazzi come sapete non è una politica nazionale mai affidata all'Unione Europea,
19:45l'Italia sta contribuendo alla posizione con i colleghi italiani, con la Presidente
19:49Meloni prima di tutto, per cercare di far comprendere che la chiusura del mercato nei
19:55confronti di un alleato strategico sia in un senso che nell'altro è un indebolimento
19:58di un sistema valoriale che queste nazioni rappresentano, conto che questo impatto sia
20:04minore di quello che in maniera allarmistica si diffonde. Alcuni dati paradossali sono
20:09anche positivi perché nel momento in cui è stato lanciato il rischio dei tazzi c'è
20:13stata la corsa all'accaparramento di prodotti italiani, abbiamo avuto un'impennata degli
20:17ordinativi di vino, di formaggi, insomma alcuni settori ne hanno in questa fase, il predazio
20:23ha avuto un vantaggio, è ovvio che sono un rischio che cercheremo di scantonare, ma il
20:28problema più grande che abbiamo non sono le tariffe o meglio, le tariffe sono un problema
20:32di carattere commerciale o multilaterale nei trattati o bilaterali in questo caso con gli
20:37Stati Uniti, il problema è che l'Europa deve smettere di criminalizzare alcuni prodotti
20:41cardine del nostro sistema produttivo, mettere in condizione i nostri produttori di lavorare
20:45e lavorare al meglio, proteggere con le regole sulla reciprocità le nostre produzioni che
20:50hanno un costo più alto perché imponiamo più regole e quindi l'Europa deve riuscire
20:55a difendere se stessa nell'ambito in cui balla da sola, oltre che farlo quando deve trattare
21:00con altri. Tutto molto chiaro, un'ultima domanda perché vedo che il tempo è andato, siamo
21:05andati già oltre il dovuto, poi c'è il suo assistente, il suo portavoce che poi mi
21:10sgrida, mi tirano la giacca perché poi io sono un chiacchierone, la rivista è americana,
21:18però la versione europea di politico.eu la definisce il ministro dell'agricoltura più
21:27potente d'Europa, la gratifica questo rispetto al mainstream italiano che qualche volta non
21:33è tenero con lei? Il mainstream italiano a differenza sua non approfondisce, io non
21:39ho quasi mai un attacco di merito sulle vicende che riguardano l'agricoltura, né sono uno
21:45dei ministri che vengo chiamato a fare le informative in aula perché quando poi si
21:50entra nel merito è difficile contrastare dati oggettivi che vedono l'agricoltura in
21:55Italia ai livelli che abbiamo raggiunto. Per quanto riguarda politico è una rivista autorevolissima,
22:00le fa un complimento, prima in Europa. Devo dire, io non leggo una cosa che deve essere
22:09attribuita al ministro Lollo Brigida, qual è la differenza rispetto al passato che forse
22:14ha sorpreso, che il ministro Lollo Brigida va in Europa a tutte le riunioni, non ne perde
22:18una, difende gli interessi nazionali nell'ambito dell'agricoltura e rappresenta la nazione
22:23più forte in termini di proposta che si chiama Italia. Quello che sbagliavano i nostri colleghi
22:30dei governi precedenti era enunciare quasi in maniera da primi della classe che l'Italia
22:37senza Europa non andava da nessuna parte e io dico è vero, ma si dimenticavano un passaggio
22:42che nemmeno l'Europa va da nessuna parte senza l'Italia e in Europa non vogliono andare
22:46da nessuna parte senza l'Italia e l'Italia una volta che ha, con Giorgia Meloni, ribadito
22:50la propria forza, la propria capacità, la propria cultura, la propria storia, è tornata
22:55semplicemente protagonista e gli altri ci ringraziano per questo.
22:59Ma insomma, questa definizione che le dà questa importante testata giornalistica internazionale
23:06mi dispiace però, la leggo per l'Italia, non per me.
23:10Il primo DG che fece tanti anni fa, mettevano i presunti belli, ora mi chiamò uno e mi
23:16disse insomma...
23:17È vero che l'Italia è riuscita, non grazie a me, grazie a tutto il sistema Italia, a
23:22influenzare in due anni e mezzo e a capovolgere la visione dell'agricoltura che il commissario
23:27socialista Timmermans aveva imposto per 5 anni devastando il sistema.
23:31Questo insomma, lei l'ha detto, io sono contento che noi l'abbiamo detto qui, a
23:36Italpress, volevo usare questa cosa di politico per dire, ma insomma, con questa responsabilità,
23:42l'obiettivo fa sei mesi, una cosa a cui tiene, che vuole raggiungere, che vuole fare, che
23:47ci vuole anticipare, bisogna avere sempre qualche obiettivo.
23:50L'obiettivo è riuscire a garantire i fondi europei per la PAC, non sovrapporli ad altri
23:56investimenti, perché quelli non sono privilegi per le imprese agricole, sono il miglior affare
24:00per gli stati per garantire il territorio in una buona condizione, affidandolo a chi
24:06lo sa fare meglio e pagando meno di quello che pagheresti chiunque dovrebbe, se ce ne
24:12fossero le risorse, poterli sostituire.
24:15E questo è il primo risultato che dobbiamo raggiungere in Europa.
24:18Sul piano nazionale ci sono dei collegati molto importanti che riguardano la 157 del
24:232, una legge datata, vecchia, che va a rivista, le sanzioni per chi imbroglia, meno sanzioni
24:30per quelli che possono avere difficoltà a scrivere mille incartamenti, ma sanzioni più
24:40rigide a chi imbroglia per avvantaggiarsi rispetto alle persone per bene.
24:45E la terza, ovviamente, è la politica strategica.
24:48Io voglio mettere in campo un sistema e anche risorse delle quali non vedrò i risultati,
24:54ma vedranno i risultati i nostri figli, ed è quello che è mancato in Italia in questi
24:57anni e che un po' ci ha indebolito.
24:59Noi dobbiamo puntare non su quello che facciamo oggi per raccogliere consenso tra un anno,
25:02ma tra quello che è accaduto tra dieci anni, tra vent'anni, sapendo che i nostri nonni
25:06e i nostri padri hanno lavorato con questa prospettiva e questa Italia che ci hanno lasciata
25:10nasceva su questo tipo di presupposto.
25:12Beh, mi sembra un'ottima conclusione di questa intervista.
25:15Quando vuole fare un fact-checking di tutte queste cose, noi siamo qui.
25:18Il fact-checking è un strumento anglosassone, anche questo laico e non ideologico.
25:23Noi siamo a disposizione e dovrebbero farlo tutte le trasmissioni.
25:25A me diverte molto invece poter verificare quello che dico, perché quando io dico una
25:29cosa, se la sbaglio, sono sempre il primo ad ammetterlo.
25:32Quando invece viene travisata, distorta, strumentalizzata, nessuno fa il fact-checking perché altrimenti
25:37si accorgerebbero che banalità o bugie difficilmente ne dico.
25:40Dopo trent'anni in media sai perché ho inventato questo piccolo format, però è
25:44importante.
25:45È il più vecchio di Ita per sei o cinque anni, primo piano, perché poi alla fine,
25:48dopo tanto tempo, bisogna che due persone parlino e parlando producano un po' di conoscenza
25:53per gli altri.
25:54Grazie.
25:55Purtroppo nei talk, con rispetto, ci sono alcuni anche benissimi, però un po' di conoscenza
26:00non si ha perché...
26:01Guardi, lo voglio dire che è pesante, ma lo dico.
26:04Io registro, anche da persone che vengono considerate intellettuali del giornalismo,
26:10un'assenza completa dell'approfondimento della notizia.
26:14Cioè, rileggono quello che esce, anche come fake news, su un social e lo fanno diventare
26:19la verità rivelata, che poi commentano un'intera trasmissione, senza semplicemente verificare
26:23che è accaduto una cosa.
26:25Me la spieghi?
26:26Poi, se non sei convinto, è giusto che meni come un fabbro, come si dice, ma se poi uno
26:30ti dice che è una falsa notizia, magari evita di farla diventare un refrain costante,
26:36che ridicolizza più quelli che se ne rendono protagonista, piuttosto che chi viene attribuita
26:41alla questione.
26:42Insomma, il tema della verità, nella nostra epoca, nel mondo dei social, è molto complicato.
26:46Io comunque la ringrazio per ora, grazie per il suo tempo, Francesco Lobrigida, grazie
26:51al Ministro dell'Agricoltura, della Sommalità Alimentare e delle Foreste del Governo Movisto.
26:56Oltre l'ho detto bene, senza leggere.
26:58Benissimo.
26:59Grazie.
27:00Arrivederci e grazie a voi che ci avete seguito.
27:01Arrivederci.