• l’altro ieri
In perfetto stile «guerrilla», a dispetto delle telecamere di sicurezza che tappezzano l'area intorno alla sede del ministero della Cultura, a Roma, questa notte l'artista Harry Greb ha affisso sui muri di via del Collegio Romano la sua ultima opera. E l'indirizzo non è casuale, perché il manifesto è rivolto proprio al ministro Alessandro Giuli, che Greb riveste con il classico abito da domatore del circo: il frac nei toni del rosso, il grande cappello a cilindro in testa, e in mano la pergamena di un annuncio. Sembra quasi di sentirlo pronunciare la formula degli editti più importanti: «Udite, udite». E in effetti la notizia, se fosse vera, sarebbe di quelle clamorose: il foglio in mano al «banditore» Giuli annuncia infatti «l’ultimo spettacolo con animali». Il riferimento è all'attuazione della Legge-delega sullo spettacolo n. 106 «per il superamento dell'uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti». E dietro l'operazione c'è la Lav (Lega Anti Vivisezione), che con quest'opera dà il via a una campagna nazionale di sensibilizzazione. «Chiediamo al ministro Giuli di portare a Palazzo Chigi, senza ulteriori rinvii o ritardi, lo schema di Decreto legislativo di attuazione della Legge delega sullo spettacolo che prevede lo stop all’utilizzo degli animali nei circhi e spettacoli viaggianti, con il dovuto aiuto al settore per la riconversione e senza alcuna perdita di posti di lavoro», dichiara il presidente della Lav Gianluca Felicetti. Harry Greb, street artist che ritrasse Papa Francesco in versione «Kill Bill» di Quentin Tarantino e Sergio Mattarella come San Francesco, commenta: «Credo sia fondamentale per un Paese che si considera civile immaginare di potersi godere uno spettacolo che non includa alcuna sofferenza animale. Evolviamoci!».

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