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Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, racconta un aneddoto della sua gioventù. Zanetti, presente a un evento organizzato all'Istituto Lagrange a Milano per la presentazione del suo libro, ha parlato della sua storia nerazzurra.

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Sport
Trascrizione
00:00Sono stato scartato, sono tornato a casa e mi ricordo molto triste, piangendo, dove mia mamma, sempre la mamma a braccia aperte ti aspetta.
00:14Mio padre che faceva l'emulatore, mia mamma era casalinga, purtroppo ho dovuto stare un anno fermo perché il giorno che mi comunicano questa notizia
00:26non potevo andare in un'altra squadra perché era finito il mercato, però credo che questo sia stato un momento importante nella mia vita
00:38perché lì mi sono messo a lavorare con mio padre l'emulatore, io ho capito tanto dei sacrifici che facevano sia mio padre che mia madre per non farci mancare nulla
00:49ho capito i veri sacrifici di un lavoratore e questo mi ha aiutato tantissimo.
00:57In una delle poche pause che c'erano i muratori, calpestando un muro, mio padre mi chiese cosa volevo fare da grande
01:09mi ha detto papà tu sai che la mia passione è il calcio, vorrei diventare un calciatore, però hai visto che non cresco e mi hanno detto di no
01:19mi dice perché non vai a fare una prova da un'altra parte, vedrai che magari andrà meglio, quelle parole in quel momento mi hanno dato la forza e lo stimolo per riprovare
01:33sono andato a un'altra squadra dove conosco Paola che le giocava a balacanestro, era la mia fidanzata e adesso mia moglie
01:45e diciamo che lì inizia un altro percorso, però ripeto nella vita bisogna sempre insistere e credere in quello che uno sinceramente può dare, quello che sente
02:00e se veramente hai una passione per qualcosa devi provare perché credo che con una grande cultura del lavoro, con dei valori importanti che ti danno i tuoi genitori si può arrivare a poter compiere dei sogni

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