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CortometraggiTrascrizione
00:00Un'Europa che cresce finanzierà più facilmente un fabbisogno finanziario che ormai supera
00:09le previsioni del rapporto. Un'Europa che riforma il suo mercato dei servizi e dei capitali
00:16vedrà il settore privato partecipare a questo finanziamento. Ma l'intervento dello Stato
00:24resterà necessario. Gli angusti spazi di bilancio non permetteranno ad alcuni paesi
00:34significative espansioni del deficit. Né sono pensabili contrazioni nella spesa sociale
00:41e sanitaria. Sarebbe non solo un errore politico, ma soprattutto la negazione di quella solidarietà
00:50che è parte dell'identità europea, quell'identità che vogliamo proteggere difendendoci dalla
00:58minaccia dell'autocrazia. Il ricorso al debito comune è l'unica strada.
01:06Per attuare molte delle proposte presenti nel rapporto, l'Europa dovrà dunque agire come
01:17un solo Stato. Questo può voler dire o una maggiore centralizzazione delle decisioni
01:24e delle capacità di spesa, oppure un coordinamento più rapido ed efficace tra i paesi che, condividendo
01:35gli indirizzi di fondo, riusciranno a raggiungere i compromessi necessari per una strada comuna.
01:41In ogni momento di questo processo, i Parlamenti nazionali e il Parlamento europeo avranno
01:51un ruolo essenziale. Le scelte che ci sono davanti sono di grande momento, come forse
01:57non mai dalla Fondazione dell'Unione Europea. La politica, in particolare la politica interna
02:04di ogni Stato membro, ne sarà al centro. Voi parlamentari ne sarete protagonisti, rispondendo
02:14con le vostre decisioni alle aspirazioni, ma anche alle preoccupazioni dei cittadini.
02:20Così, però, costruiremo un'Europa forte e coesa, perché ogni Stato è forte solo
02:31se è insieme agli altri, e solo se è coeso al suo interno.
02:37Grazie.