• 16 ore fa
"È stata una stagione indecifrabile - racconta Carlo Marenda, navigato trifolao - perché, nonostante le abbondanti piogge che ci sono state in Piemonte, non abbiamo trovato tartufi". Quella che si è conclusa lo scorso gennaio è stata a tutti gli effetti una delle peggiori stagioni per quanto riguarda la raccolta del tartufo bianco: i numeri bassi si sono scontrati con la domanda in continua crescita facendo lievitare il prezzo (già altissimo) del fungo. Siamo andati nelle Langhe, la patria del tartufo e dell'enogastronomia, per capire quali sono le prospettive future per la raccolta del tartufo bianco.

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Trascrizione
00:00Da anni si dice che c'è una diminuzione della produzione di tartufo, ma gli ultimi tre anni
00:16sono stati particolarmente difficili. Certamente il 2024 ha avuto delle particolarità ulteriormente
00:26allarmanti perché intanto in gran parte d'Italia è piovuto pochissimo, in Piemonte è piovuto parecchio
00:33e quindi c'era una grande aspettativa che ci sarebbe stata una notevole produzione di tartufi.
00:40È stata una stagione indecifrabile, sicuramente le aspettative erano buone, direi anche alte,
00:49dovuto comunque al fatto che l'estate non è stata così calda, anzi fino alla fine di giugno
00:55avevamo avuto delle piogge, fino a agosto inizio settembre comunque un clima piuttosto fresco
01:01collegato alla stagione. L'inizio è stato anche promettente quindi la prima decina, quindicina di
01:07ottobre abbiamo trovato anche un numero discreto di tartufi e poi però abbiamo avuto 10-15 giorni
01:15di pioggia in continuo circa 100-150 mm di acqua che ha fatto sì che questo terreno si inzuppasse.
01:23Da San Martino in avanti, cioè proprio il periodo che si è sempre detto è quello migliore, più
01:28produttivo, anche qualitativamente più significativo, c'è stato quasi proprio un arresto della produzione
01:35e questo un po' dappertutto, dove era piovuto di più, dove era piovuto di meno eccetera,
01:39e questo certamente ha fatto assorgere molti interrogativi.
01:43Più che sul riscaldamento climatico possiamo parlare di un clima che non è più consono alla
01:57stagione, un clima che non ha una regolarità. Di anni difficili sono già stati per esempio nel
02:042003, nel 2017. Quello che è particolare è che gli ultimi tre anni, per ragioni anche diverse,
02:13ma sei mesi senza pioggia, temperature molto elevate, la mancanza ormai di neve nell'inverno,
02:20perché la neve comunque fa una garantiva una penetrazione lenta. E quindi l'assenza di un
02:26clima regolare collegato alla stagione ha fatto sì che questi tartufi, che comunque sono delle
02:33sentinelle ecologiche, recepiscono tutti questi cambiamenti del meteo, ecco, ha fatto sì che questi
02:41tartufi non completassero il loro ciclo di maturazione o comunque la produzione ne risentisse.
02:48Alcuni giornali hanno fatto dell'allarmismo e mirandolo soprattutto su Alba, dicendo ad Alba
02:53non ci sono più tartufi eccetera eccetera. Questo è assolutamente falso, nel senso che
02:58relativamente ce ne sono stati in Piemonte che in altre zone in questo anno, ma il problema è
03:03affrontare insieme i problemi che ci sono dappertutto, legati ai cambiamenti socioeconomici
03:08e legati ai cambiamenti climatici. Bisogna approfondire quello che è il legame tra le
03:16precipitazioni, il tipo di suoli e il tipo di produzione. Negli ultimi anni abbiamo sicuramente
03:24trovato meno tartufi, mentre invece la richiesta è aumentata, proprio perché il territorio di
03:30Lange, Roero e Monferrato è un territorio che sposa un turismo legato ai mesi autunnali, un
03:39turismo legato proprio al tartufo bianco. Immaginiamoci che i tartufi bianchi che oggi
03:46si trovano a New York piuttosto che a Singapore, sono tartufi che hanno un prezzo molto alto, se i
03:51prezzi sono aumentati qui immaginiamoci al di fuori dell'Italia negli altri continenti.

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