MILANO (ITALPRESS) - L’economia e la finanza a portata di tutti. Nella centodiciottesima puntata di Italpress Economy, Claudio Brachino intervista Francesco Calcara, presidente e CEO di Hyundai Italia, e con Giuliano Zoppis affronta i principali temi economici del momento.
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NovitàTrascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brachino a questa nuova puntata di Ital Press Economy, in primo piano
00:15come sempre l'Italia e in primo piano ancora una volta il tema dell'energia, o meglio
00:21delle bollette o meglio ancora del caro bollette, è stato molto forte nel 2022, gran parte
00:27dei soldi della prima legge di bilancio del governo Meloni è finito in questo imbuto
00:32diciamo così e stavolta ancora una volta il governo è dovuto intervenire addirittura
00:37in due tempi perché in un primo Consiglio dei Ministri il premio Giorgio Meloni ha ritenuto
00:42insufficienti le misure di un miliardo e mezzo in favore di più deboli, insomma secondo
00:47parametri ovviamente indicati per ottenere incentivi per pagare le bollette, si è arrivati
00:52diciamo a stabilire e ad elargire 3 miliardi pubblici per venire incontro agli italiani
00:58in difficoltà sul tema energie, vediamo!
01:02Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto contro il caro bollette, il provvedimento
01:10stanzia 3 miliardi di euro complessivi di cui circa 1,6 miliardi per le famiglie e 1,4
01:17miliardi per le imprese, gli interventi verranno concentrati nell'arco di tre mesi, viene
01:22aumentato il tetto ISEE entro il quale si ha diritto al bonus sociale sulle bollette,
01:28dagli attuali 9.530 euro a 25.000 e da 20.000 a 30.000 per le famiglie con almeno 4 figli
01:35a carico, così la platea interessata allo sconto in bolletta dovrebbe raddoppiare, circa
01:41650 milioni finanzieranno le misure per le piccole e medie imprese, mentre altri 600 milioni
01:47saranno destinate alle aziende energivore.
01:49Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
01:52Con questo intervento le famiglie con un reddito ISEE fino a 25.000 euro, quindi la stragrande
01:58maggioranza, potranno contare nel prossimo trimestre su un sostegno di circa 200 euro
02:04se ne faranno richiesta, significa che dovrete presentare il vostro ISEE, è un contributo
02:09che salirà ad oltre 500 euro per chi ha già i requisiti per il bonus sociale, quindi i
02:15nuclei con un ISEE fino a 9.530 euro, inoltre abbiamo prorogato di due anni l'obbligo per
02:22i vulnerabili di passare al mercato libero, tagliamo gli oneri di sistema per le piccole
02:27e medie imprese, assicuriamo così una riduzione delle prossime bollette che si agira intorno
02:32al 20%, avremo finalmente delle bollette chiare grazie all'obbligo di trasparenza che imponiamo
02:40ai gestori, oltre a un certo prezzo dell'energia lo Stato ha deciso che rinuncerà all'IVA
02:46e destinerà l'eccesso di IVA alla riduzione delle bollette.
02:51Nel 2024 l'economia italiana ha registrato una crescita del prodotto interno lordo in
02:58volume dello 0,7% pari a quella del 2023, lo sviluppo è stato stimolato sia da un contributo
03:05positivo della domanda nazionale al netto delle scorte, sia della domanda estera netta.
03:09Lo rende noto l'Istat sottolineando che dal lato dell'offerta di beni e servizi il valore
03:15aggiunto ha segnato crescita in agricoltura, nei servizi e, in misura inferiore, nel complesso
03:20dell'industria. La crescita dell'attività produttiva è stata accompagnata da una espansione
03:25dell'input di lavoro e dei redditi. Il rapporto tra indebitamento delle amministrazioni pubbliche
03:30ha registrato un forte miglioramento rispetto al 2023, attestandosi a meno 3,4%. Il saldo
03:37primario è migliorato, passando da meno 3,6% a più 0,4%. Contestualmente, fa notare l'Istituto
03:45di Statistica, la pressione fiscale è cresciuta di oltre un punto percentuale, risultando pari
03:50al 42,6%, per effetto di una crescita delle entrate fiscali e contributive. La spesa per
03:57interessi è aumentata del 9,5%. Accelera l'inflazione a febbraio. Secondo le stime
04:06preliminari dell'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% su gennaio
04:12e dell'1,7% su base annua, stesso livello di ottobre 2023. Un'evoluzione che risente
04:19principalmente della dinamica dei prezzi degli energetici, tornata positiva e, in particolare,
04:24di quella della componente regolamentata. Nel settore alimentare, i prezzi dei prodotti
04:29lavorati e di quelli non lavorati accelerano, così come quelli del cosiddetto carrello
04:34della spesa, più 2,2% da più 1,7%. Rallentano invece i prezzi di alcuni servizi, tra cui
04:42quelli ricreativi e culturali, quelli relativi ai trasporti e alle comunicazioni. A febbraio
04:48l'inflazione di fondo resta stabile a più 1,8%. Secondo l'ufficio studi di Confcommercio,
04:55la lieve risalita dell'inflazione, inferiore peraltro alle nostre stime, era largamente
05:00attesa, in considerazione delle tensioni che continuano a interessare gli energetici e
05:05degli aumenti delle accise sui tabacchi.
05:07E ora le notizie sull'Europa. In primo piano una notizia attesa, importante, importantissima,
05:16come l'energia, anche questa molto seguita, parliamo della politica monetaria dell'Europa,
05:21al meglio della Banca Centrale Europea, parliamo del costo del danaro, dei tassi di interesse
05:27che hanno schizzato tantissimo in alto e che ora piano piano si stanno riabbassando. Sentiamo
05:32come è andata la riunione di ieri.
05:37Nuovo taglio dei tassi di interesse nell'Eurozona. Il Consiglio Direttivo della Banca Centrale
05:43Europea ha deciso di ridurli di 25 punti base. I tre tassi di riferimento saranno ridotti
05:48rispettivamente al 2,50%, al 2,65% e al 2,90%, con effetto dal 12 marzo. La decisione deriva
05:56dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione e dell'intensità della trasmissione
06:01della politica monetaria. Per la BCE il processo disinflazionistico è ben avviato. Gli esperti
06:07indicano ora che l'inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,3% nel 2025,
06:13all'1,9% nel 2026 e al 2% nel 2027. La revisione al rialzo per il 2025 riflette la più vigorosa
06:22dinamica dei prezzi dell'energia. L'inflazione interna resta elevata, principalmente perché
06:27salari e prezzi in determinati settori si stanno ancora adeguando al passato incremento
06:31dell'inflazione, con considerevole ritardo. La crescita delle retribuzioni si sta però
06:36moderando secondo le attese e i profittini stanno parzialmente attenuando l'impatto
06:41sull'inflazione. La politica monetaria diventa meno restrittiva, le riduzioni dei tassi di
06:46interesse rendono meno onerosi i nuovi presiti a imprese e famiglie e il credito accelera.
06:51Il piano per riarmare l'Europa consentirà di mobilitare per la difesa 800 miliardi.
06:59Ad annunciarlo è la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Tra le proposte
07:04presentate, quella di attivare la clausola di salvaguardia per il patto di stabilità.
07:09Saranno aumentate le spese senza incrementare il deficit in maniera esponenziale. Von der
07:15Leyen ha anche annunciato un nuovo strumento di prestiti dalla capacità complessiva di
07:19150 miliardi di euro. Si tratta di denaro da dover restituire e da usare all'unica condizione
07:26di spenderli per rilanciare l'industria pesante nazionale o, meglio ancora, per progetti in
07:31appalti congiunti. Droni e sistemi antidroni, mobilità militare, sistema di difesa antiaerea,
07:38i temi su cui insiste la Presidente della Commissione europea, che invita ad acquisti
07:42congiunti di munizioni e missili in modo da rifornire meglio e più rapidamente l'Ucraina.
07:48Secondo le stime della Commissione, se gli Stati membri aumentassero la loro spesa per
07:53la difesa dell'1,5% del PIL, in media, si potrebbe creare uno spazio fiscale di circa
07:59650 miliardi di euro in un periodo di 4 anni.
08:03Dopo le notizie sull'Europa subito un'intervista, perché riguarda un mondo molto importante
08:13di cui si discute tutti i giorni praticamente sul piano economico, che è il mercato, il
08:17mondo dell'auto, che non è più assolutamente soltanto un mercato nazionale. Per questo
08:22lo mettiamo dopo l'Europa. Venuto a trovarci, i nostri studi di Milano, Francesco Calcara,
08:27benvenuto. La presento subito. Presidente e CEO di Hyundai Italia. Lei è arrivato alla
08:34guida delle filiali italiane Hyundai con il ruolo importante, Presidente e CEO da appena
08:40sei mesi, se gli appunti sono corretti. Una sfida nuova nella sua esperienza ventennale
08:47in tanti ruoli in questo mondo che abbiamo detto è diventato un mondo al centro di mille
08:52riflessioni. Un'esperienza nuova, un'esperienza che va a arricchire il mio bagaglio ma spero
08:59di portare appunto la mia esperienza all'interno di Hyundai perché reputo che sia un gruppo
09:05al di là di un mercato obelistico importante che ha ancora molto da esprimere nel nostro
09:11mercato e questa sarà per me la missione più importante da portare da qui ai prossimi
09:15mesi. Poi di questo marchio ne parliamo bene nelle domande che vengono, ma una domanda
09:19in generale gliela faccio, se mi dovessi dire quali sono le tre sfide più importanti
09:24che deve affrontare il mercato dell'automotive Hyundai dentro, quali sono?
09:30Le sfide, la prima parte è la sfida del mercato, che è la transizione all'elettrificazione,
09:35è un tema grande, sappiamo che in questi giorni anche la parte della Commissione Europea
09:41sta discutendo, oggi soprattutto il mercato italiano sembra non essere pronto, ma non
09:46è la realtà dei fatti, c'è stata disinformazione, c'è stato un problema infrastrutturale,
09:51probabilmente anche i prodotti inizialmente arrivati elettrici non erano i prodotti nei
09:55settimenti giusti per il mercato italiano, non erano popolari, assolutamente con il cedo
10:00è stata forse anche una grande barriera o anche una tipologia di vettura che non era
10:04per quell'utilizzo giornaliero e che quindi… Se mi permetto preciso, io l'ho detto altre
10:09volte in altri contesti, nel boom economico c'era la 500 che era la macchina di tutti
10:14e che diventava parte del boom economico, ora queste nuove macchine che fanno parte
10:19forse di un processo storico tecnologico, anche inevitabile in termini di sostenibilità,
10:23hanno modelli che probabilmente non per colpa delle case, ma non sono sintomi di nessuna
10:29forma di popolarità, scusi se mi sono permesso una cosa da giornalista.
10:33Un inciso corretto e mai ne parleremo dopo, noi con Insta vogliamo democratizzare appunto
10:38il tema del mercato.
10:39Il secondo Hyundai è il brand, perché dico brand per quella che è la conoscenza del
10:46mercato italiano, ma soprattutto quello che porta Hyundai con sé, Hyundai attiva in 34
10:51settori merceologici differenti, seguiamo tutta la filiera dalla produzione dell'acciaio
10:56fino addirittura alla logistica, le navi che partono dalla Corea di proprietà sono le
10:59navi cargo più grandi al mondo, dietro Hyundai c'è un mondo, c'è il mondo della Boston
11:04Dynamics, il robottino quello che si vede, ecco quello è 100% il problema di Hyundai,
11:08ma capire che dal nostro fondatore che in 60 anni ha costruito il terzo gruppo mondiale
11:13dell'automobile, ci abbiamo ancora molto da raccontare.
11:15Ecco questo infatti è un player globale, questo quando si dice che non è solo una
11:19macchina, è un player globale vuol dire che ha tante altre deviazioni e anche assume dentro
11:25di sé un pezzo della filiera, se questo è corretto e quindi diventa con esperienza decennale
11:31anche nel nostro mercato, quindi se dovesse definire cosa è Hyundai oggi per noi in Italia
11:37cosa direbbe?
11:38Oggi Hyundai è un brand che ha ancora molto valore nel prodotto, una grande qualità costruttiva,
11:44deve trasferire il concetto che fa parte proprio del nostro gruppo che è quello di progress
11:48for humanity, la robotica, l'intelligenza artificiale, Hyundai già lo ha in molti settori,
11:54dobbiamo trasferire questo concetto al cliente italiano per far capire che il prodotto oggi
11:59è superiore addirittura al nostro brand, quindi questa sarà la mia sfida dei prossimi
12:03mesi.
12:04Interessante, interessante.
12:05A proposito di mercato, il mercato italiano che è importante per voi, che immagini di
12:09sviluppo ha secondo lei?
12:11L'ha messo per primo il mercato, giustamente, poi le macchine si fanno vendere, l'altra
12:16volta l'ho detto a un suo collega, non dico dove, vedevo tante macchine parcheggiate,
12:20quello parlava di marketing in generale, poi ha detto che stavano sotto le alpide, le possi
12:23immaginare che marchere, ma poi le vanno vendute insomma, sono tante, ho visto tante, ho visto
12:29le immagini di tutte queste macchine, poi le bisogna vendere, no o no?
12:33E' importante, ma il mercato italiano sicuramente la previsione che abbiamo fatto come casa,
12:37ma anche come URRAI, quindi l'associazione dei costruttori esteri, prevede questo anno
12:44e probabilmente il prossimo ancora un po' stagnanti, ma perché?
12:46Perché è un pochino legato a quello che dicevamo precedentemente, oggi c'è confusione
12:50nella testa del cliente, oggi non sa qual è la transizione e non sa cosa comprare.
12:55Ma chi ha detto prima disinformazione?
12:56C'è un atteggiamento maligno da parte dei giornalisti?
12:59In alcuni casi sono sicuro, a sua entesina, malizioso, lo raccontiamo ancora in maniera
13:06non corretta, poi perché se si vuole vedere un aspetto negativo dell'elettrificazione
13:10lo possiamo vedere, però c'è anche tanti vantaggi, torniamo al tema di prima, democratizzazione,
13:15una macchina sotto 25-30 mila Euro che deve fare i 30 km di cittadini, ricarico dal 20
13:22all'80% in un quarto d'ora, quindi l'80% di 500 km, 400 km che ci camminano 10 giorni
13:29perché non dovrebbe essere la scelta giusta?
13:30Vado a fare la spesa in un grande supermercato, mentre faccio la spesa ricarico 400 km, è
13:35un problema in città?
13:36Probabilmente no, se poi voglio raccontare che quando la carico a casa con l'asciuco
13:40e ci metto 40 ore…
13:42Ma però 3-4 anni fa io ho partecipato a un convegno organizzato proprio, qui andiamo
13:47un po' fuori sacco, poi se mi potete rispondere, mi risponde e è libero, siamo in democrazia
13:51pure qui, anche se non sembra, è uno scherzo, ma mi piace parlare con le persone competenti,
13:57le persone competenti possono appunto rettificare dei luoghi comuni, questo è molto importante
14:02anche nel nostro mestiere.
14:03C'era però in questo convegno realizzato a Palermo sulla mobilità l'idea, i grandi
14:09costruttori e i grandi amministratori delle grandi marche, c'era questa idea che l'infrastruttura
14:15intorno fosse ancora… però era il 2021, il 2021-2025 è cambiato il mondo da questo
14:21punto di vista, sono stati fatti passi avanti, questa è un'informazione importante per
14:25chi decide di comprarsi una macchina elettrica.
14:27È cambiato molto, cambierà ancora di più, in Italia in particolar modo, non siamo più
14:32fanalino di coda per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica, sicuramente non c'è oggi quella
14:37capillarità delle motorizzazioni diesel o benzina, la stazione di rifornimento di carburante
14:45ha una capillarità che è imparagonabile, ma oggi non siamo fanalino di coda, oggi abbiamo
14:50quasi in Italia se non erro 90 mila punti di carica e in più c'è un tema grande
14:54che nessuno mette mai in risalto, quanti clienti possono utilizzare la ricarica privata?
15:02Perché si pensa sempre alla ricarica pubblica, dico una cosa forse forte, se vuoi una vettura
15:09elettrica, prima devi pensare alla tua ricarica privata, perché tu hai una macchina a fiera…
15:12Al tuo garage, penso al tuo garage… Esatto, al tuo garage, al tuo Cervo Ciavilletta,
15:17al tuo fotovoltaico che ricarichi addirittura a zero, perché poi questo è l'altro tema,
15:22torno sempre a Inster perché in questo momento è il nostro cavallo di battaglia, caricare
15:26una Inster in casa per un piano di 500 chilometri è facendo la media di 0,22 13 Euro, 13 Euro
15:32500 chilometri con tutto il rispetto non è neanche il GPL.
15:35Guardi, io siccome sono uno che viaggia e sono rimasto, anche se faccio da 25 anni vice
15:40direttore e direttore, un cronista, quindi parlo con la gente, prendo tanti taxi, vedo
15:44molti tassisti che hanno l'elettrica, mi raccontano questa cosa, anche del loro risparmio,
15:49quindi magari ci aiuterà questo ad avere delle tariffe meno alte, che sono diventate
15:54qualche volta anche insostenibili rispetto a dei mezzi, questo per fare un esempio concreto,
15:59perché lo dicono i tassisti, non lo dico io. Come dicono quelli bravi, noi chiamiamo
16:02TCO, Total Cost of Ownership, cioè quanto costa la gestione dell'auto, l'auto elettrica
16:07ha un costo di gestione molto più basso e non solo legati al rifornimento, ma anche
16:12per tutta la filiera, la manutenzione veramente più bassa, quella macchina che non ha fluidi,
16:17diciamo che se un domani i valori residui della vettura elettrica saranno quantomeno
16:21più vicini a quelle delle vetture termiche, potremmo parlare di rate, di canoni omnicomprensive
16:26che veramente hanno anche un'attrattività da un punto di vista economico.
16:29Parliamo di marchi, l'hai stato chiaro prima quando le ha descritto in generale l'importanza
16:34del brand, qui nomino brand storici, prima di arrivare ai brand nuovi, Tucson e Santa
16:40Fe, quindi è giusto e corretto nominare anche le macchine e i brand delle macchine,
16:46è quasi un brand nel brand, ma quanto è importante il marchio? Io sono alla comunicazione
16:51nel marketing, pure nel mio mestiere, però nel mondo automobistico, in questo mercato
16:56degli automotivi, il brand quanto è importante? Ancora oggi o soprattutto oggi?
17:01Poi lì c'è anche un tema di caratteristiche personali, io ritengo, avendo gestito come
17:07detto anche molti marchi importanti, che il brand ha una sua valenza, che è una valenza
17:12di vendita, molte volte non viene fatto questo passaggio immediato, io molte volte devo comprare
17:18un brand, se compro una vettura è il suo brand, Tucson è un'icona, è un simbolo,
17:23Santa Fe è la settima generazione, la vendiamo perché è una Tucson, la vendiamo perché
17:27è una Santa Fe, non so se la vendiamo perché è una Hyundai, noi dobbiamo arrivare a quello
17:31perché è il brand che ti trasferisce i valori, che devono essere valori a te affini e a quel
17:36punto tu prendi in considerazione quel brand nella sua totalità e anche un domani, dico
17:40una cosa forte, non tutte le macchine, i nostri ingegneri o i nostri designer le mettono
17:46in espressione le più belle, le più performanti del mercato, ma se io ho un'attrattività
17:50di marchio e mi riconosco in quel marchio, ha dei valori in quel marchio che io sposo,
17:55sicuramente ho un'opportunità nel medio e lungo di vendere ancora le Hyundai.
17:59Prima di parlare dei marchi nuovi faccio un'ultima domanda generale e teorica, come è cambiato
18:03il cliente oggi? I clienti cambiano, i millennial per esempio io ho letto in ricerca non hanno
18:08più l'angoscia di possedere una macchina, prendono le macchine temporali, quindi in
18:15oreggi per i manager, come è cambiato il cliente oggi?
18:17È cambiato tanto e sono le nuove generazioni che veramente stanno cambiando il mondo dell'automobile,
18:24quando eravamo ragazzi a 18 anni il sogno qual era? Avere la vettura, non è più neanche
18:33la top 5, la top 5 richieste ragazzi a 18 anni è tutt'altro, connettività, smart,
18:39quindi loro sono cambiati molto e anche il rapporto che hanno proprio con il mezzo è
18:43diverso, noi pensavamo alle prestazioni, prestazioni in teoria accelerazione, frenata, dinamica
18:49di guida, oggi i ragazzi pensano all'efficienza, pensano a qual è l'interazione uomo-macchina,
18:57è un modo completamente differente dal nostro di vedere l'auto e quindi anche le case,
19:02questa volta si sente dire, è un tema che abbiamo portato anche in un RAI, le auto hanno
19:06aumentato del 40% i listini, perché i microchip, perché lo shortage del covid? Parzialmente
19:13vero, è già finito, ma direi che la macchina di oggi rispetto alla macchina di 6-7 anni
19:17fa ha a bordo una tecnologia che è legata dalla parte quella di sicurezza che ci viene
19:21richiesta da sensori, più appunto tutta l'interfaccia, perché oggi tutto il nuovo mondo…
19:28I giovani parlano con la macchina, noi siamo tutto il giorno sul cellulare e tutti vorrebbero
19:36replicare il concetto del cellulare a bordo e quindi cambia e cambierà ancora di più
19:43il concetto dell'auto. Senta, parliamo allora del numero 25, il 2025 che è in corso, sarà
19:49l'anno di Easter, la tesissima citycar elettrica da 25 mila euro, questo è il 25 alla base,
19:55com'è quest'auto? E' la novità? E' la novità, diciamo che per noi è il lancio
20:00dell'anno, è il lancio che riapre la Hyundai al mondo dell'elettrico e torniamo al tema
20:05di prima, democratizziamo e diamo, come l'abbiamo definita noi, una macchina made for Italy,
20:10la vettura giusta, al momento giusto, al posto giusto, una macchina compatta, un citysouv
20:15abbondantemente sotto i 4 metri, 3,82 metri, un passo di 2,58 metri che quindi vuol dire
20:21tanta abitabilità per i passeggeri e grande bagagliaio per quelle che sono le dimensioni
20:26della vettura, mi piace sottolineare anche stretta, 1,61 metri, ma due persone come noi
20:31stanno tranquillamente dentro e quindi dico la vettura giusta perché l'Italia ha bisogno
20:37di questo tipo di vetture e una vettura che è 100% elettrica e diciamo prima fino a 518
20:42chilometri di autonomia full electric, sotto i 25 mila euro, potrebbe essere la ricetta
20:47perfetta, diventa la ricetta perfetta per far capire che finalmente l'elettrico è accessibile
20:56e democratico. Ritorno di pubblico visto che è stata appena lanciata, sono passati questi
21:01concetti? Sono passati perché noi abbiamo provato a passare un concetto importante che
21:07la vettura giusta poi è anche elettrica, quindi è per dimensioni, per stile, per personalità,
21:15per contenuti tecnologici un concentrato di Hyundai e in più elettrico in città o
21:22nei piccoli centri rurali è l'oggi e il domani della mobilità. Sì, al contrario come le
21:28dimensioni, c'è invece Maxi SUV Ioniq 9, io leggo, da quando ho fatto il primo di giro
21:32più di 35 anni fa leggo sempre, poi si pappina, non c'è niente di male a chinare e leggo
21:39gli appunti, poi in termini di politica e filosofia non abbiamo bisogno di appunti,
21:42i nomi sì. Sette posti è un capolavoro dall'altra parte, per dimensioni, bellezza,
21:50probabilmente comodità. Esattamente, diciamo che quello invece è il picco della tecnologia Hyundai
21:55per quanto riguarda la gamma Ioniq che è la nostra eccellenza con un'architettura 800 volt,
21:59quindi autonomia e tempi di ricarica record e va esattamente a essere la flagship del brand,
22:05quindi una vettura ampiamente sopra i 5 metri in questo caso, sette posti come hai detto,
22:09con un concetto degli spazi definiti open for more, ossia si parte da quella che è
22:14l'abitabilità all'interno, tornando a come il cliente sta cambiando, oggi se voglio una
22:19vettura per fare lunghi tragitti penso a come sto a bordo e costruisco intorno una vettura che sia…
22:24Piccolo salotto, un modo di comodità, di silenzio. Comodità e silenzio e poi c'è un tema che molte
22:29volte non viene sottolineato, le vetture elettriche hanno bisogno anche di un qualcosa
22:33che si sta perdendo che è l'aerodinamica, perché più una vettura è efficiente con l'aerodinamica
22:38e più posso allungare l'autonomia della batteria. Leggo dagli appunti che c'è interesse già del
22:43mercato americano, vi chiedo se è vero oppure no e soprattutto quando arriverà, così diamo
22:49la notizia a chi ci ascolta. Allora diciamo che la macchina sicuramente anche per dimensioni è
22:54sicuramente una macchina molto americana, per oltre 5 mila e trenta, è una macchina per i
22:59nostri spazi importante, in Italia la vedremo subito dopo l'estate, quindi il famoso back to
23:05school lo faremo nel settembre del 2025, ci siamo insomma, ci siamo arrivati, lei è perfetto,
23:11vede 00, ci siamo anche con la fine dell'intervista, quindi con questa notizia, lei è stato bravo
23:16perché ha risposto 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 o 9 domande più 10 mi insert, quindi sono 18-19
23:23provocazioni a 3 virgolette intellettuali e dialettiche. Senti io la ringrazio, quando vuole
23:28tornare qui magari facciamo un po' di fact checking di tutte le cose che ha detto, anche di come sta
23:32andando l'avventura di questa casa automobilistica importante, insomma, e quindi che comunque lo
23:38ricordiamo sempre c'è investimento, c'è tecnologia e che comunque quando funziona il mercato è anche
23:43lavoro e posti di lavoro, questa è una cosa importantissima. Grazie a Francesco Calcare,
23:48presidente e CEO di Hyundai Italia e ci vediamo insieme le novità del mondo della tecnologia, ecco.
23:56L'intelligenza artificiale spingerà il prodotto interno all'ordo italiano fino a 38 miliardi,
24:04con una crescita al 2035 dell'1,8%, ma 6 milioni di lavoratori sono a rischio sostituzione,
24:12mentre altri 9 milioni potrebbero vedere l'AI integrarsi con le loro mansioni. È un conto
24:18economico in chiaroscuro quello che emerge da intelligenza artificiale e persone,
24:22chi servirà a chi, focus presentato da Censys e Conf Cooperative, secondo il quale le professioni
24:29più esposte alla sostituzione sono quelle intellettuali automatizzabili, come contabili
24:34e tecnici bancari, mentre le professioni ad alta complementarità includono avvocati,
24:39magistrati e dirigenti. Il grado di rischio cresce con l'aumentare del livello di istruzione,
24:45come dimostra il dato secondo cui nella classe dei lavoratori a basso rischio solo il 3% possiede
24:52una laurea. Anche in questo caso si verificherebbe un acquirsi del gender gap dal momento che le
24:57donne risultano più esposte rispetto agli uomini. Rappresentano infatti il 54% dei lavoratori ad alta
25:04esposizione di sostituzione e il 57% di quelli ad alta complementarità. Il gap non è solo di genere,
25:11ma anche nel confronto tra i sistemi imprenditoriali dei paesi europei. Nel 2024 solo l'8,2% delle
25:19imprese italiane utilizza l'EI, contro il 19,7% della Germania e la media UE del 13,5%.
25:27Sul fronte occupazionale si stima che entro 2030 circa il 27% delle ore lavorate in Europa sarà
25:35automatizzato. I settori più esposti sono la ristorazione, il supporto d'ufficio e la
25:41produzione, mentre quelli meno impattati sono la sanità e il management.
25:50Siamo al momento del nostro focus con Giuliano Zoppis collegato da Roma al tema importante come
25:58tutti i temi riassuntivi, ma c'è un momento in cui attraverso i numeri si fanno le fotografie
26:04dei paesi e i numeri del 2024 che sono stati forniti, se non sbaglio, all'inizio della
26:10settimana, Giuliano Zoppis, cosa dicono del paese Italia? La fotografia dell'Istat è molto chiaro
26:17e nitida e ci dicono sostanzialmente per sommi capi che la finanza pubblica sta andando bene,
26:22con dei risultati addirittura sorprendenti rispetto al previsto, che la crescita rallenta
26:28e quindi comunque gli aggiornamenti che ci sono stati da parte del governo sono stati confermati
26:33ovviamente a ribasso, che la pressione fiscale aumenta, ma aumenta principalmente per motivi
26:39virtuosi e che l'occupazione ha raggiunto un record dal 2004, da quando sono state previste
26:47e messe in piedi le serie statistiche dell'Istat. Se vuoi possiamo cominciare dalla finanza pubblica,
26:52il dato molto interessante è che l'Italia è l'unico paese del G7 che, superato il periodo
26:59del Covid, è tornato in avanzo primario. Qui abbiamo sempre spiegato cosa significano questi
27:05termini e ricordiamo che l'avanzo primario è la differenza positiva fra le entrate e le spese,
27:12come in qualsiasi famiglia, al netto degli interessi, cioè al netto di quello che lo
27:16Stato paga per restituire gli interessi ai debitori, quindi a chi sottoscrive i titoli
27:23di Stato. Questo dato è stato positivo e è importante perché sono circa 10 miliardi,
27:30cioè lo 0,4% del PIL e arriva dopo il meno 3,5% nel 2023. Il Ministro Giordetti ha detto
27:39che è una soddisfazione morale questo dato perché chiaramente rappresenta un freno decisivo alla
27:44spesa, ma si inserisce, come sappiamo adesso Claudio, in un momento che è turbolento e forse
27:49lo sarà anche quello di più. Il debito, cioè il rapporto fra il debito e il PIL, cioè il debito e
27:55la ricchezza nazionale è stato del 135,3% contro il 135,8% previsto dal Governo e il deficit,
28:04cioè il rapporto tra la perdita di bilancio e il PIL, è ammontato al 3,4% del PIL, meglio
28:13del 3,8% previsto. Il recupero rispetto al 2023 è di circa 80 miliardi. Sono dati molto positivi,
28:21chiaramente in un contesto che come accennavamo adesso bisogna vedere come evolverà. Perché
28:26questi risultati positivi? Che addirittura fanno prevedere, Claudio, la possibilità che il Paese
28:32esca dalla cosiddetta procedura di deficit eccessivo entro il 2025, con un anno di anticipo.
28:39Praticamente i risultati sono dovuti al blocco del super bonus, a questa cosiddetta spending
28:46review, cioè praticamente lo Stato ha rivisto le proprie spese e al fatto che non si possono
28:51spendere adesso per i nuovi accordi di Busselle più dell'1,5% di spese all'anno. In questo dato,
28:58molto vicino, parallelo, è il discorso della pressione fiscale. È aumentata dal 41,4% al
29:0442,6% ma, devo dire, fra le cause di questo aumento non ci sono nuove aliquote, perché
29:11sappiamo che anzi le aliquote sono state raccorpate, ma c'è un aumento dell'occupazione e quindi un
29:16aumento della pressione fiscale di 4,3 punti percentuali. Questi sono i dati che riguardano
29:21sostanzialmente… Perché tecnicamente, ti faccio una domanda tu che sei un economista,
29:26l'aumento del lavoro comporta l'aumento della pressione fiscale? Ovviamente ci sono nuovi
29:32lavoratori che pagano le imposte e pagano anche il cosiddetto cuneo fiscale, cioè l'insieme di
29:39quelle trattenute che sono il fisco più i contributi previdenziali. Questo quacerbo di
29:45interventi viene statisticamente indicato come pressione fiscale complessiva e quindi c'è stato
29:51questo aumento. C'è un altro dato però su questa pressione fiscale, che è il cosiddetto fiscal
29:57drag, cioè il drenaggio fiscale. È successo che su lavoratori dipendenti e pensionati l'incremento
30:03del reddito che c'è stato, è stato inferiore al tasso di inflazione e l'inflazione ha generato
30:09questo fenomeno. Ovviamente in questo discorso ci agganciamo a quello della crescita. Confindustria
30:17e non solo, sostiene e sottolina giustamente che le spese del PNRR hanno da un lato favorito
30:26questa riuscita nel debito, ma dall'altro lato hanno inciso sulla crescita. Perché Claudio,
30:31dei 42 miliardi previsti di spesa per il 2024, ne sono stati messi a terra soltanto 22 miliardi
30:39e quindi il PIL che doveva crescere dell'1% è in realtà cresciuto, secondo il dato di tutto l'anno,
30:46dello 0,7%. Il governo aveva già rivisto questa previsione, però è un dato che soprattutto in
30:52una congiuntura internazionale piena di incognite dal punto di vista delle critiche geopolitiche e
30:58quindi dal punto di vista anche dei prezzi delle materie prime che ricordiamo potrebbero incidere
31:04sulle decisioni delle banche centrali per via dell'inflazione, è un'incognita importante.
31:11Questi sono dati che complessivamente rappresentano un paese che sta reggendo
31:16bene dal punto di vista della sobrietà della spesa e questo viene riconosciuto anche da
31:23Bruxelles, ma di un paese che deve comunque probabilmente incrementare e accelerare la
31:29spesa del PNRR che probabilmente nel 2025 diventa l'ago della bilancia decisiva.
31:35Poi a fianco di questo ci sono i dati sull'occupazione, Claudio.
31:39Velocemente perché sennò dopo facciamo davvero un romanzo economico.
31:43Velocemente, da quando l'Istat ha inserito questa serie statistica, il dato attuale di
31:52gennaio, freschissimo, è un tasso di occupazione al 62,8% che è il più alto di sempre e la
32:00disoccupazione scende al 6,3% e scende anche leggermente in modo indicativo quella dei
32:06giovani.
32:07È un tasso di occupazione che comunque segnala 145 mila posti di lavoro in più a gennaio
32:13su dicembre e ben 513 mila in più sul gennaio del 2024.
32:18Siamo arrivati a 24 e passa milioni di occupati, è un dato interessante, siamo ancora lontani
32:24dalla media europea e certo c'è da fare molto anche per quello che riguarda l'occupazione
32:29femminile.
32:30Ecco perché al netto di questa valutazione qualitativa che facciamo ogni volta che parliamo
32:36del lavoro, noi non riusciamo mai a parlare del lavoro in termini quantitativi, appena
32:39scendiamo in quelli qualitativi sembra che il dato da positivo diventi sempre negativo,
32:43però è giusto dirlo, è giusto rimarcarlo.
32:46Allora l'Istat è metafora di un'indagine statistico-sociologica, anche antropologica
32:54per certi versi, di grande autorevolezza, ma poi quando arrivano questi numeri nessuno
32:58è d'accordo sul loro valore politicamente, ci divide sempre fra governisti e antigovernisti,
33:03come mai?
33:04Ma Claudio, è chiaro che questi dati vengono letti in modo difforme, addirittura adesso
33:08si dice che l'aumento dell'occupazione incide soprattutto positivamente perché sono
33:14gli over 55 addirittura che determinano questa data, è evidente che in un momento come
33:21questo, in cui il livello delle entrate in pensione si sta alzando progressivamente,
33:26è ovvio che l'occupazione over 55 sta crescendo e aumentando, da un punto di vista
33:32qualitativo rappresenta anche una cosa, il fatto comunque di mantenere e avere livelli
33:37stabili di retribuzione e sappiamo quanto è importante questo per l'aumento dell'inflazione,
33:42è comunque un livello di esperienza importante, evidentemente le nuove misure che sono state
33:48inserite potrebbero aumentare l'occupazione sulle fasce più basse, ma i dati sono abbastanza
33:57incontrovertibili.
33:58E' chiaro che partiamo da una media molto bassa rispetto a quella europea e quindi il
34:03lavoro da fare è ancora molto.
34:04Grazie a Giuliano Zoppis per questo focus secondo me molto interessante, spiegato come
34:11sempre con grande sintesi, ma anche con grande chiarezza e ci vediamo insieme in servizio
34:16sulle novità del mondo dell'agri food, pesca, bilaterale Italia-Francia per le strategie
34:22comuni.
34:28L'incontro è stato l'occasione per riaffermare il positivo dialogo tra i due stati, in particolare
34:55nella collaborazione per la ricerca di soluzioni condivise su tematiche di interesse comune.
35:00Tra gli altri temi affrontati, la lotta alla pesca illegale, per la quale è necessario
35:04un impegno congiunto e determinato per non compromettere la sostenibilità delle risorse
35:08ittiche e la competitività delle marinerie.
35:11Sul fronte dell'acquacoltura è stato ribadito l'impegno nella difesa del settore, in particolare
35:16per quanto riguarda l'export dello storione.
35:18È tutto per questa puntata di Ital Press Economy, ricca, molto ricca come sempre, grazie
35:27per essere stati con noi e noi ci rivediamo puntualmente venerdì prossimo, arrivederci.