La Sanità romana viene travolta da una nuova maxinchiesta della Procura della Capitale, che ha acceso i riflettori su un sistema di forniture ospedaliere pilotate.
Al centro dell’indagine ci sono due tra i più importanti ospedali della città, il San Filippo Neri e l’Umberto I. Ieri, la guardia di finanza ha sequestrato quasi mezzo milione di euro, somma legata a un giro di corruzione. Tre persone sono finite nel registro degli indagati Nicolò Morabito, imprenditore nel settore delle forniture ospedaliere, Alessandro Sereni, coordinatore infermieristico al San Filippo Neri, e Giacomo Salvatore Morano, dirigente medico al Policlinico Umberto I. L’inchiesta ruota attorno a Morabito, titolare della Allmedical srl, fornitore di dispositivi medici. Il caso più eclatante riguarda il San Filippo Neri, dove, tra il 2019 e il 2022, Sereni ordinava cateteri venosi centrali (Picc) in quantità spropositate. In molti casi, i dispositivi non arrivavano nemmeno a destinazione, ma i pagamenti venivano comunque effettuati. Anche al Policlinico Umberto I, Morabito avrebbe cercato di ottenere gare pubbliche ricorrendo alle mazzette. Ora la Procura ha notificato a Morabito, Sereni e Morano l’atto di chiusura delle indagini. Per tutti l’accusa è di corruzione.
Al centro dell’indagine ci sono due tra i più importanti ospedali della città, il San Filippo Neri e l’Umberto I. Ieri, la guardia di finanza ha sequestrato quasi mezzo milione di euro, somma legata a un giro di corruzione. Tre persone sono finite nel registro degli indagati Nicolò Morabito, imprenditore nel settore delle forniture ospedaliere, Alessandro Sereni, coordinatore infermieristico al San Filippo Neri, e Giacomo Salvatore Morano, dirigente medico al Policlinico Umberto I. L’inchiesta ruota attorno a Morabito, titolare della Allmedical srl, fornitore di dispositivi medici. Il caso più eclatante riguarda il San Filippo Neri, dove, tra il 2019 e il 2022, Sereni ordinava cateteri venosi centrali (Picc) in quantità spropositate. In molti casi, i dispositivi non arrivavano nemmeno a destinazione, ma i pagamenti venivano comunque effettuati. Anche al Policlinico Umberto I, Morabito avrebbe cercato di ottenere gare pubbliche ricorrendo alle mazzette. Ora la Procura ha notificato a Morabito, Sereni e Morano l’atto di chiusura delle indagini. Per tutti l’accusa è di corruzione.
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