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CortometraggiTrascrizione
00:00Consiglio Comune all'Aperto, oggi grande partecipazione da parte delle istituzioni
00:09ma anche da parte delle aziende, dei lavoratori, dei cittadini. Dall'aula è uscito fuori la richiesta
00:15ad Enel di azioni concrete e progetti concreti?
00:18Sì, alla luce di quello che è accaduto oggi, ancora di più, siamo convinti di aver fatto
00:23un'ottima cosa perché il Consiglio Comune all'Aperto nelle due settimane in cui è stato convocato
00:29ha determinato un'accelerazione di tante cose che erano in sospeso, in primis la manifestazione
00:35d'interesse del Ministero che ci aveva in qualche modo disallineato con quello che sta accadendo a Brindisi
00:41perché la manifestazione d'interesse, spiego che cos'è, è le modalità con le quali il governo
00:46chiede a chi vuole investire sull'area di crisi di fare delle domande.
00:50Ecco, a Cividecchia questo non si era ancora fatto, diciamo che il Consiglio secondo me
00:55è servito molto ad accelerare questa che è stata fatta due giorni prima, questa manifestazione
01:00e avremo tempo a questo punto fino al 28 aprile per vedere chi sono coloro che vogliono investire,
01:07che cosa vogliono fare, di che cosa si occupano e di quanto spazio hanno bisogno.
01:13È chiaro che questo non risolve un problema a monte, ovvero in questi un anno e mezzo, due anni
01:19quelli che saranno i tempi necessari per poter insediare queste nuove imprese, i lavoratori che faranno
01:24e questo è emerso con grande forza oggi, qui subentra il discorso di Enel.
01:28Noi vogliamo che non si continui a rimbalzare la responsabilità tra Mase e Enel per dire
01:34quando dobbiamo cominciare a smantellare gli impianti, chi deve dire quando possiamo farlo.
01:39Ecco, si abbiano delle date certe per poter cominciare un gruppo alla volta a fare lo smantellamento
01:46che può garantire la continuità di lavoro fino a quando poi questi altri insediamenti di cui parlavo
01:52verranno realizzati.
01:54Da un punto di vista politico-istituzionale questa sinergia che si è creata può essere
01:59la chiave di volta giusta per inchiodare Enel alle sue responsabilità?
02:04Ci mancherebbe che le istituzioni non fossero coordinate.
02:07Qui il colore politico non c'entra perché credo che tutti quanti abbiamo a cuore
02:13sia lo sviluppo del territorio ma in primis le famiglie di questi lavoratori.
02:17La destra e la sinistra si possono dividere su tante altre cose.
02:21Io credo che se una responsabilità può essere ricercata, è chiaro che questi ragionamenti,
02:26visto che la data della dismissione era nota già da molti anni,
02:30potevano sicuramente iniziare molto prima.
02:32Però a questo punto non bisogna guardare indietro, guardiamo avanti.
02:36Il tavolo effettivamente è partito dal 2022 ma forse poteva partire ancora prima
02:41perché si sapeva benissimo che dagli accordi di Parigi il carbone doveva essere dismesso
02:45il 31 dicembre 2025.
02:48Oggi noi ci siamo, guardiamo avanti con tutte le responsabilità
02:52che giustamente ci vogliamo accollare come città.
02:55Abbiamo fatto tutto quello che ci è stato richiesto dal Ministero,
02:59nei tempi la perimetrazione, la ZLS che doveva essere concordata con la Regione,
03:05la delocalizzazione del Bosco, abbiamo fatto tutto.
03:09Chiediamo che anche altri, e mi riferisco in particolare al Mase,
03:13al Ministero dell'Ambiente che non ha ancora avuto una presenza fattiva
03:17nei tavoli che abbiamo avuto fino ad oggi.
03:19Quindi il Ministero dell'Ambiente deve dire con chiarezza che cosa deve fare Enel
03:23quando deve dismettere e fare il cronoprogramma per questi lavori di dismissione.
03:28Oggi è sicuramente un giorno importante che ci richiama, come è stato detto da più parte,
03:33le nostre responsabilità.
03:35Di quanto riguarda Enel le nostre responsabilità, il nostro ruolo è chiaro e evidente.
03:42Noi qui abbiamo negli anni sviluppato un modello, un impianto molto importante,
03:49un impianto che era destinato a avere una vita molto più lunga di quello che poi dopo
03:55le successive evoluzioni del quadro generale, non soltanto italiano,
04:00non soltanto europeo in particolare, hanno portato all'anticipazione
04:05di quello che era stato un investimento molto importante portato avanti,
04:09programmato nei primi anni del 2000 e che avrebbe dovuto vedere una chiusura
04:13almeno 10 anni più avanti rispetto a quello che poi si è rivelato essere eterno.
04:18Questa questione, ce lo dobbiamo dire, non è dovuta appunto a scelte aziendali,
04:26ma ci troviamo in una situazione di contesto che si è evoluta in una certa direzione.
04:30Può piacere, può non piacere, questa è stata la direzione che è stata scelta dal governo,
04:38che è stata inserita come scadenza di un'organizzazione inter-ambientale
04:42che ha all'origine dovuto avere una scadenza molto differente dall'attuale.
04:47Questo ha accompagnato un modello energetico completamente diverso.
04:54Oggi non ci sono più, in Italia e in Europa in particolare,
04:59grandi impianti di produzione energetica.
05:02Oggi si discute di ritornare al nucleare, quello sarà comunque un modello che poi parla
05:06di circoelettori modulati, quindi diciamo che siamo andati verso la generazione distribuita
05:11non come Enel, noi ovviamente accompagniamo questo studiamento,
05:16ma come sistema generale nel mondo, in Europa e in Italia.
05:21Questo significa che oggi si investono miliardi sulle reti di distribuzione di energia elettrica,
05:29su impianti rapporti rinnovabili, che sono impianti che oggettivamente
05:34impegnano perciò nella costruzione, ma almeno per esempio nell'esercizio,
05:38non ci sono più quindi, in un modello energetico attuale,
05:43grandi centri di produzione di energia elettrica con relative ricadute localizzate,
05:50impatti occupazionali, diretti e indiretti.
05:54Questo è oggettivo.
05:57Questa cosa, naturalmente, non ci si mettono a dire dalle nostre responsabilità.
06:02Qui gestiamo un impianto che è stato un impianto molto importante,
06:06fino a pochi anni fa, è stato anche richiamato in esercizio per un anno,
06:10dopo che si era avviata questa traiettoria, non ci dimentichiamo che il Pielo Ucraina
06:15a un certo punto, quindi il Pielo della Presi Ucraina, ci ha chiesto una diversificazione
06:20delle fonti verso le quali si producesse energia elettrica e noi, insieme con i nostri colleghi
06:26in occupazione diretta e indiretta, ci siamo fatti trovare le fonti e abbiamo prodotto un anno
06:31circa 8 mila oder, che significa praticamente tutti i giorni dell'anno.
06:35Ciò non toglie però che a palle di questa fase, che è stata una fase in cui ci è stato chiesto
06:41per leggi di produrre, siamo ritornati in quello che è lo scenario attuale,
06:46nel contesto europeo di Italia in particolare, un contesto in cui produrre la produzione
06:52termoelettrica, è una produzione da carbone, comporta sostanzialmente essere del tutto fuori
06:59da qualsiasi dinamico del mercato, per ogni mercato che produci perdi molti soldi
07:04invece che generati, e quindi il risultato grafico è che nel 2024, adesso vi darò qualche numero,
07:13la centrale di Citelecchia ha prodotto su 8 mila oder l'anno circa 900,
07:21che è l'equivalente a una trentina di soldi, e torno a dire, perlopiù tra l'altro che trovo
07:27le tecniche di questo tipo, non per scelta aziendale, ma perché è un modello di questo tipo qua.
07:37Cosa abbiamo fatto in questi anni? Abbiamo, consapevoli che sarebbe arrivato questo momento,
07:45abbiamo provato con iniziativa a partire dal 2018-2019, a iniziare un programma di sviluppo
07:55delle imprese, le organizzazioni datoriali sono sempre state, anche quelli sindacali hanno
08:01accompagnato questo percorso, perché noi abbiamo sviluppato percorsi di formazione per chi
08:07installa i piatti prodottarici, chi installa i portatori elettronici, dove sono oggi gli investimenti
08:13in questo settore. Abbiamo accompagnato le imprese a qualificarsi, sono state citate le qualifiche
08:20prima, a qualificarsi e andare a concorrere in giro per l'Italia, qualcuno è andato anche a livello
08:24internazionale, di cui oggi ci sono imprese di Citelecchia che sono orgogliose di dire che
08:30lavorano anche in altre regioni d'Italia, su altre tecnologie verso la produttività,
08:35verso l'ipotermia, verso la distribuzione elettrica, verso l'installazione di colonnibili
08:39cariche, perché questo è il modello energetico attuale, penso agli storage di energia, anche
08:46non distante da casa, al suo montaggio di casco, ci sono state le crescenti, quasi veramente
08:51a un certo punto è stata avviata un'internazionale, lo ricorderete, sulla riconversione al gas,
08:58ma è stato portato avanti per mancanza di un consenso anche a livello locale.
09:04Si è andato avanti verso un altro modello, però il modello energetico attuale non prevede
09:09più, questo è un dato rifatto, un unico impianto di produzione con molta competenza
09:15in Italia, purtroppo è un dato rifatto.
09:19Ora noi abbiamo, è stato anche citato, avviato già da qualche anno un programma di attrazione
09:29di gestimento, per cui l'iniziativa lodevole per la quale ringraziamo tutte le istituzioni
09:36centrali, locali, Parlamento, Governo, Anziani regionali, Comune, attraverso la quale si
09:43è arrivati a individuare già alcune interessanti iniziative imprenditoriali che possano andare
09:50a coprire in modo modulare evidentemente quello che è ridotto in particolare attuale alla
09:55centrale di Città Vecchia, che come sappiamo è basato essenzialmente su due grandi pioni
10:01logistica e mangiatura e manodopera, metà mercantica in particolare, elettrica, anche
10:08questo è stato avviato proprio per attrare noi nuove iniziative imprenditoriali, che
10:18sono state fatte concludere in quel comitato che è stato citato dal suo Ministro delle
10:22Imprese e Prenditività, che oggi sta portando avanti un lavoro che porta a una programmazione
10:27al proprio reprogramma, alla manovra di un commissario per favorire questo percorso.
10:31Da questo punto di vista noi non ci stiamo fermando, siamo nell'avvio di questa attività.
10:37Sono state citate le attività di cittadinformazione, abbiamo contribuito a quello che è l'IPS
10:45locale, alla Università della Tuscia, per fare in modo che il più possibile ci sia
10:51la possibilità di avere competenze adeguate a questo nuovo modello energetico.
10:58Abbiamo a questo punto una fase anche delicatissima, perché poi quando arrivano queste scadenze
11:05che ci sembrano tante distanze, ormai siamo arrivati.
11:08La nostra utilizzazione integrale ambientale ancora cita il 1325 come data di scadenza,
11:15c'è un IPER avviato verso un ministero dell'Ambiente dell'Università del GED, avviato
11:20nel giugno dello scorso anno, e che con vari passaggi sta portando, speriamo presto, a
11:28una decisione.
11:29Vediamo una data certa di chiusura per la centrale che possa confermare quale sia la
11:34chiusura, lo vedremo.
11:37In questo contesto c'è stato effettivamente un impianto che, producendo sempre meno, richiede
11:44sempre meno manutenzione, in questo senso purtroppo oggettivo.
11:51Sono stati citati altre attività che potrebbero dare un pulmone di attività in ordine di
11:58sostenibilità sociale e ambientale, ma anche economica, l'impianto del territorio, penso
12:04a tutte le attività che siano strettamente messe in sicurezza, che una volta utilizzate
12:08potremmo avviare e programmare, naturalmente con il percorrimento maggiore possibile, come
12:15sempre è stato fatto e su questo si è andato abbastanza oggettivo nella storia di questo
12:19impianto, massimo percorrimento possibile di imprese e manutopole locali.
12:25Quindi anche su questo c'è la massima attenzione aziendale, questo mi ruolo e ve lo confermo,
12:32e consapevolezza che questo è uno snodo fondamentale, perché è il momento per cui arriva quella
12:42cosa scadenza, comunque sarà relativamente ravvicinata, noi siamo nell'anno del 2025,
12:49per cui siamo consapevoli di questa responsabilità e a curare le condizioni, le tempistiche,
12:58sicuramente c'è il massimo impegno per quello che riguarda l'impiego di manutopole locali
13:05e imprese locali. Ci sono delle prospettive che si andranno
13:10chiarendo man mano che saranno chiari quali saranno le progettualità, gli investitori
13:17che devono avere una capacità, soprattutto le società, economica, finanziaria, progetti
13:23che abbiano una sostenibilità ambientale importante, che potranno essere localizzati
13:28nel sito e questa cosa accompagnerà anche quello che sarà la base di riorganizzazione
13:39di quella che sono attualmente tutte le infrastrutture, qualcuno l'ha citato, ci sono delle infrastrutture
13:46anche se siamo nell'ambito di una concessione virtuale, quindi c'è sempre un passaggio
13:53utilizzativo importante a molte, noi sappiamo che c'è un'importante disponibilità anche
13:57per l'università virtuale, quindi penso a tutto quello che è connesso oggi alle infrastrutture
14:03preziose, lasciatemi dire, della logistica virtuale che oggi sono verso la banchina.
14:10Insomma, il massimo vi assicuro che per quanto purtroppo in queste circostanze non ci siano
14:16soluzioni facili, per quanto non ci siano soluzioni facili, per quanto non ci siano
14:37soluzioni facili, siamo impegnati e vi garantisco che faremo tutto quello che sarà necessario
14:43per arrivarci a delle soluzioni concrete per assolvere quelle che sono le nostre responsabilità
14:52e quello che è il nostro ruolo in questo territorio.