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Patologie respiratorie complesse e ictus, sono i temi della trasmissione di oggi di Nomi, Cose, Città in diretta dalle 15 su Tgs. Ospite in studio il primario dell'ospedale Civico di Palermo, Giuseppe Failla. Nella seconda parte spazio alla campagna Fast Heroes, un'iniziativa didattica rivolta ai bambini che ha lo scopo di aumentare la conoscenza dei sintomi dell'ictus e la consapevolezza dell'importanza di una azione rapida. A promuoverla l'associazione Alice Palermo Ovest, una no profit costituita da operatori sanitari e pazienti con la mission di prevenire o limitare i danni e le sofferenze causate dall’ictus cerebrale. A parlarne saranno Marina Mannino, neurologo Alice Palermo Ovest, e Alessandra Pizzuto, psicologa Alice Palermo Ovest. A condurre la puntata Aurora Fiorenza.

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Trascrizione
00:00Buon pomeriggio e benvenuti a una nuova puntata di Nomi Cose Città, il mercoledì ormai lo
00:28sapete, focus su medicina e stili di vita, ma prima di anticiparvi i temi di oggi vi ricordo
00:34com'è possibile scrivere alla nostra redazione e fare anche delle domande in diretta ai nostri
00:39esperti, ai nostri ospiti, basta scrivere un messaggio alla chat whatsapp, il numero è il
00:45335 87 83 600 oppure se preferite potete anche mandare una mail all'indirizzo di postelettronica
00:53redazione chiosciolatgs.tv o in mano il cellulare proprio per raccogliere le vostre domande. I temi
00:59di oggi, fibrosi e tumore polmonare, dai sintomi alla diagnosi fino alle terapie, poi nella seconda
01:08parte parleremo di ictus, soprattutto di un progetto che ha l'obiettivo di spiegare ad adulti
01:13e ai bambini come riconoscerlo rapidamente, ma di tutto questo parleremo tra poco.
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04:07Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
04:35E rieccoci in studio pronti per affrontare il primo tema di oggi. Tumore, fibrosi polmonare. Ne parliamo subito con il mio ospite in studio che è Saluto, il primario di pneumologia
04:46dell'ospedale civico di Palermo, Giuseppe. Fai il buon pomeriggio dottore. Buon pomeriggio a lei, è un piacere per me essere qui oggi pomeriggio a trattare di questi temi.
04:56Grazie per aver accettato l'invito. Partiamo dal tumore del polmone. Spieghiamo intanto che cos'è.
05:02Il tumore del polmone è una malattia oncologica che insorge nell'apparato respiratorio. Le caratteristiche del tumore del polmone sono quelle di essere una malattia abbastanza aggressiva, una forma di tumore abbastanza aggressiva che si disperde, può svilupparsi all'interno della gabbia toracica nella massa dei polmoni e del mediastino, che sarebbe lo spazio tra i due polmoni,
05:32per lungo tempo senza dare grossi segni di sé. E questo è quello che rappresenta il fattore discriminante perché la malattia venga riconosciuta in una fase in cui i trattamenti che si possono proporre al paziente hanno una prospettiva di successo in termini di guarigione minore rispetto a quello che potrebbe essere una malattia riconosciuta precocemente.
05:57Quindi è silenzioso in buona distanza?
05:59È una malattia che insorge in modo abbastanza silenzioso. Infatti i sintomi che normalmente vengono considerati come i sintomi che possono fare pensare a questa malattia, uno fra tutti è la perdita di sangue con l'espettorato, quindi una tosse che insieme al muco faccia fuoriuscire una piccola quantità di sangue, piuttosto che la sensazione di affanno o il dolore al torace,
06:23possono essere dei sintomi che si presentano quando la malattia è piuttosto avanzata. Sono comunque sempre sintomi che richiedono un approfondimento.
06:34Molto spesso, soprattutto le forme più iniziali, vengono svelate perché un paziente che magari ha dei fattori di rischio viene sottoposto a dei controlli sull'apparato respiratorio perché magari deve fare un intervento oppure perché ha fatto un'indagine in un altro distretto, per esempio un'ecografia o un'attacca dell'addome, e quindi si rivela un qualche cosa di anomalo.
07:00Quindi per caso scoperto?
07:02Esattamente, quindi sono quei riscontri occasionali che però subito creano un'attenzione e naturalmente richiedono poi un approfondimento. Quando questo dovesse avvenire è molto importante che non si sottovaluti niente, questo è un messaggio che già in questo momento voglio lanciare perché se si dovesse riscontrare qualcosa di anomalo precocemente,
07:28la possibilità di proporre un trattamento che esiti nella guarigione è molto importante.
07:34Ecco, lei diceva sintomi all'inizio soprattutto non è da, però non c'è nulla che ci può comunque far pensare che si possa trattare di tumore o comunque si possono fare degli esami anche in via preventiva per evitare poi di scoprirlo troppo tardi?
07:50Sì, questo è oggetto di dibattito proprio da diversi anni, c'è tutta una scuola che si occupa del proporre uno screening per il tumore del polmone attraverso un'indagine che è un'indagine di TAC a basse dosi.
08:10Perché la radiografia del torace che normalmente viene consigliata pur essendo un'indagine che può fare vedere qualche cosa però può a sua volta nascondere quelle forme di tumori che insorgono in strutture che coprono, sono coperte da altre strutture dietro il cuore piuttosto che vicino al mediastino per esempio,
08:32mentre questo tipo di TAC riesce a svelare con una dosi di esposizione modesta anche forme molto iniziali.
08:40Sono riservate a delle categorie di rischio che sono le persone di una certa età superati i 60 anni e che hanno un'abitudine di fumatore perché il fattore di rischio principale per questa malattia è e rimane il fumo.
08:57Il fumo di sigarette tradizionale non è ancora dimostrato una connessione con il fumo di tabacco riscaldato piuttosto che di sigarette elettroniche e comunque certamente non sono esposizioni che giovano al polmone.
09:17Lei prima parlava di una fascia di pazienti a cui poi è dedicato comunque lo screening, ma ha notato un aumento di queste patologie in pazienti più giovani o il target è quello?
09:30Assolutamente sì, abbiamo notato un aumento considerevole della malattia nelle fasce più giovani, a volte anche nelle fasce molto giovani. Questo è legato a una serie di motivazioni, parte delle quali risiede nell'esposizione ambientale a inquinanti che in qualche modo possono agire in combutta con il fumo nel fare insorgere appunto questa malattia
09:59e poi sono state riconosciute delle varianti genetiche che anche nei non fumatori possono portare allo sviluppo di questa malattia.
10:09Purtroppo le metodiche di screening sono ancora in fase di rodaggio, non sono ancora ben definite e probabilmente il loro futuro sarà affidato all'intelligenza artificiale perché queste tacche di cui vi parlavo non saranno affidate a una prima lettura da parte degli specialisti ma saranno affidate a dei software che riescono a svelare delle anomalie in tempi estremamente più rapidi
10:35quindi consentendo di fare screening e valutazioni in tempi molto più rapidi su fasce di popolazione maggiore, ma queste sono ancora in rodaggio, non sono ancora state determinate.
10:47In fase embrionale mi pare di capire.
10:49Sì in fase embrionale, non proprio embrionale però sono ancora in fase di elaborazione e di validazione per una proposta più corposa, più elaborata.
11:01Per esempio in Sicilia c'è un solo centro che si occupa di questo screening come progetto pilota che si trova all'azienda Cannizzaro di Catania affidata a una radiologia, questo proprio per dire che sono ancora cose embrionali.
11:15Il messaggio che potrebbe essere utile laddove invece si sia arrivati a trovare un sospetto e questo sospetto può essere scaturito da un sintomo come dicevamo prima piuttosto che da un'indagine fatta occasionalmente,
11:30da lì nel momento in cui si prospetta la possibilità di riconoscere una malattia che possa essere poi riconosciuta un cancro del polmone, si crea tutto un insieme di passaggi necessari per la caratterizzazione, per la diagnosi,
11:50ma anche per la profilazione della malattia poiché è quello che è veramente cambiato negli ultimi anni per quanto riguarda questa malattia che fino a pochi anni fa corrispondeva a una sentenza di una cattiva prognosi, invece c'è la possibilità di riconoscere una serie di alterazioni sia genetiche,
12:14quindi nel DNA delle cellule tumorali piuttosto che nei meccanismi immunologici con cui il corpo si difende nei confronti dei tumori, che poi aprono le porte a delle terapie, le chiamiamo biologiche per capirci che non sono le chemioterapie tradizionali ma con cui si possono coordinare
12:36e che hanno la possibilità di ottenere dei risultati, dei vantaggi di qualità di vita, di sopravvivenza molto notevoli e che quindi richiedono che tutti questi passaggi di identificazione vengano fatti in certi tempi il più rapidamente possibile e nel modo più accurato possibile per poi poter eventualmente accedere a questo.
12:59Questo significa che è necessario che ci siano una serie di competenze per occuparsi di questa malattia, trasversali, non uniche, io mi occupo di malattie respiratorie e faccio l'optimologo, però per la gestione di queste malattie ci vogliono i chirurghi, è necessario che ci siano gli oncologi, i radioterapisti e anche chi si occupa della diagnostica,
13:26sia sui preparati istologici, quindi l'anatomia patologica, ma anche per la genetica, quindi è necessario che ci sia un laboratorio di genetica che possa esaminare anche dal punto di vista del DNA delle cellule questi materiali, quindi tante competenze che si devono coordinare.
13:44Le faccio subito una domanda che arriva da un nostro spettatore, anzi vi ricordo il numero, il 335-8783-600 per mandare i vostri quesiti, allora il nostro ascoltatore ci scrive, è un fumatore e di notte ha degli attacchi di mancanza d'aria, gli manca il respiro, potrebbe essere un sintomo legato al cancro al polmone?
14:06Che tipologia di esami devo eseguire per approfondire la mia situazione? Questo è quello che ci chiede, non si firma il nostro ascoltatore, però questa è la domanda.
14:16Il sintomo delle apnee, che mi sembra tradurre con questa parola quello che l'ascoltatore lamenta, quindi la mancanza d'aria improvvisa durante la notte, è un sintomo un po' diverso, più difficilmente si correla e si associa al tumore del polmone, è certamente comunque un sintomo di una sofferenza del respiratorio.
14:38Forse è più facile che sia correlato a un disturbo respiratorio nel sonno, una forma di osas, che comunque certamente richiede un approfondimento, quindi penso che il primo passo da proporre al nostro paziente è quello di fare un consulto con uno specialista di malattie respiratorie che possa indirizzarlo eventualmente al giusto percorso.
15:04Non mi sembra un sintomo di allarme per il tumore del polmone come dicevamo prima.
15:10Prima lei stava parlando delle terapie, entriamo nel dettaglio, che cosa si può fare oggi contro questa patologia?
15:18La corretta identificazione delle varianti del tumore del polmone, quindi stabilito che viene riscontrata una determinata lesione, chiamiamola una massa, questa viene prelevata, questi prelievi vengono esaminati, viene confermata la diagnosi, ma poi vengono ricercate delle mutazioni genetiche che si sa essere associate a certe forme di tumore del polmone.
15:47In buona sostanza si va a cercare sempre sui prelievi che sono stati fatti in un'unica occasione possibilmente, con delle metodiche di broncoscopia, di biopsia di vario genere, ma comunque con un prelievo di tessuto.
16:03Si esaminano perché si sa che oggi ci sono una decina di varianti geniche per cui possono esistere dei farmaci che hanno una prospettiva di efficacia diversa da farmaca a farmaca ma che può avere un vantaggio enorme in termini di sopravvivenza e in termini di qualità di vita.
16:31Queste terapie devono essere identificate fin dal primo momento perché si sa che se viene identificata quella determinata variante non c'è altra cura che sia migliore di questa, quindi ormai quasi tutti gli specialisti prima di decidere un atto terapeutico decidono di avere una profilazione per capire qual è la migliore strategia.
16:55In questa combinazione si combinano anche trattamenti tradizionali come la chemioterapia e la radioterapia in cui si è capito che opportunamente combinati con una sequenza di tempi, quindi la chemioterapia, la radioterapia, l'immunoterapia, questo a secondo del livello di malattia, non tutti i tumori richiedono questo, hanno un vantaggio sulla sopravvivenza dei malati ma anche sulla qualità di vita.
17:23Queste decisioni sono delle decisioni che vengono prese da un singolo paziente non in modo individuale ma in un modo multidisciplinare e quindi è essenziale che per questa malattia ci sia un coordinamento fra le discipline che si propongono per la cura in modo tale che le decisioni vengano prese e condivise rapidamente in modo tale che chi farà la diagnosi sa già che tipo di terapia potrà prospettare al paziente e quindi
17:53già da quel momento farà un prelievo adeguato per proporre il trattamento successivo.
17:59Questo già si fa al civico? Ci state lavorando?
18:01Sì, su questo ci lavoriamo da tanti anni, all'ospedale civico è stato per quanto mi riguarda personalmente un focus a cui ho dedicato molta attenzione e proprio questa attenzione multidisciplinare e questa tendenza al raccordo multidisciplinare al civico c'è da tanti anni e il civico, l'ARNAS, il civico con cui con questa sigla si intende un ospedale
18:29che ha un alto livello di specializzazione ha in sé tutte le competenze e anche il coordinamento fra di loro per poter garantire una cura adeguata per tutte le fasi in cui il tumore si può presentare.
18:45Parliamo anche di fibrosi polmonare, dottore, tra l'altro è un tema suggerito proprio dai nostri telespettatori che hanno scritto altre 358783600 e ci hanno chiesto di parlare di questa patologia.
18:57Spieghiamo che cos'è, quali sono i sintomi, come si arriva alla diagnosi e come si tratta oggi.
19:03Cercherò di spiegarlo brevemente, la fibrosi polmonare è una forma delle cosiddette malattie interstiziali del polmone.
19:15Per cercare di capire cosa voglio dire, il polmone ha una sua architettura, una sua struttura in cui gli alveoli, le parti nobili del polmone sono mantenuti attraverso un reticolo di tessuto che ne fa proprio lo scheletro.
19:35La fibrosi polmonare è una malattia per cui questo scheletro del polmone si altera, perde la sua elasticità, diventa via via più rigido, più duro e con il ciò deteriora la parte nobile del tessuto polmonare.
19:51I polmoni diventano più piccoli, più rigidi e non perdono la loro capacità di scambiare l'ossigeno e l'anidride carbonica, che è il lavoro principale che devono fare i polmoni, di prendere questi gas dall'aria, rimetterli nell'aria, nel caso della CO2 e passarli nel sangue per assorbirli.
20:11Quindi con la fibrosi i polmoni sostanzialmente si irrigidiscono e perdono questa capacità, diventano proprio duri come dei tessuti fibrosi che certe volte ritroviamo anche nelle carni che mangiamo.
20:27Questa è una malattia la cui origine, tranne in alcune forme che sono da causa nota, ha anche una causa che non si riconosce, non si conosce esattamente quale sia.
20:45Questa è una malattia che laddove insorge ha una capacità di evolvere nel tempo, perché questa rigidità, questa durezza del polmone va diventando via via maggiore.
20:57E quindi anche questa è una malattia che è importante riconoscere precocemente. Qui il sintomo è determinante, diversamente dal tumore del polmone, è proprio il sintomo che quasi sempre porta il malato a essere riconosciuto, che è la sensazione di affanno.
21:17Quindi la persona che prima saliva una rampa di scale o addirittura faceva un'attività sportiva che a poco a poco vede ridursi questa sua capacità di fare esercizio.
21:29Oppure diventa più soggetto ad avere come delle bronchiti, quindi insorge un altro sintomo che è la tosse, la tosse stizzosa, la tosse asciutta.
21:40Questa malattia viene riconosciuta molto più facilmente con un'indagine di base che è la radiografia del torace, ma da lì poi scattano una serie di controlli che sono indispensabili perché anche per queste malattie non esistono delle cure che sono in grado di guarire la malattia,
21:58esistono delle cure, parlando della fibrosi proprio idiopatica, della forma di cui lei mi sta chiedendo, ma esistono dei farmaci biologici che rallentano l'indurimento del polmone, quindi la costituzione del tessuto fibroso rallentano l'evoluzione che però significa rallentare la malattia e migliorare la qualità di vita di questi pazienti.
22:22Quindi c'è un percorso diagnostico che va seguito, la malattia deve essere ben identificata, ma mi sento di dire che una persona che ha un affanno che nei mesi tende a peggiorare o ha anche l'insorgenza di una tosse, è utile che faccia una radiografia del torace.
22:44Ecco questo lo consigliamo, ad esempio Fabio ci ha scritto ogni tanto mi capita di tossire e nello stesso tempo un senso di vomito, la cosa mi preoccupa un po', può essere magari questa l'esame da effettuare, da consigliare al nostro ascoltatore?
22:58Questo non lo so, probabilmente questa sensazione di vomito può essere legata al tanto tossire, magari lo stimolo alla tosse potrebbe venire dalla gola, pur non di meno una tosse che tende ad essere persistente è bene che venga indagata con una visita e con una radiografia del torace.
23:18La radiografia del torace, tornando alla fibrosi, è l'indagine di base, da questa poi scaturisce fare un ATAC che è l'indagine principe con cui la presenza della malattia viene ben definita, identificata eccetera e da lì poi scaturiscono il percorso per arrivare alle cure biologiche.
23:38Un'altra domanda per lei, da un nostro ascoltatore, da un nostro spettatore, operato per un tumore primario allo stadio iniziale di un carcinoma di centimetri 4 ho subito una lobotomia, non faccio nessuna terapia ma solo follow up, è corretto?
23:54Penso che sia corretto, il tumore del polmone che insorge in una fase iniziale propone una cura molto efficace con un percentuale di sopravvivenza molto alto, quasi una guarigione, viene operato togliendo la parte malata, togliendo il tumore.
24:22E con esso una parte del polmone che lo contiene, l'intervento di cui parla il nostro ascoltatore è la lobectomia, poiché i nostri polmoni non essendo fatti in un unico organo ma sono suddivisi in porzioni che noi chiamiamo lobby.
24:40L'intervento oncologicamente più corretto è stato fino a pochissimo tempo fa quello della lobectomia, cioè di togliere il pezzo di polmone, passatemi il termine, che contiene il tumore insieme ai linfonodi a cui gli sono vicini.
25:00La lobectomia se è stata in grado di rimuovere tutto il tumore e se il tumore presenta delle caratteristiche all'esame che viene fatto dopo l'intervento di particolari, l'atteggiamento corretto può essere quello del follow up, cioè di seguire se per caso la malattia ha dato qualche piccola radice, sempre per usare un termine comprensibile, da cui potrebbe scaturire qualche cosa.
25:28Quindi i controlli sono i controlli soprattutto attraverso l'età.
25:32Altra domanda da Tiziana, mi è stato riscontrato un espessimento dell'interstizio peribronco-vasale a carattere reticolo-micronodulare, in cosa consiste ancora? Devo fare degli accertamenti.
25:46Certamente la spettatrice riporta il referto di una radiografia del torace. I termini che riporta sono dei termini con cui i radiologi esprimono.
26:00Spero di averli comunque pronunciati correttamente.
26:03Assolutamente benissimo, anzi mi complimento con lei perché la terminologia a volte è anche un po' complessa.
26:09Certamente il prossimo accertamento sulla base di questa radiografia, penso di poterlo già dire, è quello di consigliare un ATTAC del torace, possibilmente un ATTAC così detta ad alta definizione,
26:22quindi un ATTAC che faccia vedere bene l'architettura del polmone.
26:26A volte però poi facendo l'ATTAC queste immagini sono falsate in radiologia e poi invece tutto si sgonfia.
26:36A volte invece svelano una malattia, quindi penso di poter consigliare alla spettatrice di procedere con queste indagini.
26:43La nostra altra ascoltatrice, che tra l'altro è la stessa che ci aveva proprio suggerito l'argomento fibrosi polmonare, ci chiede se voleva capire se è curabile, se non è curabile, quanto tempo ha il paziente.
26:59E' una domanda un po' difficile a cui rispondere, un po' difficile perché come accennavo prima la fibrosi polmonare è una delle tante malattie che prendono l'architettura del polmone, le cosiddette malattie interstiziali del polmone.
27:17Anche nell'ambito di questa malattia ci sono delle forme che hanno una tendenza evolutiva maggiore, forme che invece hanno una tendenza evolutiva più lenta.
27:28Quindi il primo approccio in genere nel primo periodo stabilita che si tratta di quella malattia è quella di identificarla bene anche dal punto di vista funzionale con delle indagini spirometriche che servono a capire come funzionano ancora i polmoni,
27:46per capire se poi in un arco di tempo di qualche mese si ha un deterioramento della funzione, se la malattia tende a progredire e se la malattia tende a progredire quindi l'atteggiamento di proposizione della cura è maggiore e più aggressivo.
28:03Purtroppo non possiamo stabilire una legge precisa, però il messaggio che mi sento di poter trasmettere alla telespettatrice è quella di comunque essere attenta soprattutto all'inizio, non sottovalutare le cose, è meglio fare un'indagine in più piuttosto che sottovalutare una malattia che poi può essere più difficile da curare.
28:24Un'ultima domanda per lei dottore prima di salutarla, una persona dopo un'operazione fatta dieci anni fa di tumore al polmone se ritorna in età avanzata qual è la migliore assistenza?
28:41Con il tumore al polmone non si può dire che ci sia un'età avanzata in cui non si possa proporre una cura, questo atteggiamento va valutato in relazione all'aggressività della malattia.
29:01Anche il tumore al polmone ha delle forme indolenti negli anziani in cui l'atteggiamento migliore è quello di stare a vedere cosa succede a meno che non compaiano dei sintomi, ma se la malattia ha già dato dei sintomi di sé ma c'è ancora un margine per poter fare un intervento terapeutico, a volte l'intervento terapeutico migliora la qualità di vita se non migliora la sopravvivenza.
29:25Quindi l'atteggiamento di abbandono, tranne che la malattia non sia molto avanzata in genere, mi permetto di sconsigliarlo.
29:35Grazie mille dottore per essere stato mio ospite, grazie per aver risposto alle domande dei nostri telespettatori, buon lavoro e un bocca al lupo per tutto.
29:46Adesso apriamo una parentesi, parte il progetto benessere donna all'ospedale di Sciacca, ci spiega tutto il direttore di ginecologia Salvatore Incandela e poi andiamo in pubblicità.
29:59Sono insieme alla dottoressa Maricetta Venezia che è la presidente di questo comprensorio, vogliamo presentare insieme il progetto benessere donna,
30:14è un progetto che sul proposto dell'AUS ha ricevuto un finanziamento anche da parte del comune di Sciacca e attraverso il quale offriremo già a partire da domani un servizio dedicato alla donna
30:34in tutte le sue situazioni che possono sfociare in situazioni problematiche, siano esse patologie ginecologiche, siano esse problemi legati alla gravidanza quindi anche ad eventuali interruzioni spontanee o volontarie di gravidanza,
30:54a patologie ginecologiche ma soprattutto anche alle mamme durante la gestazione e nel periodo postpartum che riteniamo essere il periodo più delicato in quanto può sfociare in una situazione di depressione postpartum.
31:13Il progetto prevede la presenza bisettivanale per due ore di due psicologhe che incontrano tutte quelle donne che riteniamo possano, attraverso i nostri ricoveri o i nostri ambulatori, riteniamo possano avere necessità di affluire a questo servizio.
31:39È un servizio totalmente gratuito, è un servizio che si può prenotare attraverso un numero di cellulare 327 60 89 441, attraverso questo numero si può anche eventualmente prenotare direttamente un colloquio con le nostre psicologhe.
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32:26Sì lo so sono arrivato troppo presto ancora non c'è nessuno ma non posso rischiare di perdere questi spettacoli, a proposito passaparola.
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35:12E rieccoci in studio pronti per affrontare il secondo tema di oggi.
35:16Di Ictus, come riconoscerlo, quali sono le diagnosi e come si arriva al trattamento.
35:24Ma non solo, spazio anche a una campagna.
35:27La campagna Fast Heroes è un'iniziativa didattica rivolta ai bambini e agli adulti
35:32che ha lo scopo di aumentare la conoscenza dei sintomi dell'ictus
35:36e la consapevolezza dell'importanza di un'azione rapida.
35:40Promuoverlo è l'associazione Alice Palermo Ovest
35:43che è una no profit costituita da operatori sanitari
35:46ma non solo, anche da pazienti che hanno la mission di prevenire e limitare
35:51i danni e le sofferenze causate dall'ictus.
35:53Ne parliamo subito con le mie ospiti che saluto.
35:56Marina Mannino, neurologo dell'associazione Alice Palermo Ovest.
36:00Buon pomeriggio.
36:01E Alessandra Pizzuto, psicologa di Alice Palermo Ovest.
36:05Buon pomeriggio.
36:06Allora, partiamo da lei, dottoressa Mannino.
36:09Intanto spieghiamo cos'è l'ictus, quali sono i sintomi,
36:13quindi i campanelli d'allarme e poi come si arriva al trattamento.
36:16Sì, l'ictus cerebrale è una patologia purtroppo molto frequente
36:21che nella gran parte dei casi è causata dall'occlusione di un vaso cerebrale,
36:26di un'arteria.
36:27Questo fa sì in pratica che il sangue non riesca più
36:30ad arrivare alle cellule del cervello
36:32che sono particolarmente sensibili alla mancanza di zucchero,
36:36di glucosio e di ossigeno e vanno in contro a morte.
36:39Si traduce inevitabilmente nella perdita di funzione
36:42di quelle cellule colpite e quindi per essere pratici,
36:45in un disturbo di forza che colpisce un lato,
36:48quindi un hemiparesi, il lato destro-sinistro che non si muove più bene,
36:52in un disturbo della parola,
36:54quindi non riusciamo più ad articolare bene le parole
36:57o non riusciamo proprio più a parlare o a comprendere
36:59quello che ci viene detto.
37:01Questo solo per citare le principali manifestazioni cliniche.
37:06L'ictus, dicevo, purtroppo è una patologia molto frequente
37:10e si calcola che una persona su quattro nell'arco della propria vita
37:13possa esserne colpita,
37:15però è una patologia che si può prevenire,
37:17fino all'80% dei casi possono essere prevenuti
37:20e soprattutto oggi si cura.
37:23Però le terapie che abbiamo a disposizione
37:26sono terapie tempodipendenti,
37:28cioè abbiamo poco tempo da quando il disturbo comincia
37:35per poterle curare.
37:37Si tratta di quattro ore e mezza per la trombolisi
37:39e di sei ore per la trombectomia.
37:42Ecco perché è così importante riconoscere i sintomi,
37:45perché dobbiamo immediatamente chiamare il 118
37:48e arrivare nell'ospedale più giusto
37:50in modo da poter avere la possibilità di essere trattati.
37:54L'obiettivo di questa iniziativa, dell'iniziativa Fastirus,
37:59è un'iniziativa promossa dall'Associazione Alice Palermo Ovest.
38:03Di che cosa si tratta, dottoressa Pizzuto?
38:05Spieghiamolo nel dettaglio.
38:07La campagna Fastirus si rivolge direttamente
38:10ai bambini della scuola primaria.
38:13L'idea, noi abbiamo fatto già sensibilizzazione
38:15anche in tutte le scuole di vario ordine e grado,
38:20ma questa campagna è molto specifica
38:22perché è proprio parte dei bambini,
38:23parte dall'idea che i bambini, con il loro entusiasmo
38:26e con la loro capacità di accogliere
38:29in maniera molto più flessibile le informazioni
38:34e tutto quello che vogliamo far passare loro,
38:38possano essere dei catalizzatori potenti
38:41rispetto a questo bisogno di tempo e a questa velocità
38:46e quindi renderli quanto più consapevoli possibile
38:49dell'essere dei supereroi.
38:52Perché poi in realtà il bello di questa campagna,
38:54anche graficamente, è quella di utilizzare
38:57il canale principale di apprendimento dei bambini
38:59che è quello del gioco.
39:01È rendere tutto possibile per loro ma anche efficace.
39:05Ecco, è rivolta ai bambini, alle scuole principalmente?
39:09È rivolta alle scuole primarie e quindi anche alle famiglie.
39:12Ok, già ci sono delle scuole che stanno partecipando,
39:14avete lanciato l'iniziativa, a che punto siamo?
39:17Noi partiamo da qui fondamentalmente per lanciare questa iniziativa
39:20perché Palermo ancora non è iniziata
39:23quindi vorremmo farci portavoce rispetto alle scuole
39:26per attrarre la loro attenzione e immaginare insieme a loro
39:31dei percorsi possibili per i bambini e per le famiglie.
39:35E come possono contattarvi le scuole?
39:37Allora, noi sicuramente abbiamo la mail a cui fare il riferimento
39:43ce l'abbiamo, ce l'abbiamo, eccola!
39:46Possono contattarci lì e possiamo prendere ovviamente dei riferimenti
39:51e presentarci anche noi alle scuole
39:53oppure ad esempio c'è anche una modalità che è un po' più diretta
39:58che è andando direttamente sul sito Fastiros
40:01e c'è la possibilità di non soltanto di iscriversi
40:05ma anche di entrare in contatto con quello che è il materiale
40:07che viene messo a disposizione
40:09perché poi la bellezza di questa campagna
40:11è che viene messo a disposizione degli insegnanti e delle scuole
40:15tutto un materiale virtuale interattivo,
40:17dei e-book, dei video da far vedere
40:20che sono proprio presentati come un cartonimato
40:22quindi assolutamente accessibile ai bambini
40:25Stiamo vedendo già qualcosa
40:26Esattamente!
40:27E anche un po' per prendere contezza di quello che è il materiale
40:32che si ha a disposizione
40:33Poi gli insegnanti possono svolgere in autonomia questa iniziativa
40:40che prevede più o meno cinque lezioni di un'ora ciascuno
40:43a cui noi ci rendiamo comunque disponibili
40:46per questo e eventualmente la possibilità di contattarci
40:49per eventualmente intervenire anche noi
40:52e facilitare un po' questo messaggio e questo apprendimento
40:56L'indirizzo di posta elettronica lo vedete
40:58alicepalermoovestgmail.com
41:02Questa è rivolta alle scuole
41:03quindi se sono interessate possono mandarvi una mail
41:07Dottoressa Mannino, a Palermo ancora questo progetto non è partito
41:10ma a livello italiano qualcosa si muove?
41:12Sì, allora intanto a livello internazionale
41:16più di 5.800 scuole, 250.000 bambini sono stati coinvolti
41:21e anche in Italia sono state coinvolte tante scuole
41:25più di 5.000 bambini
41:27In Sicilia in realtà ci sono nove classi al momento che partecipano
41:30c'è Alcamo, c'è piena degli albanesi
41:34c'è qualcuno nel Catanese, nel Ragusano, Marsala
41:37però a Palermo non c'è neanche una scuola
41:39quindi speriamo con questa campagna di promuovere le adesioni
41:44tra l'altro uno dei pregi è quello che è primariamente diretto ai bambini
41:49ma in realtà agisce su tre livelli
41:51perché coinvolge i familiari e gli insegnanti
41:54e quindi è anche un'ottima occasione di utilizzare dei materiali
42:01che consentono un apprendimento su più livelli
42:04perché prevede anche l'utilizzo dell'inglese
42:06quindi insomma anche come...
42:09Quindi voi in pratica in sostanza andate nelle scuole
42:13e lì spiegate che cos'è l'ictus e quali sono i campanelli d'allarme
42:17e come prevenirlo
42:18non è la prima volta che fate un'iniziativa del genere
42:22comunque è stata fatta a livello italiano
42:24e lei è stata nostra ospite in passato proprio qui a Nomecosecittà
42:28e mi diceva che ci sono stati dei casi di bimbi
42:32che hanno riconosciuto alcuni sintomi
42:34hanno salvato la nonna, il papà e così
42:37è questo l'obiettivo in sostanza?
42:39Sì, l'obiettivo è questo
42:41nel senso che a me è capitato personalmente
42:44un evento che ricordo sempre
42:46ai tempi lavoravo a Bologna
42:48era il giorno di Pasqua
42:49e ci fu una sessantenne, quindi una donna ancora molto giovane
42:53che era a casa con la nipotina di otto anni
42:56che riconobbe il disturbo
42:58e chiamò lei soccorsi
43:00la signora arrivò in ospedale in tempo
43:02nonostante avesse uno degli ictus più gravi che si possono avere
43:07riuscì ad essere trattata, salvata e tornare esattamente come era
43:10quindi queste cose accadono
43:13otto anni aveva la bimba?
43:15Sì, la bimba aveva otto anni
43:17c'è da dire ovviamente
43:18i video rendono bene l'idea
43:22che in realtà attraverso il nipotino
43:25poi anche il nonno, la nonna, il papà e la mamma
43:27che impara qual è il sintomo dell'ictus
43:29perché sembra strano
43:32ma mentre per l'infarto è molto più comune
43:36il riconoscimento del disturbo
43:38quindi per un dolore anche atipico
43:41giustamente si va in pronto soccorso
43:43a far fare l'elettrocardiogramma
43:44gli enzimi cardiaci eccetera
43:46per l'ictus non è così
43:47ci capita anche oggi molto spesso
43:50di ricevere in ospedale le persone
43:52che stanno male dal giorno prima
43:54perché non hanno capito
43:55che quello poteva essere il sintomo di un ictus
43:58e perché pensano che magari passa
44:00domani parlo col medico curante
44:02Qual è il sintomo sottovalutato per eccellenza?
44:05Beh, sono tanti
44:07può essere per esempio
44:09un disturbo del linguaggio
44:11che è la fascia
44:12quando è iniziale o lieve
44:14viene presa per una lieve confusione
44:16uno stato confusionale
44:17o anche per esempio
44:19se si ha una debolezza
44:22ad un atto che non è di intensità molto severa
44:25si pensa che possa essere per esempio
44:28determinata dall'artrosi
44:31o da problemi di tipo ortopedici
44:33ecco
44:34Leggiro un messaggio che è appena arrivato
44:38anzi vi ricordo il numero
44:39è il 335-87-83-600
44:42ci scrive Giuliana
44:44si racconta di un episodio
44:46successo in passato circa un anno fa
44:48non riuscivo più a articolare la parola
44:51è stato soltanto un momento
44:53poi mi sono subito ripresa
44:55è successo un anno fa
44:56è il caso di farmi controllare adesso
44:58di fare un esame?
45:00Sì, senz'altro
45:02nel senso che naturalmente
45:04degli episodi transitori
45:06e soprattutto a distanza
45:08è difficile poterli poi inquadrare
45:10però in ogni caso
45:11la visita medica è opportuna
45:13anche se è passato un anno
45:14in modo da cercare di capire bene
45:16e naturalmente riconoscere
45:17quelli che sono i fattori di rischio
45:19che una persona può avere
45:20per correggerli
45:21che è quello che di solito
45:22noi facciamo appunto
45:23nelle nostre campagne di screening
45:25Ecco, perché sono tante
45:26le attività che portate avanti
45:28dottoressa Pizzuto
45:29per esempio ci sono state
45:30queste attività di screening
45:32l'ultima, anzi, correggetemi
45:33è stata al Salinas
45:34esatto
45:35ok, perfetto
45:36l'ultima è stata quella
45:37come è andata
45:38e come reagisce la gente?
45:39c'è effettivamente una richiesta?
45:41vengono, sono in tanti?
45:43C'è una grande richiesta
45:45tanto che noi abbiamo fatto
45:47questo evento al Salinas
45:48prima avevamo fatto un evento
45:49alle Generali
45:50ovviamente diamo un limite
45:53di prenotazioni
45:55per ovviamente poter
45:57svolgere al meglio
46:00il processo di screening
46:02che come vedete anche
46:03nelle immagini comunque
46:04prevede diverse vasi
46:06c'è una grande attenzione
46:08soprattutto su questi eventi
46:10che vengono promossi
46:11nel territorio
46:12probabilmente anche
46:14l'assetto ospedaliero
46:15l'idea di andare a fare una visita
46:17è qualcosa che spaventa di più
46:19invece in una bella giornata
46:22alla passeggiata
46:23nel frattempo passo dal museo
46:25o in un luogo che comunque
46:27per me è più familiare e noto
46:29questo probabilmente
46:31rende più familiare
46:33questo aspetto sanitario
46:34di screening molto importante
46:36e di conseguenza la gente
46:38accede con più facilità
46:40la sua figura è quella
46:41dello psicologo
46:42ecco, spieghiamola
46:43come è importante questa figura
46:45per un paziente
46:46che magari ha avuto un ictus
46:48o anche un familiare
46:49che assiste un paziente
46:51Sì, soprattutto
46:53quando quest'ictus
46:54colpisce persone
46:56in un'età non troppo avanzata
46:59ma comunque
47:00un'età media
47:01sappiamo come
47:02comunque la nostra vita
47:04rispetto alle tappe di vita
47:06si sia anche spostata
47:07per cui tendenzialmente
47:08a 50 anni
47:09capita di avere
47:11dei figli piccoli
47:12di avere un'attività lavorativa
47:13che è ancora nel pieno
47:15del suo svolgimento
47:16o addirittura
47:17è appena cominciata
47:18per imprese
47:20per scelte imprenditoriali
47:22ovviamente
47:24subire un evento
47:26come quello dell'ictus
47:28così traumatico
47:29al di là delle conseguenze
47:30che genera
47:31perché poi
47:32spesso per fortuna
47:33quando si riesce a intervenire in tempo
47:35le competenze
47:38vengono tutte recuperate
47:39ma la verità è che
47:41fare conti
47:42con un evento
47:43che ti ha fatto
47:44come dire
47:45stare sul filo
47:46del rasoio
47:47tra la vita
47:48e la morte
47:49è un evento
47:50che può essere
47:52inquadrato
47:53in un evento stressante
47:55quindi generare
47:56da un punto di vista psichico
47:58tutte quelle che sono
47:59le conseguenze
48:01di un disturbo post-traumatico
48:03Ecco, quali sono queste conseguenze
48:06che poi comunque
48:07rimangono nel paziente a volte
48:09quindi
48:10a volte sono anche evidenti
48:11ricordiamo quali sono
48:13Allora, le sequele
48:15sono di due ordini
48:16appunto
48:17quelle di tipo motorio
48:18che appunto
48:19sono quelle più evidenti
48:20e quindi lì si va
48:21dalla perdita di qualunque funzione
48:23può essere il linguaggio
48:24può essere la vista
48:25può essere il movimento
48:27o anche la capacità di ingoiare
48:29quindi si hanno
48:31vari ordini di disabilità
48:32per cui non si può più camminare
48:34o si resta allettati
48:35eccetera
48:36e poi ci sono
48:37conseguenze di tipo cognitivo
48:38per cui possiamo
48:40essere meno performanti
48:42o addirittura
48:43avere una vera e propria demenza
48:45l'ictus è una causa
48:46molto importante di demenza
48:47purtroppo
48:48e poi ci sono
48:49le conseguenze invisibili
48:51si parla di disabilità invisibile
48:53che è quello che appunto
48:54ci diceva poco fa Alessandra
48:56ossia
48:57apparentemente
48:58noi siamo tornati
48:59noi stessi in tutto
49:00però
49:01non è davvero più così
49:03perché
49:04sono cose non misurabili
49:05ma capita in ammulatorio
49:07di rivedere pazienti
49:08essere anche molto contenta
49:09perché
49:10per me sono guariti
49:11io li visito
49:12e non vedo più niente
49:13e invece la loro percezione
49:14non è quella
49:15non è
49:16di essere le stesse persone
49:17di prima
49:18e spesso ci si mette
49:19davvero tanto tempo
49:20anni
49:21per
49:22recuperare
49:23recuperare
49:24quella sì
49:25che è la propria vita
49:26La vostra associazione
49:27è formata
49:28non soltanto
49:29da operatori sanitari
49:30ma anche da pazienti
49:32ecco
49:33nel progetto
49:34nell'iniziativa Fastirus
49:35anche i pazienti
49:36li porteranno
49:37i loro racconti
49:38le loro storie
49:39perché a volte no
49:40magari
49:41la testimonianza diretta
49:42di chi c'è passato
49:43vale più
49:44di qualsiasi
49:45altra raccomandazione medica
49:46a volte è così
49:47dico
49:48li porterete all'interno
49:49delle scuole
49:50o no?
49:51Allora
49:52diciamo
49:53per essere chiari
49:54in realtà
49:55le esperienze passate
49:56che abbiamo fatto
49:57che sono state
49:58quelle scuole superiori
49:59hanno previsto
50:00l'importante
50:01contributo
50:02dei
50:03dei nostri
50:04appunto
50:05soci
50:06pazienti
50:07il nostro presidente
50:08è un paziente
50:09e appunto
50:10il loro punto di vista
50:11è
50:12diciamo
50:13più importante
50:14del nostro
50:15spesso
50:16in realtà
50:17questa iniziativa
50:18Fastirus
50:19non prevede
50:20che ci sia
50:21la nostra
50:22presenza
50:23cioè
50:24un insegnante
50:25che aderisce
50:26può anche essere
50:27del tutto autonomo
50:28nel svolgere
50:29l'attività
50:30queste 5 ore
50:31di lezioni
50:32del tempo che vorrà
50:33il nostro contributo
50:34tutti noi
50:35quindi medico
50:36psicologo
50:37o paziente
50:38ci sarà
50:39magari
50:40concordato
50:41sulla singola lezione
50:42eccetera
50:43e poi naturalmente
50:44se un insegnante
50:45o un preside
50:46volesse
50:47aderire all'iniziativa
50:48e portarla a conoscenza
50:49ad esempio
50:50dei genitori
50:51della scuola
50:52e quindi
50:53organizzare
50:54un incontro
50:55diciamo
50:56più collettivo
50:57più globale
50:58noi saremo ben felici
50:59di
51:00portare
51:01il nostro contributo
51:02e le nostre testimonianze
51:03Gli altri progetti
51:04che sono partiti
51:05nel resto d'Italia
51:06ma anche a livello internazionale
51:07che risultati hanno portato?
51:09Qual è la risposta
51:10che avete ricevuto?
51:11C'è un
51:12diciamo
51:13guardando le statistiche
51:14anche fuori
51:15dall'Italia
51:16e dall'Europa
51:17in realtà
51:18c'è intanto
51:19sicuramente
51:20un'acquisizione
51:21di consapevolezza
51:22rispetto
51:23non soltanto
51:24al bambino in sé
51:25ma quello che è
51:26il sistema familiare
51:27perché comunque
51:28questa modalità
51:29interattiva
51:30prevede che poi
51:31il bimbo debba svolgere
51:32se addirittura
51:33la famiglia debba
51:34perché questo sito
51:35è comunque organizzato
51:36in maniera
51:37molto attrattiva
51:38e molto
51:39giocosa
51:40come se si superassero
51:41dei livelli
51:42per andare
51:43a livello successivo
51:44proprio un videogioco
51:45per alcuni aspetti
51:46questo però
51:47porta
51:48ad esempio
51:49anche i genitori
51:50e le famiglie
51:51a interessarsi
51:52di quello
51:53che è il compito
51:54svolto a casa
51:55il contributo
51:56il lavoretto
51:57che il bambino porta
51:58e quindi inevitabilmente
51:59si è stato dimostrato
52:00che c'è un incremento
52:01anche dell'80%
52:02rispetto
52:03alla presa
52:04di consapevolezza
52:05dei bambini
52:06e delle famiglie
52:07Che cosa vi augurate
52:08per questo progetto?
52:09Qual è il vostro obiettivo?
52:10Ci auguriamo
52:11che abbia
52:12diciamo
52:13successo
52:14nel senso
52:15che ci siano
52:16molte adesioni
52:17e che quindi
52:18anche la nostra città
52:19possa dare
52:20il suo contributo
52:21
52:22aggiungo
52:23che
52:24personalmente
52:25faccio prevenzione
52:26nelle scuole
52:27e le scuole
52:28sono le scuole
52:29che sono
52:30e faccio prevenzione
52:31nelle scuole
52:32diciamo
52:33su diversi ambiti
52:34da parecchio tempo
52:35e credo che
52:36sia
52:37l'unico
52:38grande strumento
52:39che abbiamo
52:40perché
52:41la consapevolezza
52:42e la conoscenza
52:43sono il superpotere
52:44massimo
52:45che possiamo dare
52:46ai bambini
52:47ma comunque
52:48ai ragazzi
52:49e poi la possibilità
52:50che nelle scuole
52:51così come
52:52nei contesti
52:53che i bambini
52:54e i ragazzi vivono
52:55si possa parlare
52:56di qualunque cosa
52:57sia delle cose belle
52:58che delle cose
52:59difficili
53:00ma che
53:01proprio per questo
53:02hanno bisogno
53:03di essere trattate
53:04e parlate
53:05Vi riospiterò di nuovo
53:06quando la prima scuola
53:07aderirà al vostro progetto
53:08perché vogliamo raccontarlo
53:09è importante
53:10e ce l'avete spiegato benissimo
53:11Grazie mille
53:12Grazie mille
53:13e in bocca al lupo
53:14per tutti i progetti futuri
53:15Grazie
53:16Grazie
53:17Grazie
53:18E finisce qui
53:19l'appuntamento di oggi
53:20con nomi
53:21cose
53:22città
53:23ne torniamo sempre domani
53:24in diretta
53:25dalle 15
53:26da Aurora Fiorenza
53:27Buona giornata

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