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Danni ingenti, spavento per la città di Reggio Emilia e preoccupazione per centinaia di lavoratori coinvolti: vigili del fuoco da tutta la regione hanno lavorato quasi 24 ore per il maxi incendio scoppiato nella notte tra lunedì e martedì alla Inalca, alle porte del centro storico della città emiliana, polo leader della lavorazione carni del gruppo Cremonini. Aperta un'inchiesta senza escludere alcuna ipotesi anche se dai primi accertamenti non ci sarebbero elementi che farebbero pensare al dolo. A dare l'allarme uno dei manutentori presenti sul posto. Negli impianti non si effettuano turni notturni e il poco personale presente, della manutenzione appunto e poi tecnici, è riuscito a mettersi in salvo senza conseguenze per la propria salute. Il rogo ha coinvolto più di 20mila metri quadrati di capannoni e ha toccato gli impianti del gruppo Cremonini e poi quelli della vicina Quanta-Stock&Go, magazzino di stoccaggio di materie prime per conto di Cirfood, altro colosso della ristorazione collettiva. Le immagini, spaventose, della colonna di fumo e fiamme, hanno scatenato non poca apprensione nella cittadinanza. Nello stabilimento Inalca, tra dipendenti diretti e in appalto, si contano circa 270 lavoratori. Nel magazzino ce ne sono altri 150.

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