Sarà l’atmosfera onirica, la critica severa nei confronti di una società perversa, o la celebrazione malinconica della bellezza di Roma. La Dolce Vita di Federico Fellini compie 65 anni e non ha mai smesso di essere attuale. La pellicola uscì per la prima volta nelle sale nel febbraio del 1960, un lungometraggio che all’epoca suscitò scalpore sia per i suoi temi, che per le modalità con cui questi sono trattati.
[idgallery id="1514645" title=""La dolce vita": le immagine del film di Federico Fellini"]
La Dolce Vita, un cast memorabile
Un film «picassiano», come venne descritto dal regista stesso. Un’opera che porta in scena la bellezza, per poi distruggerla, denunciarla, mostrarne, senza sconti, il suo lato vacuo. Protagonista iconico, Marcello Mastroianni, 35 anni all’epoca, che interpreta un giovane giornalista impegnato nell’inseguimento della vita mondana, nell’osservazione ravvicinata delle celebrità e della loro vita dolce (e amara). La sua controparte femminile è interpretata da Anita Ekberg, diva sensuale, ritratto della sensualità e insieme dell’infelicità.
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Una produzione “a quattro mani”
Il produttore designato per il film, con cui Fellini aveva stipulato un contratto di esclusiva, era Dino De Laurentiis, che quando lesse la sceneggiatura giudicò il lavoro come "troppo caotico”. Si fece avanti Giuseppe Amato, che considerava il copione un capolavoro di genialità. Il budget necessario, tuttavia, era troppo importante perché Amato riuscisse ad affrontarlo da solo. Angelo Rizzoli, celebre editore e socio in affari del produttore, propose un proprio investimento nella pellicola.
[idgallery id="1815142" title="Rimini d'inverno sulle orme di Fellini"]
L’accordo, prima che iniziassero le riprese, era di 400 milioni di lire in totale, ma quando Fellini iniziò a girare si rese presto conto che il denaro non gli sarebbe mai bastato. I tempi si dilatarono, la data di uscita del film venne ritardata due volte e alla fine i soldi necessari per la sua produzione furono 800 milioni di lire. Una cifra altissima, che valse a Fellini un acceso litigio con i due produttori.
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Un film «picassiano», come venne descritto dal regista stesso. Un’opera che porta in scena la bellezza, per poi distruggerla, denunciarla, mostrarne, senza sconti, il suo lato vacuo. Protagonista iconico, Marcello Mastroianni, 35 anni all’epoca, che interpreta un giovane giornalista impegnato nell’inseguimento della vita mondana, nell’osservazione ravvicinata delle celebrità e della loro vita dolce (e amara). La sua controparte femminile è interpretata da Anita Ekberg, diva sensuale, ritratto della sensualità e insieme dell’infelicità.
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Una produzione “a quattro mani”
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00:00Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
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