Settimane di proteste guidate dagli studenti, le più grandi in Serbia da decenni, continuano a sfidare il presidente Aleksandar Vučić. Sabato la manifestazione in ricordo delle vittime dell'incidente nella stazione ferroviaria di Novi Sad
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NovitàTrascrizione
00:00Al termine di due giorni di marcia per protestare contro la corruzione nel paese,
00:05centinaia di studenti serbi sono arrivati a Novi Sad, dove intendono bloccare tre ponti sul fiume Danubio.
00:12Dopo aver percorso a piedi gli 80 chilometri che separano la città dalla capitale Belgrado,
00:17i manifestanti sono stati accolti da migliaia di persone, tra studenti e cittadini.
00:22Proprio sabato ricorrono i tre mesi dal crollo di una grande tettoglia di cemento
00:26alla stazione ferroviaria di Novi Sad, che ha causato la morte di 15 persone.
00:31Molti in Serbia ritengono che la causa dell'incidente sia da attribuire alla corruzione sistemica
00:36nei grandi progetti infrastrutturali, con lavori approssimativi
00:40e il mancato rispetto delle più basilari norme di sicurezza.
00:44Ormai da settimane gli studenti scendono in piazza per sfidare il presidente Aleksander Vucic
00:49con le più grandi proteste in Serbia da decenni,
00:52dopo che lo stesso Vucic e il partito progressista serbo sono stati accusati
00:57di essere sempre più autoritari e di soffocare le libertà democratiche.