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Il tema della salute mentale è innegabilmente diventato più sentito negli ultimi anni, in particolar modo da dopo la pandemia da Covid19. L'isolamento ci ha costretti a fare i conti con le nostre fragilità, con le nostre paure, con i nostri traumi. È diventato più chiaro, dunque, che chiedere aiuto è un bene. Pensiamo al disagio giovanile, o alle famiglie senza assistenza. Insomma, a giocare un ruolo centrale in questo contesto sono chiaramente le comunità terapeutiche.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma. Le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Bentornati a Non solo Roma. C'è un dato
00:10innegabile. Da dopo la pandemia qualcosa è cambiato. È cambiata la nostra attenzione,
00:16la nostra percezione verso il tema della salute mentale. Abbiamo fatto i conti un po' durante
00:22quel periodo di lungo isolamento con le nostre fragilità, forse con le nostre paure e anche con
00:28i nostri traumi irrisolti. Un termine molto diffuso specialmente ultimamente. Ma è bene
00:35che si stiano diffondendo termini come questi perché indica che proprio noi facciamo più
00:41attenzione al nostro benessere psicofisico, al nostro benessere mentale. Abbiamo capito che non
00:47è un problema chiedere aiuto. Abbiamo capito che quando siamo in difficoltà dobbiamo rivolgerci a
00:53degli specialisti e dunque il ruolo delle comunità terapeutiche, dei dottori è diventato
00:58essenziale in tal senso. Insomma le nuove generazioni sono più attenti alla loro salute
01:03mentale e questo è assolutamente un bene. È un male però dal punto di vista economico il fatto
01:08che ci siano tantissime comunità terapeutiche in Italia e nel Lazio in particolar modo che sono in
01:14evidente difficoltà. Perché ci sono tariffe ferme al 2009 addirittura e in tantissime circostanze
01:21addirittura si rischia la chiusura. C'è chi dice che non c'è il dialogo con la regione Lazio, era
01:28stato aperto un tavolo che poi è stato sospeso proprio per la discussione di queste tariffe.
01:32Insomma hanno una situazione proprio piacevole per i tanti specialisti del settore, poi non
01:37parliamo soltanto ovviamente di medici ma anche di tutto il personale che c'è dentro una comunità
01:42terapeutica. Dunque immaginate anche infermieri, collaboratori, insomma un'intera equipe che
01:48chiede ovviamente un dialogo soprattutto con la regione Lazio. Ne parliamo con Angela D'Agostino
01:54che è la coordinatrice del gruppo salute mentali di Conf Cooperative Sanità Lazio. Buongiorno e
02:00ben trovata. Buongiorno, buongiorno, grazie per questo collegamento, grazie a voi. Grazie a lei
02:06dottoressa, è un piacere averla in nostra compagnia. Allora partiamo dal fatto che insomma è stata
02:11lanciata una sorta di manifestazione, la indico tra virgolette perché non so se possiamo effettivamente
02:18definirla così, per febbraio, per l'11 febbraio se non vado errando, sotto la sede della regione
02:23Lazio. Come mai? Esatto, esatto. Diciamo che questa è una decisione presa anche con sofferenza,
02:33non con tanta facilità. Però facciamo questa manifestazione insieme ad altre sigle, insieme
02:43ad altre organizzazioni che raggruppano strutture terapeutico-riabilitative, comunità terapeuti e
02:50anche socio-riabilitative perché abbiamo discusso quasi un anno su un tavolo che la regione aveva
02:59aperto ma l'ultimo appuntamento di luglio è stato rinviato e non abbiamo saputo più niente. Diciamo
03:08in questo tavolo si stava affrontando il tema dell'erissione delle tariffe che come lei ha
03:14detto è fermo al 2009, quindi entriamo nel 17° anno. Veramente tantissimo, no? Veramente tanto,
03:22veramente tanto e questo ha reso per tanti anni molto difficile il nostro lavoro, il lavoro delle
03:31comunità ma anche il lavoro riabilitativo in generale. Non solo ma abbiamo dovuto sostenere
03:38dei costi aggiuntivi che come lei sa e come tutti sappiamo dopo il Covid il costo della vita è
03:45notevolmente salito e aumentato e è anche bene che siano arrivati anche gli adeguamenti del
03:56contratto delle cooperative sociali o delle altre categorie, delle altre associazioni
04:01rappresentative di personale che lavora nelle comunità terapeutiche professionisti. Quindi
04:07tutti questi costi hanno inciso e continuano a incidere sulla gestione generale e siamo arrivati
04:15a un punto che non ce la facciamo. Le comunità terapeutiche della regione Lazio che accolgono
04:20quasi 2.000 pazienti in generale, ma se consideriamo anche gli interventi extra residenziali
04:29che tutte queste equip fanno verso i familiari, verso tutte le richieste che vengono arriviamo a
04:37un numero sicuramente maggiore. Poi il tema della salute mentale è emerso con tutta la sua forza
04:44soprattutto nel periodo post-Covid dove l'isolamento ha inciso fortemente e quindi
04:50sono aumentate le patologie psichiatriche, i disturbi di personalità della fascia del
04:56giovanile così come sono aumentati anche purtroppo gli episodi suicidari e quindi tutto questo ha
05:05portato forse all'opinione pubblica il tema della salute mentale ma non quanto merita al
05:11nostro avviso. Non quanto merita perché il trattamento, l'intervento all'interno delle
05:18comunità terapeutiche è un trattamento elettivo, non medicalizzato, non sanitarizzato. In queste
05:25strutture si adotta un approccio di lavoro, un metodo di lavoro specifico che aiuta le persone
05:33gradualmente e progressivamente attraverso un processo terapeutico molto complesso.
05:39Dottoressa mi scusi se la interrompo, immagino che per ogni paziente sia necessaria chiaramente
05:44una terapia diversa in base proprio al paziente che sia di fronte perché la salute mentale è
05:50un qualcosa di talmente variegato e inesplorato se mi permette che è anche difficile standardizzare
05:56tra virgolette. Certamente nelle comunità non c'è un intervento standardizzato, viene effettuato
06:04un intervento personalizzato basato e tarato sui bisogni e anche sulle risorse della persona,
06:11quindi si fanno progetti terapeutico e riabilitativi che portano la persona a
06:16riacquisire abilità e capacità per essere realmente inseriti nel contesto sociale. È
06:22un lavoro ripeto molto complesso che si fa e il trattamento in comunità terapeutica è un
06:29trattamento elettivo perché prima arriva non per tutti ovviamente ma per quei casi più complessi
06:36prima arriva e prima si riesce a incidere perché i processi di cronicizzazione non sono ancora
06:43attivi. Ora noi abbiamo organizzato insieme ad altri sicri questa manifestazione per chiedere
06:50la riapertura del tavolo di confronto alla Regione Lazio e per chiedere un adeguamento delle talizze
06:59quantomeno all'indice Istat, cosa che viene fatta in tutti i settori mentre nelle comunità
07:06terapeutiche diciamo non è stato fatto, nelle strutture residenziali psichiatriche che hanno
07:13lo devo dire che hanno contribuito fortemente alla chiusura dei manicomi e all'applicazione
07:21della legge basalia che prevedeva degli interventi impostati sul territorio e non
07:27nell'ospedale. E' cambiata un po' la società ovviamente quello che dicevamo prima non è
07:36che stiamo più parlando delle strutture di una volta adesso è tutto diverso. Dottoressa le chiedo
07:42se vi sentite dimenticati come settore un po' dalle istituzioni perché la Regione dice
07:49no noi da tempo ci stiamo lavorando ci dovete dare tempo ecco riassumo un po'. Si certo certo
07:54la Regione dice questo dice anche che si trova a gestire delle situazioni che provengono dalle
08:02precedenti amministrazioni. Io devo dire che la salute mentale è un tema che non viene facilmente
08:10affrontato sia anche per tutto il portato sociale che questo comporta anche il tema della paura
08:18del malato del matto che è una persona fuori controllo in qualche maniera quindi non ha mai
08:29avuto l'attenzione che meriterebbe. Quindi è vero che in questo momento la Regione dice che sta
08:37lavorando però ovviamente ci sentiamo abbandonati non ci sentiamo attenzionati e della minima
08:47attenzione necessaria per mandare avanti queste strutture che realmente rischiano la chiusura.
08:53Una crisi come questa forse l'abbiamo vissuta circa 30 anni fa quando tutte le comunità ebbero
09:01un decreto di chiusura da parte della allora Regione Lazio. Facemmo ricorso al Tar e rimaniamo
09:08aperti proprio perché ci fu questa sentenza del Tar che ci riapriva, che riapriva le comunità.
09:16Quindi la storia delle comunità è stata sempre molto travagliata, molto complessa e questo è
09:25un momento che ci manda indietro nel tempo e siamo molto preoccupati perché le strutture piccole ma
09:34che offrono un intervento di qualità molto alto che è un esempio anche per le altre anche a livello
09:45nazionale sono state attenzionate la salute mentale del Lazio ha delle strutture di eccellenza per
09:51quanto riguarda la qualità. Però chiaramente vanno aiutate che poi tra le altre cose io mi
09:59permetto di dire dottoressa che le istituzioni dovrebbero anche solo guardare a un paio di anni
10:04fa due anni e mezzo fa mi sembra quando fu data la disponibilità agli italiani di usufruire del
10:09bonus psicologo e praticamente hanno esaurito nel giro di un giorno cioè le richieste erano
10:14troppo alte rispetto all'offerta quindi anche solo questo dovrebbe essere un campanello d'allarme
10:19un po' per le istituzioni per capire. C'è un grande bisogno di strutture, c'è un grande bisogno
10:28di interventi psicologici, di sosteniti ovviamente noi parliamo di strutture residenziali comunità
10:36terapeutiche per quella fascia di persone che soffre di disagio psichico grave. Chiaro certo
10:42anche questo è un piccolissimo campanello, il fatto che gli italiani siano più attenti
10:49alla salute mentale che è molto positivo però chiaramente immaginiamo ci sono anche delle
10:54famiglie che sono veramente in difficoltà perché non sanno veramente come fare. Dottoressa io la
11:00ringrazio di cuore per essere stata in nostra compagnia magari ci riaggiorneremo per capire
11:05anche come evolve questa situazione, tra qualche tempo è un tema che ci sta molto a cuore. Grazie
11:10per la sua disponibilità. Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.

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