"Sono stata molto fortunata da bambina, perché per 13 anni ho avuto così tanto amor che è stato uno scudo fantastico anche quando vestivo l'uniforme di Auschwitz, per cui mai avrei potuto essere altro che una donna di pace". Lo ha detto Liliana Segre, partecipando alla cerimonia per il giorno della memoria. Il giorno in cui fuggirono i nazisti da Auschwitz, ha ricordato la senatrice a vita, vidi uno dei capi nazisti liberarsi della divisia e della pisola, ha ricordato, ed ebbi l'impulso a raccoglierla per sparargli. ."Quell'attimo io capii l'enorme differenza che c'era con lui, mai io per alcuna ragione avrei potuto uccidere nessuno. Diventai una donna di pace", ha sottolineato.
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NovitàTrascrizione
00:00Lei è una donna di pace, sì? Non vuole e non sente odio né vendetta. È difficile?
00:11Ma guarda, io ho avuto una fortuna grandissima nella mia vita, una fortuna enorme e sempre
00:19quando ho incontrato per trent'anni i ragazzi nelle scuole ho sempre detto quelli di voi
00:27che sono amati sono i più fortunati. E io sono stata così amata da bambina, da quei
00:37tre che poi sono spariti per la colpa del Sernati, sono stati gasati e bruciati e mai
00:45più visti, mai più sentiti le loro parole, ma per quei tredici anni io ho avuto così
00:53tanto amore che è stato uno scudo fantastico, come un vestito misterioso che io solo sapevo
01:05di avere anche quando vestivo l'uniforme di Auschwitz, ero stracciata, è orribile,
01:12ma io avevo avuto quello e quello mi aveva cambiato profondamente da quando ero piccola
01:19per cui io mai avrei potuto essere altro che una donna di pace, tanto che quando la guerra stava
01:28finendo in quei giorni, in quell'ultimo giorno, fu lì che io mi scoprì donna di pace perché prima
01:37era una ragazzina ignorante e viva ancora per miracolo che in quell'ultimo giorno che io ho
01:48ricostruito fosse il primo maggio del 45, vedevo i tedeschi che si spogliavano davanti a noi e
01:57quelli che fino a un minuto prima avevano diritto di vita e di morte, e quale vita e quale morte,
02:03beh si mettevano in borghese, mandavano via i cani, via via via via via il cane e si mescolavano a noi
02:12e il capo di quell'ultimo campo di Marshov dove sono stata era terribile, era un uomo spaventoso,
02:21si spogliava davanti a me ma lui non mi vedeva neanche, io vedevo lui e quando buttò la pistola
02:29praticamente ai miei piedi perché io ero invisibile a lui, io pensai adesso gli sparo. Fu un attimo,
02:42una vertigine, una tentazione così forte come non ho avuto mai più né prima né dopo nella mia vita,
02:49ma in quell'attimo io capì l'enorme differenza che c'era fra me e lui, ma io mai avrei potuto
02:59uccidere nessuno per nessuna ragione, non raccolsi per fortuna quella pistola e cambiò la mia vita,
03:10diventai una donna di pace.