(LaPresse) 6.400 chilometri: tanto sarebbe lunga la fila di pizze consumate nel 2024, stando ai dati di uno dei tanti report presentati alla vigilia del World Pizza Day, il giorno che celebra il piatto più amato e conosciuto al mondo, simbolo della cultura e cucina italiana. Il 17 gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate, patrono degli animali e santo del fuoco, anche di quello dei forni. Per questo è diventato il protettore di pizzaioli e fornai oltre che dei pompieri. Come il varesino Leo Coppola, undici volte campione del mondo a Parma, che ha seguito l’evoluzione della pizza in quarant’anni di carriera e che in questi giorni sta presentando la pizza per diabetici. Una novità molto attesa (e gradita!) da chi ha problemi con questa malattia.
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NovitàTrascrizione
00:00Sono stato undici volte campione del mondo, nelle varie categorie al Mondiale di Parma.
00:10Pizzaday, che è il giorno di Sant'Antonio a Bate, è quindi per noi la grande festa
00:15dei pizzaioli.
00:16L'Italia è fiore all'occhiello di tutti i pizzaioli che operano in questo settore.
00:23Abbiamo un prodotto di prima qualità, number one per quanto riguarda proprio il discorso
00:29pizza.
00:30Ci ha dato tanta soddisfazione la pizza e ci ha accompagnato nel corso degli anni nel
00:38successo, nella soddisfazione professionale e anche per quanto riguarda la posizione lavorativa.
00:44È un bel mestiere, quindi chi vuole fare pizzaiola glielo consiglio.
00:47La pizza è in continua evoluzione.
00:50La grande novità di quest'anno è la pizza per i diabetici.
00:53Abbiamo usato questa fibra solubile che mettiamo negli impasti.
00:57È la pizza numero uno da poter mangiare.
00:59È molto importante per chi soffre di diabete e soprattutto è buona per tutti quanti, non
01:04solo per i diabetici.
01:05È una pizza che ne vale la pena mangiare dove, abbattendo il picco glicemico, cercheremo
01:10di non avere più questo diabete.
01:11Via, mangiate tanta pizza che ne vale la pena adesso.