Milano, 17 gen. (askanews) - Raddoppio in 5 anni del fatturato, dagli attuali 900 milioni, soprattutto grazie allo sviluppo dei mercati esteri, americano in primis, e il traino dell'horeca. Sono questi gli obiettivi fissati dal piano strategico al 2028 del gruppo Sammontana, presentato a Milano, a sei mesi dalla fusione tra l'azienda del gelato toscana e Forno d'Asolo. Il gruppo dolciario, la cui maggioranza è in mano alla famiglia Bagnoli e ha come secondo socio il partner finanziario Investindustrial (i senior manager detengono una quota residuale), ha però anche un'altra ambizione: sbarcare in Borsa una volta raggiunti gli obiettivi di piano. A raccontare i prossimi traguardi è l'amministratore delegato del gruppo, Alessandro Angelon: "Quello più importante è il raddoppio del fatturato nell'arco di questi cinque anni che sono un po' il nostro business plan - ci ha detto - Un raddoppio ovviamente importante come volumi ma soprattutto come attività. Abbiamo un bouqet di marchi importantissimi. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare questi marchi sempre di più e soprattutto farli diventare dei marchi quanto più internazionali possibile". Oggi per il gruppo che ha tra i suoi marchi Sammontana, Le Tre Marie, Bindi, Forno d'Asolo tra gli altri, l'estero pesa circa il 18% ma l'obiettivo entro l'arco di piano è di salire al 30%: "Abbiamo tre grandi aree su cui ci vogliamo concentrare. In primis Nord America, un mercato vastissimo - ha proseguito - e quindi lì abbiamo, credo grandi opportunità, sia per quello che può riguardare il mondo della pasticceria - Bindi è da moltissimi anni presente ed è un ottimo gancio - abbiamo in programma di fare un lancio molto forte del gelato Sammontana negli Stati Uniti. E poi abbiamo intenzione di rafforzare molto il mercato francese nel quale siamo già presenti con una nostra struttura anche industriale, oltre che distributiva, e i mercati di lingua tedesca". Sul fronte dei canali il gruppo spingerà molto sull'horeca che continuerà a valere più dei due terzi del fatturato. Mentre per quanto riguarda i prodotti, il gelato all'italiana, che vede Sammontana leader nel segmento da passeggio, giocherà un ruolo centrale soprattutto sul mercato americano dove l'ice cream vale oltre 12 miliardi di euro, sebbene la pasticceria sia destinata a restare preponderante col 70% del fatturato. Questo sviluppo non passa però solo da una crescita organica ma avverrà attraverso acquisizioni volte ad accrescere la capacità produttiva: "Abbiamo già un piano di acquisizioni possibili - rivela Angelon - il settore è ancora molto frammentato, quindi c'è molto da fare e pensiamo di poter avere buone opportunità di acquisizioni, soprattutto Stati Uniti, Francia e poi eventualmente paesi di lingua tedesca". In parallelo agli obiettivi finanziari il piano di sviluppo fissa anche dei target ambientali, dopo la certificazione B corp ottenuta da Sammontana:"Molto bene, intanto per Sammontana che ha raggiunto già la certificazione due mesi fa e quindi siamo molto orgogliosi di questo - ha evidenziato Leonardo Bagnoli, presidente di Sammontana holding - abbiamo l'intenzione sia con tutti i soci ma anche con tutto il management di portare ad essere B Corp tutte le aziende del gruppo sia Forno d'Asolo ma anche le aziende che eventualmente acquisiremo nel percorso e quindi per questa cosa siamo ancora più orgogliosi per dare una mano all'ambiente e alla sostenibilità".
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