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Per l'inizio della stagione 4 di PopTalk abbiamo incontrato i due sceneggiatori della serie M. Il figlio del secolo, in onda da Venerdi 10 Gennaio su Sky e NOW
Trascrizione
00:00Nel 2018 Antonio Scurati scrive e pubblica con Bonpiani come editore M. Il figlio del
00:17secolo, il primo capitolo di quella che sarà una pentalogia destinata a raccontare l'ascesa
00:21al potere di Benito Mussolini, una delle figure che possiamo definire più controverse della
00:27storia italiana. L'anno successivo, nel 2019, con 228 voti dopo aver superato anche le 100.000
00:34copie vendute, M. Il figlio del secolo vince il premio strega trasformandosi in un vero e
00:39proprio caso editoriale e attirando l'attenzione anche di quelle che sono altre declinazioni
00:44dell'opera. Quindi nel 2022 arriva una riproposizione teatrale con uno spettacolo
00:50che vede alla drammaturgia Lorenzo Pavolini, alla messa in scena Massimo Popolizio e contestualmente
00:56sempre l'inizio delle riprese di quella che è la serie che il 10 gennaio debutta su Sky per la
01:01regia di Joe Wright e che apre quello che è l'anno della serialità italiana. A scrivere la
01:07sceneggiatura della serie televisiva M. Il figlio del secolo ci sono Davide Serino e Stefano Bises,
01:14due nomi che alla sceneggiatura italiana sono ben noti e che abbiamo oggi qui a PopTalk in quella
01:20che è la prima puntata della nuova stagione che inaugura quest'anno. Quindi grazie Davide,
01:25grazie Stefano per la vostra presenza e per aver accettato questo invito. Grazie a te
01:30dell'invito, buongiorno a tutti. Buongiorno. Vorrei partire con una considerazione su quella
01:36che è la potenza della figura di Mussolini. Io l'ho definita in questa breve introduzione una
01:43delle figure più controverse della storia italiana. Già qualcuno teme su quelli che
01:49sono i social, l'effetto che potrebbe avere questa serie su determinate persone, su determinate
01:56aspetti, però non siamo qui per parlare di politica. Vorrei sapere voi come vi siete
02:02approcciati a quella che è la figura di Mussolini, anche perché l'utilizzo della lettera M è un po'
02:08come era stata utilizzata la lettera N per Napoleone, un riferimento molto chiaro a un
02:12personaggio ben specifico. Diciamo che già definire la controversa è un segno, come dire,
02:25di superficialità, ma non l'attribuisco a te, perché quello che hai detto è vero. Perché
02:34Mussolini non ha niente di controverso, è stato un dittatore violento, cinico, spietato, opportunista,
02:44catastrofico per la storia italiana e ha incarnato la pagina più buia della storia del nostro paese e
02:59quindi non dovrebbe esserci assolutamente niente di controverso in questa figura, nel giudizio
03:05storico quantomeno. Il problema è proprio che invece è sopravvissuta una narrazione che quasi
03:13ha distinto i Mussolini, come se ci fosse stato un Mussolini buono, che ha fatto anche cose utili,
03:23e poi successivamente un Mussolini cattivo. Credo che il merito primo del libro di Antonio
03:36Scurati e quello che noi abbiamo cercato di rappresentare senza un giudizio moralistico,
03:43ma semplicemente raccontando la storia, è stato proprio il fatto che un Mussolini buono non è
03:49mai esistito in qualche modo e che quella M direi che più che assomigliare alla N di Napoleone,
03:57assomiglia a quella del mostro di Düsseldorf, però si è chiaramente simbolica. Noi avevamo
04:08un altro problema che è quello che è evidente, sono d'accordo che non può essere diverso il
04:14giudizio storico, ma dovevamo plasmare un personaggio di una serie televisiva, un protagonista
04:20di una serie televisiva che ha in tutte le scene e che accompagnava il pubblico in tutto il racconto,
04:25quindi se non potevamo certo permetterci l'empatia per il nostro protagonista classica dovevamo
04:34renderlo comprensibile, dovevamo renderne comprensibili i movimenti, le ambizioni, le scelte
04:42e in fondo dargli il giusto riguardo a un protagonista che ha anche dei tratti geniali,
04:52perché altrimenti non avrebbe fatto quello che ha fatto e per farlo abbiamo scelto di dopare
05:01quello che è l'inizio del libro, questa prima persona con cui si rivolge un po' al lettore,
05:05un po' alla storia e di portarcelo dietro per tutto il racconto, cosa che ci permetteva da un
05:11lato di mostrarne gli spericolati equilibrismi, perché lui parlandoci in macchina ci mostrava in
05:17fondo, anche volendo sedurci, ci mostrava quanto poteva dire tutto il contrario di tutto, pensare
05:23tutto il contrario di tutto e allo stesso tempo ci permetteva di costruire un'intimità di cui lo
05:29spettatore all'inizio in qualche modo gode, perché è anche un personaggio un ultra italiano,
05:34un personaggio in qualche modo simpatico e man mano si vergogna come poi lo stesso Mussolini
05:40si vergogna di sé, questo è evidente nella serie, senza spoiler diciamo, però è evidente che la serie
05:46diventa più cupa man mano e per tutto quello che accade, però era una nostra scelta consapevole e precisa.
05:54Mi ha incuriosito e penso abbia incuriosito un po' tutti il fatto che Lorenzo Mieli abbia scelto
06:00un regista non italiano per questa serie, quindi il fatto che sia stato coinvolto Joe Wright
06:06leggevo anche che ha una motivazione legata al fatto che si voleva dare una prospettiva estranea
06:12a quella che è la figura di Mussolini, a quella che è anche la narrazione di quello che accade.
06:18A voi ha cambiato qualcosa il dover scrivere e lavorare su una sceneggiatura per un regista
06:25internazionale? Immagino che sia stato solo che positivo in alcuni casi per avere una ventata più
06:30internazionale del progetto e come vi ha supportato eventualmente Wright nel lavoro di scrittura o se
06:38magari non c'è stato nessun tipo di contatto? Joe è arrivato che noi avevamo già scritto degli
06:48episodi, quindi l'impianto della serie già c'era in termini di tono, di scelte narrative come quella
06:58del personaggio di parlare in macchina, di avere dei momenti quasi di commedia e questa idea di
07:07fondo che la serie comincia con un tono e poi piano piano un tono più apparentemente leggero
07:18in un certo senso e poi piano piano diventa più cupa, più drammatica, più nera. Joe questo impianto
07:27l'ha sposato, l'ha amato subito, l'ha molto divertito e dal nostro punto di vista da quando
07:35poi abbiamo cominciato a lavorare con Joe sulla scrittura degli altri episodi e sulla revisione
07:40dei primi è stato strepitoso perché avevamo un entusiasta di quello che stavamo facendo ed è
07:52stato anche di grande conforto perché quello che stavamo facendo era un po' avventuroso,
07:58ecco quindi avere la risposta di tanto un grandissimo artista ma poi di uno anche che
08:04aveva la storia l'aveva già toccata nella sua filmografia e non sentire lì dentro un rischio
08:10di semplificazione eccessiva, banalizzazione o macchiettizzazione di una cosa drammatica come
08:19è stata la dittatura fascista ci ha estremamente confortato e poi c'è un livello di professionalità
08:28come uno standard anglosassone per diciamo la nostra serialità chiaramente come di un'altra
08:41scala in qualche modo e questo anche grazie al fatto che è una grossissima produzione internazionale.
08:50Sempre sull'aspetto della scrittura so che non bisognerebbe mai fare figli e figliastri però
08:57c'è una scena o eventualmente un momento clou che vi ha davvero trasportato più degli altri
09:05nella scrittura e che anche nella mensa in scena visto che siete reduci dall'anteprima di sette
09:10ore filate nel rivederla vi siete detti questa l'abbiamo scritta davvero bene davvero una scena
09:16di grande impatto? Ma guarda ce ne sono tante perché penso che un lavoro del girere ti capiti
09:23una volta nella vita se sei fortunato e quindi diciamo grande gratitudine e fierezza di tutto
09:31quello che abbiamo fatto noi e che poi hanno fatto tutti dagli interpreti a Joe al montaggio
09:37alle musiche insomma veramente ce ne sono tantissime. Io sono un grande fan della puntata 4 che è quella
09:45sulla marcia su Roma in assoluto diciamo in generale e poi per parlarti di scene di momenti
09:51amo diciamo che amo quel post moderno che secondo me non è un'amicare al presente ma un'universalizzare
10:02il racconto per dire c'è un finale con Elvis in sottofondo che se con un discorso di Mussolini
10:08alla camera Elvis in sottofondo che per me diciamo è una gioia pura nello scriverlo e poi nel
10:15vederlo ogni volta. Sì anche per me quello è penso il pezzo più che quando lo vedo mi colpisce in
10:27qualche modo di più anche perché il discorso che fa Mussolini alla camera in quel momento è un
10:34discorso politicamente assolutamente contemporaneo, Mussolini sta rivendicando la necessità di una
10:47legge elettorale molto maggioritaria con la quale con appena il 25% dei voti chi li ottiene ottiene
10:56il 65% dei seggi quindi un'enormità in qualche modo decisamente antidemocratica e sta argomentando
11:09la necessità di questa legge per una maggiore governabilità dicendo voi mi parlate di libertà
11:18ma la libertà non esiste la libertà è una categoria filosofica esistono le libertà ma
11:25della libertà nessuno mi parla la gente mi chiede mi chiede acqua corrente mi chiede energia
11:31elettrica mi chiede cure per le malattie che è una come dire una semplificazione populista
11:41estremamente contemporanea e ci dice anche di che cosa succede quando sottovalutiamo l'importanza
11:50dei diritti e della libertà in cambio all'epoca era evidentemente acqua corrente, cibo, energia
12:02elettrica e oggi magari sono altre cose che ci vengono facilmente in mente e in quel momento
12:12cambia la storia in qualche modo quel momento muore la democrazia liberale italiana. Oltre
12:20alla rottura della quarta parete un'altra cosa che ho notato con non voglio dire con estremo
12:27piacere perché poi sembra quasi che voglia sposare la violenza con morbosità però ho notato che la
12:33serie non si trattiene quando c'è bisogno di mostrare la violenza il sangue anche quella
12:39che era la crudeltà dei dei fascisti nell'intervenire in alcune situazioni è un qualcosa
12:46che avete voluto perché magari ci tenevate a trasmettere questo senso di violenza e che
12:52magari in altre situazioni invece vi era stata un po' negata come se a dire evitiamo di far
12:57vedere cose troppo cruente davide soprattutto tu che arrivi anche da qui non è hollywood magari
13:04lì invece c'era stata più una direzione del dire evitiamo di far vedere scene che possono dare
13:09fastidio allo spettatore guarda bella domanda secondo me non è affatto una questione di
13:16fastidio è una questione di che cosa davvero si vuole dire nel senso che qui per noi era
13:21importantissimo e per giolo è stato ancora di più mostrare la violenza senza nascondere niente senza
13:29proprio coprirci gli occhi in alcun modo e anche mi viene da dire non solo mostrarla ma appunto
13:36come dici tu esacerbarla in un modo che rimane in mente cioè non è una violenza generica mi viene
13:43in mente moretti nel sol dell'avvenire quando impazzisce di fronte alla scena della pistola e
13:48dice ma non può essere così semplice non è che lo ammazzi punto che cosa stiamo facendo e quindi
13:53quel dare importanza ogni momento ogni gesto di violenza ce ne sono tante che si ricordano
14:00nella serie ma mi viene in mente quando gio ci ha parlato di che voleva che mentre i fascisti
14:05stanno andando a fare uno dei primi massacri veri contro i socialisti ci fosse una rana sul campo
14:12che venisse schiacciato dal camion dei fascisti questi dettagli servono appunto a non nascondere
14:20niente e a dire guardate che quella violenza è insita nel fascismo è insita in mussolini e non
14:27è diciamo generica ecco non è generica in cui non è hollywood è giusto per risponderti anche
14:34su quello invece c'era una sopra noi abbiamo scelto di non mostrare mai l'omicidio perché
14:42quello che ci interessava era tutto quello che c'era intorno e in particolare dentro quella
14:46casa e quindi era tutta un racconto di rapporti familiari per una specie di tragedia greca
14:52familiare di della condizione impossibile di una famiglia che in fondo si ritrova ad aver perso
14:59una persona che comunque amava ma dover difendere una figlia e quindi in quello invece l'omicidio
15:08che poi un omicidio piccolo meschino al di là diciamo del comunque dei tratti ovviamente legali
15:14che comporta metterlo in scena però non era il fuoco invece qui quella violenza è un fuoco
15:20importantissimo del racconto. Quelli sono stati anni di violenza incredibile anche da parte
15:34socialista diciamo c'era una società come se fosse stata plasmata dalla violenza di quella
15:45guerra di trincea della prima guerra mondiale che molti film anche recenti ci hanno restituito
15:52quindi c'è stata una guerra civile in italia in quegli anni e veramente la violenza era la
16:01caratteristica più impressionante in qualche modo era quasi ordinaria non so come dire cioè
16:10c'era un livello di violenza che quella guerra aveva reso tollerabile in un certo senso fino a
16:15un certo punto evidentemente però è stata una guerra civile con migliaia di morti. Anche la
16:21scena del quando si è in parlamento senza voler fare spoiler e viene puntata una pistola contro
16:26il giovane Matteotti quindi dici bene è quasi un legittimare quella violenza era concesso
16:33presentarsi in parlamento con una pistola durante una una semplice tra virgolette discussione
16:39parlamentare quindi erano anni in cui si raccontava in maniera diversa la gestione
16:46della politica ma anche semplicemente della quotidianità. Stefano invece volevo volevo
16:52chiederti quanto c'è stato se c'è stato confronto con Scurati, Scurati ha visionato le puntate ha
17:00letto la sceneggiatura è intervenuto o è stato un lavoro che una volta acquistati i diritti da parte
17:06della produzione vi è stato commissionato e fine? No no Antonio Scurati aveva per contratto una
17:13collaborazione diciamo allo sviluppo della serie quindi diciamo ha seguito tutta la fase di
17:23sviluppo è stata una collaborazione diciamo non assidua che ha avuto anche dei momenti per stessa
17:38ammissione di Antonio difficili nel senso che comprensibilmente lui ha scritto un romanzo
17:46storico di cui rivendica l'accuratezza e la fedeltà alla vicenda storica e poi si è ritrovato due
17:57persone che con la storia la rimasticavano, gli davano un vestito completamente diverso un tono
18:05diverso a tratti addirittura si rideva e questo lo ha destabilizzato diciamo facendogli venire la
18:15preoccupazione che questo tipo di lavoro avrebbe appunto banalizzato il fascismo restituito l'immagine
18:22di una dittatura da operetta di un dittatore pagliaccio mentre invece diciamo è chiaro noi
18:31ce l'avevamo questo questo timore come ho detto questa preoccupazione però pensavamo che come dire
18:36quello stesso messaggio potesse passare meglio attraverso il mezzo televisivo di quanto non
18:44fosse possibile fare con il romanzo con quel tipo di tono e di trattamento e che il messaggio sarebbe
18:49arrivato storico con la stessa la stessa efficacia tanto che poi quando Antonio ha cominciato a
18:56vedere i materiali girati premontati e poi le puntate montate ha riconosciuto che in qualche
19:05modo era stato fatto un lavoro ben fatto eccoci un lavoro che non tradiva come dire l'importanza di
19:18fondo del romanzo. Sì perché vi dico in maniera molto onesta io per la non dico la maggior parte
19:27degli episodi però spesso avevo una sorta di sorriso di default proprio perché notavo nel
19:35personaggio poi veniamo a parlare anche dell'interpretazione di Marinelli perché sono
19:40anche lì curioso di farvi alcune domande però in quella interpretazione sempre molto sopra le
19:44righe avevo un sorriso che a un certo punto era quasi automatico impostato di default perché mi
19:50dicevo sono pronto qui a farmi una risatina nonostante poi nel momento in cui sei lì pronto
19:55a ridere vieni immediatamente bloccato dal dall'arrivo della violenza quindi hai questa
20:01bella dicotomia che crea in te la serie però di base a me è sembrata quasi una direzione voluta
20:08desiderata e ottenuta dell'andare a rendere Mussolini quasi un personaggio sopra le righe
20:15ma quel sopra le righe quasi divertente come dire guarda come scappa qui dai socialisti che
20:20lo stanno cercando guarda come si nasconde guarda anche queste battutine che fa anche la scena in
20:25cui è lì a guardare la corsa dei cavalli e si mostra un selvaggio perché si si alza all'improvviso
20:31per esultare anche lì un sorriso te lo strappa e dici beh incredibile proprio ti viene quasi da
20:37dargli del del sempliciotto ecco quindi immagino ci fosse una una direzione ben specifica su questa
20:47e mi fa piacere sapere che Scurati l'abbia in qualche modo avallata, provata. Questa era un'intenzione
20:53molto netta nostra far appunto un po' per la motivazione che ti dicevo prima sull'empatia
21:01o la vicinanza al personaggio ma anche per ottenere esattamente lo scopo che sono felice
21:06che tu abbia provato cioè abbassare la guardia per poi essere colpito in faccia ancora più
21:12violentamente dallo schiaffo della violenza da quello che in realtà è sotto i nostri occhi
21:16sempre e poi io credo che la realtà non sia mai cioè non è vero che siamo seri sempre cioè è
21:23impossibile in tutte le situazioni non esiste una serietà assoluta e quindi in realtà mi sembra
21:28molto più rispettoso della verità questo questo atteggiamento in cui dietro al nero c'è sempre la
21:37risata e c'è sempre che poi il nostro modo di diciamo sopravvivere alla vita però è a parte
21:44invece su Mussolini era esattamente questo scopo di appunto far abbassare le difese anche
21:51perché poi Mussolini è profondamente italiano e noi da italiani non riusciamo mai a prenderci
21:57completamente sul serio e poi era appunto c'è una complicità con lo spettatore che è molto voluta
22:06e che nello scherzo e nella risata appunto nasconde anche un'intimità pericolosa che cercavamo
22:14e invece ero curioso di sapere un po' com'è stato il rapporto con Marinelli che ha fatto secondo me
22:23ha dato vita a un Mussolini meraviglioso ho letto che anche a livello fisico ha deciso di trasformarsi
22:30prendendo 20 chili iniziando a arrasarsi per avere quella capigliatura che quindi è qualcosa che si
22:37è creato e non che veniva realizzato ogni volta con trucco e parrucco. Il personaggio lo avete
22:44scritto sapendo che ci sarebbe stato Marinelli o Marinelli ha sposato la vostra scrittura una
22:50volta che è stato scelto? Guarda per qualche ragione Luca è stato sempre l'attore candidato
22:59a interpretare Mussolini considera che da quando sono iniziate le riprese a quando noi abbiamo
23:12cominciato a lavorare sul romanzo gli scurati sono passati quattro anni e in questi quattro anni ci
23:24sono state diverse ipotesi di regia ci sono state diverse passaggi ma l'unico punto fermo sempre è
23:31stato misteriosamente quello di Luca e poi appunto il fatto che forse anche diciamo senza
23:44il consenso di Marinelli nel senso che fin quando Marinelli ovviamente in astratto magari a qualcuno
23:51ha detto sì mi piacerebbe però fin quando poi non ha letto non ha visto quello che avrebbe dovuto
23:58fare non è stata mai mai concreta e quando poi è entrato Joe ha detto sì Marinelli un attore
24:05meraviglioso loro due si sono capiti immediatamente si sono amati follemente e considera che Marinelli
24:15è in scena praticamente sempre c'è un livello di partecipazione alla serie impressionante e io
24:26penso che come dire il fatto che si siano così trovati e che Luca si sia sentito di potersi
24:32fidare da una parte della scrittura e poi di essere nelle mani di Joe è stato un elemento
24:40determinante al di là della somiglianza reale come spesso accade poi in questi casi magari il
24:49primo impatto ti disorienta un po' perché abbiamo un'altra immagine di Mussolini e poi piano piano
24:56te lo dimentichi e lui diventa questo strano Mussolini che un po' è Alberto Sordi un po'
25:05un po' appunto un po' gangster un po' e poi figura merissima. Davide il percorso tuo parte...
25:21Che uno fuma è reato? Scusami? Che uno fuma è reato o no? No assolutamente mi pare che in Italia
25:29ancora non lo sia, non lo so cosa accadrà nei prossimi anni magari sai retroattivamente tra
25:35dieci anni lo sarà quindi vedendo questa serie verranno eventualmente a cercarti. Però i poster
25:41non si possono mettere sigarette. Vedi vedi, è una censura che d'altronde abbiamo sempre dovuto
25:50contrastare non so se avete mai fatto caso a quelle foto in cui Walt Disney è con le due
25:55dita così e non ha niente tra le dita perché gli veniva sempre cancellata la sigaretta. Qui
26:01citavo Bad Guy 2, andate a vederlo al posto. Giusto giusto ci sarei arrivato perché volevo
26:08fare questo percorso che parte dal 1992 e arriva anche a Bad Guy passando poi anche per Queen
26:14Honey Hollywood perché quello che ci sta un po' raccontando la tua carriera è che ti stai
26:19specializzando in quelle che sono le storie reali e raccontare delle storie vere a parte
26:26probabilmente il re con Zingaretti e forse non so adesso mi direi tu qualcos'altro che non ha
26:33dei riferimenti storici ben precisi. Volevo capire da te però e affrontare con il supporto anche di
26:39Stefano un discorso un po' più grande. Può essere che nell'audiovisivo moderno sta perdendo interesse
26:47la fantasia e sta acquisendo maggiore interesse il racconto della storia di quello che è realmente
26:52accaduto. Guarda è un discorso complesso super interessante diciamo in realtà l'opera più
26:59originale è proprio The Bad Guy che ha mille riferimenti alla realtà ma in realtà poi è il
27:04conto di Montecristo però quello è il vero grande riferimento principe però è verissimo che poi sì
27:15in quello che ho scritto e spesso si parte non solo dal reale ma dalla storia poi spesso
27:22dal period che è in modo bizzarro quello che tutti dicono non voler fare i broadcaster e poi
27:29vediamo mille serie period che ci piacciono tantissimo io credo allora cioè partiamo dalla
27:35motivazione più meno nobile che è il fatto che chiaramente in questo momento in particolare ci
27:44si affida ai famosi IP quindi a una proprietà intellettuale forte che in qualche modo rassicuri
27:50nell'operazione economica che si va a fare quindi più facile fare la serie dal libro che ha venduto
27:58400 copie che dall'idea originale magari di un grande regista o di un ottimo sceneggiatore
28:06purtroppo. Per quanto riguarda il period invece quello che affascina me personalmente moltissimo
28:13è l'universalità dell'essere umano cioè il fatto che poi cambiano i tempi ma noi non cambiamo mai
28:17e quindi mi piace andare a cercare quello che c'è di me e di noi in ogni racconto storico che vado
28:27che vado ad affrontare perché mi sembra un modo da un lato di uscire dalla contemporaneità che a
28:33volte mi inorridisce e dall'altro di però trovare appunto trovare quella contemporaneità in un'altra
28:43in un'altra epoca quindi questo personalmente è quello che affascina me appunto accanto alla
28:48motivazione anche comprensibile invece del mercato che in qualche modo parte da storie
28:54difficilmente originali secondo me dovremmo tutti come autore cercare di ritagliarci uno
29:00spazio invece di invenzione che non deve necessariamente partire dal presente ma
29:07appunto in qualche modo vivere di originalità autoriale ma secondo me c'è anche un elemento
29:15cioè accanto a quello meno nobile ovvero di un mercato impaurito che vuole scommettere sul
29:26sicuro tra virgolette no che è un assurdo perché non esiste il sicuro nell'arte da nessuna parte
29:34insomma non esistono ricette che qualcuno cerchi di applicarle c'è proprio un elemento di
29:42difficoltà di lettura del presente soprattutto di ipoteca del futuro per cui se poi tu pensi
29:51a una serie al tempo che ci vuole dal momento in cui decidi di provare a farla al momento in cui
29:57sarà in onda tu riesci a immaginare come sarà la nostra vita tra due anni e quante cose saranno
30:06cambiate da tutti i punti di vista c'è proprio una difficoltà di immaginazione penso però a
30:17Squid Game quanto riesce a intercettare la contemporaneità ponendosi quasi fuori dal
30:26tempo no e quindi dimostrazione che invece è possibile prendendosi dei grossi rischi
30:33e però è appunto il creatore di Squid Game ci ha anche raccontato quanto è stato difficile per
30:41lui arrivare a costruire quel tipo di racconto e di serie e quanto imprevedibile è stato quel
30:51successo in qualche modo e quando affronti la contemporaneità è fantastico quando ottieni
30:58quando la intercetti in qualche modo addirittura l'anticipo il caso clamoroso ogni tanto noi Bad
31:03Guy ci mandiamo nella chat avete visto cosa è successo perché sembriamo profetici la cosa più
31:09clamorosa è stata diciamo nella prima stagione il boss viene quasi preso perché si sta facendo
31:15un intervento a Rene quindi per motivi di salute e poi abbiamo visto che è successo qualche anno
31:21dopo insomma e Stefano resto sempre da te perché hai più o meno 15 anni di esperienza in più
31:33rispetto a Davide è iniziato una decina d'anni prima a fare questo mestiere e quindi vorrei
31:39chiederti una non dico una panoramica però una tua considerazione su come se è cambiata la
31:47scrittura in Italia nel corso di questi anni perché l'Italia è cresciuta anche dal punto
31:52di vista della serialità tanti anni fa si guardava alle serie tv come un prodotto di serie b c'era
31:59l'idea che il cinema fosse l'unica cosa che doveva essere fatta era l'unica cosa dove uno
32:04sceneggiatore un regista poteva trovare soddisfazione e invece oggi sembra quasi il contrario la
32:09serialità ha preso un valore maggiore sono tutti quanti più interessati alla serie che al film
32:16come senti che sta cambiando la scrittura però di pari passo a questo aspetto e dimmi anche tu se
32:22sei d'accordo effettivamente con questa mia lettura che il cinema e la serie si sono un
32:26po scambiati i ruoli è vero in parte nel senso che già è cambiato come l'impressione che c'è
32:36stata una fase in cui alla serialità si sono avvicinati dei talenti cinematografici che
32:44consideravano la televisione di serie b hanno capito che la serialità ti dava delle opportunità
32:49di racconto affascinantissime la possibilità di andare molto più in profondità di scavare di più
32:58i personaggi piuttosto che appoggiarsi esclusivamente sulle storie e come derivato di un'esperienza
33:06americana di una stagione americana fantastica sopranos madman breaking bad e tutti quei
33:14capolavori lì e poi è come se in parallelo con l'arrivo sul mercato di una quantità incredibile
33:22di soldi per produrre serie in numero folle si fosse accompagnata invece con un crollo della
33:32qualità tantissimo prodotto scarsissimo prodotto realmente di rottura innovativo di qualità
33:41tant'è che le serie che a me vengono in mente più belle più recenti con poche eccezioni sono serie
33:53minori uscite magari da piattaforme locali o i tenti televisivi locali di paesi che poi attraverso
34:04la diffusione su piattaforme internazionali hanno avuto una risonanza improvvisa un po' la sensazione
34:13che oggi che si ritorni il cinema invece che proprio come risposta a una banalizzazione del
34:20racconto seriale facciamo una serie su qualsiasi cosa se sono fatte serie su tutto come se appunto
34:24tutto consentisse di raccontare per 600 minuti 500 minuti 400 minuti e non è così evidentemente
34:34e avesse poi riportato l'attenzione e l'interesse di talenti artistici sulla forma cinematografica
34:49più che sulla sulla forma seriale però non lo so io non sono molto ottimista perché penso che le
34:56piattaforme non abbiano in nessun modo elevato la qualità non hanno dato molto più prodotto di
35:08qualità hanno dato molto più prodotto e questo comunque diciamo oltre ad avere un effetto dannoso
35:16sull'audience nel senso che la banalizzazione in qualche modo abbassa il tuo senso e gusto
35:24anche di fruizione dell'arte e dall'altra parte ha diciamo creato un po' meno coraggio non so come
35:41dire nello sperimentare nel fare cose innovative il mio gigantesco problema con M è che M è un'esperienza
35:51unica e a volte è la sensazione cioè almeno io la sensazione anche per ragioni anagrafiche che si è
35:59irripetibile a questo punto della carriera e della vita e poi dopo un po' tornare indietro sia un
36:06pochino più difficile per questa combinazione di potenza della storia significato del contenuto e
36:14talenti coinvolti non è lo standard evidentemente al di là del giudizio diciamo sulla serie non lo
36:27so non mi sembra un grandissimo momento ecco mi sembra un piuttosto difficile di contrazione di
36:35appunto di dominio del like come tipo di concetto diciamo che quanto di più rischioso cioè in qualche
36:47modo veramente di banalizzazione dei prodotti è chiaro che poi escono mille serie a strascico
36:54un pezzo pregiato viene fuori ma viene sempre fuori per caso non è che viene fuori perché tu
37:01riesci a programmarlo a una cosa di questo genere
37:04ma è un discorso super interessante su cui ci interroghiamo tantissimo complicato e forse un
37:18problema come dire insito nel fatto che quando qualcosa diventa mainstream inevitabilmente deve
37:26diventare generalista inevitabilmente quindi appiattisce verso un canone più medio questo
37:33proprio nelle cose e tanto che la serialità che citava Stefano e che adoriamo nasce proprio come
37:40dicevi tu quando la serialità non era cool quando era un po' un rifugio di geni autoriali che
37:48potevano avere uno spazio che altrove non gli era concesso e nasceva tutto dall'idea e dalla
37:54pagina scritta adesso c'è stata questa ricerca di prodotto che è appunto di là del fatto che è
38:02stata richiesta una quantità che non permetteva tempi di sviluppo atti a fare qualcosa di decente
38:09molto spesso ma in più proprio per scelta soprattutto delle piattaforme vuole una ricezione
38:18più larga e meno o meno attenta a me personalmente a noi penso come spettatori piace qualcosa invece
38:25che ti richieda molta attenzione anche questa il beach watching per me è un dramma non so come
38:31dire perché secondo cioè io adoravo quando vedevi un episodio di madman ed eri felice di aver visto
38:36un episodio di madman e non dovevi vedere il successivo perché c'era un cliff scorretto alla
38:43fine dell'episodio non so come dire per ragionare su quello che avevi visto magari ti confrontavi
38:50con gli altri dicevi cosa accadrà adesso nel prossimo episodio avevi quella settimana di
38:55di gap che ti permetteva di riflettere ma anche diciamo serie li anche viste oggi quindi quando
39:00volendo potresti vedertele tutte in fila hanno una come dire una chiarezza di racconto nella
39:06singola puntata che veramente a me manca tantissimo un tema così chiaro in m c'è
39:12molto quindi è interessante vedere la differenza tra una frizione come quella che abbiamo avuto
39:17ieri tutta in fila che comunque è spettacolare ed è una goduria assoluta e invece quella che
39:24sarà su sky di degli singoli episodi io sono molto curioso di vedere come questa ricezione
39:30per primo in me ma diciamo verrà vissuta in modo in modo diverso e forse non lo so dove la strada
39:39io credo che ci sia sempre bisogno della nicchia e di un prodotto in qualche modo diverso cioè è
39:45giusto che le più grandi piattaforme facciano un prodotto generalista e facciano loro che hanno
39:51lo spazio anche un prodotto invece per auto per spettatori che cercano qualcosa di diverso e allo
39:56stesso tempo vorrei come sky è la regina di questo in realtà che ci fosse una casa per prodotti più
40:04ambizioni più ambiziosi diversi e che non guardino soltanto al numero di spettatori che che guardano
40:12la serie ma guardino in fondo al fare una cosa importante bella e che renda soddisfatti chi la
40:19fa e chi la vede al di là del risultato di pubblico però poi c'è anche un equivoco nel senso che non
40:25è che il generalismo automaticamente significhi superficialità o qualità media no cioè anzi
40:33diciamo l'ambizione di tutti è quella di essere visti da più persone possibili e di rendere i
40:39racconti più accessibili a tutti anche perché i cartoni animati di disney ci insegnano no di quanti
40:48livelli di profondità e lettura si può avere in qualcosa che gratifica un bambino e un adulto
40:58no cioè è proprio quello è più che altro un discorso di dire che il generalismo deve essere
41:05banale deve essere per forza semplice deve essere per forza immediato deve soddisfare nelle sue
41:13forme di racconto un ascolto distratto per cui anche se tu ti perdi un minuto in fondo non succede
41:20niente perché qualcuno ti ripeterà quello che è successo in quel minuto che ti sei distratto e che
41:26quanto di più indecente da un punto di vista narrativo non so come dire no è come un romanzo
41:32che ogni x pagine ti ripete qualcosa e questo diciamo difficile che da questa logica esca
41:42un capolavoro come dire un pezzo pregiato in qualche modo ma questo ha sempre a che fare
41:53con con come nascono i capolavori o le cose indimenticabili nascono invariabilmente dalla
42:03combinazione di alcuni fattori il primo dei quali è la libertà creativa e il secondo i talenti che
42:10in qualche modo sono coinvolti e il terzo è il caso perché intercetti un momento storico
42:20cogli qualcosa che è nell'aria però diciamo a questo non ci arrivi se mancano uno degli altri
42:32due elementi cioè il talento e la libertà creativa che la cosa che noi dobbiamo difendere quanto più
42:39possibile perché altrimenti se noi andiamo costantemente dietro alla logica del like
42:47siccome quel prodotto ha avuto tanto gradimento lo riproduco secondo i meccanismi di costruzione
42:54di quel determinato prodotto è la fine siamo morti non so come dire la creatività è morta
42:59è l'applicazione di una formula c'è stata una stagione della televisione italiana quando c'erano
43:07solamente mediaset e rai in cui ha successo su rai 1 una serie che si chiama commesse tutta al
43:15femminile improvvisamente tutti i produttori e le reti chiedono un prodotto al femminile seriale
43:22però questo diciamo è totalmente insensato da un punto di vista artistico e creativo non solo per
43:33il nostro mondo dove quando tu cominci a lavorare una cosa questa cosa puoi vedere la luce passa
43:379 anni e quindi il gusto del pubblico è completamente cambiato però va proprio rotto
43:45come dire il meccanismo del consenso cioè l'arte è arte quando è rottura non quando è consenso
43:54quando divide quando diciamo il conflitto che tu hai raccontato si riproduce in chi quel conflitto
44:02lo sprofruisce ma poi esiste qualcosa come il gusto del pubblico cioè io lo so cosa voglio
44:07no io da spettatore credo di voler essere sorpreso e quando è successione è una cosa totalmente
44:15dirompente dell'ultima secondo me grandissima serie internazionale di quel livello lì in cui
44:20parlavamo e però non manchi squid games baby reindeer cioè sono tutti prodotti che non ti
44:27aspetti mai non ti aspetti mai che certo non vengono fatti né diciamo con questa vecchia
44:32versione dell'algoritmo che citava stefano contemporanea ma non le intercetti per volontà
44:39strategica e poi comunque secondo me noi in generale tutti quelli che raccontano storie
44:45devono avere qualcosa da dire e non provare a diciamo ad applicare una forma lo ripetiamo
44:50voglio farvi una domanda personale immaginiamoci una checklist sempre nel rispetto della libertà
44:59creativa così da darvi totale libertà e magari lanciare anche un messaggio a sky per il futuro
45:05vediamo quali sono i racconti della storia che avete già coperto e quello che vorreste fare
45:13nell'immediato futuro Mussolini c'è, Tangentopoli c'è, Avetrana c'è, vogliamo metterci anche Gomorra
45:23per Stefano c'è, la mafia uccide solo d'estate mettiamo anche quella quindi anche c'è un racconto
45:31della mafia in Sicilia, Aldo Moro c'è, Aldo Moro c'è con Esterno Notte infatti da lì in realtà
45:39volevo partire che cosa manca che cosa vi manca a livello storico che però vorreste raccontare
45:45potete anche dirmi una nuova storia al The New Pop no io diciamo penso che l'incredibile non
45:57raccontato o comunque dove non siamo riusciti cioè se una parte che troppo non raccontato
46:03è che la nostra politica la politica in senso stretto cioè noi abbiamo nell'immaginario del
46:10racconto politico le serie americane sui presidenti del nord West Wing House of Cards in qualche modo
46:20dove è chiaro che lì hai un immaginario che si poggia su decenni di cinematografia e anche come
46:30dire una liturgia che ci sembra molto affascinante la politica italiana ha una liturgia irresistibile
46:38cioè noi siamo i campioni del mondo del barocco politico oltre a essere gli inventori della
46:46politica come dire l'Italia no cioè da Machiavelli in poi eppure non l'abbiamo saputa mai raccontare
46:53Paolo Sorrentina si è raccontato in vivo però lì c'è un personaggio straordinario i meccanismi
47:00secondo me piacciono moltissimi meccanismi quando una serie ti racconta non solo una storia ma tu
47:05poi capisci veramente entri in mondi che non conosci i funzionamenti di certi mondi e lì
47:11c'è un racconto un racconto straordinario che non è solo folcloristico in qualche modo e quello è un
47:21totale non non raccontato così come diffonde un racconto non riuscito il racconto delle nostre
47:31trame oscure ci sono pezzi di racconto sul terrorismo quasi solo sul terrorismo di sinistra
47:42peraltro c'è stato qualche tentativo con la strage di Bologna nel stadio di piazza Fontana
47:50però quella è una stagione incredibile veramente incredibile non raccontata è un po' come quando
47:59Antonio Scurati dice beh insomma la storia di Mussolini veramente non la conosce nessuno
48:04è una storia pazzesca ed è un uovo di colombo in un certo senso ed è un uovo di colombo irresistibile
48:13perché sconosciuto la forza di Esternonotte stava nel fatto non tanto che ti spiegasse come è
48:22andata quella vicenda perché quella vicenda è inspiegabile non c'è una verità però tirava
48:29fuori degli elementi umani quindi è come se la estraesse da quell'epoca quella storia la rendesse
48:37universale anche per com'è l'abbiamo raccontata e invece raccontare precisamente che cosa è
48:44successo in quegli anni in Italia c'è stata un'organizzazione segreta che si chiamava Gladio
48:51che era un corpo speciale segreto a metà tra l'eversione e i servizi segreti deviati ma lì c'è
49:06un materiale narrativo sconosciuto perché parliamo di 50 anni fa è incredibile veramente
49:14credibile. Io estremizzo vado agli albori della nostra città è una mia ossessione personale un
49:23po' anche per ragioni biografiche il primo libro che mi ha regalato mio fratello avevo tipo sei
49:26anni era un'iliade per ragazzi e diciamo è la storia che mi ha segnato e credo che ci sia tutto
49:35la dentro quindi avrei il desiderio prima o poi di raccontare tutto dal punto di vista di una
49:40città assediata e di mettere diciamo nell'assoluto della guerra quindi della morte e della lotta per
49:48la sopravvivenza tutte quelle emozioni umane invece quotidiane che va dall'amore all'affetto
49:55insomma mi piacerebbe prima o poi mi ha sempre affascinato come racconto come figura sempre
50:01parteggiato per i troiani e così non lo so è una cosa che ogni tanto una suggestione che
50:08ogni tanto mi attraversa e forse prima o poi bisognerebbe provare ad affrontare.
50:12Suggestione che Nolan ha sfiorato visto che adesso ci proporrà l'odissea e quindi un capitolo
50:21successivo puoi proporgli di fare il prequel. Lo chiamo. Vi faccio le ultime due poi siamo in
50:30chiusura questa è un po' più di diciamo di panoramica generale della situazione ritornando
50:40anche un po' il discorso di prima magari più per Davide ma anche per Stefano in realtà quanto è
50:46difficile oggi per un giovane iniziare a lavorare come sceneggiatore? È una domanda gigantesca
50:54perché sono tanti i ragazzi di talento che in realtà anche ci scrivono, che incontriamo,
51:01che leggiamo e che fanno fatica a trovare spazio in questo mercato un po' sempre per la tentazione
51:10della sicurezza e quindi di pensare di prendere autori più esperti faciliti il lavoro cosa che
51:18non è sempre vera affatto che poi è un po' il problema di quando la battuta per il quale tu
51:25provi a iniziare a lavorare e ti dicono beh non hai abbastanza esperienza e dovrai iniziare a
51:29lavorare per cominciare a fare esperienza. È strano perché è stato un periodo appunto di grande
51:35produzione eppure non c'era un'apertura totale a un sistema diciamo di giovani talenti. Viene
51:46anche da dire che sempre più persone vogliono fare questo lavoro e quindi inevitabilmente c'è
51:51diciamo una selezione spietata e non è automatico purtroppo questo sempre nella vita che tutti
51:59quelli bravissimi ce la facciano e che quelli che ce la facciano siano tutti bravissimi ahimè però
52:05questo diciamo appunto avviene in tutti in tutti i mondi. Quello che direi io è scrivere cioè questo
52:09lavoro secondo me non va fatto per fare questo lavoro va fatto per raccontare quello che senti
52:14di dover raccontare sembra banale e sembra facile dirlo e mi scuso se sembra facile dirlo da chi lo
52:20fa però a me viene da dire deve essere un po' un'ossessione non può essere così voglio cosa
52:27voglio fare voglio fare un cuoco oppure voglio fare il medico oppure voglio fare lo sceneggiatore
52:34così perché è uno dei vari mestieri cioè secondo me deve nascere un po' da una necessità da un'
52:39ossessione ed al dire che storia voglio raccontare oggi come voglio studiare oggi come che insomma
52:47deve essere è un percorso lungo difficile spesso non perché poi adesso siamo felicissimi di essere
52:54qui con te sembra tutto meraviglioso ma che spesso batti la testa contro il muro e quello
53:01che vorresti fare non riesci a farlo e ti trovi a fare quello che non vorresti fare quindi insomma
53:06da un lato mi viene da dire fatelo se avete davvero la necessità e il desiderio di farlo
53:12perché dall'altra parte il lavoro bello il mondo quello di essere il dio delle tue storie però è
53:19un percorso difficile e che mille volte come naturale ti troverai ma io sto ingannando me
53:25stesso i miei genitori e tutte tutte le persone intorno con il mio sogno è qualcosa che invece
53:30posso davvero fare e quindi in questa schizofrenia bisogna prepararsi ad affrontarla messaggio di
53:37speranza il consiglio è sempre quello di poi la vita ci vuole culo penso che il primo requisito
53:51da tutti i punti di vista dalla salute alle opportunità professionali o sentimentali cioè
53:59quello purtroppo è un ingrediente determinante e culo che vuol dire caso al caso diciamo tu provi
54:09di porre dei limiti con la serietà lo studio l'applicazione l'umiltà che sono tutte tutti
54:23requisiti fondamentali diciamo per fare per fare questo mestiere e di nuovo più di tutto direi
54:30cercare di essere liberi proprio liberi testa liberi creativamente cioè di andarsi a cercare
54:37perché voglio fare questo mestiere perché voglio raccontare in questa forma delle storie e che
54:45cosa voglio raccontare cioè perché non è che uno scrive tutto e può scrivere tutto e scrive tutto
54:53alla stessa maniera io se mi guardo indietro penso che scrivo sempre della stessa roba quella
54:58che mi sta a cuore che poi ha diversi vestiti diverse forme diversi generi però poi ho la
55:08sensazione che le mie lenti sono sempre le stesse e allora hai qualcosa da dire quello è la prima
55:19spinta in qualche modo non c'è un bisogno di espressione poi prenderà quella forma diciamo
55:26insieme appunto a tanta umiltà tanto studio tanta voglia di imparare tantissima curiosità
55:34e capacità di osservazione e poi ci vuole l'occasione in qualche modo perché l'occasione
55:45può arrivare può anche non arrivare mai insomma. Diceva Seneca che non esiste la fortuna ma esiste
55:53il momento in cui il talento incontra l'occasione quindi vediamo se effettivamente per i giovani
55:58questa occasione arriverà l'ultima domanda alla quale dubito possiate rispondere state già
56:04lavorando ai sequel della serie visto che parliamo di quattro libri immagino che l'obiettivo sia
56:10quello di arrivare a fare quattro stagioni. Qualcosa possiamo dire nel quattro non lo sarebbe
56:17comunque nel caso sarebbero probabilmente tre evidente che è un momento del mercato complicato
56:25questa è una serie che ha un impianto produttivo forse irripetibile e quindi stiamo pensando
56:35sicuramente tutti insieme la volontà di tutti da Sky ai produttori come non farla morire ma è un
56:41momento del mercato particolarmente impegnativo e quindi non lo so quello che diceva Stefano
56:48prima sull'irripetibilità di un'opportunità del genere vale da tanti punti di vista.
56:56Va bene allora aspettiamo intanto vediamo come andrà io ricordo che M il figlio del secolo è su
57:06Sky dal 10 gennaio con i primi due episodi poi ogni settimana ne arriveranno altri due con la
57:11conclusione dell'episodio 7 episodio 8 il 31 gennaio su Sky Atlantic per la regia di Joe Wright
57:18e la sceneggiatura di Stefano Bises e Davide Serino che ringrazio ancora per essere stati
57:24con noi oggi grazie mille a entrambi un in bocca al lupo per quello che sarà il risultato penso che
57:30già abbiate avuto un bel feedback con la proiezione che è stata organizzata dal pubblico non vi ho
57:34chiesto come andate effettivamente però so che c'è stato il sold out in pochissime ore. Soprattutto
57:41c'è che sono rimasti tutti per sette ore dalle sei di pomeriggio a l'una di notte passate. Forse
57:52qualcuno senza vita però qualcuno turbato disturbato scioccato però non lo so io per me
58:05veramente il test più più straordinario l'ho fatto su me stesso nel senso che scritta seguito un po
58:17il set seguiti giornalieri seguito il montaggio viste tutte le versioni possibili immaginabili
58:23fatte le visioni a Venezia le proiezioni dedicate eccetera eccetera e ieri sono rimasto sette ore a
58:32riguardarla tutta con quella sensazione appunto di dire che meraviglia non mi capirà mai più è
58:39stato un caso straordinario di allineamento di pianeti pazzesco. Io vi auguro e ci auguro
58:50che possa ricapitare altre altre volte perché abbiamo bisogno di prodotti del genere in Italia
58:56abbiamo bisogno di prodotti scritti in questo modo quindi ce lo auguriamo tutti e ve lo auguro
59:01tantissimo. Grazie e l'appuntamento a tutti quanti i nostri ascoltatori è per settimana prossima
59:07sempre il giovedì per seguire PopTalk. Grazie e buon proseguimento. Grazie a te.

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