Ginevra, 8 gen. (askanews) - A cinque anni dall'inizio della pandemia di Covid-19, in molti si chiedono se il mondo sarà pronto a gestire una prossima pandemia. L'Organizzazione Mondiale della Sanità sta spingendo su un accordo che possa essere utile per fronteggiare una eventuale minaccia e per garantire che il Pianeta sia pronto ad affrontarla.Ma mentre l'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite considera il mondo più preparato di quanto non lo fosse quando è arrivato il Covid, il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha avvertito: "Se la prossima pandemia arrivasse oggi, il mondo si troverebbe comunque ad affrontare alcune delle stesse debolezze e vulnerabilità"."Siamo ancora vulnerabili - ha detto - e alla domanda che molti mi pongono, se siamo pronti per la prossima pandemia, rispondo sì e no, perché abbiamo una certa preparazione, come ho spiegato, ma allo stesso tempo, senza una legge internazionale vincolante come un accordo sulla pandemia, sarà molto difficile avere progressi davvero significativi in termini di preparazione".
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Siamo ancora vulnerabili e alla domanda che molte persone mi chiedono se siamo pronti per la prossima pandemia, io dico sì e no.
00:07Perché abbiamo fatto un po' di preparazione, come vi ho spiegato,
00:14ma allo stesso tempo senza un accordo internazionale come l'agremento per la pandemia
00:21sarà molto difficile avere un grande progresso in termini di preparazione per la prossima pandemia.
00:29Sono molto vicini all'agremento, quasi vicini, ci sono pochi problemi.
00:35Durante l'ultimo incontro hanno già concordato su due capitoli.
00:41E come sapete gli accordi internazionali prendono tempo.