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“Free Cecilia Sala". È l'unica frase che si legge sui fogli bianchi distribuiti a piazza dei Santi Apostoli, a Roma, nel corso del sit-in silenzioso, senza megafoni e striscioni, promosso dall'Ordine dei Giornalisti del Lazio e dall'Associazione Stampa Romana per "chiedere l'immediata scarcerazione" della giornalista arrestata in Iran lo scorso 19 dicembre. Un presidio che, come spiegato dal presidente dell'Odg del Lazio, Guido D'Ubaldo, "si ispira alle parole del presidente Mattarella nel discorso di fine anno, laddove ha reclamato la liberazione di Cecilia Sala e ha difeso la libertà di informazione".
"La famiglia ha chiesto ai media il silenzio stampa, ha chiesto di rispettare la trattativa in corso e di non interferire con ricostruzioni e scenari che potrebbero turbare la difficilissima azione diplomatica in atto - ha ricordato D'Ubaldo - Naturalmente ciascun giornale e ciascuna redazione esprimono liberamente il proprio punto di vista, ma sarebbe sbagliato ignorare un appello che arriva direttamente dalla famiglia di Cecilia". Il presidente dell'Odg del Lazio ha anche evidenziato che "sarebbe invece sbagliato confondere il silenzio stampa con il legittimo desiderio di milioni di cittadine e di cittadini di far sentire solidarietà e vicinanza e di trovare un modo di reclamare free Cecilia Sala". Gli fa eco il segretario di Stampa Romana, Stefano Ferrante, che spiega come il sit in sia una "manifestazione di solidarietà". La volontà è quella di "dimostrare che i colleghi sono con Cecilia in questo frangente, come sono accanto a tutte le persone che vengono minacciate e detenute solo perché fanno il loro lavoro di giornalisti in luoghi in cui è pericoloso farlo".

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00:00Fricecidia Sala è l'unica frase che si legge sui fogli bianchi distribuiti a
00:04Piazza dei Santi Apostoli a Roma nel corso del sit-in silenzioso, senza
00:08megafoni e striscioni, promosso dall'Ordine dei giornalisti del Lazio e
00:12dall'Associazione Stampa Romana per chiedere l'immediata scarcerazione
00:15della giornalista arrestata in Iran lo scorso 19 dicembre. Un presidio che, come
00:21spiegato dal Presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido Dubaldo, si
00:26ispira alle parole del Presidente Mattarella nel discorso di Fineano
00:29laddove ha reclamato la liberazione di Cecilia Sala e ha difeso la libertà
00:33d'informazione. La famiglia ha chiesto ai media il silenzio stampa, ha chiesto di
00:38rispettare la trattativa in corso e non interferire con ricostruzioni e scenari
00:42che potrebbero turbare la difficilissima azione diplomatica in atto, ha ricordato
00:46Dubaldo. Naturalmente ciascun giornale e ciascuna redazione esprimono liberamente
00:50il loro punto di vista, ma sarebbe sbagliato ignorare un appello che arriva
00:54direttamente dalla famiglia di Cecilia. Il Presidente dell'Ordine dei giornalisti
00:58del Lazio ha anche evidenziato che sarebbe sbagliato confondere il silenzio
01:02stampa con legittimo desiderio di milioni di cittadini e cittadini di far
01:07sentire solidarietà e vicinanza e di trovare un modo di reclamare Free
01:11Cecilia Sala. Gli fa eco il segretario di stampa romana Stefano Ferrante che
01:16spiega come il sit-in sia una manifestazione di solidarietà. La
01:19volontà è quella di dimostrare che i colleghi sono con Cecilia in questo
01:23frangente come sono accanto a tutte le persone che vengono minacciate e
01:27detenute solo perché fanno il loro lavoro di giornalisti in luoghi in cui è
01:31pericoloso farlo.

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