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SportTrascrizione
00:00Amici di canale Europa Sport, vi ritrovate ad una nuova puntata di Tennis Club.
00:27Oggi è una puntata speciale, un po' particolare perché abbiamo un ospite appunto d'eccezione
00:34e voglio dare il benvenuto a Matteo Renzoni.
00:37Ciao ragazzi, ciao a tutti.
00:39Vi ritrovate.
00:40Grazie a voi.
00:41Che insieme a Stefano.
00:42Ciao a tutti, buonasera.
00:43E Giovanni ci accompagnerà in questa intervista che possiamo dire in termini un pochino più
00:51informali, in questa chiacchierata che faremo in merito al libro che è appena uscito poche
00:59settimane già, un nuovo libro di Matteo su Rafa Nadal, quindi una biografia sul campione
01:07spagnolo che ha dato l'addio al tennis proprio al termine di questa stagione, quindi anche
01:14un modo per celebrare la sua carriera, fare memoria di tutti i suoi successi e parlare
01:22un po' di cose insomma.
01:26Di tante cose, siamo qui per questo ragazzi, fatemi compagnia, aiutatemi in questo viaggio.
01:30Buonasera, siamo venuti super volentieri, grazie ancora per l'invito.
01:34Grazie.
01:35E niente, questo è come fosse un salotto di casa, per cui ragazzi, qualsiasi cosa vi
01:40venga in mente sul Natale io provo a rispondervi.
01:42Siamo molto curiosi perché per noi è davvero un onore parlare di Nadal e anche però avere
01:51qui qualcuno che ha scritto un libro, una biografia e quindi c'hai un sacco di cose,
01:57quindi noi dobbiamo cercare di rubarti anche un po' di informazioni.
02:02Partiamo subito allora perché la carriera di Rafa sappiamo tutti che è stata molto
02:09lunga, più di vent'anni di carriera e inizia da lontano, da dove vogliamo partire.
02:17Dalle origini partirei da quel paesino dell'isola di Mallorca.
02:22Sì, da Manacor.
02:23Esattamente, da Manacor.
02:25Allora a Manacor io ci sono stato qualche anno fa, non tantissimi anni fa, e ho capito
02:31tante cose vedendo Manacor, perché Manacor è un posto strano, è un posto dove francamente
02:40non andresti se uno non avesse la curiosità di vedere da dove viene questo gigante dello sport.
02:50Io sono stato a vedere la sua accademia.
02:53Anche io, parente di Rizzetti, anche io ci sono stata ma solo per vedere la Rafa Calvi.
03:00Giusto, ma sei andata anche a vedere il centro storico di Manacor?
03:04No, ho visto solo l'accademia.
03:07Perfetto.
03:08A me mi ha fatto effetto perché in realtà è un posto che sembra essere, e parlo di Manacor
03:13centro storico, non dell'accademia, fermo nel tempo, nel senso che sembra di andare indietro
03:20di qualche anno, per il colpo d'occhio, per le vetrine dei negozi che trovi, per la gente
03:26che incroci per la strada.
03:28E già questo mi ha aiutato a tratteggiare quello che ho immaginato essere le origini
03:37di questo ragazzo, nato da quelle parti, che porta stampato dentro il bollino d'origine,
03:47nel senso che lui è di lì, è fiero di essere di lì, ci ha tenuto a chiudere la carriera
03:53Davis, quindi con la maglia gialla e rossa della Spagna e è bello immaginare quel posto
04:00lì come fosse un'isola all'interno dell'isola e mi ha sempre colpito molto questa logica
04:06del clan, che detta così per forza, non per forza può sembrare una cosa detta in accezione
04:15positiva, in realtà è una vera e propria famiglia quella che ha creato Nodal, ha sempre
04:21creato attorno a sé la sua famiglia d'origine, la mamma e il papà che hanno fatto fin da
04:28subito tantissimo per favorire la sua crescita e per favorire la sua crescita in maniera
04:34positiva, per fare in modo che Nodal crescesse con dei valori sani, con dei valori molto
04:39simili anche a quel centro storico lì, dei valori di un tempo che forse stiamo un pochino
04:44perdendo, è molto bello pensare che questi signori abbiano cresciuto così questo ragazzo,
04:53i genitori, gli zii, i nonni, lo zio più noto si chiama Tony, l'ho accompagnato per
05:00gran parte della carriera, questo certamente non lo scopro io e poi tante sane abitudini,
05:07fin da piccolo l'attitudine al mare, alla pesca, gli amici quelli dell'isola, quelli
05:14che sono rimasti poi nel tempo, il fatto che lui abbia sempre avuto la voglia di tornare
05:20a casa nei momenti off, nel tennis si dice così, nei momenti off, quando ha avuto modo
05:26di essere lontano dal circuito nei periodi senza tennis, perché magari in quel momento
05:34la stagione si fermava o perché lui era costretto a fermarsi considerando un altro
05:38dei temi che ha dovuto purtroppo affrontare nel libro, sia quello relativo agli infortuni
05:43così gravi e così frequenti.
05:45Sì e anche, scusa se mi permetto di interromperti, anche nel periodo della pandemia, insomma
05:50il libro è specificato in fatto che Rafa è stato costretto ovviamente a ritornare
05:57a casa, però per lui è stato molto importante ritornare proprio nei suoi luoghi di origine
06:03per ricaricare le batterie soprattutto dal punto di vista mentale.
06:07Ricaricare le batterie, cioè per lui Manacor ha sempre funzionato come una sorta di spinotto,
06:16cioè lui va lì e si ricarica, l'ha fatto così durante gli anni del tennis e credo
06:22che continuerà a farlo anche adesso in questa sua ricerca di un altrove, mi piace definirla
06:29così perché quando si smette di giocare a tennis, di fare quello che hai fatto per
06:33una vita, devi in qualche modo settarti in maniera diversa, capire cosa vuoi fare da
06:38grande, cioè lui è un grande che deve capire cosa fare da grande, ma insomma penso che
06:43abbia basi molto solide anche per questioni legate appunto a come è stato cresciuto la
06:49famiglia, ha costruito una famiglia altrettanto solida con sua moglie ormai e col suo bambino
06:54che si chiama come lui e quindi penso che insomma avrà davanti degli anni da godersi.
07:00Ma secondo te questo appunto legame forte che ha con la sua origine e l'isola sulla
07:09quale è cresciuto l'ha poi portato a avere un rispetto di un certo tipo nei confronti
07:18insomma non solo di un popolo intero ma anche di valori importanti quali magari l'umiltà
07:26che mi viene a dire l'ha caratterizzato durante tutta la sua carriera, insomma sempre
07:31il riferimento è saper da dove veniva.
07:34Assolutamente sì, a lui gliel'hanno proprio incultato e torno sul concetto dei valori
07:39positivi perché mi sono concentrato molto sul libro, su questa cosa nel libro e per
07:45cui è così, lui prima di tutto è un ragazzo umile, è un ragazzo con delle capacità incredibili
07:50che ha saputo chiaramente allenare, mettere a frutto e portare veramente ad un livello
07:57altissimo insomma come sappiamo tutti, ma è un ragazzo che ha delle fondamenta serie
08:05e questo lo sanno tutti nel senso che chi segue il tennis ma anche chi non lo segue,
08:12chi lo ha incrociato, chi lo vede in tv, è un ragazzo che comunica delle cose positive,
08:18è un ragazzo che se adesso fosse qui con noi starebbe qui a chiacchierare come facciamo
08:24noi, insomma senza far sentire una distanza.
08:26Ecco tu hai parlato di umiltà che è un aspetto che appunto lo caratterizza, lo ha caratterizzato
08:33ma non è assolutamente scontato perché lui comunque nasce in un contesto già predisposto
08:39comunque all'aspetto sportivo nel senso che lo zio Cioni che poi sarà il suo allenatore
08:47ma anche l'altro suo zio che è stato giocatore di calcio, comunque è vissuto sempre in un contesto
08:55che gli ha permesso di emergere e quindi di fare emergere il suo talento però la sua famiglia
09:01come hai ben detto tu non lo ha mai sollevato su un piedistallo, ha sempre tenuto con i piedi
09:08a terra e questa è forse stata la chiave per il successo paradossalmente, per il suo successo.
09:13È stata sicuramente una delle chiavi, addirittura lo zio, zio Tony, quando il piccolo Rafa tornava
09:21magari dopo aver vinto un torneo importante e tornava a casa faceva in modo che la celebrazione
09:27non fosse eccessiva.
09:29Questo è un aspetto che mi ha colpito tantissimo, cioè penso sia stato fondamentale nella carriera
09:36poi di Rafa questo approccio dello zio nel non celebrarlo mai eccessivamente perché gli ha proprio
09:43fatto capire che la base di partenza sono dei valori umani come il rispetto, l'umiltà come è ben detto
09:50e poi da lì penso abbia costruito il suo successo.
09:54Ma poi se ci pensate ci sono varie declinazioni di questo stesso concetto, cioè Nadal non ha mai
09:59rotto una racchetta per lo stesso motivo e lo racconto nel libro, non ha mai rotto una racchetta
10:04perché non si è mai sentito così tanto bravo da non poter sbagliare un gol.
10:11Da non ammettere di poter sbagliare.
10:13Da non ammettere di poter perdere un punto, un game, un set, una partita contro un avversario
10:19perché ha sempre riconosciuto anche la forza degli altri, per cui questo è un altro aspetto che appunto
10:25deriva sempre da un'umiltà di base insegnata dalla sua famiglia sotto vari punti di vista dai genitori
10:33in una maniera, dal papà in un modo, dalla mamma in un altro, dallo zio direttamente sul campo.
10:39In più lui ha imparato a vivere anche la celebrità e la notorietà e lo ha imparato fin da piccolo
10:45dall'altro zio che era un'icona evidentemente sull'isola, un giocatore simbolo del Barcellona
10:51arrivato a giocare la finale di Coppa Campioni e a vincerla anche contro la Sampdoria, siamo nel 92
11:00e la Sampdoria era quella di Vielle e Mancini ma adesso insomma non cambiamo troppo argomento
11:06però il tema è questo, cioè lui ha preso in casa tutti gli esempi di cui poi ha avuto bisogno
11:12cioè tutti gli strumenti li ha presi da lì e poi è stato bravo a portarsi lì dietro.
11:18Quindi abbiamo detto la famiglia come tassello iniziale e fondamentale ma in realtà un'altra cosa
11:25che mi è venuta in mente riperforando un po' la sua carriera è che un altro punto di riferimento
11:30importante per lui è stato un altro grande allenatore e prima giocatore come Carlos Moya
11:36che dal 2017 sembra che ha incominciato a seguirlo come allenatore appunto ma secondo te è un caso
11:42oppure tutto torna al fatto che anche lui spagnolo di Mallorca comunque c'è un filo rosso che riunisce
11:49una continuità e forse Nadal ha ricercato e ritrovato in Moya un suo riflesso in un certo senso.
11:57Beh c'è un filo sicuramente giallorosso innanzitutto che è un filo spagnolo e Nadal è cresciuto con Moya
12:05come idolo, ha imparato anche da Moya a capire come si vive la celebrità prima in un contesto più piccolo
12:16come quello dell'isola poi nel contesto del circuito e del mondo in senso più ampio e Moya per lui è stato
12:25un fratello maggiore a livello tecnistico e non solo. Nel momento in cui c'è stato bisogno di un cambiamento
12:31con lo zio che ha cominciato a dedicarsi sempre di più all'avventura legata alla gestione tecnica dell'accademia
12:39è stato quasi naturale arrivare ad avere Moya nel proprio box ed è stato un percorso altrettanto entusiasmante
12:47che ha portato ad altri risultati pazzeschi, qualcuno forse addirittura ha sperato.
12:53Era una seconda giovinezza.
12:55Era una seconda giovinezza, assolutamente sì, per cui addirittura avendo vicino un amico come Moya
13:05oltre che chiaramente un ex numero uno del mondo e un grande coach, Rafa si è anche messo in discussione
13:14da un punto di vista per esempio tecnico provando ad aggiungere al proprio bagaglio delle cose che chiaramente già aveva
13:21ma le ha volute raffinare sempre un po' di più per fare in modo di allungarsela la carriera.
13:27L'esempio servizio è un aspetto che nel corso degli anni ha cambiato molto per renderlo anche più aggressivo,
13:33più competitivo, lui è famoso per il suo dritto al gancio, come lo vogliamo definire, comunque particolarissimo.
13:43Il dritto a spazzolare, mi piace definirlo così.
13:45In diritto alla Rafa, però sì, negli anni si è appunto messo in discussione, però quello che mi viene da dire
13:52è che non deve essere stato facile per lui vedere prima uno come Moya, che è un grande idolo, poi ne è diventato rivale,
14:01per certi sono anche sfidati, grande amico e poi anche allenatore, c'è tutto un interno che accompagna.
14:07Beh, non deve essere stato facile per lui, secondo me non deve essere stato facile per quell'altro.
14:11Già, anche per sé.
14:14No, in realtà da questo punto di vista invece bisogna spezzare una racchetta,
14:19rispondo sì invece della lancia, cosa che appunto una data è fatta, ma lo facciamo noi,
14:24e lo facciamo noi per fare i complimenti in questo senso a Moya, che ha avuto evidentemente anche uno spessore umano,
14:29un'intelligenza tecnistica non solo molto elevata, perché comunque si è visto oltrepassare da questo ragazzino terribile,
14:39terribile in campo, tutt'altro nella vita, ma che comunque lo ha sostituito sull'isola prima,
14:46e poi appunto come hai detto nel resto del mondo, addirittura poi battendolo nel primo confronto diretto, per cui...
14:52È l'allievo che supera il maestro.
14:54Eh, però insomma il maestro deve avere una bella struttura, una bella intelligenza laterale,
14:58accettarlo e per rimanere vicino all'albiego.
15:01Ha fatto un po' come, vien da dire, un po' come ha fatto un po' Ljubicic con Fed, donandogli una seconda giovinezza,
15:09più o meno nello stesso periodo storico, perché venivano anni difficili,
15:13e nel 2017 è stato un po' l'anno di rinascita per entrambi, con quella famosa finale agli australiani.
15:18Come è lei?
15:20Ed è qui che mi solleva soltanto una domanda. Secondo te perché proprio la rivalità,
15:25e poi è diventata anche amicizia tra l'un e l'altro, e Feder viene vissuta un po' come la più grande di questo sport?
15:31Ma perché l'essenza del tennis, se non ce ne voglia gioco,
15:34dice che probabilmente qualcuno dirà più forte sia dell'uno sia dell'altro,
15:38i numeri lo testimoniano, continueranno a testimoniarlo,
15:42però lo sport, in questo caso il tennis, è il fatto di faccia a faccia,
15:47il faccia a faccia tra loro due è quello più entusiasmante, è quello più romantico,
15:52possiamo aggiungere parecchi aggettivi se volete, fate anche voi,
15:57però il tennis, bravo, il tennis sono loro due.
16:01La cosa molto bella accaduta nel corso degli anni
16:06è stato questo, si dice che due rette parallele si incrociano solo all'infinito,
16:14loro questo infinito lo hanno reso possibile,
16:19se loro sono due rette che sembravano parallele in realtà poi si sono assolutamente incrociate.
16:23La scena di loro due mano nella mano alla Lever Cup,
16:26quando Roger, lo chiamiamo così come fosse un amico nostro, lascia il tennis,
16:32è come Coppi e Bartali che si passano la burramesa.
16:35Venga Dio, scusami se ti interrompo, secondo me quello è il vero momento in cui ha lasciato il tennis anche a Nadal.
16:40Quello è il momento in cui sicuramente effettivamente la carriera di Nadal da quel momento in poi
16:46di fatto non è più esistita, perché nel 2023 in cui non ha mai fatto presenza,
16:52nel 2024 in cui effettivamente ha dato gli ultimi saluti, ha presenziato nelle ultime tornei,
16:58quindi di fatto sono d'accordo, mi piace pensare che in quel momento anche in quella stretta di mano
17:05pianti di entrambi, sia un po' finita la carriera di entrambi.
17:10Mi dispiace invece pensare che non ci sia stata la mano di Federer a stringere quella di Rafa
17:18in Coppa Davis insomma il 20 novembre dopo la partita, l'incontro perso contro Randa,
17:26ma questo non lo dico per dare un colpo a Federer, ma lo dico perché sarebbe stato bello vederli insieme
17:35anche in quel momento lì.
17:37Però probabilmente per loro il passaggio verso questo altrove era stato fatto quella sera lì in l'Evercup,
17:45l'avano fatto insieme e andava bene così, è entrato prima in questa porta di novità Roger
17:54e poi lo ha seguito Rafa, però si è detto per tanti anni che si è parlato di due estremi,
18:04poi in realtà così estremi non lo sono, addirittura i fan di uno sono diventati fan dell'altro.
18:10E infatti forse questa opposizione, questa rivalità, che più che rivalità è un dualismo alla fine,
18:15che poi non esisteva l'uno senza l'altro, comunque i tornei che magari giocavano senza Federer
18:21erano incompleti così ci si avesse, questo dualismo, mi sono un po' persa di che cosa volevo dire,
18:30però alla fine ha unito tutti perché anche nella divisione di schierarsi da una parte all'altra
18:40poi ha unito tutti nella grande passione per il tennis.
18:46Ma sai all'inizio si diceva che la differenza era magari per chi è Natale, era quello poco elegante,
18:54per le canotte, per i pantaloni a pinocchietto, va bene, invece Federer che entrava in campo
19:01con la giacca bianca, con le imponture dorate a Wimbledon, poi dopo vai a vedere, il Federer più ragazzino,
19:08con i capelli ossigenati, giocava con una collanina come per esempio, se non sbaglio,
19:14mi sembra di ricordare nella partita famosa del 2001 contro Sampras a Wimbledon.
19:19Il colliere.
19:20Il codino.
19:21Sì, anche sono mode, sono gli anni…
19:24Sì, poi Federer è uno che le racchette le rompeva.
19:27Eh sì.
19:28Magari non l'abbiamo visto noi, nel senso che poi quando è diventato Federer non lo ha più fatto,
19:35perché Federer in gioventù era insomma un caratterino mica male.
19:39Sì.
19:40Per cui sai, evidentemente si è sempre detto no, perché Federer è quello che ha tocco
19:44e quell'altro è quello che ha potenza, poi insomma sul tocco di Natale ci sarebbe andato a parlare.
19:50Mi piace sempre parlare, quando si parla di icone dello sport, mi piace fare una distinzione
19:56tra il più forte e il più grande, perché secondo me sono due aspetti un po' diversi,
20:01effettivamente magari il più forte è quello che ha raggiunto i miei risultati anche, come
20:06dicevamo prima, con i numeri non gioco, però mi piace pensare, per come la vedo io, che
20:12il più grande sia colui che ha anche lasciato, quello che ha lasciato dicevo no, a un movimento,
20:20agli appassionati e in generale al mondo di questo sport e al mondo in generale.
20:27Sì, sia Nadal che Federer mi sento di dire che sono i più grandi sotto questo aspetto,
20:33molto più grandi.
20:34Sì, sono d'accordo, poi il tema è che ci sono, come dire, stabilire chi sia stato il numero uno
20:41non è sempre impossibile, stabilire chi sia il numero uno sulla terra battuta, l'ho scritto
20:47in perlimbro, pochi dubbi, ma lo ha scritto lui, lo ha scritto lui, tutto quello che ha fatto,
20:53il signore che ha vinto quattordici volte il Roland Garros significa aver compiuto un'impresa
20:59che va oltre il senso dello sport, è un'impresa irripetibile, poi magari ci ritroveremo qui
21:05tra qualche anno con qualcuno che ne avrà vinti e quindici, me lo auguro e mi auguro
21:09che sia Sinner.
21:11Ma in un vero e vero senso non c'è che sfidare su Nadal, sullo Schiattere e battere, forse
21:17l'impresa più arda, vi riempite lo panorama sportivo, non del tennis in generale, allargando
21:22il concetto.
21:23La grandezza di Rafa è stata riuscire a raggiungere delle conquiste importantissime sulla superficie
21:33non preferita, lui ha fatto in questo senso quello che Federer è riuscito a fare meno,
21:39quando lui vince Wimbledon e l'ha fatto due volte in carriera, ma soprattutto la prima
21:44ha fatto molte impressioni dopo le due finali che aveva perso da Federer e che soprattutto
21:49nel Wimbledon era stato un buco nell'anima e poi lui ha riuscito in qualche modo a ricusire
21:53nell'anno successivo.
21:54Poi sono immagini di sport che di per sé diventano film, cioè ci metti la musica giusta
21:59sotto, fai in e out come si dice in gergo e va bene e va in sala.
22:05Il bello del sport è proprio quello di trasmettere emozioni agli spettatori tante volte, quindi
22:11la rivalità tra Federer e Nadal è diventata quasi anche un'amicizia alla fine perché
22:18esatto l'immagine finale in cui entrambi piangono quando si è ritirato Federer è
22:25proprio...
22:26Poi sai lui per esempio Federer ha scelto di mandare i suoi figli a giocare nell'accademia
22:31di Rafa, ha presenziato nel giorno in cui è stata inaugurata la Rafa Nadal Academy
22:37e anche nella lettera di addio lui ha detto che qualsiasi cosa si troverà di fronte nella
22:45vita Nadal, Roger ti farà sempre per lui anche quello comunque.
22:49Sì e poi non sono parole di circostanza nel senso che in questi casi le parole di circostanza
22:54esistono a livello di comunicazione, a livello di comunicazione social, ormai siamo abituati
23:00che nel giro di 10 minuti quando arriva la notizia di un ritiro di qualcuno improvvisamente
23:06partono parole avoniele, poricimi e like da ogni parte del mondo.
23:13Ecco le parole di uno nei confronti dell'altro sono sempre state parole assolutamente genuine
23:19e devo dire che dall'inizio insomma Federer comunque ha avuto la lungimiranza e l'intelligenza
23:25di accogliere bene l'avvento di Rafa nel circuito perché evidentemente ha capito che sarebbe
23:32diventato benzina anche per alimentare il proprio tennis per crescere sempre di più
23:38perché poi è il senso delle rivalità, quando Borg decida di smettere di giocare
23:43Mekker rimane praticamente spiazzato e paralizzato e ci metterà del tempo prima di rimettersi
23:49in moto e così funziona quando si viaggia su linee parallele che appunto il loro infinito
23:57loro l'hanno portato in campo incrociandosi.
24:01Abbiamo parlato di tante cose belle fino adesso, c'è rivalità con Federer, i suoi successi
24:08a Roland Garros 14 altri slam e tutto, però la carriera di Rafa è anche stata assegnata
24:14e direi molto anche dagli infortuni.
24:17Quindi tu adesso vuoi tirare un po' giù l'atmosfera di questa chiacchierata?
24:21No, anzi perché questo sarà un valore aggiunto che metterà in mostra la forza che ha avuto Rafa
24:28infatti, non so se nel libro le fai riferimento, è una cosa che mi è uscita spontaneamente
24:33e poi nel caso mi prendo i miei diritti, il fatto è che più volte Rafa è stato costretto
24:39a risorgere dalle ceneri, un po' che me la felice, non so se l'hai cito se non lo dico
24:43No, gli cembati no perché cosa riscrivono sempre, ho detto trovare un modo di dribblarla
24:49Allora è risorto dalle ceneri ma viene da dire invece più spesso dalla terra rossa
24:55perché è stato così, però in realtà è vero, Nadal ha dovuto combattere tutta la sua carriera
25:03ma fin da giovane con tanti infortuni, tanti problemi, il suo fisico fragile probabilmente
25:09non l'ha sempre assistito, però ecco ha avuto sempre la forza di magari anche fare
25:15tanti mesi di stop però poi di ripartire e gli ultimi successi li abbiamo visti nel 2022
25:22ad esempio con i successi da una parte all'Australia Open e poi all'USSR, l'ultimo Roland Garros
25:29Soprattutto quello, non sto rispondendo subito a questa domanda, ma soprattutto quello in Australia
25:38contro Medvedev risorgendo a proposito di risurrezioni
25:43Lì però era svelito, non c'era...
25:48Hai ragione, gli infortuni sono stati un tema che purtroppo è sempre esistito nel suo percorso
25:59a me quello che mi ha fatto molta impressione è riscoprire nelle letture che ho fatto
26:06prima di cominciare la stesura di questo libro dell'infortunio di quando lui era giovane, aveva 19 anni
26:12e già ha cominciato a soffrire di quella sindrome al piede che poi si è portato dietro tutta la carriera
26:18e addirittura in quel momento gli era stato detto guarda che qui c'è bischio di dove smettere
26:24e mi è sempre piaciuto molto l'approccio di chi aveva intorno e quindi torniamo alla famiglia
26:32dei vari cerchi concentrici, i genitori e la sorella e poi i zii e poi anche i nonni hanno avuto un ruolo importante nella sua crescita
26:44e addirittura il papà ha avuto sempre il tatto di non stargli troppo addosso in quel periodo
26:50che lui chiaramente ha passato a Manacor perché si tornava sempre lì
26:54e di lasciargli il suo spazio, di lasciarli vivere la sua frustrazione
27:00e poi anche di fargli fare un sorriso prospettandogli per esempio una carriera da giocatore di golf
27:05dice guarda stai tranquillo perché nel caso ti butti sul golf e diventi comunque un numero uno
27:10questo insomma al di là dell'aneddoto che vi ho raccontato sicuramente gli infortuni gli hanno reso la carriera molto complicata
27:17lui è stato molto bravo perché ogni volta è tornato più forte
27:20fino a che a un certo punto il fisico poi dopo a un certo punto chiede il conto
27:24secondo me è stato veramente bravissimo a trasformare questo aspetto degli infortuni molto negativo
27:31in un ulteriore motivo di miglioramento nel corso degli anni
27:35è stato così
27:36si è sempre impegnato al massimo, sempre resistito a qualsiasi
27:40mi ha colpito molto anche nel libro quando
27:43hai parlato?
27:44hai parlato?
27:45sì
27:46grazie
27:48qui siamo tutti preparati
27:51hai parlato della sua sofferenza anche nelle terapie per riuscire a ritornare in campo a giocare
27:56ai livelli che comunque sapeva di poter
27:59beh questo è un altro punto allora uno che riesce a fare quello che fa lui soprattutto sul rosso
28:04vuol dire che è un grande combattente per cui forse ecco
28:09chi è stato il più grande combattente, il più grande fighter come dicono quelli bravi della Serie del tennis
28:14ecco mi sento di dire che probabilmente Nadal insomma può partire
28:19questo per me non sono mai stati un arido per lui nel senso che se ha raggiunto
28:24ha raggiunto i numeri che ha raggiunto con insomma 22 titoli dello slam eccetera eccetera
28:33lui è quello dei numeri
28:35nonostante gli infortuni
28:37di chi compensate
28:38nonostante gli infortuni quindi lo rende ancora più grande sotto questo aspetto perché
28:43viene ineditamente da pensare chissà quant'altro avrebbe vinto
28:47sì però devo dire che lui alla fine non l'ha mai vissuta con frustrazione
28:51non era quello appunto il messaggio no
28:53semplicemente appunto come al di là di tutto a prescindere da tutto si è riuscito a
28:59nonostante numerosi infortuni
29:01tu lo sai che in Giappone i vasi rotti vengono ripensi insieme con una colla sostanzialmente
29:11che ha delle venature dorate ok
29:13questa questa soluzione rende il vaso stesso una volta ricostruito più prezioso di behemoth
29:20nella loro nella loro tradizione
29:22e io questa cosa l'ho citata insomma una filosofia che da quelle parti ha un peso importante
29:27però credo che possa essere anche uno spunto importante nello sport per quanto riguarda
29:32sicuramente la storia di Natale ma in generale nella vita di ognuno di noi nel senso che
29:36dalle vabbè il senso è chiaro
29:39è molto bello il senso cioè dai cocci rotti diciamo di questo riferimento a questa filosofia
29:46giapponese i cocci rotti vengono aggiustati con questo filo d'oro però il senso è proprio
29:52di mettere in risalto questi cocci rotti quindi trasferiamo il discorso su Natale ecco tutte
29:59le sue difficoltà i suoi infortuni lo rendono più forte e quindi lo fortificano senza nascondere
30:07questo consorzio anzi anzi vederle mentre le mostra rende il tutto ancora più ancora
30:14più prezioso e fa in modo di Rafa ha fatto in modo anche sempre di ricordarsi di quello
30:21che ha vissuto di quello che ha passato e che ogni volta gli ha permesso di diventare
30:25un combattente ancora più più temibile insomma poi sai Rafa a un certo punto della sua carriera
30:30ma abbastanza da subito erano di quelli che entrava in campo 30 a 0 non so come dire perché
30:36a un certo punto quando sei così mi ricordo Panatta una volta ha detto a un certo punto
30:45della mia carriera mi bastava tirare la carta di identità dall'altra parte per partire
30:5030 a 0 insomma adesso il virgolettato non è preciso ma era questo e Natale era uno così
30:56un concetto che esprime tante volte anche la tua collega Laura Golars dice spesso questa
31:04cosa che gli avversari quando incontrano insomma uno al quale magari può essere Sina
31:10al calazzo del tessuto 0 incontrano delle difficoltà in più perché è chiaro c'è
31:15una componente emotiva pazzesca perché appunto sanno effettivamente che per vincere con la
31:23partita bisogna fare qualcosa di extraordinario sì poi dopo c'è anche un altro aspetto
31:28per cui viene a dire almeno da perdere chiaramente e anche la motivazione di dire attenzione
31:32c'ho il numero 1 del mondo davanti o comunque un numero 1 gli occhi del mondo puntati addosso
31:37oggi devo fare la propria vita a te gioco e so te quello puoi chiaramente puoi rendere
31:42un altro aspetto però sono la pratica quell'altro però insomma questo tema c'è detto questo
31:49Rafa però è uno che è sempre sceso in campo con grande rispetto come dicevamo prima di
31:52qualsiasi tipo di avversario per cui al di là di alcuni passi falsi che ricordiamo soprattutto
31:57a Wimbledon insomma gli son capitato di uscire nei turni iniziali però insomma è sempre
32:05uno che ha venduto carissima la pelle in senso tecnistico ecco no scuso anche l'aspetto mentale
32:14questi sono i valori di Rafa è grande per play anche l'aspetto mentale di Rafa è sempre
32:21stato allenato molto dallo zio fin da bambino perché il fatto di spesso illuderlo di vincere
32:31gli scontri anche tra di loro per poi rivaltare la partita all'ultimo ti allena sempre a stare
32:37con la testa su ogni punto lo giro sempre sopra questa vista gli ha fatto qualsiasi
32:42cosa. Era tremendo mamma mia c'è averselo davvero come violinatore non so. Però pure
32:48io l'ho studiato. Però a Natale questa cosa anche da piccolino l'ha sempre saputa c'è
32:54ha sempre saputo che tutte le angherie chiamiamole così che lo zio gli ha fatto erano finalizzate
33:02ad una sua crescita a creargli quella struttura adatta ad affrontare il mondo insomma dei
33:08grandi in questo senso nel mondo. Che poi non è una cosa nuova perché anche se guardiamo
33:13alla storia delle sorelle Williams cose che io so perché ho letto il tuo libro sulle
33:19sorelle Williams in effetti anche il loro papà era un bel tipo bello dosso che le ha portate
33:25a vivere in posti loschi proprio per fortificarli insomma le ha costruite che poi sono diventate
33:32quelle che conosciamo però c'è tutto un perposto di curiosità. Una programmazione
33:38folle possiamo dire del padre e poi ha portato i suoi frutti che però era una programmazione
33:46portata all'estremo ma non un'ossessione tipo quella del papà di Agassi perché perché poi
33:52questo lo si capisce banalmente leggendo Open e analizzando un po' meglio la storia delle
33:58Williams, cioè le Williams col papà al di là di momenti complicati però gli hanno
34:04quasi sempre riconosciuto il suo ruolo importante da questo punto di vista tant'è che poi
34:09il famoso film uscito con Will Smith nei panni di Richard insomma Williams di King Richard
34:16vede tra i finanziatori le sorelle stesse per cui evidentemente se non avessero voluto
34:22raccontare quel tipo di storie lì probabilmente i soldi non ci sarebbero messi.
34:26Dimmi una partita che secondo te è la più emblematica che rappresenta maggiormente la
34:33Eh l'ho già detta però, l'ho già detta non è a Paris-Roubaix.
34:37Ecco se togliamo invece quella lì.
34:43Eh se togliamo quella lì l'ho già detta perché è quella contro Federe.
34:47Vabbè la tutta è mora, il credente non è il battiante.
34:50Beh ma il primo, dici il primo win di Donna.
34:54Beh il primo è quello che dicevo prima, il primo Wimbledon.
34:58Storia, poesia, veramente lo prendi, lo fai vedere al cinema, ci metti la musica giusta
35:06ma che non deve essere neanche troppo invasiva perché bastano gli effetti.
35:12Oltretutto con la sera che stava sì.
35:14No il Will Smith è assurdo.
35:15C'era ancora il tetto.
35:16Non c'era ancora il tetto, la dinamica delle due finali perse precedentemente,
35:22il fatto di avere Federe dall'altra parte, il fatto di farlo sull'erba che è nella sua superficie,
35:27la modalità con cui avviene, per me quella è, quella è al massimo.
35:32Poi se vuoi ne dico un'altra.
35:33Sì a me viene in mente, però non perché me la sono preparata,
35:38no anche la finale di Roma del 2006, vinta da Nadal al quinto set,
35:45tie break, partita che è durata più di cinque ore, ancora Federe-Nadal,
35:49lì hanno giocato appunto a Roma, quindi sulla terra rossa,
35:53però lì è emerso proprio un bellissimo gioco e una bellissima arrivata.
35:58Ma guarda no anche questa.
35:59Sì ce ne sono tante.
36:00In realtà faccio sempre fatica a fare delle classifiche
36:02e sicuramente le due che ho citato sono quelle che mi vengono in mente
36:05prima di qualsiasi altra.
36:07Questa che dici tu di Roma assolutamente può entrare nelle prime tre
36:12e poi comunque sai anche per questioni geografiche,
36:17voglio bene al Foritalico e voglio bene a Roma,
36:19quindi mi piace citare quel campo lì.
36:22E' anche un orgoglio per noi italiani e per i romanisti,
36:26non voglio entrare nel fluco dei calci,
36:30ho detto birra e giallo-rosso riferendomi alla Spar.
36:33Sì no entrati in chi? Nessuno dice cose riferite ai calci.
36:37No ma poi in quel caso è bello anche sottolineare il rapporto tra Nadal e l'Italia,
36:42Roma, l'Italia in generale,
36:45ricordo un challenger giocato da un Nadal giovanissimo in Puglia,
36:49a Barletta, dove era stato praticamente adottato
36:51e quindi già da lì lo chiamavano Lello,
36:55italianizzando e giocando sul suo nome
36:58e poi da lì tutto quello che ha portato a farlo diventare un isolo.
37:01Ragazzi devo dire una cosa, poi scusa,
37:04vi ho interrotto prima che iniziassi,
37:05ma la scena di Nadal che attraversa il ponte del Foritalico
37:09con tutta quella gente a Calcavani,
37:12quella cosa è un altro pezzo di sport,
37:15che è cinema, che è racconto, meraviglioso.
37:18Un po' prorregato anche all'Italia e soprattutto al Foro.
37:22Ho avuto la fortuna di assistere a diverse finali a Roma,
37:25quasi sempre vincevano Nadal in quegli anni lì
37:30e mi piace, ricordo con affetto che lui alla fine
37:34aveva provato a parlare in italiano,
37:36non che lo spagnolo sia così distante però,
37:38e diceva sempre sono così contento
37:41di essere nella città più bella del mondo.
37:43Quindi effettivamente un legame di affetto con il nostro paese.
37:48Poi lui ha fatto la proposta di matrimonio
37:51a quella che poi è diventata la sua moglie a Roma.
37:54Era una parola di circostanza, come vi ho detto prima,
37:58parliamo di una persona genuina sotto tutti gli aspetti,
38:01non ha mai usato parole di circostanza.
38:06Sto sommato è molto bello anche le sue parole,
38:08molto naturali nel saluto che ha fatto dopo la Coppa Davis,
38:11non c'è stato nulla di così costruito,
38:13di così pomposo, bravo, ma molto naturale.
38:19Perché lui è così, perché il suo ambiente è quello,
38:22perché quello è il suo paese ed è stato quello così.
38:26Ci riferiamo soltanto al video messaggio di Adiolta
38:31e lì si vedeva che era proprio dispiaciuto,
38:33forse per lui avrebbe continuato ancora,
38:36ovviamente proprio vederlo così affranto
38:39ci ha fatto emozionare tutti.
38:42Da qui in avanti ci sono nuovi campioni, nuove rivalità.
38:51Poi la Spagna in questo caso si può ritenere molto fortunata,
38:55perché non mi piace mai parlare di eredi,
38:58però insomma smette Nadal e c'è già,
39:01non pronto, prontissimo perché Calcaraz ha già vinto gli slam.
39:06Ha una fortuna secondo me che non è scontata,
39:09cioè una unica mi viene a dire che,
39:11perché fa anche un merito,
39:13ha avuto la capacità di aprire già qualcosa,
39:15come appunto la sua accademia,
39:17mentre era ancora giocatore.
39:19Quindi non ha bisogno di reinventarsi totalmente,
39:23ha già in un certo senso…
39:25Questa è la grandezza per esempio dei tennisti,
39:30a differenza magari di molti calciatori, non tutti.
39:35Molti tennisti però già nel corso della carriera
39:38pongono le basi per quello che faranno più avanti,
39:41per cui è vero che lo strappo è fortissimo,
39:43perché cambia la routine,
39:45perché i tennisti vivono di routine,
39:47però è anche un atterraggio morbido.
39:50Lo stesso Federer che ha pianto,
39:52ha fatto commuovere tutti,
39:54di interessi ne ha parecchi,
39:56ha le sue fondazioni,
39:58è comunque un ambasciatore del tennis del mondo
40:01e di sicuro non gli manca neanche la voglia,
40:03la curiosità di girare il mondo.
40:05Perché è assurdo, questi ragazzi girano il mondo,
40:08ma spesso poi i boss non li vedono.
40:10Comunque conoscono a memoria gli stadi del tennis
40:13e tutte le attività collaterali che li fanno fare.
40:15Però avete visto Federer,
40:17anche banalmente seguendolo sui social,
40:19nell'ultimo periodo è sempre molto in giro,
40:21è sempre in maniera informale,
40:22si diverte con la famiglia.
40:24Adesso per esempio la prima cosa che farà
40:27è avere questo ruolo d'ambasciatore del tennis in Arabia Saudita,
40:30sarà presente alle next-gen finance
40:33che ci sono appunto in questi giorni
40:36e poi ha le sue attività legate ai mobiliari,
40:39per esempio ha dei ristoranti.
40:42Poi può fare il marito e il papà finalmente a tempo pieno,
40:46penso sia contento di questo.
40:49Ma adesso provo a metterti in difficoltà.
40:52L'avete fatto fino adesso, quindi proviamo.
40:55È impossibile probabilmente,
40:58ma c'è un aggettivo per descrivere Nadal.
41:01Non si giocherà.
41:02Nadalia.
41:04Va bene no?
41:06È un po' facile, se te la sei giocata vorrei…
41:09Ti avrebbe piaciuto?
41:11Cioè, non so se…
41:12Facciamo sentire i mobiliari attraccanti,
41:15l'accademia della cross.
41:17Sì, si potrebbe.
41:18Hai ragione, hanno rotto le tavole,
41:21le tenevi in barazzeggioli di questo.
41:23No, va bene, però ce lo devi spiegare, va bene,
41:25te lo accettiamo, Nadalia.
41:26Cosa significa? Perché vogliamo saperlo.
41:28Bah, Nadaliana significa avere la capacità
41:30di non malare veramente mai.
41:33Cioè, una vittoria nadaliana è una vittoria
41:37molto sudata, molto piena di terra addosso,
41:41molto combattuta.
41:46È una vittoria di resurrezione.
41:49Cioè, come dire, se devo andare in battaglia,
41:53voglio qualcuno che sia nadaliano.
41:55E allora ci vado con Rafa.
41:57Oh, adesso ce la vedi a palle.
41:59Va bene?
42:00Sì.
42:01Dato bene, ragazzi.
42:02Va bene, allora adesso arriva il momento
42:04di mettersi in difficoltà su un seguito di più.
42:07No, perché abbiamo ideato un gioco
42:09che è il gioco della piramide.
42:11Bene.
42:12Che cosa consigliamo?
42:14La piramide nadaliana, no?
42:15La piramide, chiamiamola, rinominiamola così.
42:18Allora, adesso passerò ed assegnerò
42:21vari elementi che possono essere situazioni,
42:24tornee, caratteristiche appunto di Nadal.
42:27E tu dovrai collocarle appunto in questa
42:30piramide ideale.
42:31Ok.
42:32Mettendo quattro elementi che andranno
42:36a così dire le fondamenta, quindi qualcosa
42:39che caratterizza Nadal, diciamo,
42:44elementi solidi, cioè il suo schermo,
42:48le sue fondamenta, non ci sono altre parole.
42:51La base della piramide.
42:52Esatto.
42:53Fino poi a salire la parte centrale
42:56e poi al vertice dove ti facciamo inserire
43:01l'aspetto che rende unico Nadal.
43:05Ok.
43:06Quindi te lo devi giocare bene,
43:07cioè devi stare attento perché…
43:09Devo proprio inventarmi o mi date degli assi?
43:11No, no, no, io ti dirò uno alla volta
43:13che devi già collocare…
43:14La parte complicata è che non sai
43:15quelle che ci sono dopo.
43:16Tipo io te ne dico uno, ti dico il primo
43:19e se tu me lo metti già all'apice
43:21te lo sei giocato.
43:22Bene.
43:23All'apice.
43:24Esatto.
43:25Va bene, sì, cominciamo.
43:26Ok.
43:27Allora, vediamo.
43:2815-0.
43:29Primo punto, resistenza fisica.
43:32E quanti sono, tre livelli giusto?
43:34Allora abbiamo sì, no, abbiamo quattro livelli,
43:37scusa, allora abbiamo quattro,
43:39qui con i numeri, abbiamo quattro base,
43:42qui abbiamo due parti centrali
43:43che le scomponiamo, tre in un piano
43:46e due…
43:47Vabbè, terzo piano, dai.
43:49Ok, lo mettiamo nel terzo piano,
43:51che quindi resistenza fisica sì e no.
43:55C'è il terzo piano quasi all'apice,
43:58lo metti in alto.
43:59L'ho messo in serotolo giusto.
44:01Ok.
44:02Resistenza mentale.
44:04Eh, ma non sono gli altri uguali,
44:09accanto all'esotera fisica.
44:11Allora va bene.
44:12È un piano, è compilato.
44:14È compilato.
44:15Rivalità con Straderer.
44:22All'attico.
44:23Rivalità con Djokovic.
44:25Rivalità con Djokovic?
44:26Sì.
44:27No, no, primo piano.
44:28Ok, in basso.
44:29Sì, sì.
44:30Domine sulla terra rossa,
44:32attenzione,
44:33cioè adesso devi metterli verticalmente tutti in basso.
44:37Eh, in basso.
44:38Eh, perché poi avevi un bel dritto
44:40che comunque se non è unico quello.
44:42Allora non c'è il secondo piano.
44:43Se cosi.
44:44Sì, c'è.
44:45Allora tempo una volta.
44:46Allora secondo piano,
44:47domine sulla terra rossa e dritto.
44:49Ok.
44:50Eh, infortuni.
44:52Eh, beh basta.
44:54Ormai siamo, ormai.
44:55Ok, siamo, siamo giù.
44:57Eh, resilienza.
44:59Piano terra e facciamo una cosa,
45:00una rovescia alla piramide.
45:02Ok, si può fare.
45:05Rolanga rossa, nono punto.
45:07Rolanga rossa è l'ultimo?
45:09No, se non altro.
45:10No, se non altro.
45:11No, è uno al secondo,
45:12cioè uno a piano terra e uno al secondo.
45:14Allora il secondo piano,
45:15rolanga rossa.
45:16Eh, versatilità,
45:18che con questo si intende
45:20la sua capacità di essere appunto versatile,
45:23diciamo in tutte le sue partice,
45:25abbiamo inteso questo.
45:26Eh, vabbè dove manca.
45:27Ok, vabbè però è poco,
45:29è divertente però l'idea che,
45:30però l'hai messo, vabbè però.
45:32No, no, la rovescia è divertente
45:33ma è complicato,
45:34nel senso,
45:35se stai non conoscendo le cose.
45:36Eh, infatti.
45:37Non è complicato.
45:38Però tu hai dato risalto,
45:39vedendo la costruzione della tua piramide,
45:41alla rivalità con Stefano,
45:43di cui ne abbiamo parlato.
45:45Ma sai perché è una chiave anche narrativa,
45:47è una chiave di racconta,
45:48è una chiave romantica,
45:50è come piace a me vedere le cose dello sport,
45:53quindi,
45:54difficolità probabilmente l'hai messo in alto.
45:57Avrei detto.
45:58La prima è un po' cavolo bene,
46:00un po' come Coppola,
46:01che è andato con Bartali,
46:02come Morgan,
46:03che è andato con Mecchie,
46:04no, no, non è la parola.
46:05Bravissimo,
46:06quindi tutto sommato,
46:07confermo ciò che ho detto.
46:09Ottimo.
46:10Bene, ragazzi,
46:11avete altre domande e curiosità
46:14tra i vostri ospiti?
46:16Io ne avrei una,
46:17ma è più tecnica.
46:18Ok.
46:19E cioè,
46:20il fatto che lui è sempre stato mancino nel gioco,
46:24ma perché gliel'ha imposto lo zio,
46:27oppure perché...
46:29Allora, non c'è un'imposizione,
46:31da questo punto di vista,
46:32anche se si è parlato di questo aspetto,
46:35è un po' come se gliel'avessero ordinato.
46:37Perché nel fare le altre cose?
46:39Lui fa tutto con la mano destra,
46:40sta nella vita,
46:41scrive con la mano destra,
46:42si lava i denti con la mano destra,
46:43alza il pallone con il piede,
46:44calza il pallone con il piede destra,
46:45per cui lui fa le cose con la mano destra,
46:48in maniera naturale.
46:50Però nel tennis ha avuto un'impostazione particolare,
46:52nel senso che da piccolino giocava facendo due rovesci,
46:55sostanzialmente.
46:56A un certo punto,
46:58un tecnico che ha affiancato lo zio in un periodo,
47:04spagnolo,
47:05gli ha suggerito,
47:07per farlo diventare veramente forte forte,
47:09perché già è forte,
47:10ma può diventare ancora più forte,
47:11è bene che questo ragazzo giochi un rovescio a due mani,
47:15ok, però poi il dritto con una mano sola.
47:17Gli ha fatto fare un esercizio,
47:19facendogli lasciare la mano.
47:21Quale mano ti viene più facile lasciare?
47:23La destra o la sinistra?
47:24E' finito per lui,
47:25ha tenuto la racchetta con la sinistra per fare il dritto,
47:29perché lui cambiava proprio la mano dominante ogni volta,
47:32e quello che faceva era giocare due rovesci,
47:34da una parte o dall'altra del corpo,
47:36anche perché poi nel grande tennis,
47:38al di là di qualche panda,
47:40di qualche eccezione,
47:42in realtà non ce n'erano i giocatori quadrumani,
47:46nel femminile,
47:47o comunque sì,
47:48ma non di altissimo livello,
47:50cioè non primi 5, primi 10,
47:51nel femminile sì,
47:52basti pensare a Monica Seres,
47:54ma nell'ambito dei ragazzi no,
47:57e quindi è nata così,
47:59e lui in maniera spontanea,
48:00ha lasciato.
48:02E meno male,
48:03su nessun dritto che ha avuto.
48:04E meno male.
48:05Sì, e poi il mancino gli ha anche dato,
48:08quel tocco di imprevedibilità.
48:10E sì,
48:11diciamo che questa è una cosa che,
48:13come dire,
48:14è una vecchia regola.
48:15Grazie.
48:16Grazie.
48:17E il schema,
48:18lo schema da sinistra servizio uscire,
48:20dritto.
48:21Beh insomma,
48:22diciamo che se hai costruito una carriera,
48:23hai assolutamente parecchie fortune,
48:26per cui è andata bene così.
48:27Non abbiamo parlato dei tic, ragazzi.
48:29Era un'altra domanda?
48:31No,
48:32no super,
48:33non mi interessa.
48:34No, no, no,
48:35interessa è tua.
48:36Guarda,
48:37guarda,
48:38diciamo che più che tic,
48:39me la sono fatta da sola la domanda,
48:40perché ci tengo.
48:41Sì, sì.
48:42Più che tic.
48:43No, ma infatti,
48:44c'è un aspetto che viene ripreso,
48:45che nel libro è interessante,
48:46questa cosa che sei per dire.
48:47Sì,
48:48mi sono abbastanza appassionato alla questione,
48:49più che definire i tic,
48:50è bene definire i rituali,
48:51è bene togliere dal campo,
48:53la questione scaramantica,
48:55nonostante in molti,
48:56la abbiano comprensibilmente messa sul campo
48:59per spiegare questa questione,
49:00questi suoi comportamenti ripetuti e ossessivi.
49:04In realtà,
49:05quello che lui ha sempre voluto fare
49:07è raggiungere una sorta di stato di serenità.
49:12Per raggiungere un stato di serenità
49:14ha sempre avuto bisogno di mettere insieme
49:17e in sequenza tutti quei tic che conosciamo,
49:20in questo caso li ho chiamati tic,
49:22per cui la sostanza è ordine esterno
49:24uguale ordine interno.
49:25Ordine interno vuol dire
49:26sono tranquillo,
49:27gioco a tennis come so fare
49:30e porto a casa il risultato.
49:32E forse stata scaramanzia,
49:33avrebbe cambiato almeno la sequenza
49:36dei suoi rituali?
49:37Questo non è mai nuovo,
49:39evidentemente.
49:40Diventa legato anche a un assortimento
49:43di muscoli.
49:44Perfetto,
49:45poi dopo quando lui inizia
49:48un classico suo rituale,
49:50prima di servire,
49:51dopo anche mentalmente,
49:53a livello delle cellule nervose,
49:56c'è già,
49:57si attivano tutti dei meccanismi.
50:00Lo ripeti talmente tante volte.
50:03Poi lui è un coso eclatante
50:04perché aveva un rituale veramente lungo,
50:06infatti se ne poteva scegliere
50:08uno un pochino più facile.
50:09Però va l'unico insomma.
50:10No,
50:11ad esempio mi mette Silner
50:12che anche lui supera sempre le righe
50:14con il piede destro,
50:16questo forse un po' di scaramanzia
50:18ce la può avere,
50:19però ad esempio la prima di servizio
50:22fa fare sette rinvalsi
50:24secondo.
50:26Eh sì,
50:27tu.
50:28Fa anche sverbe
50:29che solleva la maglietta.
50:30Esattamente.
50:31Allora fa il suo,
50:32ce ne ha,
50:33sì sì esatto,
50:34ce ne ha messo.
50:35Fa molto di testa.
50:36Sì,
50:37ovviamente ti fa entrare
50:38in quell'assetto mentale giusto
50:43e ti fa entrare nel tuo mondo.
50:46Assolutamente,
50:47il meraviglioso mondo di Rafa Nadal.
50:50Potevi intitolarlo così?
50:51No scherzo.
50:52Il titolo è abbastanza diretto ecco
50:55e poi in questo devo dirti
50:57che le case editrici giustamente
50:59hanno l'interesse
51:03a scegliere un titolo
51:05che a loro giudizio
51:06è quello che magari ha maggior impatto
51:08per cui è andata così
51:10ma ci piace Rafa Nadal.
51:12Cioè io ero puro come lui,
51:14erano quindi.
51:15In realtà è un libro
51:16che vi consiglio di leggere
51:17e a noi c'è appassionato,
51:20non so se si è capito
51:21dai colpi che abbiamo detto
51:23e niente,
51:24io ringrazio tanto ancora Amate
51:26per essere stato nostro e scrittore.
51:28Grazie Anastasia,
51:29vuoi idea dove lo possiamo trovare
51:30questo libro nostro?
51:31A questo libro possiamo trovare,
51:33lo potete trovare,
51:35trovare nelle librerie,
51:37si dice store online,
51:39quei posti lì
51:41e quindi insomma in giro
51:43si trova uscito da poco
51:44insomma di copie,
51:45ne esistono.
51:46Bene.
51:47Grazie.
51:48Grazie.
51:49E noi ci vediamo
51:50ad una prossima puntata.
51:52Arrivederci.