Un bambino di soli 7 anni, già sottoposto a un trapianto di cuore presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, ha dovuto affrontare una complicazione grave e rara. Grazie a un intervento multidisciplinare senza precedenti, è stato salvato. Il piccolo, operato pochi mesi fa, ha sviluppato una vasculopatia da rigetto che ha causato l’occlusione dell’arteria coronaria discendente anteriore, una condizione normalmente associata agli adulti ma estremamente pericolosa anche nei giovani pazienti. Per trattare questa complicanza, si è reso necessario il trasferimento dal Bambino Gesù al Policlinico Gemelli, dove si è proceduto a una disostruzione coronarica attraverso angioplastica.
La complessità dell’intervento ha richiesto una sinergia tra le équipe dei due ospedali. La procedura è stata condotta dai cardiologi interventisti del Centro cuore del Policlinico Gemelli, diretto dal professor Massimo Massetti, in collaborazione con i cardiochirurghi dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, guidati dal professor Antonio Amodeo. Il piccolo paziente è stato assistito dall’équipe del professor Giorgio Conti, direttore della Terapia Intensiva Pediatrica del Gemelli, e sottoposto a una complessa procedura coordinata dal professor Carlo Trani, direttore dell’Interventistica Cardiologica del Gemelli, con il supporto del professor Francesco Burzotta e del dottor Matteo Di Nardo del Bambino Gesù. L’angioplastica, conclusa con il posizionamento di uno stent, ha avuto esito positivo, restituendo al bambino una prospettiva di vita migliore.
La complessità dell’intervento ha richiesto una sinergia tra le équipe dei due ospedali. La procedura è stata condotta dai cardiologi interventisti del Centro cuore del Policlinico Gemelli, diretto dal professor Massimo Massetti, in collaborazione con i cardiochirurghi dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, guidati dal professor Antonio Amodeo. Il piccolo paziente è stato assistito dall’équipe del professor Giorgio Conti, direttore della Terapia Intensiva Pediatrica del Gemelli, e sottoposto a una complessa procedura coordinata dal professor Carlo Trani, direttore dell’Interventistica Cardiologica del Gemelli, con il supporto del professor Francesco Burzotta e del dottor Matteo Di Nardo del Bambino Gesù. L’angioplastica, conclusa con il posizionamento di uno stent, ha avuto esito positivo, restituendo al bambino una prospettiva di vita migliore.
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00:00Un bambino di soli 7 anni già sottoposto a un trapianto di cuore all'ospedale pediatrico
00:04Bambin Gesù ha dovuto affrontare una complicanza grave e rara, grazie a un intervento multidisciplinare
00:10senza precedenti è stato salvato.
00:13Il piccolo, operato pochi mesi fa, ha sviluppato una vasculopatia da rigetto che ha causato
00:18l'occlusione dell'arteria coronaria discendente anteriore, una condizione normalmente associata
00:24agli adulti ma estremamente pericolosa anche nei giovani pazienti.
00:28Per trattare la complicanza si è reso necessario il trasferimento del bambino Gesù al Gemelli
00:34dove si è proceduto a una disostruzione coronarica attraverso angioplastica.
00:39La complessità dell'intervento ha richiesto una sinergia tra le echipe dei due ospedali,
00:44la procedura è stata condotta dai cardiologi interventisti del centro cuore del Policlinico
00:49Gemelli, diretto dal professor Massimo Massetti, in collaborazione con i cardiochirurghi dell'ospedale
00:55pediatrico Bambin Gesù guidati dal professor Antonio Amodeo.
00:59Il piccolo paziente è stato assistito dall'equipe del dottor Giorgio Conti, direttore della
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01:16professor Francesco Burzotta e del dottor Matteo Dinardo del Bambin Gesù, l'angioplastica
01:22conclusa col posizionamento di uno stent ha avuto esito positivo restituendo al bambino
01:27una prospettiva di vita migliore.