Roma, 11 dic. (askanews) - "Il Governo ha fatto uno sforzo in questa finanziaria per colmare il sotto finanziamento endemico del nostro servizio sanitario nazionale che, come noto, è il più basso in Europa rispetto al Pil. Purtroppo, questo sforzo è ancora insufficiente e a malapena serve a colmare l'inflazione e soprattutto i costi contrattuali". A dirlo è Michele Vietti, Presidente dell'Acop, a margine degli Stati Generali dell'Associazione Coordinamento Ospedalità Privata che si sono tenuti oggi a Roma. "Restano insoluti - ha aggiunto Vietti -i temi delle liste di attesa che si allungano sempre più e soprattutto delle disparità territoriali: ci sono, e sempre più ci saranno, venti sistemi sanitari regionali diversi tra loro. In questo non aiuterà certamente l'autonomia differenziata se pure la Corte Costituzionale ha ricordato che le risorse devono essere trovate per il diritto fondamentale alla salute che non può mai essere messo in discussione". Hanno partecipato Licia Ronzulli, Vice Presidente del Senato, Luciano Ciocchetti, Vice Presidente Commissioni Affari Sociali Camera dei Deputati, Francesco Albergo, Professore Associato di Economia Aziendale, Università LUM, Mario Morlacco, Consulente esperto del Ministero Affari Europei PNRR Missione 6, Federico Spandonaro, Professore aggregato di Economia applicata Università di Tor Vergata Presidente C.R.E.A. Sanità.
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00:00Il governo ha fatto uno sforzo in questa finanziaria per colmare il sottofinanziamento endemico del nostro servizio sanitario nazionale che come è noto è il più basso in Europa rispetto al PIL.
00:16Purtroppo questo sforzo è ancora insufficiente e a malapena serve a colmare l'inflazione e soprattutto i costi contrattuali.
00:28Restano insoluti i temi delle liste d'attesa che si allungano sempre più e soprattutto delle disparità territoriali. Ci saranno 20 sistemi sanitari regionali diversi tra loro.
00:44In questo non aiuterà certamente l'autonomia differenziata seppure la Corte Costituzionale ci ha ricordato che le risorse devono essere trovate per il diritto fondamentale alla salute che non può mai essere messo in discussione.