Il consigliere M5s Daniele Diaco ha detto chiaramente: "Il patrimonio arboreo va tutelato, quali monitoraggi sta facendo l'assessorato al verde?". È una domanda che sorge soprattutto in relazione ad un fatto (se non altro) curioso avvenuto a Colli Portuensi: uno strato impenetrabile è stato disteso sul terreno all’interno del quale sono piantati dei tigli, con tanto di bitume sulle radici e sul colletto.
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Eccoci, ritornati in diretta per aprire un'altra settimana insieme.
00:11Buongiorno, ben ritornati a Non Solo Roma,
00:14qui vi raccontiamo la capitale ma anche la nostra regione,
00:17il nostro territorio con i nostri consueti collegamenti insieme ai nostri ospiti.
00:23Vi raccontiamo un po' che succede, soprattutto nella capitale che è in preparazione,
00:28manca sempre meno ogni giorno all'apertura della Porta Santa,
00:32ma non bisogna distrarsi anche un po' da quello che succede,
00:36che non è proprio inerente in un certo senso all'Anno Santo.
00:40Di patrimonio verde pubblico a Roma ne abbiamo parlato in tante circostanze,
00:44avevamo raccontato ad esempio del fatto che in un anno c'erano stati addirittura 600 crolli,
00:50della scarsa forse prospettiva nei confronti di questo patrimonio verde inestimabile,
00:56soprattutto nella capitale, o del cambiamento climatico che magari incide in un certo senso
01:02anche nello stato di salute dei nostri alberi secolari, i pini di Roma.
01:07Ebbene però succede anche che nel dodicesimo municipio,
01:11precisamente a Colli Portuensi, e questo è il tema con cui apriamo questa puntata di Non Solo Roma,
01:16gli alberi che ci siano vengano soffocati.
01:19Che cosa è successo? Probabilmente si stavano facendo dei lavori di rifacimento del manto stradale
01:25e qualcuno ha pensato bene di attappare letteralmente le radici degli alberi con dell'asfalto.
01:32Vi faremo vedere delle immagini che parlano da sé e che in un certo senso fanno anche un po' male,
01:37perché dispiace sempre vedere il verde pubblico ridotto in questo modo.
01:42Ecco, questa è un'immagine che davvero è eloquente in un certo senso,
01:46perché dispiace proprio vedere questi alberi che letteralmente soffocano.
01:50Noi parliamo con il nostro esperto di verde pubblico, colui che chiamiamo sempre quando dobbiamo parlare di verde a Roma,
01:58Gianluca Burchi, il dirigente di ricerca del CREA. Buongiorno a te Gianluca.
02:03Buongiorno a voi e buongiorno ai vostri ascoltatori.
02:06Grazie per essere in nostra compagnia, sempre disponibilissimo quando si parla di verde cittadino.
02:13Lascio a te i commenti per questa immagine che fa male. È giusto definire che fa male un'immagine del genere?
02:21Sì, vista così la prima cosa che mi viene in mente è che sia trattato di un atto di vandalismo,
02:26perché non c'è altra spiegazione, nessuna tecnica agronomica o arboricola può giustificare una cosa del genere.
02:35Sicuramente sarà stato un malinteso con la ditta che stava facendo l'asfalto
02:41e che si è presa la briga di fare una cosa non autorizzata,
02:44perché sicuramente nessun responsabile può aver dato un'autorizzazione a fare una cosa del genere.
02:50Perché è chiaro che tutti sanno che è necessario lasciare alla base degli alberi uno spazio di almeno
02:57un raggio di un metro da tutti i lati, un quadrato, un cerchio, almeno una golla di un metro di raggio,
03:05per permettere un po' di ingresso d'acqua, mantenere la microflora, la microfauna e il microbioma
03:12che esiste nel terreno, che sia quindi a contatto con l'aria sovrastante,
03:17permettere l'ingresso dell'acqua delle piogge durante gli eventi più forti,
03:22un minimo di approvvigionamento dall'alto, visto che il resto del terreno è impermeabilizzato,
03:29almeno un po' dell'acqua l'albero invece che andasse da cercare approfondita,
03:34ha un minimo di apporto verticale dall'alto e lo può ricevere.
03:39Questa cosa qui è una cosa assolutamente ingiustificata e inconcepibile.
03:44Penso alla buona fede dei tecnici e a un malinteso con degli operai stradali
03:51che non hanno ovviamente la stessa concezione delle esigenze di un albero.
03:57Soffogare, hai detto la parola giusta, perché attraverso il suolo,
04:02un suolo già impermeabilizzato al 90%, attorno alla pianta,
04:07è l'unico punto di contatto tra le radici della parte ipogea della pianta e l'aria,
04:14quindi permettere un minimo di scambio di ossigeno con l'esterno.
04:20Tappato quello non so veramente come si possa…
04:24Gianluca, noi non sappiamo quanti alberi siano stati soffocati da questo asfalto,
04:30che come hai detto tu è un gesto che non ha molto senso.
04:34Questi alberi sono destinati a morire o si può fare qualcosa per salvarli?
04:39Ho letto su diversi articoli che alcuni sono stati liberati da questo fortunatamente sottile strato
04:47e spero che venga fatto su tutti al più presto.
04:51Non è come se a noi appassero il naso per cui entro pochi minuti moriamo,
04:57però di sicuro rendere impermeabile al 100% tutto il terreno che c'è attorno a un albero
05:04vuol dire alla lunga si è soffocato, perché soprattutto senza ossigeno
05:10chiaramente si sviluppano molto facilmente alcuni microrganismi, patogeni,
05:15che chiaramente in un ambiente asfittico e quindi senza ossigeno ci sono dei microrganismi
05:22che quindi vengono facilitati molto nel loro lavoro di attacco batterico e fungino
05:33contro le radici delle piante, che stressate dallo stato di asfissia
05:39sono meno forti, con meno vigore e quindi più invigoriti dalla situazione di addossoidità che si è verificata.
06:09Dall'altra parte c'è un progetto molto importante che si sta sviluppando a Villa Panfili
06:15che prevede tutta una riqualificazione molto importante di questo polmone verde di Roma
06:21che cosa ne pensi?
06:23Si parla di un progetto molto ambizioso che è relativo però ai fondi del PNRR Roma Caputmundi.
06:31Sicuramente l'audizio di stamattina che mi avevamo mandato è stato un po' una piuta sorpresa
06:38perché nel frattempo avevo letto alcune belle notizie anche quelle riguardo agli alberi monumentali
06:45e ho fatto un manuale che spiega la dislocazione e la cuore che il Comune di Roma fa
06:5137 esemplari di alberi che sono più secolari, importanti non solo per la loro età
06:56ma anche per la importanza botanica, sono anche delle specie abbastanza qualificanti
07:05e anche questa qui sulla riqualificazione degli alberi, alcune querce, delle ilex, dei pini
07:16a Villa Panfili è stata una bella notizia leggerla nei giorni scorsi
07:22quindi fortunatamente quell'episodio veramente imbarazzante dell'asfaltatura delle ruote attorno all'albero
07:34fortunatamente almeno oggi possiamo compensarlo con le belle notizie ai giorni scorsi
07:39sia sugli alberi monumentali di Roma
07:41e per chiedere una cosa, avete visto?
07:43Alberi monumentali, cioè alberi di pluri secolari molto importanti, sono 37
07:48ma sono altrettanto importanti, sono dei simboli, dei monumenti che per ragioni storiche, botaniche e ambientali
07:58vengono salvaguardati per durare anche se magari rendono a noi pochi servizi ecosistemici
08:07perché essendo alberi verdi, diciamo che forse le spese che si fanno sono superiori ai benefici che ci danno
08:14ai benefici proprio dal punto di vista dell'assorbimento della CO2 e dell'acido ossigeno
08:19però sono di importanza tale che è fondamentale che vengano aiutati e preservati
08:25ma ci sono anche tantissimi alberi pluri decennali, quasi secolari
08:29che invece stanno soffrendo nelle nuove condizioni ben diverse da quando erano stati inventati
08:41Per quello tu parlavi se io non ricordo male, di diversificare anche un po' le piantumazioni
08:49visto che siamo in ambito di cambiamento climatico, immettere nuove specie può aiutare
08:55Il leccio purtroppo è una delle specie che soffre di più dei cambiamenti climatici
09:03e non solo in città, anche qui da noi in Toscana perfino tante lecciate vanno in crisi
09:11perché le condizioni meteo mutate nell'ultimo decennio fanno sì che la pianta non riesca ad andare completamente a riposo
09:22durante l'inverno e quindi rimane sempre in attività, il che non è un bene perché un po' di riposo è necessario alla pianta
09:30in modo tale da continuare l'esplorazione del terreno mentre intanto la parte superiore dell'albero
09:39ha poche esigenze idriche e fotosintetiche, invece quando la pianta rimane molto in attività
09:47per 12 mesi all'anno, una cosa che la biologia di quella pianta non è compatibile con l'evoluzione della pianta stessa
09:57fa sì che quando arrivano delle gelate in primaveriglie, quelle tardive, che colgono la pianta non a riposo
10:06che è uno stato in cui la pianta reagisce molto meglio a una gelata, ma nel momento in cui magari sta mettendo dei germogli
10:13o delle nuove feriture, quindi in quello stadio la pianta è molto sensibile a un gelato
10:21oppure arrivano anche al momento della siccità, che ormai è una costante del tema della siccità
10:29in giugno, luglio, in cui la pianta ha già attinto alle risorse idriche del suolo perché in inverno non è stata a riposo
10:39ma ha continuato a vegetare e quindi ha attinto a una parte di quelle riserve idriche che magari le permettevano
10:47di passare senza problemi a meno di più di un mese di siccità, a meno maggio, a meno giugno
10:53e poi magari soffrirà un po' di siccità in luglio e metà agosto, purtroppo in lì ci sono alcune delle piante
11:01che risentono di più e i pini in particolare, anche loro risentono di queste situazioni, di mancanza di freddo invernale
11:17anche il freddo invernale ha un'importanza evolutiva su tante specie perché permette alla pianta di cambiare il fogliame
11:26per prepararsi al nuovo anno, rimanere in vegetazione continua per tanti mesi non fa bene alla pianta.
11:34Quindi in sostanza, visto che siamo in chiusura mi rimangono circa 20 secondi, possiamo dire che un po' il patrimonio verde di Roma
11:41è un po' un macchia di leopardo procede, perché abbiamo visto che non è uniforme.
11:49Andrebbe sicuramente il Pini e Lecce, che di fatto l'avevamo visto l'altra volta, avevamo dato dei numeri sulla percentuale di presenza
11:57e purtroppo sono bellissime per carità, il Pini e il Lecce l'hanno caratterizzato, ma oggi per impostare i nuovi parchi al nuovo verde
12:11Bisogna considerare, certo.
12:13Magari non endemiche, che magari vengono da climi più aridi o tropicali, più adatti ai caldi, più adatti alla siccità,
12:21anche se non sono endemiche della zona dell'Asio, che di fatto oggi il nostro clima non è più quello di 100 anni fa
12:29e quindi bisogna pensare purtroppo anche a una parziale sostituzione.
12:36Benvenga ovviamente la ricodificazione di quelli dei 300 di Villa Panfili, ma in giro per Roma ci sono tante piante
12:44che bisogna davvero pensare a un grosso progetto.
12:47Bisognerebbe salvarle, ecco, effettivamente. Gianluca, grazie di cuore.
12:52Grazie a voi.
12:54Noi torneremo a disturbarti però, ormai lo sai, quando parliamo di verde pubblico sei il nostro ospite.
13:01Quindi grazie per il tempo che ho dedicato a questa tematica.
13:04Grazie a te, a presto, allora buon lavoro.