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CortometraggiTrascrizione
00:00Un appello per chiedere al governo di neutralizzare la cosiddetta sugar tax che potrebbe essere
00:09introdotta se non ci fosse una nuova proroga dal primo luglio 2025. A sottoscriverlo è
00:15stata Assobibe, associazione di confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche
00:21in Italia, insieme ad altre 14 sigle di rappresentanza della filiera agroalimentare.
00:27La sugar tax, al di là del nome, è una tassa che colpisce tutti i prodotti, o meglio tutte le
00:32bevande analcoliche dolci, con o senza zucchero, quindi con o senza calorie. Quindi va subito
00:39chiarito che con la salute non c'entra assolutamente nulla. Tra l'altro nei paesi in cui è stata
00:44introdotta con un obiettivo salutistico non ha mai portato risultati e molti dei paesi che
00:50l'hanno introdotta l'hanno poi cancellata. L'Italia poi è stata all'avanguardia nella
00:53riduzione dello zucchero. Grazie a tre protocolli sottoscritti col Ministero della Salute negli
00:58ultimi 15 anni abbiamo ridotto lo zucchero nei nostri prodotti del 41%, senza bisogno di nuove
01:04tasse. La sugar tax, secondo le sigle della filiera dell'agroalimentare, danneggerebbe le
01:08imprese e i lavoratori mettendo a rischio oltre 5.000 posti di lavoro. Gli effetti di questa nuova
01:14tassa sarebbero devastanti. Come settore noi non chiediamo sussidi o aiuti, chiediamo semplicemente
01:20di non pagare un'ulteriore tassa che avrebbe sull'intera filiera degli effetti negativi. Infatti
01:27l'appello è stato sottoscritto da Sobibbe ma anche dal mondo agricolo, con Confagricoltura, dalla
01:33distribuzione, Confede e Distribuzioni, le tre sigle sindacali, i produttori di packaging, tutte
01:38realtà fortemente radicate nel territorio. Perché questa nuova tassa che significa un incremento
01:44della fiscalità del 28% per litro di bevanda si tradurrebbe immediatamente in un aumento
01:50dei prezzi con un conseguente calo degli acquisti, stimati da Nomisma ma coerenti con quanto avvenuto
01:56negli altri paesi, di circa il 16%, che tradotto in numeri significa 400 milioni di euro di acquisti
02:03di materie prime in meno nel paese, con 5.000 posti di lavoro a rischio, per un settore che è
02:09fatto dalle grandi marche ma anche da PMI che rappresentano il 64% del settore di coloro che
02:16producono e distribuiscono bevande analcoliche. Gli attori della filiera auspicano un intervento
02:21del Governo per evitare di aumentare le difficoltà nel 2025. Noi ci aspettiamo che questo Governo non
02:29introduca questa nuova tassa, voluta nel 2019 solo per fare cassa su un settore piccolo ma
02:35importante del Made in Italy, perché avrebbe anche l'effetto di rallentare investimenti rendendo
02:40meno attrattivo il nostro paese. E' importante che non vi siano nuove tassazioni su un settore che ha
02:47avuto delle difficoltà, che ha vissuto un 2024 non positivo tranne per il mese di agosto e che
02:53non ha bisogno di ulteriori gabelle che sarebbero anche burocratiche. Questa nuova tassa introduce
02:58oltre 70 nuovi adempimenti burocratici, 450 fogli Excel da completare. Pensa una piccola
03:04impresa alla fatica. Sarebbero costretti ad assumere persone, quindi licenziarne altre,
03:09solo per la gestione burocratica di questa follia.