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Milano, 6 dic. (askanews) - Sarà al cinema solo sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 gennaio il documentario "Pino Daniele - Nero a metà", scritto da Marco Spagnoli e Stefano Senardi, un ritratto intimo e profondo della vita e carriera del cantautore napoletano, una delle figure più importanti della musica italiana.A 10 anni dalla scomparsa di Pino Daniele, il documentario sarà l'occasione per riscoprire l'uomo dietro l'artista, grazie ai racconti e le emozioni racchiuse in uno dei suoi album più rappresentativi.Prodotto da Fidelio ed Eagle Pictures, per la regia di Marco Spagnoli, "Pino Daniele - Nero a metà" ripercorre la prima parte della carriera di Pino Daniele. Attraverso gli occhi di Stefano Senardi, amico di lunga data e storico produttore di Pino, il documentario offre uno sguardo inedito sul legame tra l'uomo e l'artista, esplorando il lato più autentico e personale del musicista napoletano.Senardi guida il pubblico attraverso una serie di interviste esclusive con alcuni dei più stretti collaboratori e amici di Pino. Una vera e propria celebrazione non solo della musica dell'artista, ma anche dei suoi pensieri, della sua passione per Napoli e della sua capacità di innovare continuamente il panorama musicale. Tra i protagonisti delle interviste, i musicisti che hanno accompagnato Pino Daniele nella sua straordinaria carriera, dando voce a storie ed aneddoti unici.Il regista Marco Spagnoli crea una narrazione che mescola immagini di repertorio, musica e testimonianze, dando vita a un percorso emozionale che esplora la cultura napoletana e il suo legame indissolubile con l'anima di Pino Daniele e rendendo Napoli un vero e proprio personaggio del documentario.In "Pino Daniele - Nero a metà" le immagini di Napoli si fondono con le melodie di Pino Daniele, creando un'esperienza visiva e sonora che porta lo spettatore a immergersi completamente nel mondo dell'artista."Pino Daniele - Nero a metà" è diretto da Marco Spagnoli, scritto da Stefano Senardi e Marco Spagnoli. Dopo il successo per Franco Battiato - La Voce del Padrone, Miglior documentario al Nastro D'Argento 2022, Spagnoli e Senardi continuano il loro viaggio nella storia della canzone d'autore italiana.Il documentario, interamente girato a Napoli, ha la voce narrante e consulenza musicale di Stefano Senardi ed è prodotto da Daniele Basilio e Silvio Maselli per Fidelio e da Roberto Proia per Eagle Pictures. Produttori esecutivi sono Francesca Andriani e Guglielmo D'Avanzo, organizzatore generale Carmine Daniele. Direttore della fotografia è Gianluca Rocco Palma, il montaggio è affidato a Jacopo Reale. Il montaggio del suono è affidato a Marco Furlani, mentre le musiche originali all'interno del documentario sono di Pasquale Catalano.Sono intervenuti nel documentario: Vincenzo Affinita, Viola Ardone, Enzo Avitabile, Carmine Aymone, Nelly Bisaccia, Miriam Candurro, Raffaele Cascone, Gino Castaldo, Tony Cercola, Biagio Coscia, Tullio De Piscopo, Gigi De Rienzo, Teresa De Sio, Mauro Di Domenico, Cristina Donadio, Lello Esposito, Tony Esposito, Roberto Giangrande, Enzo Gragnaniello, Gianni Guarracino, Ezio Lambiase, Renato Marengo, Carlo Massarini, Pietra Montecorvino, Claudio Poggi, Peppe Ponti, Paolo Raffone, James Senese, Jenny Sorrenti, Bruno Tibaldi, Lino Vairetti, Fausta Vetere, Ernesto VitoloPerformance di giovani talenti: Andrea Radice con Fabrizio Falco, Gabriele Esposito, Chiara Ianniciello con Antonio D'Agata e Giulio Scianatico.

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Trascrizione
00:00Cercasi, cantante meridionale, con scarsa pronuncia inglese, però con un cuore grande acustico.
00:09Buonasera a tutti, io suono la chitarra e canto in napoletano, quindi se qualche cosa non l'ha capito, non fa niente, l'importante è il sentimento.
00:20La cosa bella di Pino Daniele è che lui raccontava storie.
00:23Napoli stava rinascendo a tutti i livelli e Pino fu testimone di questa rinascita.
00:28Quando abbiamo cominciato a strimbellare, gli ho dato quella parte della mia cultura e da lì è partito tutto.
00:40Una grande fortuna è stata quella di non suonare mai per Pino, ma suonare con Pino.
00:46Sì, ma mi sentiamo perché il linguaggio nostro è questo qua.
00:49Il napolitan sound.
00:50Vabbè, comunque è meglio che ci fai suonare, guarda.
00:59Non sapevo come dirglielo, ma tu fai un falsetto.
01:02Quella è la voce mia.
01:08Lui non ha fatto altro che aprire le finestre e raccontare quello che stava vedendo e vivendo.
01:16La scioltezza con cui mescola il blues e la musica brasiliana fu un'intuizione geniale.
01:21Il suo autoritratto della perfezione.
01:23Questo è Nella Metà.

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