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Roma, 5 dic. - La terza edizione della Conferenza Internazionale sul Turismo Industriale si è conclusa sabato 30 novembre a Ivrea, nella storica cornice di Palazzo Uffici Olivetti e nella sede di Confindustria Canavese. L'evento, promosso da Confindustria Canavese con il supporto del Gruppo Turismo Cultura e Sport, ha visto la partecipazione di 40 esperti del settore e oltre 200 persone, confermandosi come un appuntamento centrale per il turismo industriale a livello nazionale e internazionale. Ivrea, patrimonio UNESCO dal 2018 e simbolo della rivoluzione industriale del Novecento, si è dimostrata ancora una volta il contesto ideale per un confronto sui temi della valorizzazione dei patrimoni industriali e della responsabilità sociale d'impresa. La conferenza ha offerto uno spaccato sul turismo industriale italiano, coinvolgendo ospiti provenienti da diverse regioni in un "Giro d'Italia" delle migliori esperienze nel settore."Culla della storia olivettiana, la città di Ivrea è un esempio unico di come il turismo industriale possa unire i valori delle aziende con quelli della cultura - conferma Gaetano di Tondo, Presidente Gruppo Turismo, Cultura e Sport di Confindustria Canavese, Presidente Associazione Archivio Storico Olivetti - Questo tipo di turismo permette di riscoprire il patrimonio storico e architettonico, trasformandolo in una forma di turismo culturale che promuove conoscenza, curiosità e sviluppo territoriale. Con circa 6 milioni di visitatori nei musei d'impresa e negli archivi negli ultimi quattro anni, il turismo industriale si dimostra un volano importante per i territori, portando non solo visite ma anche nuove opportunità. Ivrea, con il suo DNA radicato nello stile Olivetti, è un luogo dove questa connessione tra cultura e impresa può essere toccata con mano ogni giorno".La prima giornata è stata dedicata a tre panel tematici. Il primo, incentrato sulla cultura d'impresa, ha esplorato il legame tra industria e turismo, con esempi di siti produttivi ancora attivi e spazi riqualificati. Il secondo panel si è focalizzato sull'innovazione applicata alla cultura e al turismo, evidenziando come nuove tecnologie e strategie possano potenziare il settore. Infine, il terzo panel ha messo a confronto le identità territoriali in Italia e nel mondo, mostrando come il turismo industriale possa valorizzare specificità locali e patrimoni culturali. La giornata si è arricchita con interventi su progetti di riqualificazione, tra cui quello di Palazzo Uffici Olivetti, e con esperienze significative di successo legate alla promozione del patrimonio industriale e culturale.La seconda giornata si è concentrata su workshop pratici ospitati presso Confindustria Canavese. I tre tavoli tematici hanno affrontato il turismo industriale dal punto di vista del visitatore, il rapporto tra heritage e innovazione con il coinvolgimento di startup, e le opportunità di finanziamento per progetti culturali e turistici attraverso bandi e crowdfunding. Questi momenti interattivi hanno offerto ai partecipanti non solo spunti operativi, ma anche occasioni di scambio e creazione di reti professionali.La conferenza è stata resa possibile grazie al supporto di Confindustria Piemonte, Unione Industriali di Torino, la Città di Ivrea, l'Associazione Archivio Storico Olivetti, Palazzo Uffici Olivetti, ed a partner privati come Intesa Sanpaolo e Fondazione Marazzato. L'iniziativa ha goduto del patrocinio del Ministero del Turismo, dell'ENIT e di altre istituzioni e associazioni, rafforzando il suo ruolo di catalizzatore per il settore."Turismo industriale, ovvero convincere ragazze e ragazzi innanzitutto e poi i visitatori dall'Italia e dall'estero a considerare le nostre fabbriche, i luoghi industriali, i posti in cui si produce, si progetta, si lavora come dei grandi, straordinari e spesso irripetibili beni culturali. Scoprire l'Italia che lavora, l'Italia che trasforma, l'Italia che si fa venire in mente, l'Italia creativa con l'intraprendenza è un bene generale che va valorizzato" - ha concluso Antonio Calabrò, Presidente Museimpresa.In questa terza edizione, la Conferenza Internazionale sul Turismo Industriale ha dimostrato come il turismo legato ai patrimoni industriali possa essere una leva per lo sviluppo sostenibile, unendo innovazione, cultura e identità territoriale in un percorso che guarda al futuro. Ivrea si conferma quindi un punto di riferimento strategico per promuovere e sostenere la crescita di questo settore in Italia e oltre.

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00:00Il REA si conferma protagonista del turismo industriale, ospitando la terza edizione della
00:05conferenza internazionale sul turismo industriale, un evento di grande rilevanza nazionale e
00:10internazionale. Per due giorni, nella suggestiva cornice di Palazzo Ufficio Livetti e nella
00:16sede di Confindustria Canarese, 40 esperti del settore e oltre 200 partecipanti si sono
00:22riuniti per confrontarsi su come il turismo industriale possa diventare una leva per lo
00:27sviluppo sostenibile e la valorizzazione dei territori. Ne ha parlato Gaetano Di Tondo,
00:32presidente Gruppo Turismo, Cultura e Sport di Confindustria Canarese e presidente Associazione
00:37Archivio Storico Livetti. Siamo a Ivrea in questa fantastica location, siamo tornati
00:42a Palazzo Ufficio per la terza conferenza internazionale sul turismo industriale. Perché
00:47Ivrea? Perché è un bene unesco, è noto in tutto il mondo, è nato intorno alla storia
00:54olivettiana, è nato intorno alle architetture olivettiane. Il turismo industriale significa
01:01mettere insieme in tanti i valori delle aziende, da una parte, e i valori della cultura. Si
01:07dice l'impresa è cultura, la cultura è impresa, fare cultura è fare impresa. La storia olivettiana
01:16se vogliamo è quella che prima di tante altre, prima di tutte, ha dato il via a questo percorso.
01:23Significa andare a scoprire i valori storici e culturali, quindi diventa una sorta di turismo
01:30culturale, ci sono delle indagini, ce n'è una recente che parla di circa 6 milioni di
01:36visitatori negli ultimi 4 anni nei musei di impresa, negli archivi. Questo ha ricaduto
01:42ovviamente sul territorio e sui territori, perché è un volano che porta conoscenza,
01:48porta visite, porta curiosità e se lo vediamo dal punto di vista del turismo si parla spesso
01:54anche di turismo lento, si parla di percorsi che possano invogliare la conoscenza. Ivrea
02:02è sempre al centro di percorsi culturali ma perché fa parte del DNA. Lo stile olivetti
02:09è qualcosa che lo si vede in giro e lo si tocca quotidianamente. La prima giornata è
02:16stata dedicata a panel tematici che hanno esplorato il legame tra industria, cultura
02:20e turismo, l'innovazione nel settore e le identità territoriali, con esempi concreti
02:25di riqualificazione e valorizzazione di patrimoni industriali. La seconda giornata invece ha
02:31proposto workshop interattivi su turismo, start-up e opportunità di finanziamento,
02:36offrendo ai partecipanti un'occasione unica di scambio e networking. L'iniziativa,
02:42commossa da Confindustria Canarese in collaborazione con il gruppo Turismo, Cultura e Sport e il
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02:52del turismo industriale per il futuro economico e culturale del nostro Paese. Un appuntamento
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03:09Turismo industriale, ovvero convincere ragazze e ragazzi innanzitutto e poi i visitatori
03:16dall'Italia e dall'estero a considerare le nostre fabbriche, i luoghi industriali,
03:21i posti in cui si produce, si progetta, si lavora come dei grandi, straordinari e spesso
03:28irripetibili beni culturali. Scoprire l'Italia che lavora, l'Italia che trasforma, l'Italia
03:35che si fa venire in mente, l'Italia creativa con l'intraprendenza è un bene generale
03:40che va valorizzato.

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