Roma, 2 dic. (askanews) - Una storia di sport e di rivalsa, quella di "Il Fuoco nella Balena. i devoti dello Spartak San Gennaro", realizzato dall'attore e regista Gianfranco Gallo e proiettato all'International Sport Film Festival (ISFF) di Castellammare di Stabia. Il lavoro è stato premiato con il "Campania Award", assegnato alla produzione campana che meglio ha interpretato i valori del festival (inclusione, resilienza e riscatto sociale). "Ho cercato di far conoscere la storia di questi ragazzi - ha detto Gallo, in sala al Supercinema con la presenza anche degli operatori sociali e di tre ragazzi dell'associazione - visto che il nostro scopo è di toglierli dalla strada e farli giocare a calcio". Un progetto partito con 4 bambini che avevano occupato il cortile della chiesa del Pallonetto di Santa Lucia per giocare, non avendo altri spazi. Da lì è nata l'idea di una scuola calcio che possa garantire opportunità e affermazioni a scugnizzi che spesso non possono vedere altra luce. Nello Spartak San Gennaro oggi ci sono 80 bambini che giocano a calcio, sono iscritti ai tornei e sono anche spesso primi in classifica. "Ma i numeri che contano - ha insistito Gallo - sono quelli dei ragazzi che riusciamo a togliere dalla strada e non quelli dei gol che fanno".
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00:00Ci fa molto piacere portare qui questa specie di piccolo racconto nel quale ho cercato di far conoscere la storia di questi ragazzini e di questi operatori sociali che fanno molto welfare che di solito dovrebbero fare gli antipubblici.
00:18Siamo particolarmente felici anche perché sono venuti due o tre ragazzini con noi, li abbiamo fatti conoscere cassella a mare, sono andati a fare un giro in villa e adesso stanno qui in sala.
00:30Mi dici un po' anche l'obiettivo dello Spartac San Gennaro, mettere insieme anche fede, socialità, welfare, ragazzi?
00:39Lo scopo nostro è quello di togliere i ragazzi dalla strada e farli giocare al calcio, tra l'altro come racconto in questo piccolo documentario erano quattro bambini che per ribellione occuparono una chiesa al pallonetto di Santa Lucia e cacciarono fuori il prete perché non li faceva giocare.
00:59Poi ci fu un patteggiamento tra gli operatori sociali e poi da allora sono diventati 80 che abbiamo iscritto ai vari tornei. La soddisfazione non è solo i gol che fanno, tra l'altro hanno vinto anche dei tornei, adesso hanno la squadra prima in classifica.
01:17A noi conta il numero di ragazzi che riusciamo a togliere, non i gol che fanno, però poi ti dà anche soddisfazione perché vedi la gioia loro di vincere qualcosa.
01:31Perché comunque parliamo di ragazzi che cercano un'affermazione, un riconoscimento in quanto esseri umani che spesso in certe classi sociali viene dimenticato e loro cercano questa affermazione non nel calcio ma come ragazzini, opportunità che loro magari non hanno ma che hanno altri ragazzi.