Questa nuova ed entusiasmante serie ci racconta le incredibili storie di coloro che hanno dedicato le loro vite alla ricerca di tesori leggendari. L'Arca di Noe', Il Santo Graal, la citta' perduta di El Dorado, sono solo leggende o c'e' qualche cosa di vero? Perche' tanti avventurieri hanno deciso di sfidare loro stessi per andare alla ricerca di questi, e molti altri, miti?
Il Cifrario Beale è considerato uno dei grandi enigmi crittografici ancora irrisolti. Si compone di una serie di tre messaggi lasciati nel 1822 da tale Thomas J. Beale ad un amico, con l'impegno di leggerli solo se non fosse tornato, che condurrebbero a un favoloso tesoro sepolto nella Contea di Bedford, in Virginia. Il primo messaggio indicherebbe il luogo del tesoro, il secondo la descrizione ed il terzo i nomi dei compagni di Beale. I messaggi sono composti da una sequenza di numeri e si è compreso che la chiave di lettura è posta in tre libri. Finora è stato interpretato solo il secondo, a partire dalla Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. Gli altri due sono tuttora irrisolti. Per risolvere gli altri due crittogrammi si è provato in tutte le maniere: testi giuridici, la Bibbia, libri in lingua straniera, Shakespeare ma tutto questo non portò a nulla. Nel 1964 il dottor Carl Hammer di Washington programmò elaborati testi statistici per visualizzare le caratteristiche e le singolarità del crittogramma. Analizzò la distribuzione dei numeri, le somme e schemi matematici. Tutto ciò confermò solo che il documento numero uno è stato cifrato con lo stesso sistema del secondo. Ma Hammer non ha risolto il crittogramma. È in atto un considerevole dibattito se i due testi cifrati rimanenti siano veri o si tratti di bufale. Tra i tanti avventurieri che dedicarono la loro vita a risolvere il mistero del tesoro di Beale abbiamo i fratelli CLAYTON E GEORGE HART. Clayton Hart, impiegato delle ferrovie a Roanoke (Virginia), ricevette la copia dei tre fogli cifrati dal suo capo, un certo Hazlewood, che risiedeva a Montvale, località della Virginia che prima si chiamava Buford. Clayton si appassionò alla questione e insieme al fratello George passò il resto della sua vita alla ricerca del tesoro.
Il Cifrario Beale è considerato uno dei grandi enigmi crittografici ancora irrisolti. Si compone di una serie di tre messaggi lasciati nel 1822 da tale Thomas J. Beale ad un amico, con l'impegno di leggerli solo se non fosse tornato, che condurrebbero a un favoloso tesoro sepolto nella Contea di Bedford, in Virginia. Il primo messaggio indicherebbe il luogo del tesoro, il secondo la descrizione ed il terzo i nomi dei compagni di Beale. I messaggi sono composti da una sequenza di numeri e si è compreso che la chiave di lettura è posta in tre libri. Finora è stato interpretato solo il secondo, a partire dalla Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. Gli altri due sono tuttora irrisolti. Per risolvere gli altri due crittogrammi si è provato in tutte le maniere: testi giuridici, la Bibbia, libri in lingua straniera, Shakespeare ma tutto questo non portò a nulla. Nel 1964 il dottor Carl Hammer di Washington programmò elaborati testi statistici per visualizzare le caratteristiche e le singolarità del crittogramma. Analizzò la distribuzione dei numeri, le somme e schemi matematici. Tutto ciò confermò solo che il documento numero uno è stato cifrato con lo stesso sistema del secondo. Ma Hammer non ha risolto il crittogramma. È in atto un considerevole dibattito se i due testi cifrati rimanenti siano veri o si tratti di bufale. Tra i tanti avventurieri che dedicarono la loro vita a risolvere il mistero del tesoro di Beale abbiamo i fratelli CLAYTON E GEORGE HART. Clayton Hart, impiegato delle ferrovie a Roanoke (Virginia), ricevette la copia dei tre fogli cifrati dal suo capo, un certo Hazlewood, che risiedeva a Montvale, località della Virginia che prima si chiamava Buford. Clayton si appassionò alla questione e insieme al fratello George passò il resto della sua vita alla ricerca del tesoro.
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