Chiara Petrioli, CEO di WSense, sta trasformando la blue tech con l'"Internet of Underwater Things", una tecnologia che consente la comunicazione wireless fino a 3.000 metri di profondità. Non c'è da sorprendersi: gli investitori europei si stanno buttando a capofitto.
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NovitàTrascrizione
00:00Quando sei un'azienda anche di tecnologia che ha disruptive innovation e cerchi di crescere rapidamente hai bisogno di risorse finanziarie,
00:07hai bisogno anche di competenze, di network.
00:14Sono Chiara Petrioli, amministratore delegato di WSense.
00:18WSense è una Deep Tech Scale Up, quindi è un'azienda che ha sviluppato le tecnologie per il Wi-Fi sottomarino.
00:25Quindi reti che permettono di connettere tutto quello che c'è sott'acqua per esplorare quest'ambiente,
00:30quindi droni sottomarini, sensori, attuatori, anche subacque.
00:34Fare questo effettivamente servono investitori.
00:36Il settore dell'Ocean Tech è un settore che non aveva un'economia di investitori specializzati in questo ambito
00:43e fra l'altro in Italia non abbiamo un settore dei BC in ambito Deep Tech estremamente sviluppato.
00:50Quindi abbiamo guardato ad una dimensione europea per trovare degli investitori che avessero comuni valori
00:57e le esperienze necessarie per crescere.
00:59Blue Invest ci è venuto incontro perché ci ha permesso di presentarci,
01:03poi anche di vincere il Blue Invest Award del 2022 nella categoria Earth Observation.
01:08Ci ha dato grande visibilità e questo ci ha consentito poi di scoprire quello che era l'insieme di investitori.
01:15Abbiamo avuto due round di investimento, un primo round di investimento da 4 milioni di euro,
01:20un secondo, un Serie 6, da ulteriori 11 milioni di euro.
01:24Abbiamo raccolto questi finanziamenti da parte di investitori esperti nel settore, quindi Deep Tech e Ocean Tech.