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Trascrizione
00:00Merci Lulu. È il saluto che la Sudal Quickstep ha dedicato a Giuliana La Philippe, un video
00:17che racconta gli anni che La Philippe ha trascorso insieme alla squadra belga, debuttando
00:22nel 2013 a 22 anni con la Omega Pharma di Patrick Lefevre. Nel 2015 si è messa in mostra
00:29arrivando secondo alla Frecciavallone e alla Liegi Bastolliegi. Negli anni successivi sono
00:34seguiti piazzamenti importanti e vittorie di tappa, ma il successo, quello vero, è
00:38arrivato nel 2018 con la prima vittoria alla Frecciavallone e la conquista di due tappe
00:43al Tour. Da quel momento Lulu è il corridore più amato nel suo paese. Nel 2019 ha vinto
00:49prima la Strade Bianche e poi la Milano-Sanremo, diventando a tutti gli effetti un uomo da
00:54classiche. Ma il sogno di Giulian era quello del Tour de France e la Maglia Gialla e questo
00:59si è avverato con la terza frazione della Grand Boucle, mantenendo il primato fino alla
01:03diciannovesima tappa, prima di cedere la Maglia Gialla a Egan Bernal. Il 2020 è stato l'anno
01:09della consacrazione, con la maglia ridata, conquistata al Mondiale di Imola, per poi
01:14vissare il successo l'anno seguente all'Ovanio, nonostante un 2021 non iniziato nel migliore
01:20dei modi. Le ultime due stagioni, poi, non sono state quelle che sperava Giulian e la
01:24sua squadra e lì sono nati i primi attriti con Patrick Lefevre, che aveva criticato il
01:29francese per la mancanza di successi. All'ultimo giro d'Italia è arrivata la vittoria nella
01:34dodicesima tappa, ritrovando così la fiducia e chiudendo bene questo 2024. Ma ormai il
01:40rapporto con il general manager Patrick Lefevre è ormai incrinato, arrivando alla decisione
01:45di cambiare squadra, nonostante ha la Philippe e non abbia mai nascosto il desiderio di chiudere
01:50la carriera con quella squadra che lo aveva preso da giovanissimo. Le cose sono andate
01:55diversamente e il due volte campione del mondo ha firmato così un contratto con la Tudor
02:00di Fabian Cancellara, dove sarà il capitano della formazione svizzera. Il suo tempo, dunque,
02:06con Lefevre è finito e, nonostante i dissapori degli ultimi due anni, il rispetto è rimasto,
02:11così come i ricordi racchiusi in dieci anni di corse.
02:16In Lussemburgo si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella storia del ciclismo internazionale.
02:22Secondo quanto riportato dallo quotidiano Luxembourg World, il piccolo stato dell'Europa
02:27centrale ha espresso il suo interesse a ospitare la grande partenza del Tour de France 2028,
02:33in un'occasione carica di significato storico. L'anno segnerebbe infatti il centenario della
02:38seconda vittoria di Nicolas Franz, uno dei quattro corridori lussemburghesi a trionfarne
02:44nella prestigiosa Corse a tappe. Se la candidatura andasse in porto, sarebbe la terza volta che il
02:49Tour parte dal Grand Ducato, dopo le edizioni del 1989 e del 2002. Il territorio lussemburghese
02:56non è nuovo alle emozioni della Grand Boucle. L'ultimo passaggio della Corsa risale al 2017,
03:01con la partenza della quarta tappa da Montdorf-les-Bains in direzione Francia.
03:05Insieme a quella del Tour de France maschile, ASO starebbe valutando anche la partenza del
03:11Tour de France Femmes, Corsa giovane ma in forte ascesa che ha già sperimentato partenze
03:16dall'estero, come quella di quest'anno da Rotterdam. La pioggia e il freddo non hanno
03:24fermato i partecipanti che domenica hanno preso parte alla prima edizione di Pedale Rosso,
03:28manifestazione nata da un'idea di Marianella Bargilli e Paolo Bettini per sensibilizzare
03:34sul tema della lotta alla violenza di genere. Diversi ospiti erano presenti a Firenze,
03:39tra cui il campione del mondo Alessandro Ballan, l'atleta afghana Yul Dutsashimi,
03:44accompagnata da Alessandra Cappellotto, il governatore della Toscana Eugenio Giani e
03:48il capo di gabinetto Cristina Manetti. «La passione che io e Marianella condividiamo
03:53per la bicicletta le ha fatto venire l'idea di mettere insieme molte persone, di tutte le età,
03:58unite in una pedalata per la parità dei diritti», ha detto il campione olimpico di Atene 2004 Paolo
04:04Bettini. Cristina Manetti ha subito sposato l'idea. «Il nome Pedale Rosso nasce invece
04:09dalla mia intuizione. Il rosso ricorda la lotta e anche il sangue, purtroppo,
04:14delle violenze. Il pedale è il mezzo attraverso cui la bicicletta si muove, il più ecologico e globale».