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Roma, 18 Nov. - AAA felicità cercasi. Questo il refrain che caratterizza l'appuntamento di Bologna del corso, con sette crediti Ecm, sull'Alopecia Areata organizzato con il supporto tecnico di Dynamicom Education e il supporto non condizionante di Eli Lilly Italia S.p.A., Laboratoires Dermatologique Ducray e A Testa Alta. Si tratta di una malattia autoimmune che, secondo alcune stime, riguarda il 2% della popolazione. 147 milioni di persone nel mondo. La patologia colpisce i follicoli piliferi determinando la comparsa di chiazze di forma rotondeggiante, asintomatiche, a livello del cuoio capelluto: "Il corso -ha affermato la professoressa Bianca Maria Piraccini, ordinario di Malattie cutanee e veneree all'Università di Bologna- ha analizzato a fondo le opzioni terapeutiche disponibili e quindi le nuove opzioni legate all'impiego di Jak inhibitors che hanno modificato e migliorato l'approccio terapeutico delle forme più estese". Una novità di grande rilevanza perché, come è stato detto durante l'incontro, per molti anni non è stato possibile fornire un farmaco specifico per fronteggiare la malattia, in quanto, caso per caso, si potevano usare solo crema e cortisonici topici, mentre i classici immunosoppressori sistemici risultavano off label e spesso non efficaci. "In questo momento, grazie a nuove ricerche in ambito farmacologico, una nuova terapia efficace e sicura -ha ricordato la professoressa Piraccini- può essere invece offerta ai nostri pazienti. Il che rappresenta ovviamente un passo in avanti decisivo che fa ben sperare per il futuro". Nel corso poi è stato possibile condividere la propria esperienza e collaborare direttamente con le associazioni di pazienti, in modo da individuare le strategie per migliorare la qualità delle cure offerte. I pazienti, dall'altro canto, hanno avuto l'opportunità di esprimere, in un'apposita sezione, le loro necessità attraverso delle sessioni guidate dall'Associazione Italiana Pazienti Alopecia and Friends (AIPAF), permettendo così una visione più completa delle sfide e delle esigenze affrontate quotidianamente. Da non sottovalutare infine gli aspetti psicologici che questa patologia comporta. La perdita dei capelli, a causa dell'Alopecia, può avere un impatto profondo sull'immagine di sé e sulla percezione di sé stessi. Questo fenomeno, di cui si è discusso durante l'appuntamento bolognese, può generare emozioni intense come vergogna, imbarazzo, tristezza, rabbia e depressione. Affrontare l'Alopecia significa insomma confrontarsi con una serie di difficoltà che vanno oltre la mera percezione fisica, influenzando l'autostima, le relazioni interpersonali e la qualità della vita. "Aspetti che noi medici -ha concluso la professoressa Piraccini- abbiamo il dovere di tenere nella giusta considerazione. Per questo abbiamo deciso di confrontarci anche su questo delicato tema che interessa migliaia e migliaia di persone con le loro rispettive famiglie".

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00:00Ah, ah, ah, felicità Cercasi, questo è il refrain che ha caratterizzato l'appuntamento
00:05di Bologna del corso sull'alopecia areata, organizzato con il supporto tecnico di Dynamic
00:10Home Education. Si tratta di una malattia autoimmune che, secondo alcune stime, riguarda
00:15il 2% della popolazione, 147 milioni di persone nel mondo. La patologia colpisce i follicoli
00:21piliferi determinando la comparsa di chiazze di forma rotondeggiante asintomatiche a livello
00:27del cuoio capelluto. Il corso ha analizzato a fondo le opzioni terapeutiche oggi disponibili.
00:32Il convenio di Bologna è stato l'ultimo convenio di un gruppo di incontri che hanno
00:37visto raccogliere i dati sempre più emergenti nella vita reale, quindi in Italia, riguardo
00:44al trattamento dell'alopecia areata con il primo jack inhibitore approvato nel mondo
00:48e in Italia per il trattamento delle forme gravi di alopecia areata, ovvero il baricitinib.
00:54In questo finale congresso abbiamo visto come l'efficacia di questo farmaco è sempre più
01:00confermata come la sua tollerabilità. Abbiamo seguito i pazienti per più di un anno e quindi
01:06possiamo dire di avere dei risultati anche a lungo termine che fanno vedere come una
01:11percentuale veramente elevata di pazienti ricresce completamente ciglia, sopracciglia,
01:16barba e cuoio capelluto grazie proprio alla somministrazione del baricitinib.
01:22Nel corso poi è stato possibile condividere le varie esperienze e collaborare direttamente
01:27con le associazioni dei pazienti in modo da individuare le strategie per migliorare
01:32la qualità delle cure offerte. Sentire come il collega di un'altra città decide di vedere
01:38i pazienti con una frequenza diversa da quella con cui la vediamo noi e sostanzialmente questa
01:44frequenza ci può servire a cambiare un po' la nostra pratica clinica e quindi magari venire
01:49un po' più incontro alle esigenze dei pazienti. Ricordiamoci poi che il baricitinib è un
01:54farmaco completamente gratuito in Italia che viene erogato dalle farmacie dell'ospedale
02:00di residenza e quindi creare una rete dove il paziente viene anche seguito in un ospedale
02:05più in prossimità è anche stato uno degli obiettivi di questo evento.
02:10Quali dunque le frontiere del futuro? Le frontiere del futuro sono veramente quelle
02:14di valutare come gestiamo i pazienti a lungo termine e questo deve essere visto in due modi.
02:19I pazienti che ricrescono completamente capelli e peli e che dopo un certo periodo di tempo
02:26possono iniziare a pensare di ridurre la dose del farmaco o addirittura provare a sospenderlo.
02:32E questa è una frontiera che dovremmo vedere mano a mano che il tempo passa e possiamo avere
02:38un po' più di esperienza. La seconda frontiera è come gestire i pazienti che non ottengono un
02:43100% di ricrescita ma hanno alcune aree non perfettamente ricresciute o dei capelli non
02:50perfettamente spessi e quindi trovare il perfetto approccio terapeutico combinato utile in questi casi.

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