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CortometraggiTrascrizione
00:00Claudio Martelli è in Abruzzo per presentare il suo libro, Ricordi di Vivere, benvenuto,
00:06eccolo qua, è stato a Pescara, Sant'Omero, tanta gente, è un libro nostalgico o è un
00:14libro che qualche volta ci può insegnare qualcosa anche per il presente e per il futuro?
00:19Beh, nessuno domina i propri sentimenti quindi certamente un po' di nostalgia, se non altro
00:24la giovinezza c'è, questo è naturale e credo che possa essere anche perdonato, però
00:29direi che la chiave di lettura è proprio un continuo raffronto tra ieri e oggi e implicitamente
00:36un punto di domanda ed interrogativo, tutto sommato non voglio dire un romanzo perché
00:43non c'è nulla di in verità, quindi non è un romanzo, non è fiction, è realtà,
00:47però è un racconto che ho cercato di rendere popolare perché non volevo scrivere un saggio
00:53e politico. Ma visto che ho senso di poi sembra che le vostre idee abbiano vinto ma
00:57voi come persone vi avete perso, è una cosa abbastanza singolare, ecco, lei è l'unico
01:04della prima fila dei leader socialisti che per la fine non si è collocato né di qua
01:08né di là, perché ha avuto come l'idea di avere perso, di essere stato sconfitto dalla storia?
01:14Beh, sicuramente siamo stati sconfitti come partito, quello che le dice è vero, le idee
01:19e direi ancora che le idee la civilizzazione socialista, il socialismo è una civiltà,
01:26come lo è il liberalismo, come lo è il cristianesimo, c'è stata la fase dell'ondivago
01:31Chetto, l'ho presentato anche con Chetto questo libro e lui si è un po' ancora risentito
01:37e lo chiama e dice purtroppo non te lo posso far dire questo, secondo me te l'ho dato
01:41una volta e ti ne darà tutta la vita perché sei stato molto incerto, aveva le proposte
01:46di liberal democratici che uno dopo voleva andare a occuparsi dell'India e dell'Amazonia
01:53Ecco, ma tra tutti questi personaggi che si incontrano nelle pagine del libro,
01:57anche per Muir, Craxi, dovessimo dire uno che è quello che in tutti questi anni
02:04l'ha impressionata di più e che veramente aveva una visione della società magari
02:09avanti di venti o trent'anni rispetto ai suoi...
02:13Eh, quello sono io secondo me! Craxi che è certamente la persona che ha avuto più
02:18influenza su di me, sia come amico sia come leader socialista, è stato il più grande
02:25indubbiamente sino all'89, sino a quel momento ha interpretato la parte più dinamica
02:33e più popolare del paese e questa secondo me è la chiave del suo successo.
02:38Visto che Antonio Dorrico ha sponsorizzato il suo libro, la pubblica settimana,
02:44lui parla di questo libro come del romanzo di un errore standardiale, le chiedo se mai
02:53nella parabola della sua vita politica ha pensato a Fabrizio Del Tongo che durante
02:59la battaglia di quadri non sa chi vince e chi perde.
03:03Sì, io ero giovane ma non così ragazzino come Fabrizio, però mi fa molto piacere
03:11questo giudizio di Dorrico, non credo che lo nasconda, mi induziona moltissimo,
03:17è un po' in contrasto con l'esperienza di fatto che poi mi capita di vivere,
03:22dopo aver scritto questo libro, ho 120 inviti in diverse città italiane a presentarlo,
03:29diventerà un lavoro, anche questo purtroppo un lavoro non retribuito, salvo la percentuale
03:34che ho sulle vendite. Mi dispiace un po' che si perde questo lato di cui lei parla,
03:41il lato letterario, perché in fondo se non si decide a scrivere un libro e non ho scritto
03:47un diario, non ho messo insieme una raccolta di discorsi già fatti, ho scritto un libro
03:53che mi ci ha messo 4 anni, 4 anni di lavoro diurno e notturno molto intensi,
04:00invece quando vado a presentarlo in giro, non sempre, ma molto spesso mi capita
04:05che mi dicono, magari sono vecchi compagni socialisti, va bene è bello il libro,
04:10ma adesso cosa facciamo? Questo mi dispiace perché io vorrei che venisse discussa
04:16la fatica che ho fatto, il contenuto, tutti i passaggi, anche quelli politici ben intensi.
04:21Gli amici sono tra tante vicende politiche, ci sono frammenti di una vita privata
04:26abbastanza vorticosa, non voglio dire com'è finita perché è presto per dire com'è finita,
04:31però tirando un bilancio, alla fine uno dice, ne valse la pena…
04:35No, ha ragione lei, non era giusto.
04:38Non era giusto?
04:39No, secondo me non era giusto farsi travolgere come io mi sono fatto travolgere,
04:44non che tutti i politici hanno vissuto come me, ricordo vivissimo di politici,
04:48penso a De Gasperi, penso a Nenni, in cui invece la stabilità affettiva è stata una costante
04:55che li ha accompagnati tutta la vita e per noi li hanno molto aiutati, rasserenati.
05:00Io mi sono lasciato invadere troppo dalla politica, ma forse era anche il clima,
05:05nonostante che io fossi un riformista, che ho iniziato già nel 68,
05:10però probabilmente quell'idea del pieno impiego psicologico,
05:15della non separazione tra pubblico e privato, il personale e il politico,
05:19è di quella stagione, la febbre è alta, è il fuoco nella mente,
05:25questo certamente per quanto possa essere stato emotivamente straordinario,
05:31dal punto di vista del bilancio anche esistenziale, non è qualche cosa che raccomando.
05:38E l'ultima cosa, quando è che è abusato del potere?
05:42Il potere è una cosa che contagia tutti, c'è stato un momento in cui lei ha detto
05:46fermati che qui stai un po'... perché il potere è stato un momento in cui ne avete avuto veramente tanto.
05:52Ne ho abusato forse nella stagione in cui ero più giovane, responsabile dell'informazione
05:57e si trattava di fare nomine in RAI, intendiamoci, non l'ho inventata io l'utilizzazione,
06:02l'ho trovata anche confezionata, però vi ho partecipato.
06:06D'altra parte era considerato assolutamente nella norma
06:10che il responsabile dell'informazione del terzo partito italiano partecipasse alla discussione,
06:15alla sostituzione degli incarichi, direttore Tg1, Tg2, Tg3, RAI1, RAI2, RAI3 e via via riscegliendo.