Emergenza cinghiali, a rischio anche la dieta mediterranea: sit-in di Coldiretti davanti alla Regione
Ospite in collegamento: Niccolò Sacchetti, Presidente "Coldiretti Roma"
Prosegue la mobilitazione di Coldiretti Lazio che proprio stamane, giovedì 11 luglio, è in piazza con migliaia di agricoltori davanti alla Regione, per protesta contro l’invasione incontrollata di cinghiali. Un'emergenza che non solo continua a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, ma anche le produzioni nei campi, minacciando la Dieta Mediterranea.
Alle 9:30, in Piazza Oderico da Pordenone, aziende agricole provenienti da tutto il Lazio si sono riunite chiedendo interventi risolutivi urgenti per il contenimento della fauna selvatica. Una richiesta avanzata da Coldiretti Lazio anche in occasione del confronto, che si è svolto lo scorso 13 giugno all’Auditorium Parco della Musica.
Sotto attacco è anche la nostra Dieta Mediterranea a causa delle colture continuamente distrutte dalle invasioni dei cinghiali nei terreni agricoli. Ai danni alle coltivazioni si aggiunge l’allarme della peste suina africana, che minaccia la sopravvivenza degli allevamenti suinicoli e dell’intero settore. Secondo le attuali regole, basta un cinghiale malato rinvenuto a chilometri di distanza da una stalla per far scattare la decisione di abbattere migliaia di maiali perfettamente sani.
Gli agricoltori hanno portato in piazza le loro toccanti testimonianze: dal raccolto distrutto, ai danni non rimborsati, se non in minima parte e spesso dopo molti anni. La situazione che sono costretti a vivere nei campi è dunque ormai insostenibile.
Non in ultimo, la necessità di garantire una maggiore sicurezza sulle strade, dove continuano a consumarsi incidenti anche gravi a causa della presenza di ungulati. L’ultimo a Roma il mese scorso, dove a perdere la vita è stato un motociclista.
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Alle 9:30, in Piazza Oderico da Pordenone, aziende agricole provenienti da tutto il Lazio si sono riunite chiedendo interventi risolutivi urgenti per il contenimento della fauna selvatica. Una richiesta avanzata da Coldiretti Lazio anche in occasione del confronto, che si è svolto lo scorso 13 giugno all’Auditorium Parco della Musica.
Sotto attacco è anche la nostra Dieta Mediterranea a causa delle colture continuamente distrutte dalle invasioni dei cinghiali nei terreni agricoli. Ai danni alle coltivazioni si aggiunge l’allarme della peste suina africana, che minaccia la sopravvivenza degli allevamenti suinicoli e dell’intero settore. Secondo le attuali regole, basta un cinghiale malato rinvenuto a chilometri di distanza da una stalla per far scattare la decisione di abbattere migliaia di maiali perfettamente sani.
Gli agricoltori hanno portato in piazza le loro toccanti testimonianze: dal raccolto distrutto, ai danni non rimborsati, se non in minima parte e spesso dopo molti anni. La situazione che sono costretti a vivere nei campi è dunque ormai insostenibile.
Non in ultimo, la necessità di garantire una maggiore sicurezza sulle strade, dove continuano a consumarsi incidenti anche gravi a causa della presenza di ungulati. L’ultimo a Roma il mese scorso, dove a perdere la vita è stato un motociclista.
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00:00Bentornati a Non Solo Roma. Emergenza cinghiali, un tema che sicuramente qualcuno di voi dirà non
00:09nuovo. I romani lo stanno sperimentando ormai già da un po', ma al di là del creare un evidente
00:15problema con la sicurezza, il che non è poco, se pensiamo ai tantissimi incidenti che purtroppo
00:21dobbiamo raccontarvi praticamente ogni settimana, alcuni dei quali proprio causati dalla presenza
00:26di ungulati nella nostra città, i cinghiali stanno causando un evidente problema anche
00:32alla nostra agricoltura perché chiaramente sono animali molto volosi e dunque dove trovano cibo
00:38è quelli che si arraffano. Questo fatto va a discapito chiaramente dei tanti agricoltori
00:44del Lazio che con fatica cercano di portare avanti un settore strategico come l'agricoltura e sono
00:51proprio loro insomma con la Coldiretti ad aver preso parte ad un sit-in che si è attenuto stamattina
00:58di fronte alla sede della regione alle 9.30. Tantissimi agricoltori e la Coldiretti in primis
01:04ha chiesto risposte al governo questo perché è a rischio la dieta mediterranea e consideriamo
01:11anche un altro fattore, non da poco, quello della peste suina africana. Pensate che basta un solo
01:17esemplare che può avere questo virus a compromettere un intero allevamento soprattutto nel
01:24Lazio. Abbiamo con noi in ultima battuta qui a non solo Roma il presidente di Coldiretti Roma
01:31Nicolò Sacchetti a cui do il buongiorno e ovviamente il benvenuto. Buongiorno a lei. Buongiorno Presidente,
01:38bentornato tra le altre cose noi avevamo già parlato di questo fatto qui a non solo Roma,
01:43questione legata all'emergenza a Ungulati. Stamattina sit-in di fronte alla sede della
01:50regione, insomma siamo arrivati ad un livello abbastanza allarmante per giungere a dover fare
01:55un sit-in. Guardi assolutamente è un argomento che come Coldiretti affrontiamo ormai da tanti
02:02anni perché l'emergenza non è di ieri, insomma sono anni che viviamo questa disperazione perché
02:09poi ne abbiamo parlato anche l'altra volta. C'è un aspetto di sopravvivenza economica delle
02:15aziende, quindi di tutto il comparto agroalimentare della nostra regione. C'è anche un aspetto proprio
02:24morale, un senso di abbandono e di disperazione da parte di una categoria che si è sentita
02:30abbandonata. Lei ha fatto riferimento a un tema a mio avviso di grande importanza, quello della
02:36dieta mediterranea. Proprio stamattina leggendo il giornale ho letto un articolo molto interessante
02:42che dice che l'alimentazione sbagliata produce patologie che costano al nostro Stato 12 miliardi
02:50di euro per un indotto complessivo di 56 miliardi, quindi un costo a persona di quasi 300 euro a
02:59persona l'anno. Sono cifre veramente spaventose che ci devono far riflettere. Noi, proprio noi,
03:05siamo i custodi della dieta mediterranea che è universalmente riconosciuta come la più sana e la
03:12più importante del pianeta. Credo che questi due aspetti vandano anche di pari passo,
03:18perché se noi ci troviamo nella condizione di non poter più produrre i nostri prodotti di cui
03:24conosciamo la provenienza, la qualità e le eccellenze, dobbiamo finire ad importare i
03:30prodotti che non sappiamo bene come sono stati i prodotti, che non rispettano le regole di
03:36reciprocità. Ne abbiamo parlato l'altra volta, ci sono alcuni argomenti che ci preoccupano
03:48tantissimo. Faccio l'esempio, come l'altra volta, del pomodoro da industry al triplo concentrato
03:54dalla Cina, prodotto con metodi che davvero non possiamo conoscere e controllare. Dopo essere
04:01diluito con dell'acqua viene venduto come pomodoro italiano. Queste sono delle assurdità che non
04:09garantiscono né i nostri agricoltori, ma soprattutto non garantiscono i nostri cittadini, le nostre
04:14famiglie e i nostri figli. Soprattutto ci fanno davvero rabbrividire, abituati come siamo a
04:20mangiare un buon piatto di pasta con il pomodoro italiano. Sentire di un pomodoro coltivato,
04:27chissà come, diluito con l'acqua è agghiacciante. Stamattina il sit-in vi ha dato dei risultati,
04:34delle risposte. Avete ricevuto riscontri da parte delle istituzioni? Mi lasci ringraziare
04:42veramente di cuore l'amministrazione, il Presidente Rocca e l'assessore Righini,
04:46in particolare l'assessore all'agricoltura, perché abbiamo avuto una grossa manifestazione
04:51il 13 giugno scorso, eravamo 1.500 all'auditorio, per manifestare con forza questo disagio e questa
05:00disperazione del nostro settore. Non voglio dire per la prima volta, però hanno risposto
05:08veramente con una celerità da impresa privata, non da pubblica amministrazione. In un mese
05:14l'amministrazione Rocca e l'assessore Righini è uscito con una delibera che, diciamo, mette
05:21in condizioni gli stessi agricoltori e la Regione di dare attuazione a un piano nazionale
05:27di contenimento e eredicazione della peste suina e contenimento della fauna selvatica
05:33dannosa sul territorio, in particolare parliamo dei cinghiali. Quindi adesso gli strumenti
05:38davvero ci sono tutti, c'è sicuramente quello che ci fa più piacere, la testimonianza della
05:44voglia di fare e della voglia di dare valore, importanza e rappresentanza a una categoria
05:51che è sempre stata un po' trascurata da questo punto di vista. Forse il cittadino ha cominciato
05:58a pensare al problema cinghiali quando se l'è trovata in città e noi provavamo a manifestare
06:05la nostra disperazione, ma in realtà non è mai uscito veramente come un argomento
06:10importante, perché se è sempre pensato agli agricoltori devono combattere col clima che
06:17cambia, con la grandine, con la siccità che tra queste calamità ci sono anche i cinghiali,
06:23ma in realtà quello che ci faceva veramente molto male è il fatto di essere stati trascurati
06:31per così tanto tempo. Invece è arrivata una prima risposta veramente in tempi molto
06:36rapidi, a questo ovviamente deve conseguire la parte pratica operativa, ma se tanto mi da
06:41tanto siamo veramente fiduciosi che ci sarà un cambio di marcia importante, che era veramente
06:47importante per restituire un po' di dignità e restituire un po' di speranza a un settore,
06:52insomma come abbiamo detto, tra norme di reciprocità, attacchi alla dieta mediterranea,
07:00filiere e grande distribuzione organizzata e un clima che oggettivamente è completamente impazzito
07:07e noi siamo i primi ad esserne vittima. Per questa stagione estiva com'è la situazione Presidente?
07:20Guardi, mi fa un argomento, una domanda proprio a fagiolo, perché mi capita di essere Presidente
07:29Consorzio e Bonifica di tutta l'area diciamo tirrenica della costa centro-nord del Lazio e
07:37quindi siamo noi che distribuiamo l'acqua irrigua al territorio per le culture irrigue e effettivamente
07:44proprio ieri parlavo col direttore, abbiamo avuto dei problemi sul Tarquinia, l'acqua non basta,
07:49dovremo cominciare con le turnazioni, stiamo monitorando il Tevere perché c'è sempre la
07:55preoccupazione risalita del Cuneo Salino che se dovesse arrivare fino alla presa da cui noi
08:01prendiamo tutta l'acqua irrigua di un comprensorio importantissimo di 15.000 ettari che arriva da
08:08Roma, Fiumicino, Maccarese fino a Cerveteri, dovesse arrivare il Cuneo Salino fino a lì sarebbe
08:13veramente un'apocalisse perché noi dovremmo chiudere tutti gli impianti, perché non possiamo
08:18fare come cartaggine distribuire sale sui nostri terreni preziosi dove si produce l'eccellenza del
08:25nostro territorio, ci comincia a preoccupare. Su questo tema sicuramente ritorneremo Presidente
08:33magari aggiornandoci tra qualche mese per capire un po' com'è la situazione, come sempre viva la
08:40dieta mediterranea, viva l'agricoltura che ci garantisce davvero dei prodotti eccellenti soprattutto
08:45in Italia e soprattutto porta in alto il nome del Made in Italy, quello vero però, grazie
08:50Presidente. Assolutamente, grazie a lei, buona giornata. A presto. Concludiamo così questa puntata
08:57di Non solo Roma, il nostro racconto della capitale e del territorio che torna domani a
09:03partire sempre dalle 13 in diretta qui sul canale 14 per Radio Romagnosa. Ringrazio chi mi ha condotto
09:09fino a qui la regia a cura di Gianluca Guidi e allora come sempre vi auguro una buona giornata.
09:15Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.