Lazio, negli ultimi 5 mesi 24 morti sul lavoro. Cgil: "Innaccettabile"
Ospite in collegamento Giampiero Modena - dipartimento salute e sicurezza "CGIL Roma e Lazio"
Si allunga la lista delle morti sul lavoro nella nostra Regione. Il tragico conto è arrivato a 24 da inizio anno. Una situazione che la Cgil definisce “inaccettabile”.
In una nota il sindacato evidenza i tristi numeri delle morti e degli infortuni sul lavoro nel Lazio: “Con i due giovani lavoratori di Capranica e di Latina, sommati ai 22 dichiarati da INAIL fino ad aprile, in soli 5 mesi nel Lazio 24 persone hanno perso la vita sul lavoro”.
“Dall’inizio dell’anno e fino a fine aprile, sempre secondo l’Inail, nel Lazio ci sono stati 85 infortuni al giorno: - continua la nota - in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La cosa è che non solo continuano ad aumentare gli infortuni in itinere, ossia andando e tornando dal lavoro (solo ad aprile di quest’anno + 29% rispetto al 2023), ma stanno riprendendo a crescere anche quelli sul lavoro: ad aprile di quest’anno +12% rispetto all’anno scorso”.
Si tratta di vite di persone di ogni età: a perdere la vita, secondo i dati INAIL oltre agli ultra cinquantenni cominciano a essere anche persone più giovani: "Troviamo inaccettabile pensare che per chi va a lavorare continui a essere una scommessa il ritorno a casa dai propri cari: la Regione deve predisporre un piano di controlli mirati che verifichi l’osservanza delle norme di salute e sicurezza in concreto e non solo sulla carta” conclude la nota sigla sindacale.
Operaio morto a Latina
Nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 giugno, un operaio di 38 anni è morto in un incidente all’interno di un’azienda di logistica a Borgo Santa Maria, Latina. Nonostante i soccorsi, non è stato possibile salvare il lavoratore. Secondo quanto riportato da varie fonti locali, sembra che l’operaio stesse impegnato in operazioni di scarico della merce prima dell’accaduto. È stato colpito improvvisamente da qualcosa, e sono stati i suoi colleghi a chiamare i soccorsi.
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“Dall’inizio dell’anno e fino a fine aprile, sempre secondo l’Inail, nel Lazio ci sono stati 85 infortuni al giorno: - continua la nota - in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La cosa è che non solo continuano ad aumentare gli infortuni in itinere, ossia andando e tornando dal lavoro (solo ad aprile di quest’anno + 29% rispetto al 2023), ma stanno riprendendo a crescere anche quelli sul lavoro: ad aprile di quest’anno +12% rispetto all’anno scorso”.
Si tratta di vite di persone di ogni età: a perdere la vita, secondo i dati INAIL oltre agli ultra cinquantenni cominciano a essere anche persone più giovani: "Troviamo inaccettabile pensare che per chi va a lavorare continui a essere una scommessa il ritorno a casa dai propri cari: la Regione deve predisporre un piano di controlli mirati che verifichi l’osservanza delle norme di salute e sicurezza in concreto e non solo sulla carta” conclude la nota sigla sindacale.
Operaio morto a Latina
Nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 giugno, un operaio di 38 anni è morto in un incidente all’interno di un’azienda di logistica a Borgo Santa Maria, Latina. Nonostante i soccorsi, non è stato possibile salvare il lavoratore. Secondo quanto riportato da varie fonti locali, sembra che l’operaio stesse impegnato in operazioni di scarico della merce prima dell’accaduto. È stato colpito improvvisamente da qualcosa, e sono stati i suoi colleghi a chiamare i soccorsi.
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00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Bentornati a Non Solo Roma,
00:08continuiamo con i nostri approfondimenti in compagnia dei nostri ospiti. Numeri impietosi
00:14per la regione Lazio, in soli cinque mesi 24 morti sul posto di lavoro, aumentano anche gli
00:22infortuni. Citiamo testualmente dei dati INAIL e ovviamente c'è la risposta da parte del più
00:29noto sindacato che da anni si batte per i diritti dei lavoratori, la CGL, che ha definito questa
00:35situazione inaccettabile. Tra le altre cose c'è una differenza interessante rispetto ai decenni
00:41passati per quanto riguarda purtroppo le morti bianche. Se prima a morire erano lavoratori
00:48comunque anche diciamo grandi d'età, adesso purtroppo le morti bianche colpiscono anche
00:53ragazzi molto giovani che magari sono entrati sul posto di lavoro da pochissimi mesi. I numeri
00:59che ci fanno riflettere, i numeri che ci spingono nuovamente a voler chiedere delle soluzioni. Le
01:05normative vanno avanti ma effettivamente il problema resta. Dunque oggi siamo in
01:11compagnia per sviscerare questo argomento con Giampiero Modena del Dipartimento salute e
01:17sicurezza della CGL Roma e Lazio, a cui do il mio benvenuto. Grazie dell'invito, bentrovati
01:25tutti quanti delle spettatrici e degli spettatori, grazie. Grazie Giampiero. Allora numeri che insomma
01:30spaventano un po', in 5 mesi 24 morti tra cui l'ultimo in ordine di tempo avvenuto a Latina
01:37un muore, un operaio di 38 anni nel cuore della notte. Sì, allora la cosa diceva bene l'Elena
01:47in introduzione, si tratta sia dell'ultimo lavoratore di Latina a 38 anni e il giorno
01:53prima di un lavoratore di 40 anni a Cavranica in provincia di Viterbo. Stanno facendo una loro
02:00comparsa anche, stanno salendo anche i dati dei lavoratori più giovani. Infatti guardando questi
02:06dati, sono dati INAI peraltro, dati aggiornati al 30 di aprile, noi osserviamo come mentre le
02:14fasce in mezzo, quindi 40-45 anni e più, diciamo rimangono un pochino stabile, aumentano quelli che
02:22sono ovviamente i più giovani, quindi 20-24 anni eccetera e continuano a morire, ma anche in generale
02:29infortunarsi, le fasce più anziane. Questo ci ha portato sostanzialmente ad un impennato,
02:37una ripresa nel mese di aprile, dopo i primi tre mesi che rispetto all'anno precedente
02:42mantenevano certo, come dire, si erano un po' accontenuti, siamo passati a 85 infortuni registrati,
02:49denunciati al giorno. Sottolineo fatto denunciati perché molto spesso l'infortunio non viene
02:56denunciato dipendendo da che cosa, dipendendo magari dal rapporto di lavoro del debole,
03:01magari al nero, oppure precario eccetera. Una persona evita, come dire, di tra virgolette
03:07mettersi nei guai denunciando un qualche cosa che riguarda il suo diritto fondamentale perché
03:12il diritto alla salute e alla sicurezza è un diritto universale. Certo, quindi anche questo
03:17devo dire è un aspetto che va tenuto in considerazione, il fatto che ci sono tantissimi
03:22lavoratori e lavoratrici che magari si fanno seriamente male sul posto di lavoro ma per
03:27paura di perdere il lavoro stesso non denunciano è grave, no? Esattamente, ma questo vale per
03:34gli infortuni vale ancora di più per le malattie professionali perché un po' c'è il fatto di
03:39sottovalutarle. Adesso stanno emergendo tutta una serie di nuove malattie, fino ad oggi le
03:47malattie più denunciate sono quelle che riguardano l'apparato muscoloscheletrico,
03:52tipicamente i movimenti dei carichi eccetera. Quello è veramente complicato a nasconderlo,
03:57ma altre cose più insidiose, infatti ad esempio citiamo i tumori, che stanno crescendo e quelli
04:05vengono sottovalutati dalla persona stessa anche con prime avvisaglie perché si pensa di poterle
04:12governare per non creare problemi eccetera. Teniamo conto anche di una cosa purtroppo,
04:17in assenza di un rapporto di lavoro regolare non c'è assicurazione del lavoratore o della
04:23lavoratrice all'INAIL e quindi noi non abbiamo la completezza delle denunce. Un altro dato e questo
04:31purtroppo è legato soprattutto a una roba recente che riguarda il cambiamento climatico, con il
04:39aumento delle temperature, ci sono lavoratori e lavoratrici che possono morire sul posto di
04:46lavoro, ma a volte capita che muoiano in conseguenza, magari a casa loro e quindi
04:51lì non sono più ricollegabili ad una situazione di lavoro, sono morti a casa. Anche dal punto di
04:59vista dell'analisi scientifica, se vogliamo, tecnica di questi aspetti, le cose stanno
05:04cambiando, quindi andrebbe tarata diversamente anche l'inquadramento di che cosa è correttamente
05:11oggi nel 2024, in presenza di tutti questi fenomeni, tanto la malattia professionale
05:16quanto il verificarsi di infortuni. Però io vorrei approfondire anche un altro aspetto con lei Giampiero,
05:23senza chiaramente fare troppe polemiche, però io vorrei soltanto farle questa domanda. Ci sono
05:29stati tantissimi casi di lavoratori, non possiamo definirli tecnicamente anziani,
05:35perché una persona di 65 anni che ancora lavora non è più la persona di 65 anni che lavorava
05:40negli anni 50, perché si è allungata la nostra percezione anche un po' dell'età,
05:45noi siamo più giovani rispetto agli anni 50, però com'è possibile che un lavoratore di 65 anni stia
05:52su un soppalco al decimo piano, è inaccettabile anche questo? Bella domanda, a parte che è la
05:59domanda, è la domanda giustissima. Sono anche più grandi, attenzione, noi abbiamo avuto tra
06:08gennaio e aprile di quest'anno 31 denunce di infortunio da parte di lavoratori che hanno
06:13superato i 70 anni. Ora, mi vai nel campo o mi vai sul ponteggio e l'agilità, la prontezza dei
06:23riflessi, a parte diciamo l'osservanza delle norme che l'azienda che ti fa lavorare, l'ancoraggio,
06:31la linea vita, e via dicendo. Noi abbiamo avuto persone che sono morte per l'insolazione,
06:40proprio in mezzo ai pomodori, così come abbiamo avuto persone che hanno perso l'equilibrio,
06:45non hanno avuto agio e sono cadute. Quindi questa è la domanda, questo fa parte comunque
06:51di un discorso più generale che riguarda tutto quanto il mondo del lavoro. Ma sa, guardi,
06:56io sono un rappresentante, oltre a essere il lavoro che faccio per la CGL come a Lazio,
07:03sono anche rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale, comparto artigiano. Le
07:08posso dire che queste aziende, aziende nell'area metropolitana di Roma, sono piccoline, sono
07:13microaziende, hanno tre addetti, compreso a volte il dolore di lavoro. Qua c'è un problema,
07:18un problema grosso come una casa, che riguarda il mondo degli appalti. A volte queste aziende,
07:23anzi spesso queste aziende, per poter agguantare un lavoro, prendono degli subappalti da una sera
07:29alla mattina, le condizioni che ci sono e all'interno di quello ci sono due problemi di
07:33fondo. Uno economico, perché chiaramente bisogna vedere quanto i committenti ti danno. Secondo,
07:39il fatto che per poter entrare in un in un cantiere tu magari, gli artigiani lo sanno fare,
07:45lo possono fare, però il problema qual è? E' che se io vado per fare un certo tipo di lavoro,
07:49non è detto che i miei lavoratori siano addestrati adeguatamente per la mansione alla
07:54quale sono chiamati. A volte ci possono essere anche delle improvvisazioni, che in certi contesti
08:00va bene, ma quando si tratta di mettere come tira repentaglio la propria vita, perché si sta in
08:05quota, perché si sta lavorando in un, come se sia fabbri o qualcosa del genere, un'infalliniammeria,
08:14bisogna anche vedere, c'è non solo la stanchezza, le condizioni ambientali, ma anche l'addestramento.
08:21E noi su quello corremmo, che ci fosse da parte della regione, non abbiamo chiesto, sono due,
08:27tre anni che lo stiamo chiedendo, devo dire, insieme, l'abbiamo chiesto a suo tempo insieme a
08:31Chisler Will, continuiamo a chiederlo, vogliamo verificare se questa formazione che viene data
08:38ai lavoratori è effettiva, è reale, è calza con il tipo di lavoro che questi lavoratori e questi
08:44lavoratori ci sono chiamati a fare? Perché io su questo ho qualche servo, qualche dubbio,
08:49perché un conto della formazione dice allora, a tavolino, sulla carta, devi fare questo, questo,
08:53il periodo è questo, questo, questo, poi c'è l'addestramento, c'è la macchina, l'uso della
08:58macchina, c'è la pratica. Esattamente, quindi su quello bisognerebbe, questo è un pezzo delle
09:06cose che noi chiediamo. L'altro pezzo riguarda, ma senza che veniamo accusati di essere sceriffi,
09:11perché su questa roba c'è sempre la polemica, ci dovrebbero essere dei controlli mirati a campione,
09:18secondo noi, sui comparti che presentano un indice infortunistico maggiore, comparti anche
09:25territori, perché non è che tutti i territori e tutti i comparti sono tutti quanti uguali, ma là,
09:29in accordo con le associazioni territoriali, con gli organismi paritalici, dire guardate,
09:33andiamo ad analizzare questa zona e vediamo quali sono i loro problemi, li mettiamo sotto una lente
09:38di osservazione particolare, senza che questo voglia dire che io vado là e faccio, per forza,
09:43se violo la legge, la legge non si viola, la salute è un diritto universale, c'è il codice
09:49civile che dice che l'imprenditore, articolo 2087, ha la responsabilità della salute, anche morale,
09:55di chi lavora, però andiamo a vedere queste cose, quindi verifichiamo che formazione hanno,
10:02ma facciamo anche dei controlli mirati, mirati anche perché purtroppo a tutt'oggi non abbiamo
10:08a disposizione personale ispettivo adeguato numero sufficiente e quindi questo dovrebbe,
10:15almeno si parta da questi due elementi. Sarebbe davvero interessante effettivamente
10:20se si partisse concretamente da questi elementi, che dire Giampiero, io voglio ringraziarla di
10:25cuore, un'analisi chiarissima che ti ha dato davvero tanti spunti di riflessione,
10:30speriamo che questi numeri impietosi scendano, ecco, ci piacerebbe davvero molto, grazie davvero.
10:38Grazie a voi per lo spazio che ci avete dedicato, grazie.
10:41Grazie, a presto.