Capocotta, brucia uno dei chioschi storici alla vigilia del bando; Gualtieri: “Non ci faremo intimidire”
Ospite in studio Massimiliano Cacciotti, giornalista di Radio Roma Television
Fiamme a Capocotta (litorale di Roma) dove, poco prima delle 19 di domenica 10 marzo, un incendio ha interessato sei chioschi del Mecs Village, di proprietà del comune di Roma. 80 metri quadri di strutture andate in fiamme: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e dai primi sopralluoghi non è esclusa l’ipotesi dolosa.
Ad indagare i carabinieri della compagnia di Pomezia, presenti sul posto. La struttura, di proprietà comunale, è in attesa di assegnazione. Proprio ieri, 11 marzo, era prevista la pubblicazione del bando. Lo ha ricordato proprio il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “È andato a fuoco uno dei chioschi di Capocotta, proprio uno di quelli che, dopo un’attesa di 24 anni, avremmo rimesso a bando. È un fatto preoccupante e ne andranno chiarite le cause nel più breve tempo possibile”. Il sindaco ha inoltre ricordato che “in questi mesi, con il dipartimento ambiente, abbiamo fatto un lungo lavoro per tornare in possesso di tutti i lotti, iniziando a riscuotere i canoni arretrati e a far sanare gli abusi”.
Potrebbe interessarti: Brucia Capocotta, Gualtieri “Segnale preoccupante”
“Metteremo a bando gli altri lotti, con gli stessi obiettivi – conclude il sindaco – salvaguardare i servizi e la sicurezza per le tante persone che vivono e fanno vivere Capocotta e, al tempo stesso, difendere trasparenza e legalità”. Dopo decenni di proroghe da parte del Campidoglio, le strutture erano state tolte ai gestori, come da sentenza del Consiglio di Stato, che aveva riconsegnato i chioschi al Comune e intimato la messa al bando. Motivo per cui non si esclude l’ipotesi del dolo.
Un luogo, Capocotta, al centro della cronaca e dell’interesse mediatico da decenni. Tra illegalità, trasgressione e delitti irrisolti il litorale alle porte di Roma ha fatto molto parlare di sé. Ne parla in un video documentario Massimiliano Cacciotti, “Qui visse Capocotta“: si parte dalle origini leggendarie, fino ad arrivare ai misteri che ancora oggi circondano mediaticamente questa famosissima spiaggia.
Circa 12 minuti di storia, cronaca e curiosità: un vero e proprio spaccato della nostra società dagli anni ’50 in poi.
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Fiamme a Capocotta (litorale di Roma) dove, poco prima delle 19 di domenica 10 marzo, un incendio ha interessato sei chioschi del Mecs Village, di proprietà del comune di Roma. 80 metri quadri di strutture andate in fiamme: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e dai primi sopralluoghi non è esclusa l’ipotesi dolosa.
Ad indagare i carabinieri della compagnia di Pomezia, presenti sul posto. La struttura, di proprietà comunale, è in attesa di assegnazione. Proprio ieri, 11 marzo, era prevista la pubblicazione del bando. Lo ha ricordato proprio il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “È andato a fuoco uno dei chioschi di Capocotta, proprio uno di quelli che, dopo un’attesa di 24 anni, avremmo rimesso a bando. È un fatto preoccupante e ne andranno chiarite le cause nel più breve tempo possibile”. Il sindaco ha inoltre ricordato che “in questi mesi, con il dipartimento ambiente, abbiamo fatto un lungo lavoro per tornare in possesso di tutti i lotti, iniziando a riscuotere i canoni arretrati e a far sanare gli abusi”.
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“Metteremo a bando gli altri lotti, con gli stessi obiettivi – conclude il sindaco – salvaguardare i servizi e la sicurezza per le tante persone che vivono e fanno vivere Capocotta e, al tempo stesso, difendere trasparenza e legalità”. Dopo decenni di proroghe da parte del Campidoglio, le strutture erano state tolte ai gestori, come da sentenza del Consiglio di Stato, che aveva riconsegnato i chioschi al Comune e intimato la messa al bando. Motivo per cui non si esclude l’ipotesi del dolo.
Un luogo, Capocotta, al centro della cronaca e dell’interesse mediatico da decenni. Tra illegalità, trasgressione e delitti irrisolti il litorale alle porte di Roma ha fatto molto parlare di sé. Ne parla in un video documentario Massimiliano Cacciotti, “Qui visse Capocotta“: si parte dalle origini leggendarie, fino ad arrivare ai misteri che ancora oggi circondano mediaticamente questa famosissima spiaggia.
Circa 12 minuti di storia, cronaca e curiosità: un vero e proprio spaccato della nostra società dagli anni ’50 in poi.
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:06Eccoci, bentornati a Non solo Roma, ultima parte del nostro spazio dedicato all'informazione,
00:13all'approfondimento giornalistico, come sempre spazio alla cultura e allo spettacolo.
00:18Vogliamo parlarvi appunto di uno spettacolo teatrale che si terrà dal 14 al 17 marzo,
00:24quindi tra pochissimi giorni, a Teatro lo Spazio. Si chiama Vivienne ed è di Donatella Busini.
00:30Si tratta di un vero e proprio omaggio ad una delle attrici più intense e forse controverse
00:35del ventesimo secolo, Vivienne Leigh. Ovviamente non si tratta di una semplice biografia ma di
00:41un testo dove vengono scandite anche le pieghe più intime dell'anima di questa appunto controversa
00:48attrice che è stata al centro insomma di tanta cronaca e ovviamente di anche tanti pettegolezzi.
00:55Ne parliamo nel dettaglio proprio con l'autrice di Vivienne, Donatella Busini, che è nostra ospite
01:00qui oggi a Non solo Roma in collegamento video. Buongiorno Donatella. Buongiorno a tutti, come state?
01:06Bene, e tu come stai? Bene, sono molto contenta di partecipare a questa trasmissione.
01:14Anche noi, mi permetto ovviamente di darti del tu perché sei un'autrice molto giovane,
01:19devo dire, hai già realizzato insomma questo spettacolo che è molto interessante,
01:24manca pochissimo, 14 marzo si parte. Giovedì c'è il debutto, giovedì 14 al Teatro Lo Spazio di Roma
01:35e saremmo in scena, saranno in scena perché questa volta non ci sarò io presente sul palco,
01:41ma saranno in scena dal 14 al 17 di marzo appunto al Teatro Lo Spazio con questo testo
01:49che si chiama appunto Vivienne. Sottolineo sempre il punto perché è una battuta che
01:57poi all'interno della pizza chiude diciamo il cerchio del racconto. In un certo senso è come
02:07se si volesse chiudere attorno a questo personaggio, come abbiamo detto controverso
02:11un po' il tutto, no? Esatto, esatto. Allora la storia un po' nasce da una mia passione nei
02:18confronti di Vivienne Li che è legata sostanzialmente ad una scuola di recitazione a cui mi chiesero di
02:29fare un'analisi della modalità con cui Vivienne Li recitava, soprattutto rispetto a alcuni
02:37personaggi cinematografici che lei ha, tra i più noti insomma, e le sue capacità di movimento,
02:44le sue capacità. Lì è nata una passione in modo particolare per un ruolo che lei interpretò al
02:49cinema che è Blanche de Bois nel tram chiamato Desiderio. Da lì ho cominciato con la tigna che
02:56mi caratterizza ad appassionarmi e quindi a studiare tutte le biografie italiane e non relative
03:04sia a Vivienne Li che a Lorenzo Oliver. Però voglio sottolineare che questo grande amore per
03:10Vivienne, che io considero una delle più grandi se non la più grande attrice di teatro dei suoi
03:17tempi, non a caso ad oggi esistono ancora dei fan club internazionali di Vivienne Li, attrice
03:26non di Vivienne Oliver, ma solo di lei, in Inghilterra e negli Stati Uniti, che mi hanno
03:32anche supportato con del materiale, ma il managgio parte del materiale me l'ha fornito,
03:36oltre ad averlo recuperato io, me l'ha fornito anche il regista Mauro Toscanelli e quindi non
03:44potevo che affidargli a stesura conclusa la regia di questo testo. Ma quello che vorrei
03:53sottolineare, ah ma interrompetemi perché io tendo a parlare tantissimo. Non si preoccupare
03:58perché è molto interessante quello che stai dicendo, tu ci stai facendo fare davvero un
04:01tuffo nella storia e soprattutto ci stai spiegando perché ti ha appassionato così
04:05tanto questa attrice, cosa aveva di speciale rispetto alle altre, cosa hai trovato tu di
04:11speciale? Allora, quello che io ho trovato di speciale in Vivienne è che la sua capabilità,
04:19la sua volontà di essere all'avanguardia quando il teatro e il cinema non valorizzavano in
04:29particolare le donne, che è un tema a me molto caro nella mia drammaturgia e nella
04:33mia produzione, è sempre al centro. Poi mi vorrei ritagliare un minuto per parlare anche
04:39di un'altra iniziativa che caratterizza questo spettacolo e tutti gli spettacoli
04:43di mia produzione e per il suo immenso talento. Ovviamente è stata una personalità proprio per
04:53le sue capacità innovative, proprio per la sua volontà di desiderio di esprimersi liberamente
05:01oggetto di pettegolezzo, anche cattive dicerie, critiche negative. Ovviamente,
05:10come sempre. Ma che l'hanno turbata nel profondo e che la portarono ad avere dei
05:23problemi di natura psichiatrica. Il testo però non vuole essere una biografia alla mia, come la
05:30chiamo Viv, non vuole essere un biopic di Vivian Lee, ma nasce in maniera completamente
05:42estemporanea. Faccio un breve sinossi, un breve racconto. Stiamo in un manicomio, in una casa di
05:52cura dei primi anni settanta, quindi precedente alla legge Basaglia, in cui l'elettroshock era
05:58ancora legale e utilizzato massivamente. Una donna italiana decide, dichiara di essere la
06:12figlia di Vivian Lee. Da lì l'interesse di un antipaticissimo, direi narcisista, direttore
06:23dell'Istituto, con un passato strano, non noto, a cui si accompagnano altre figure,
06:31che sono quelle dello psicologo, che invece è la spinta innovativa degli anni settanta,
06:37quindi l'elettroshock, l'innovazione reale. Il progresso, certo. Il progresso in questo
06:45contesto, ed un infermiere. Queste figure che compongono la storia hanno un doppio ruolo,
06:56perché la piece si svolge su un ruolo della realtà e su un ruolo del sogno. Nel luogo
07:05della realtà noi abbiamo il dottore, l'infermiere, il direttore artistico e Mary, la donna, Maria,
07:13che si considera la figlia di Vivian Lee. Nella dimensione del sogno appare Vivian Lee,
07:20quindi c'è Vivian Lee presente e tutte le figure in modalità transfer che erano accanto alla
07:31palata, alla paziente, a Mary, diventano gli tre uomini più importanti della storia di Vivian Lee,
07:37cioè i tre mariti. Herbert Lee, che è il primo marito, che rappresenta l'accoglienza,
07:44la curata fino alla fine. Laurence Olivier, ovviamente, che è l'alter ego nel sogno del
07:52direttore, quindi con tutte le caratteristiche del direttore. E John Maryvale, che è il terzo
07:57marito, quello che l'ha vista morire purtroppo in giovanissima età e che in qualche modo
08:06rappresenta il lato, non solo del progresso, ma anche il lato buono all'interno della sua vita,
08:13l'altro buono all'interno della sua vita. Devo dire che c'è un pochino tutto in questo
08:20spettacolo, perché c'è storia, c'è teatro, c'è spettacolo, ma c'è anche psicanalisi,
08:25perché insomma ci sono queste due dimensioni della realtà, della dimensione onirica che si
08:29fondono in un certo senso, quindi immagino che sia davvero molto interessante. Io vorrei però
08:33che tu non spoilerassi più di tanto i dettagli, perché ovviamente dobbiamo far venire i nostri
08:41telespettatori. Visto che mi rimangono pochissimi minuti a disposizione, vorrei darti la possibilità
08:46di raccontarci insomma del tuo lavoro anche a favore delle donne, come ci hai assinato qualche
08:51minuto fa. Il mio impegno nei confronti delle donne è continuo, tutti i giorni,
09:03della mia vita, sul lavoro, nel vivere sociale. In particolare, cito una nel mio scrivere,
09:12dove le protagoniste sono sempre donne, molto spesso donne, le volte le protagoniste sono donne.
09:19Un'iniziativa a cui aderisco come casa di produzione, con tutti i lavori in cui sono
09:26anche carica involta come attrice, aderisco ad un'iniziativa che si chiama Il Posto Occupato,
09:32un'iniziativa bellissima che permette, attraverso una semplice locandina,
09:36che adesso non mi posso illustrare, ma la vedrete a teatro, di mantenere un posto occupato per tutte
09:42le donne che sono state vittime di violenza, che non ci sono più, o che sono vittima di violenze
09:48psicologiche, fisica e che non hanno la possibilità di partecipare banalmente ad una serata a vedere
09:56uno spettacolo teatrale. Questa è un'iniziativa che porto avanti e che continuerò a portare
10:01avanti per tutto l'anno, non esiste solo l'8 marzo. Donatella, non c'è bisogno di commento,
10:07perché è un'iniziativa che ci fornisce anche uno spunto di riflessione interessante,
10:12quindi una bellissima iniziativa nel suo valore anche un po' drammatico. Ringrazio il teatro e
10:18lo spazio perché mi hanno permesso di farlo. Io ti ringrazio, abbiamo terminato purtroppo
10:24col tempo a disposizione, questo è un tema che meriterebbe molto più tempo effettivamente.
10:29Comunque dal 14 al 17 marzo si parte con Vivian Punto, quindi insomma uno spettacolo davvero
10:35interessante, non perdetelo. Grazie davvero Donatella, a presto. Grazie a voi, grazie. Bene,
10:42anche per oggi il tempo a nostra disposizione è terminato, non solo Roma termina qui ma torna
10:47domani ovviamente, sempre a partire dalle 13, sempre in diretta qui sul canale 14 del Digitale
10:52Terrestre. Grazie a tutti voi per essere stati in nostra compagnia, appuntamento a domani.
10:59Le notizie dalla regione con Elisa Mariani.