• 3 settimane fa
Trascrizione
00:00L'architetto Antonio Di Stefano, progettista e direttore dei lavori del restauro della
00:13scinta muraria dell'Aquila, ci accompagna per la prima passeggiata lungo il chilometro
00:20di mura che saranno riaperte entro un mese e mezzo.
00:25Sì, ormai siamo alle battute finali, ci troviamo a ridosso di viale della Croce Rossa a scendere
00:35verso il quartiere Santa Croce, l'intervento non ha previsto soltanto il restauro e il
00:43consolidamento della scinta ma ci siamo preoccupati anche della valorizzazione della scinta stessa
00:50con un camminamento e un sistema di illuminazione che valorizzerà sicuramente le mura e le renderà
01:01fruibili da parte dei visitatori.
01:20Ci avviciniamo alla porta che è stata riscoperta durante questi lavori, una porta che era
01:48praticamente sommersa da erbacce e da vegetazione che non era più visibile, questa è la porta
01:55di Pizzoli o porta San Lorenzo, al momento il restauro della scinta muraria era completamente
02:02coperta di vegetazione, quindi c'era una serie di vegetazioni tra cui edere che non rendeva
02:09visibile, come non rendeva visibile questo contrafforte che vediamo sulla sua destra.
02:16E' stato fatto un grosso lavoro per rimuovere la vegetazione, soprattutto gli arbusti che
02:23nascevano sulla muratura perché lo strappo diretto di questi arbusti poteva provocare
02:33degli ulteriori crolli nella muratura, allora sono stati utilizzati dei veleni particolari
02:41che per il principio della fotosintesi colorofiliana attraverso le foglie mandavano il veleno alle
02:49radici, per cui le foglie al momento dell'applicazione non bruciavano, quindi non si seccavano subito
02:57perché senza le foglie il processo di fotosintesi non avviene e quindi il veleno una volta arrivato
03:04alle radici c'è stata una riduzione drastica delle sezioni di questi arbusti ed è stato
03:13facile poi l'estrazione dall'annularità.
03:25A proposito di contrafforti, lasciamo alle nostre spalle un torrione che è crollato
03:30durante l'ultimo terremoto e che attualmente ci permette una visione quasi integrale del suo
03:36interno. Sì, non sappiamo molto probabilmente, quasi sicuramente anzi sarà crollato col terremoto
03:43del 6 aprile 2009, noi l'abbiamo così trovato togliendo tutta la vegetazione infestante che lo
03:52ricopriva e volutamente l'abbiamo lasciato di spaccato per far capire anche ai visitatori
04:02com'era organizzata una delle tante torri della Cinta Muraglia, quindi si legge la volta del
04:10primo livello, l'ulteriore parimentazione e il secondo livello della torre per questa cosa in
04:16particolare e anche lì abbiamo giocato un po' con la luce, con queste differenze cromatiche
04:22di temperatura e colore per mettere in evidenza questi aspetti.

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