• mese scorso
Trascrizione
00:00Questo è uno sport sì di squadra ma anche individuale, perché comunque in campo siamo
00:09in due, possiamo essere solo in due, non ci sono sostituzioni, i punti che accumuliamo
00:14per qualificarci a qualunque manifestazione sono di coppia, quindi è uno sport di squadra
00:18ma un po' particolare.
00:19Io e Daniele abbiamo iniziato a giocare insieme a fine 2011, avevamo pochissimo tempo per
00:25qualificarci, lui era proprio alla prima esperienza di World Tour, quindi la prima
00:29esperienza col Senores, è stato un po' un azzardo, però abbiamo visto che Daniele
00:34aveva grandi capacità, c'era un buon affiatamento.
00:37Vedevamo il bicciole nello stesso modo, come uno sport in cui la calma, la tranquillità
00:43sono alla base dei risultati e questo ci ha facilitato le cose, non è stato niente ricostruito,
00:48tutto è stato molto naturale, in campo ha un grandissimo talento, lui rende facili cose
00:53che per altri sono quasi impensabili.
00:56Il fatto di essere la coppia più giovane delle Olimpiade ci ha da una parte un po'
01:02tutelati, però sapevamo che potevamo giocarcela con molte di quelle coppie, potevamo battere
01:07molte di quelle coppie perché già l'avevamo fatto durante la stagione.
01:09Abbiamo fatto una grande partita ad esordio, abbiamo avuto un piccolo scivolone con l'Austria
01:15e la partita rischiava di farci fuori, quando abbiamo capito che eravamo qualificati abbiamo
01:19detto ok, adesso inizia un altro torneo.
01:24Quando abbiamo visto sul tabellone Roger Dalhauser eravamo anche molto consapevoli di poter
01:32fare qualcosa di buono perché le tre partite precedenti alle Olimpiadi con loro eravamo
01:36vinte tutte e tre, quindi quella sorta di fiducia c'era, però sai sempre che le Olimpiadi
01:41sono un torneo a sé.
01:42La partita è stata molto strana, nel primo set abbiamo avuto subito un impatto molto
01:49forte sulla partita, abbiamo subito messo molta pressione sia in battuta sia nella
01:53fase break ed eravamo molto fluidi nel nostro cambio palla, loro avevano tutto da perdere
01:58in quel momento, quindi più vedevano che noi eravamo lì, che non mollavamo niente,
02:03anzi stavamo facendo forse qualcosa in più di quello che avevamo fatto vedere fino a
02:05quel momento alle Olimpiadi, più sentivano che dovevano dare qualcosa in più.
02:09Nel primo set siamo riusciti a vincere, nel secondo abbiamo preso subito abbastanza vantaggio,
02:15eravamo tre o quattro punti avanti, poi c'è stata una doloreazione, loro sono riusciti
02:19a spingere un po' più in battuta e noi abbiamo avuto qualche difficoltà e siamo arrivati
02:2419-18.
02:25Sul 19-18 abbiamo detto dai, comunque siamo ancora un break di vantaggio, però sentivi
02:31che da loro c'era tanta pressione, noi abbiamo iniziato a sentire un po' il timore che
02:34probabilmente prima sentivano loro, quindi poi abbiamo provato a giocarci i cambi palla
02:37facendo le cose che più sappiamo fare, ricordo di aver fatto io un attacco sulle mani alte
02:43di Dallausa e rischiando anche di prendere la murata, però era il colpo che mi sentivo
02:47più sicuro e quando abbiamo avuto il break, siamo arrivati 19-18, abbiamo rischiato di
02:50fare un tipo di muro più verso la zona centrale del campo, per fortuna poi è andata come
02:56avevamo sperato, quindi siamo riusciti a murare la palla e lì c'è stato proprio... ce l'abbiamo
03:02fatta.
03:03In testa dopo aver vissuto quelle emozioni c'è sempre la voglia e l'obiettivo grande
03:12è quello di arrivare a Rio prima di tutto e poi arrivarci per fare qualcosa in più
03:17di quello che abbiamo fatto l'ultima volta.

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