• l’altro ieri
La copertina che introduce il tema della puntata di Extra "Silvio Berlusconi e la tv: cosa lascia all'Italia?"

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Trascrizione
00:00C'era un tempo, neppure troppo tempo fa, in cui in Italia la TV iniziava i suoi programmi
00:09nel tardo pomeriggio e la programmazione si concludeva in tarda serata.
00:13Di notte, durante le prime ore della giornata, non c'era nulla e spesso, tra un programma
00:18e l'altro, andava in onda l'intervallo, musica classica mentre sul video scorrevano
00:22le pecore o, in tempi più recenti, i paesaggi italiani.
00:26Poi arrivarono le prime televisioni private, locali e guidate da una buona dose di pionierismo
00:38e passione.
00:39Piccole, ma in grado di farsi notare e anche, in qualche modo, di infastidire i canali pubblici
00:44che fino a quel momento detenevano una sorta di monopolio naturale, favorito anche dalle
00:49poche inadeguate leggi che dovevano regolamentare i lettere.
00:53Tra le televisioni che nacquero a metà degli anni settanta c'era anche Telemilano Cavo,
00:58la TV via cavo riservata agli abitanti di Milano 2, il primo grande insediamento abitativo
01:03costruito da Silvio Berlusconi alle porte del capoluogo Lombardo.
01:07Proprio da quel piccolo nucleo televisivo, qualche anno dopo, vede la luce Telemilano
01:1158, da cui nasce Canale 5 che, a partire dagli anni ottanta, sarà, tra alti e bassi ma
01:17anche polemiche politiche e disavventure giudiziarie, protagonista di quella crescita a livello
01:22nazionale che porterà alla creazione del colosso Mediaset.
01:26Per diverso tempo l'Italia sarà televisivamente divisa in due, da una parte la RAI che con
01:32le sue tre reti continuerà a fare informazione, divulgazione e intrattenimento secondo gli
01:37standard e le regole proprie di un emittente di Stato che non rinuncia anche ad educare
01:41i propri cittadini, dall'altra la TV commerciale che Silvio Berlusconi realizzò ispirandosi
01:47spesso al mercato americano. Inizia a trasmettere dal mattino con programmi
01:52di servizio e intrattenimento, propone le prime serie TV come Dallas e Dynasty, ma
02:07anche altri format che tra studi scintillanti e un clima di costante entusiasmo e allegria
02:13hanno il compito di accompagnare per tutto il giorno in modo spensierato un pubblico
02:17crescente di telespettatori. E a far breccia nel cuore degli italiani
02:21non saranno soltanto tanti giovani conduttori scoperti per l'occasione, ma anche i grandi
02:26professionisti che con l'avvento della TV del Biscione lasciarono la RAI per tentare
02:31una nuova avventura professionale. Mike Bongiorno, Corrado, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini
02:36furono tra i primi giganti della TV che passando alle reti dell'allora Fininvest ne rafforzarono
02:42la credibilità agli occhi del pubblico, ma anche degli inserzionisti pubblicitari
02:46per i quali Canale 5, Italia 1 e Rete 4 diventarono presto la vetrina commerciale alternativa
02:53rispetto alla RAI. Furono anni intensi, nacque allora la guerra
02:56degli ascolti in un duopolio che solo dopo il 2000 verrà rotto dall'arrivo della 7
03:01e ancora più recentemente degli altri gruppi editoriali. Un periodo d'oro per la TV italiana
03:06che, nel bene e nel male, ha lasciato un segno anche nella nostra società.
03:12Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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