• 3 settimane fa
La P38 è una band finita nell’occhio del ciclone giudiziario per i suoi testi. I suoi membri sono infatti indagati per istigazione a delinquere a causa di ciò che viene detto nelle canzoni. Non solo, tale collettivo musicale è stato attaccato duramente dalla stampa italiana che lo ha dipinto come dannoso per il tessuto sociale italiano. La stessa narrazione non viene portata avanti però all’estero. Della P38 si è parlato infatti negli States, ma anche in UK e in altri Paesi europei in termini decisamente diversi. Si parla di censura artistica. L’articolo 21 della Costituzione Italiana recita al comma 1 “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Stiamo parlando di una censura delle idee? Si sta violando la libertà di espressione?
Ne parliamo con uno dei componenti di tale band, Astore, che ci dà il suo punto di vista.


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Trascrizione
00:00E ora voltiamo pagina parliamo della P38 un collettivo musicale che in questi
00:09mesi, anzi nell'ultimo anno, abbiamo sentito spesso sulla stampa. La P38 è un
00:15collettivo musicale che attualmente è indagato per istigazione a delinquere
00:20non che abbiano istigato poi effettivamente a fare dei reati, a compiere dei
00:25reati, però nei loro testi, secondo le autorità, ci sarebbero delle
00:33strofe, delle rime, delle parole che farebbero pensare per l'appunto
00:38all'istigazione a delinquere e per questo rischiano un processo e
00:45rischiano di essere accusati. Bene, allora noi li abbiamo contattati,
00:49abbiamo sentito a store un membro di tale collettivo, uno dei fondatori di
00:55tale collettivo e abbiamo cercato di capire perché insomma l'istigazione a
01:03delinquere, abbiamo cercato di capire come si vive in una condizione del
01:07genere sotto il faro accusatorio della stampa e soprattutto abbiamo cercato di
01:12capire da lui cosa significa fare musica, quella musica che ad oggi è al
01:18centro delle indagini per i testi che vengono appunto portati poi su un
01:24palco. Non dico più nient'altro, ci vediamo, l'intervista.
01:55Noi abbiamo un approccio alla musica che è molto marxista, quindi cerca di
02:03svelare le contraddizioni del reale. Dubito che nella scena ci siano persone
02:08che abbiano un approccio altrettanto marxista, se non comunque quegli artisti
02:14che si sono affermati per quello, che sono comunque anche gli artisti vicini a
02:18noi. Sicuramente non posso dirti di conoscere
02:21tutti gli artisti mainstream, come dici tu, blasonati a tal punto da dire se ci
02:27sia un'intenzione o no di mostrare la realtà, di mostrare le contraddizioni del
02:30reale, ma penso che al momento siano poche le persone che impugnano questa
02:38cultura, questo tipo di genere e lo usano per per mostrare quella che è la realtà,
02:45quelle che sono le contraddizioni, le ingiustizie sociali.
02:48Non vedo più un tentativo di accumulo, di svoltare, che poi è anche legittimo
02:55quando si viene da contesti sociali che non sono propriamente stabili, ma vedo
03:02poco marxismo, ecco, diciamo non quel marxismo che adottiamo noi nel nostro
03:08approccio all'arte.
03:10Guarda, quando si parla di underground, molto spesso si parla anche di un tipo di
03:20ambiente che è molto utile per tastare anche il polso delle classi meno ambienti,
03:29del proletariato e sottoproletariato. Molto spesso l'underground è costruito
03:35da persone che vengono da contesti di disagio, non sempre, poi c'è anche
03:39l'underground fatto dai borghesi, dai medio borghesi, non è che tutto ciò che è
03:45underground viene per forza da contesti di disagio. Quindi potrei dire che sì, c'è
03:51un filo rosso che collega tutto l'underground molto spesso e lo si sente
03:55anche, soprattutto nei generi più, tra virgolette, estremi come il punk hardcore,
04:00come il rap hardcore, la trap anche, che è appunto il disagio, le rivendicazioni,
04:07far notare le ingiustizie sociali. Purtroppo accade che tu, artista underground,
04:14fai il tuo, ok? Spacchi nell'underground, però appena magari raggiungi quel poco
04:21di notorietà, firmi il contratto in major, ti dimentichi di quali sono state le
04:26dinamiche che ti hanno portato lì. Questo è sbagliato, comunque, e non significa
04:30essere puristi e quindi per forza dover fare la stessa identica cosa per anni,
04:34significa che una volta che un po' riempi il sacco di soldi, te ne fotti di quali
04:39sono le dinamiche e il contesto da cui è arrivato il tuo genere, la tua cultura.
04:43Questo è molto sbagliato, succede, succede il 90% delle volte.
04:47Killer, ti dirò, nasce, la parte che non nasce come album per il pubblico, cioè nasce come
04:54come una chiusura violenta, estrema, di diversi capitoli della mia vita, quindi è nato
05:01in modo molto spontaneo, è nato senza considerare quello che era l'ascolto del pubblico,
05:06è nato con infuenza, è nato in modo molto spontaneo, è nato senza considerare
05:13quello che era l'ascolto del pubblico, è nato con influenze chiare, a forse anche
05:19tributi, per esempio in KLLR, se lo senti, è molto mister simpatia, cioè è pieno di
05:25influenze, non ho smussato le influenze, non ho smussato i suoni, non ho smussato
05:29un cazzo perché non me ne fregava niente, perché volevo fare una cosa che non fosse
05:33per il pubblico, ma che fosse appunto una catarsi che mi permettesse di uscire
05:38da determinati periodi brutti della mia vita.
05:43E ti dirò che pensavo di andare avanti e fare un album più leggero, ok, che si
05:50discostasse, invece mi sono reso conto che nel fondo che ho toccato con KLLR ho
05:56aperto una botola e sotto la botola è pieno di tunnel, di gallerie, quindi se mi
06:02sentirete con un altro lavoro penso che al tasto più hardcore di KLLR, da tanti
06:08punti di vista, ma anche molto più studiato per il pubblico, cioè non voglio
06:11più fare una cosa mega personale, che parla solo di me, ed è fatta solo per me,
06:18ok? Quindi penso che sì, mi sentirete, non proprio, diciamo prossimamente, non
06:26proprio nel rap e nella trap, in qualcos'altro, e questo è per il momento.
06:42Guarda, prima di tutto esagerazioni ce ne sono di peggiori, ok? Noi nei nostri testi
06:51abbiamo messo delle forti, sicuramente, ma se vai a fare un paragone con la roba
06:57che gira nella trap più hardcore, anche in Italia, siamo anche abbastanza leggeri.
07:05Il problema è che noi siamo comunisti, cioè davvero sarebbe ingenuo non pensare
07:12che quello non sia un problema. Noi siamo comunisti, parliamo di determinate cose,
07:16riportandone la portata simbolica di quegli eventi, usando quell'immaginario lì.
07:22Dall'altra parte io penso, e penso sia anche questo evidente, che c'è un partito
07:31che è di estrema destra, ok? E questo, anche questo è evidente, non lo possiamo
07:37negare, ma anche questo è ingenuo dire il contrario, che ha fatto delle promesse
07:43agli elettori, evidentemente deve mantenere quelle promesse, ok? Ha un elettorato
07:50che purtroppo ragiona di pancia, ha un elettorato che forse ha molta nostalgia
07:55di determinate dinamiche. E noi probabilmente siamo finiti in mezzo, anche perché comunque
08:02era da anni che non esisteva un rap, una trap così forte a livello di denunce sociali,
08:09di denuncia delle ingiustizie sociali. Questo all'altra parte della barricata non va bene,
08:15e l'altra parte della barricata ha sicuramente molte promesse elettorali da mantenere,
08:21tra cui il pugno duro verso determinati ambienti del movimento comunista.
08:27Quando ti entrano in casa i carabinieri, quando sai di essere sotto indagine,
08:46quando gli articoli di giornale parlano di te come se fossi davvero un terrorista,
08:52parlano di te come se tu fossi un delinquente pronto a devastare la nazione, così, per gioco quasi.
09:02Come vuoi che ti senti, no? Ti senti male. Poi ci sono le responsabilità sociali, politiche,
09:11che può avere un gruppo come il nostro, che anche in questo momento oserei dire,
09:16in un certo senso, quasi un simbolo della libertà d'espressione, non del tutto,
09:23ma nel nostro piccolo lo stiamo diventando, perché comunque la nostra lotta non è solo per noi,
09:28è anche per chiunque un giorno voglia dire in un testo, viva Stalin, senza ricevere delle indagini,
09:36o qualsiasi altra cosa, anche qualsiasi castroneria gli venga in mente, alla fine la libertà è questa.
09:43La salute della stampa, io penso che non si possa parlare di salute, si possa parlare solo di malattia,
09:50perché comunque anche qui bisogna essere ingenui nel non vedere che quell'altro giornale appartenga a quell'altra persona,
09:59simpatizza per quello o quell'altro partito, non c'è salute nella stampa italiana.
10:06Insomma, non si può parlare di stato di salute, si può parlare di stato di malattia,
10:10perché la salute non c'è, almeno io non la vedo, nessuno di noi la vede, è una situazione gravissima,
10:17davvero gravissima e molto allarmante, davvero molto allarmante e fa davvero tanta paura al momento.
10:26Non pubblicheremo sicuramente tracce a breve, che non faremo live a breve, questo non significa che stiamo zitti,
10:43sono usciti dei post dove spieghiamo la situazione, abbiamo concesso qualche intervista, siamo usciti sul Guardian,
10:51che questo è un grandissimo traguardo, adesso ultimamente abbiamo visto che alcuni giornali,
10:59c'era un giornale di Sarajevo, un giornale se non sbaglio croato, stanno parlando di noi,
11:06in un certo senso l'Europa sta iniziando ad accorgersi di noi.
11:09Da questo punto di vista non staremo zitti, perché comunque abbiamo il diritto di difenderci
11:13nel limite dell'indagine, nel limite dell'agire giudiziario, parallelo a questo.
11:21Quindi sentirete sicuramente parlare di noi come singoli, sentirete parlare di noi per le foto,
11:27i fatti che pubblicheremo sui social, magari in qualche post sulle nostre opinioni sulla quotidianità,
11:35o magari qualche poesia di Pasquali o Carducci, come diceva Troisi a Sanremo quando diciamo di parlare di politica.
11:43Per il resto bisognerà aspettare, cosa succederà magari, ma quando sapremo che non rischiamo il carcere,
11:52per quello che è la nostra arte, per quello che è la nostra musica.
11:58E quindi non è neanche una domanda da fare a noi, è una domanda che bisognerebbe fare al governo, forse, più che a noi.
12:12E dunque si può parlare di censura, si può parlare della violazione della libertà di espressione in questo caso?
12:25A voi commenti.
12:27Questo era l'ultimo tassello di conoscenza per oggi, appuntamento come sempre a domani.
12:31Un saluto da Andrea Candelaresi.

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