• mese scorso
Il mondo dello spettacolo si conferma tra gli ambiti più penalizzati in ambito economico per le restrizioni imposte dalla strategia anti Covid. Un gruppo di lavoratori ha occupato il Globe Theatre di Villa Borghese, a Roma, per chiedere alle istituzioni di intervenire a salvare il settore: "Non chiediamo di riaprire ma una riforma profonda di tutto il comparto"

Category

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Le tredici e ventiquattro
00:05minuti Imagine Dragons è uno
00:08dei loro ultimi successi per
00:11questa band che ogni volta
00:12riesce a sfornare eh canzoni
00:14che hanno una grinta innata e
00:17grinta in questo momento così
00:19difficile dal punto di vista
00:21per economico per le
00:23conseguenze sempre delle misure
00:24resistive per il covid le devono
00:26avere necessariamente quelle
00:27condizioni che sono salvo
00:31qualche stop and go fermi
00:32pensate i lavoratori dello
00:34spettacolo quante volte il loro
00:36grida di protesta si sono
00:38elevate ebbene oggi a Roma si è
00:41deciso di iniziare una nuova
00:43fase nella loro strategia di eh
00:46reclamare attenzione da parte
00:48delle istituzioni e
00:49inevitabilmente dell'opinione
00:50pubblica da questa mattina il
00:53Global Theater nella capitale
00:55è occupato da un gruppo di
00:56amici di Roma che chiede che
01:00possa essere messo mano alla
01:02riforma di questo settore per
01:03gestire una fase così
01:04complicata. Noi siamo collegati
01:06con un altro inviato di Roma di
01:08giorno, il nostro Mario Bonito.
01:10Buongiorno Mario. Buongiorno
01:12Claudio e buongiorno a tutti gli
01:13ascoltatori. Lo ricordiamo il
01:15Globe Theater si trova a Villa
01:17Borghese così anche gli amici
01:19che magari non immediatamente
01:21riuscissero a collocarlo nella
01:23mappa della capitale hanno dei
01:24riferimenti un po' più precisi e
01:25non è una struttura occupata.
01:27Come mai? Esatto Claudio da
01:31questa mattina una struttura
01:32occupata, un'occupazione
01:34simbolica del teatro per
01:36manifestare il disagio dei
01:37lavoratori di questo settore, un
01:39settore colpito duramente da un
01:41anno pandemico, ma io lascerei
01:43subito la parola a una delle
01:44organizzatrici, Lenia, per
01:46spiegarci perché siete qui,
01:47perché avete occupato, quanto
01:49durerà e quali sono le
01:50manifestazioni previste, quali
01:52sono le le idee che volete far
01:55a queste manifestazioni? Allora
01:57sì, è una pratica di occupazione
01:59quella che stiamo portando
02:00avanti da questa mattina al Globe
02:01Theater, portata avanti da un
02:03coordinamento di lavoratrici e
02:05lavoratori dello spettacolo,
02:07dell'arte e della cultura che in
02:08questi mesi è stato attivo, ha
02:10organizzato manifestazioni,
02:12presidi, anche reti, no? Perché
02:15sappiamo che il nostro lavoro è
02:17anche estremamente frammentato,
02:18è molto difficile ritrovarci
02:20soprattutto adesso che non ci
02:21sono più spazi fisici per farlo,
02:23ecco quindi è il crutto anche il
02:24deposito di un lavoro di mesi,
02:26non chiediamo semplicemente una
02:28riapertura, quindi questo deve
02:30essere per noi molto chiaro
02:31perché la salute non può essere
02:33mai un'opzione rispetto alla
02:36necessità del lavoro, quello che
02:38chiediamo è reddito,
02:39ridistribuzione delle risorse
02:41che stanno arrivando in maniera
02:42ingente dall'Europa, uscire dalle
02:44misure d'emergenza e ripensare il
02:46sistema sia di finanziamento del
02:48sistema culturale sia del sistema
02:50dei diritti che strutturalmente
02:51in Italia adesso la pandemia lo
02:53sta rendendo più visibile, più
02:54acuto ma è un sistema in Italia
02:57che è assolutamente carente,
02:59debole rispetto alla tutela dei
03:00diritti di lavoratrici e
03:02lavoratori precarie,
03:03intermittenti, autonome,
03:05freelance, al nero, spesso nella
03:08stessa vita lavorativa noi
03:09abbiamo diversi contratti e
03:11diverse posizioni oltre che
03:12diverse svolgiamo diverse
03:14attività, quindi è
03:15importantissimo per noi in questo
03:16momento una richiesta appunto di
03:18ragionare sui sistemi sia dei
03:20diritti quindi di welfare e di
03:22reddito perché non potranno i
03:24teatri centri di produzione, le
03:26strutture produttive colmare
03:28quello che sta succedendo, questo
03:30vuoto che diventerà una crisi è
03:32già una crisi sanitaria quindi
03:33colpisce in maniera differenziata
03:35aumentando le disuguaglianze,
03:37queste disuguaglianze sono
03:38destinate ad aumentare in maniera
03:40vorticosa, già si prevedono degli
03:42scenari di una crescita proprio
03:44dei limiti della povertà, ecco il
03:46mondo dell'arte, il mondo della
03:47cultura non è affatto un settore
03:49privilegiato, è pieno di
03:51precarietà e di disuguaglianza
03:53strutturale e quindi su questo noi
03:55vorremmo che cogliessimo
03:56quest'occasione non per
03:57finanziamenti a pioggia,
03:59provvedimenti episodici, Netflix
04:01della cultura in cui si
04:03redistribuiscono le risorse alle
04:05piattaforme digitali private ma
04:07ripensare il sistema dei diritti e
04:10delle risorse, ce lo indicano i
04:13movimenti in questo momento dei
04:15nostri colleghi e dei nostri
04:16colleghi in Francia, gli
04:17intermittanti stanno occupando
04:19teatri in tutta la Francia per
04:21protestare, lì hanno un sistema
04:23solidissimo, pensate un po' molto
04:25più solido del nostro, noi
04:26guardiamo a quello come un modello
04:28possibile, l'idea di una
04:29continuità di reddito per i tempi
04:31di non lavoro, è un'idea che manca
04:33in Italia da ormai troppo tempo e
04:35che ci sta lasciando scoperti e
04:37vulnerabili ed esposte a quella
04:39che sta diventando una crisi sia
04:41sanitaria che economica molto
04:43pesante, quindi ci prendiamo queste
04:45giornate nella sicurezza e nella
04:47cura dei corpi delle altre e
04:49degli altri, quindi siamo in uno
04:50spazio perché non è a Roma, siamo
04:52al centro di un parco bellissimo,
04:54il teatro è un teatro a cielo
04:55aperto, è un teatro con il tetto
04:58scoperchiato, quindi possiamo
04:59stare in assoluta sicurezza
05:01rispettando le norme, però poter
05:03stare insieme per discutere,
05:04organizzarci e anche iniziare a
05:06immaginare dei modelli, quindi
05:08non ci aspettiamo, non è solo una
05:09richiesta alle istituzioni di
05:11occuparsi di noi, ma vorremmo noi
05:13prenderci cura, abbiamo idee e
05:16modelli e pensieri in testa
05:18perché viviamo quotidianamente
05:20nelle nostre vite le condizioni
05:21spesso anche di gravissima
05:23vulnerabilità economica, ecco su
05:26questo vorremmo che ci fosse un
05:27intervento serio, per la prima
05:29volta dicevamo arriveranno tanti
05:31soldi dall'Europa, vorremmo che
05:32su queste risorse ci fosse un
05:33pensiero condiviso, non la solita
05:35logica della spartizione, che si
05:37ripensassero i modelli del
05:39finanziamento del settore
05:40culturale e anche un pensiero di
05:42allargamento, cioè ci sono degli
05:44elementi che sono specifici del
05:45mondo culturale e artistico, però
05:48ci sono anche tantissimi tratti
05:49comuni a moltissimi pezzi di
05:52lavoro precario, quindi
05:55lanciamo queste giornate anche
05:56nel segno di una alleanza, abbiamo
05:58visto le lotte dei riders in
06:00questi giorni, nella logistica che
06:04è diventato un settore essenziale
06:06in questo tempo di pandemia.
06:07Un'occupazione anche solidale con
06:09altri settori precari in crisi.
06:11Assolutamente, pensiamo che in
06:13questo momento ci sono degli
06:14elementi specifici che aspettano
06:15di mettere a fuoco, ma al tempo
06:17stesso gli elementi comuni della
06:19precarietà, dell'intermittenza,
06:21del lavoro non riconosciuto sono
06:23molto forti e molto potenti,
06:24dobbiamo stare insieme, pensare
06:26insieme per chiedere nuovi
06:28diritti sociali, nuove forme di
06:30welfare e di ridistribuzione,
06:32pensiamo alla questione degli
06:33affitti, non ci stanno mettendo
06:34mano, abbiamo tutte le difficoltà
06:36in questo momento a pagare l'affitto
06:37delle case dove abitiamo, ma anche
06:39degli spazi culturali spesso
06:40informali, dentro cui creiamo
06:42cultura, non c'è nessun provvedimento
06:44in tal senso, i criteri ministeriali
06:46sono rimasti quasi inalterati
06:48nonostante l'anno di pandemia.
06:50A proposito Elenia, perché le
06:52proposte, come possono sentire i
06:54nostri ascoltatori, sono
06:55chiarissimi, ma qual è stata la
06:57risposta delle istituzioni, perché
06:58oggi erano presenti anche, per fare
07:00un nome, l'assessora Lorenza
07:01Frucci alla cultura.
07:02Sì, allora le istituzioni
07:03cittadine hanno risposto, sono
07:05venute alla conferenza stampa, hanno
07:07parlato e hanno anche chiesto
07:09hanno anche espresso una solidarietà
07:11erano presenti anche i curatori
07:13del teatro di Roma, che è il teatro
07:15stabile di rilevanza nazionale
07:17che ha in gestione questo teatro
07:19che pure è una proprietà privata
07:21quindi diciamo che, questa è anche una
07:23richiesta, chiedere alle istituzioni
07:25di non pensarsi come una controparte
07:27ma piuttosto come possibili
07:29alleati, complici, rispetto a una
07:31richiesta di, appunto, un sistema
07:33di distribuzione delle risorse
07:35e anche di rispetto
07:37e tutela del reddito, che da soli
07:39certo non potranno far fronte
07:41rispetto a quello che ci stiamo
07:43trovando davanti. Ci sembra, ecco
07:45noi siamo molto contenti di com'è
07:47andata la conferenza stampa, sono arrivate
07:49una solidarietà attiva
07:51anche da fuori Roma, da teatri
07:53festi... Mario, la politica nazionale
07:55ha risposto, visto che loro chiedono
07:57una riforma del settore, che
07:59inevitabilmente ha a che fare con il governo?
08:01...una richiesta, no? Chiediamo...
08:03Sì, a proposito, dalla redazione mi
08:05chiedono se c'è stata una risposta
08:07invece nazionale, perché oggi il Ministro
08:09della Cultura Dario Franceschini
08:11interverrà proprio sul tema alla Camera?
08:13Ancora no.
08:15L'abbiamo sollecitata e vorremmo sollecitarla
08:17sia da parte del Ministero della Cultura che
08:19dal parte del Ministero del Lavoro. La richiesta è infatti
08:21quella di creare un tavolo interministeriale
08:23perché non può la cultura da sola senza ripensare
08:25gli strumenti di welfare e di riconoscimento
08:27di tutto il lavoro autonomo
08:29intermittente e precario. Speriamo che arrivi
08:31che siano un po' svegli e recettivi, che non
08:33pensino di risolvere tutto nelle stanze
08:35chiuse
08:37dei bottoni, perché
08:39spesso sbagliano proprio
08:41il bersaglio, dimostrando
08:43anche una certa miopia
08:45rispetto al momento presente.
08:47Grazie mille Elenia, lo ricordo, una delle promotrici
08:49e organizzatrici di questa occupazione simbolica
08:51al Globe Theatre di Roma, di Villa Borghese.
08:53Grazie anche a Mario Bonito,
08:55grazie naturalmente alla tua interlocutrice.
08:57Avete sentito quanto articolate
08:59siano le istanze sul tappeto,
09:01quante domande attendano
09:03in un momento difficile come quello che
09:05stiamo attraversando per la pandemia
09:07una risposta da parte di chi può,
09:09da parte delle istituzioni.
09:11Seguiremo anche questa vicenda,
09:1313 e 33 minuti,
09:15questa è Radio Roma, siete in Roma di giorno.

Consigliato