• 3 settimane fa
Gaeta, 4 nov. (askanews) - L'interoperabilità tra le forze della Nato si garantisce anche attraverso la sicurezza delle comunicazioni e la flessibilità nello svolgere i propri compiti da parte dei singoli membri dell'equipaggio."È come inviarsi un'e-mail a vicenda, ma quando pensi al comparto militare ogni Paese ha il proprio interesse nazionale e le informazioni che desidera proteggere, ma questo team è in grado di garantire che le informazioni degli Stati Uniti siano protette e anche quelle di tutte le altre nazioni Nato, fornendo comunque la possibilità di comunicare".Ce lo spiega Matthew J. Kiser, il comandante della nave USS Mount Whitney, ammiraglia della Sesta Flotta degli Stati Uniti d'America di stanza nel Mar Mediterraneo e anche Afloat Command Platform delle Naval Striking and Support Forces NATO (STRIKFORNATO).Orgoglioso, ci presenta parte del suo equipaggio, ovvero il suo dream team che garantisce le comunicazioni. Compresa, la Tenente per le comunicazioni della US Navy Caraballo, che riassume:"Bisogna dare priorità a ciò che deve essere fatto e supportare coloro che utilizzano i nostri servizi quando sono a bordo", spiega Caraballo che poi aggiunge: "Ma la cosa principale è che il nostro obiettivo primario è supportare il Mount Whitney, la nave ammiraglia, il nostro vice ammiraglio Jeffrey T. Anderson e tutti coloro che salgono a bordo. E quindi siamo molto flessibili, sapendo che questa è la missione principale".Servizio di Cristina GiulianoMontaggio Alessandra FrancoImmagini askanews

Category

🗞
Novità
Trascrizione
00:00L'interoperabilità tra le forze della Nato si garantisce anche attraverso la
00:04sicurezza delle comunicazioni e la flessibilità nello svolgere i propri
00:08compiti da parte dei singoli membri dell'equipaggio. È come inviarsi un'e-mail
00:12a vicenda, ma quando pensi al comparto militare ogni paese ha il proprio
00:17interesse nazionale e le informazioni che desidera proteggere. Ma questo team è in
00:22grado di garantire che le informazioni degli Stati Uniti siano protette e anche
00:27quelle di tutte le altre nazioni Nato, fornendo comunque la possibilità di
00:31comunicare. Ce lo spiega Matty J. Kaiser, il comandante della nave USS Mount
00:36Whitney, ammiraglia della sesta flotta degli Stati Uniti d'America a distanza
00:41nel Mar Mediterraneo e anche a Flot Command Platform delle Naval Striking
00:46and Support Forces NATO. Orgoglioso ci presenta parte del suo equipaggio, ovvero
00:52il suo Dream Team, che garantisce le comunicazioni, compresa la tenente per le
00:56comunicazioni della U.S. Navy, Caraballo, che riassume.
01:04Bisogna dare priorità a ciò che deve essere fatto e supportare coloro che
01:08utilizzano i nostri servizi quando sono a bordo, spiega Caraballo, che poi aggiunge.
01:13Ma la cosa principale è che il nostro obiettivo primario è supportare il Mount
01:18Whitney, la nave ammiraglia, il nostro viceammiraglio Geoffrey T. Anderson e
01:23tutti coloro che salgono a bordo e quindi siamo molto flessibili sapendo
01:28che questa è la mission principale.

Consigliato